71'2 V I A ro con alcuni metalli, come «.irebbe collo zinco, col ferro, col rame. Il Vctriuolo bianco è chiamalo da’ Chimici Solfato di zinco; il verde o di ferro Solfalo di ferro; ¡1 turchino o di rame. Solfato di rame. Ogio de vetriòl, Olio di vetriuo'o, che v V Acido solforico de’Chimici. V’ha anche lo Spirito di vetriuolo, eli’ è 1’ Acido solforico allungato de’ Chimici. VETUPERIO, s. ni. Vituperio e Vitupero. VETURÌN¿i g. m. Vetturino; Vetturale; Quegli che dà bestie a vettura, ed anche Colui che le guida. VETURO, 8. ni. (dal Lai. Pluustrum ve• ctorium), T. Agr. Vaso grande di legname quadrilungo, largo in cima e stretto alla base, che posto sopra un carro serve in alcuni luoghi al trasportamouto delle uve ed anche a pigiarle. \ ktoio ni calcina, Trogolo o Truogolo, Arnese di tavole, simile al precedente; o sia Ricetto d’acqua per uso di spegnere la calcina. A li ZZ A . s. f. Veccia, l’iauta leguminosa che nasce specialmente tra il frumento e produce un grano dello stesso nome. Linneo la chiama Vicia crucca; e 8’arrampica come i piselli. Dicesi anche Cksaroto. Par pip.n de vezza, Vecciato o Veccioso, dicesi per agg. al Pane o al frumento mescolato con veccia. VEZZÒ.N. s. m. o Vkzza salvadega, Veg-giolo; Loro; Ervo; Capogirlo; Rubiglia e Muco selvatico, Pianta leguminosa simile al pisello, detto da Linn. Ervum Ervilia. È simile al Moco quanto al seme ed alla Lente quanto alla pianta. Il seme è molto grato ai colombi. In qualche luogo si semina anche per pastura fresca dei bestiami, onde 1' è venuto ancora il nome di Ingras-tubue. VIA. s. f. Via, cioè Modo, Maniera, Foggia — A uckla via, A quella via o foggia — A la maleoeta via, A scatafascio; A rovina; Di mala maniera; Alla peggio; Alla ¡/rossa; Alla rimpastala, Seuz’ ordine — Da vdela via, Certamente; Si; Non c’ è dubbio, Modo affermativo di rispondere — A no vie. Per forza; A marcia forza; Suo malgrado; Mio malgrado— A do vik «K CUMIÈ.V FAR cossi, JVoil c’è SCUIIlpO, bisogna farlo, mi convien farlo; 0 bere a affogare. \ ia, dicesi per Fuorché; Ad eccezione; Sa 'tio ; Tolto che; Trattone; Tranne — Via dk ni, Via de lo, Eccettualo me; Trattone lui; Tqltone lui; Sulvo che lui. Per via de «mi, Per via di uno, cioè l’er mezzo. Col mezzo. Per via della balia porlundo e ricevendo lettere. 17«, avv. Voce imperativa o eceitatoria. Ovvia: Su via: Olà; Orsù; Alto; Bene ! A noi. significa incalzamento a far presto, spedizione. V . Eh via. Andar via, \ . Andar. Dar via o Rutàr via , Scampar via. Dar vili; licitar via. Metarla vi». V Meter. V I C Trarsp. via, V. Trar. V ia si usa da noi nel significato di Così. Io tal modo, Io tal guisa — E via discor-r.K.Mio. E va discorrendo, che vale E così dicasi dagli altri simili. | VIAGIO. V. Viazo. VIANDANTE, 8. m. Viandante; Viaggiatore. Dello per Vagabondo, Bianle, V. Trus- same. VIANDÒN. add. Bandagio, Quegli che va volentieri vagando. V. Zirandolòn. VIATÀRA, ¡Nome d’un Uccello. V. Vetìia. VI VTICO, s. in. (dal lat. Viaticum) Viatico, Cibo o altra cosa che si porta per viaggio per sostenersi. Viatico, dicesi per 1’ Eucaristia, come cibo dell’ anima che si reca ai moribondi — Portar kl Signor pur viatico, Portare i' viatico; e quiodi Bicevere il viatico. VIAZVR, v. Viaggiare— Yiazàr per rae. Far rutta; Far rotta a tramontana, a mezzogiorno ec. VIAZO, s. in. Viaggio. 