SEM Semenza de li.n, Seme di lino o Linse-rne — Semenza de canevo, Canapuccia — Semenza de catambm, Seme dei bachi da tela. Semenza bona, Granilo, adii, dicesi al Seme quand'è perielio. Andai in semenza, Tallire, Fare il tallo, ch'e la messa dell'erbe quando vogliono se-menzire;» quindi Tallito. Fa» la semenza, Semenzire, Far seme o produr seme. ,\u TI GA MINGA DA BESTÀB PE» SEMENZA, Tu non hai da rimaner per endice, Dei correre la fortuna comune. SEMENZER, s. ui. (colla z aspra) Semenzaio o Seminano, luogo dove si semina o si pougono i semi di piaute o d' erbe per trapiantare. SEMENZINA, b. f. Scagliuola, Seme nato da uua specie di Gramigna cbe fa la spiga, onde si nutriscono le Passere di Canaria. Semenzina, vai Piccola semente. Semenzina de Cerfogio, Semolino del trifoglio. Semenzina o Seme santo, Suntonico o Seme santo, Specie di Medicina composta de’ Dori e semi di tre Artemisie, dette da Linneo Artemisia santonico, luduica e Co nlru, che polverizzati si adoprano come vermifughi. Semenzina, detto iu T. de’ Confettieri, Pizzicuta, Sorta di confezione minutissima. Semenzina da manetsbe, Semolino, per simil. dicesi ad uua Sorta di pasta ridotta iu forma di piccolissimi granelli simili al miglio, cbe cotta si mangia iu minestra. SEMÉTA, B. f. Simcnzetta o Semenzina, Piccola semenza — Anima o Alma si chiama il Seme del frullo rinchiuso dentro al nocciolo, dal quale escono le piante. Semète, detto in T. de' Battilori, Semino, Specie di lustrino come i Fagiuoli, V. Talco. Semeta da hanf.stba, Pasta ridotta in forma di piccoli semi, somiglianti a quelli di popone, e che usasi per minestra. SEMITÙft, s. m. Semituono, cioè Mezzo tuono di voce, ed è T. Musicale. Dal che si dice Scale semitonìtb, per esprimere delle folate di semitoni. SEMO, add. (coll’e stretta) Scemo, Che manca in qualche parte della pienezza e grandezza di prima. Detto per agg. a persona, Scemo, vale Scempi», Sciocco, Stolto. Avéb del semo, Avere o Sentir dello scemo, Avere una vena di pazzo o di dolce, che dicesi anche, Aver poco tale iu zucca, o la zucca vuota; Avere il latte tulio bocca; Non aver ancora rateiulti gli oc- ■ chi. SÉMOLA, s. f. Semola o Crusca. Buccia di frumento o altre biade maciuate, separata dalla Strina. Semola biratàda, Crutcone. Pura crusca senza cruschello. Ardàb in semola, Maniera ant. cbe vuol dire Esser di poco intendimento ; Ester S E M debole di talenta — Catàb semola, Ingannarsi nell'opinione. Mete la spada in semola, Lasciate la tpudu o Rimettetela nel fodero ; Voi fareste piovere ; Rimettetela che non t' infreddi. La fabina del diavolo ta tuta in semola, V. Fabina. La so fabina se conyebtk in semola, La tua farina se converte in crusca, Maniera Gg. cbe signiGca, Il suo discorso è inconcludente. Zogo de la semola, Giuoco notissimo cbe fassi dalle duuuicciuole e da' lauciulli, Cruscherella , che gli Areliui chiamano Semolino, perchè iu vece di Semola dicono Sembola SEMOLA SEMOLÉI, che altri dicouo semplicemente Semola, Maniera taui. e specie d'avv. che vale Circa; incirca; Presto u poco ; Quasi eguale ; Così cosi. SEMOLEI s. iu. Cruschello ; Tritello e Tri-tellino, Crusca più minuta di cui si la pane — Spolvero, dicesi a Quello che esce dalla crusca o tritello rmiaciuaio. Pan db semoléi, Pane di tritello o cruscello, Gosi è chiamato auche da’Komaui. 