1!on viazo, Felice viaggio; Non me ne cale; Non me ne importa; Vada pure, | Slodo di rispondere con indifferenza e di- ; sprezzo. Dar el bon viazo, Congedare; Accorala-lare alcuno. A cao viazo, Al fin del fatto; All’ ultimo; Al levar delle tende; In conclusione. Far un viazo r. do servizi, Fare una via e due servigi o una strada e due viaggi; Pigliar due piccioni a una fava; Batter due chiodi a un caldo, Tutte maniere figurate che valgono. Far due cose buone ed utili ad un tempo solo. VIAZÒÌN, s. m. accresc. di Viazo, Lungo viaggio. VICA, sincopato di Lodovica, nome proprio di donna. VICEDELEGATO, 8. m. Suddelegato, Più comun. dicesi Vice Delegalo. YICENZO, Vincenzo, Nome proprio di Uomo. VICEVERSA)., ....... Y1CEVERSO ) 'an,era *allna mantenuta in uso e nello stesso significato, e vale Per contrario; Inversamente; All’ opposto. VICÌN o Visìn, s. ni. Vicino, Colui che ci abita di presso. Circostante ; Convicino o Circonvicino, dicesi il Vicino intorno intorno. Visini incomodi, Nè mulo nè mulino nè signore per vicino, nè compare contadino, Prov. che si dice, perciocché il Mulo tira calci, il Mulino fa continuo romore e iufariua, 11 Signore ci toglie; il Contadino ci chiede — Tanto durasse la mala vicina ; quanto dura la neve marzolina, Il prov. è ehiar«. ' VIC1NAMENTO, s. ni. Avvicinamento, Lo , j avvicinarsi, che aoche dicesi Accostamen- i tu. Appressamento; Approssimazione. j VICINAR, v. Avvicinare, Metter vicino, 1 ! che anche dieesi Accostare; Apprestare; Approcciare; Approssimare. V I D Tornar a vicinar, Raccostare ; Riaccostare; Riavvicinare; e Ravvicinare. Vicinar un Signor o una Signora, Esser familiare o domestico di alcuno, vale Intrinseco. Tenere dimestichezza con alcuno. vale Essere amico, Conversare. U-sare con alcuno, ditesi per Praticarlo, lisa re ad alcun luogo o in un luogo, vaio Andarvi talvolta. Bazzicare in un luogo 0 con alcuno, si dice pure per Conversare, Praticare. VICINATO, 8. m. Vicinanza e Vicinato, 1 vicini, le persone che abitano le case vicine alla nostra. Noi diciamo più comunemente El vicinato, che I vicini. VICINIA, s. f. (forse da Vicus, giacché Vicini dicevansi latinamente gli abitatori dei Vici) fermine che usavasi ai tempi del Governo Veneto , Consiglio comunale , Raunata di tutti i capi di famiglia d’ una Villa o Comune rappiesentanti il loro corpo, per deliberare. Vicini con voce barbarica si ch amavano gli abitanti d' un luogo; e quindi Victniu dicevasi l’unione de’Vicini. VICIO, s. m. Vice o Vece, chiamavasi ai tempi Veneti il Principale subalterno del Capo Bargello. ì ICO, Ludovico, Nome proprio di Uomo. VIDA. s. f. Vile, Pianta notissima per l’eccellenza del suo frutto dal quale si cava il vino, detta da Lino. Vitis vinifera. Vida de pergola, Pergoluna, La vite che si mauda eolia pergola, che dicesi anche con voce agr. Escaria. Vida che se lassa andar pkr i albori, Vile arbuslina — Cappellaccio si chiama 1' Albero che la riceve — Arbustioa, si dice la Vite sostenuta da un albero grande — Arboscelli. le Viti sostenute da alberi piccoli. Vida a scala, Vile a poggio, Così chiamaosi le vili, quando sono pianiate in filari sovrapposti l’un l'altro, in all rei tante ripe fatte a scaleo sul dorso d’ uu colle. Vida salvaoega, V. Brunesta. Vida piena de graspi, Vite racemosa , Che ha racemi. Bela viiia f. poca ua. pampini e poca uva, dicesi fig. e vale Bella apparenza e poca sostanza. Cao de la vida, Tralcio o Palmite, Ramo di vite menti’ è verde. Truleiuzzo è dimin. — Sermento o Sarmento è propr. il Ramo secco ; ma si diee ancora per Tralcio — Madero, in T. agr. si chiama il Tralcio quando è secco — Dicesi Capo quel mozzicone di tralcio, eh’ è lasciato dal potatore alle viti, per lo quale esse hanno a far nuova messa — Saeppolo o Saettalo, Quel tralcio che nasce sol gambale della vite. V . Ragàr. — Pampinario agg. di quei tralci o sermenti, che nascono intorno al duro o in sommo della vite e fanno poco frutto — Cao latariùl, T. agr. Femminella, Quel ramicello che nasce dal fusto vecchio della vite. V. li isolo e Raposso. Palo d' ONa vida. V. Palo.