1 Sauesi dicono Pane di sembulello. SKMOLÈTA, 8 f. Cruscheltu o Crusca, Specie di tabacco cavato dalla parlo più grossolana delle foglie, cbe da noi dicesi auche Tabacco bergamasco. SE.tlOLIN, s. in. Crutcaio, \eudilore di Cruschello. SEMOLÒN , b in. Stacciatura, Giù che sorte dalla macinatura dopo le farine e il tritellino, cioè la Crusca, lo Spolvero etc. V. Semoléi. Naranzb semolose, Spongioto, dicesi per Agg. di quelle frutta che sono sceme. SEMOVENTI, add. Semoventi, Che muo-vonsi di per sè, Voce per lo più usata nel Foro e talora da uoi in forza di sost. nel sign. di Animali — Reni semoventi, diconsi da’ Legali Tulli i bestiami, come le pecore, P asino, il bue etc. opposto a Beni stabili. Reni mobili, immobili e semoventi. SKM PI ADA o Sem piacine o Sbmpiebìa o Sem-piezzo. 8. f. Scentpiaggine ; Scempiezza, Cosa Bciocca e scipita, che anche dicesi Scempialaggine ; Scimunitaggine ; Pecoraggine ; Ralordaggine ; Pippionata ; Ba-loccheria. SEMPIVR, v. Scempiare o Sdoppiare, contrario di Addoppiare: dicesi del Filo. SEMPIEBÌA ) v c SEMPIBZZO) SEMPIO, add. Scempio, Contrario di Doppio, Sdoppiato. Se si parla di Cibo o Bevanda, Scipito; Scipido; Dittavoroso. Scempio, detto per Agg. a Uomo è Io stesso cbe Scempialo ; Rabbaccio; Semplicione ; Scimunito; Bciso ; Ceppo : Fagiuo- lo ; Cazzatone ; Montone ; Navone; Cotennone ; Coticone ; Castrone; Zufolo; Ghiozzo, e valgono D’intelletto ottuso. ScMrio da ospéal, Cretino, Nome cbe si S t K < 645 dà ad alcune persone mutole, iuseusale e con gran gozzo, che sono assai frequenti io alcuni paesi come nella parte alpestre della Lombardia, nel Vailese eie. Fab el sempio, Fare i calandrino, vale Far l'iguoraute, lo scempiato, che auche si dice Far il gratto legnaiuolo. SEMPIOLDA, add. Raderla ; Sempliciotta ; Raechiocca ; tlacella, Feuimiua scempia. SEMPLOLDO. add. Sempliciutlo ; Sciocchino ; Semplice ; Baccello ; Bucchiocco ; RnJ-Iczzutu m dimen. cu; Tordo; Cuccio; Giostrilo. V. Stulidetu. SEMPLICEME M E, avv. lo stesso che Puramente, uel sigli, di Solamente; Soda ilio; Solo. Semplicemente rt* vedeblo, Solamente o Pel tolo /ine di vederlo — Go semplice-mente basa la man, Le buciui soltanto la mano o unicamente tu mano. SEMPLIFICAR, ». Scempiare, Ridurre a chiara semplicità — Semplificare, verbo ueul. vale Farsi semplice, Ridursi a semplicità. SEMPLIFICAZION, ». f. Semplificazione; Riducimeulo di alcuna cosa alla sua semplicità. SEHPLIZZÒN, add. Semplicione o Sctu-pliciuccio, assai semplice. V. Smino. SEMPRE, avv. che alcuui iauiil. dicuuo Sempbe ha Dio, Sempre; Sempre mai ; Mai tempre. SEMPREVIVO, ». in. Sempre viva o So-pruvvivolo rotto o Perpetuino, Pianta di due piedi d’altezza, cui fiori terminali in cima dei rametti bianchi, purpurei, variegati, detta dai Botanici Gomphrena g'o-bota. Semprevivo giallo o Perpetuino giallo o Zolfino, Fiore prodolto da uua pianta annuale, che coltivati ne’ vasi e si chiama da’ Botanici Gnuphalium orientale; i suoi Dori sono di giallo pallido iu corimbo Irregolare, ramoso e terminale, senza odore. SEN A, ». f. (coll’e aperta) Scena, Il paese o luogo finto aul teatro da' Comici ; Ovvero per Scenario o Prntcenio, Luogo del teatro destinato agli Allori. Sena, nel parlar fam. diciamo nei sign. di Baruffa ; Ritta ; Rarabuffa ; Subbuglio ; Scompig'io. Sena, per Rabbuffo o Bravata, V. Ro-mancina — Me se tocà una sena, M’è toccalo un rivellino, un rabbuffo. Sp.ne, diciamo pure per Invenie; Smorfie, V. Putelezzo e Smobfia. Goder una sena, V. Goder on bel «ua-dbo, in Goorb. SEN ILI, s. in. T. Mar. Senati o Frasconi, chiamasi Quella corda che serve per legar pesi o sospendere lo schifo al bastimento. SEN litio. ». m. Scenario e Mandnfuori, Quel foglio cbe appeso al muro dietro le scene, serve di norma ai recitanti per uscir fuori a'tempi debiti. V. Butapora. Noi per Senabio più comunemente intendiamo le Decorazioni della scena o sia del palco scenico. Quindi ne?li avvisi di