536 PRO PROCURAR, v. Procurare o Procurare, Cercare, Procacciare. Prock«*« de studiàb, Fare di dar opera allo studio, vale Accudire, Attendere. PSOCURARSE DEL GUADAGNO, Procacciarsi ; Approcacciarsi ; Far proveeciu. Procurarse l’ amòr dr qualcùn, Accattarti; Cattivarsi; Procacciarsi, o Procacciare la benemerenza altrui, siccome dicesi auche Accattarsi l'odio di alcuno. PROCURATÌE, s. f. Chiamavansi ne’tempi Veneti e chiamausi tuttavia li grandiosi edi-fizii o siono le abitazioni dei nove Procuratori di S. Marco, le quali esistono lungo la gran piazza, distinte in Procuratie vuchir e Procuratie move. Le vei'-chìe furono edificate poco dopo il 136!) ; vendute poi per lo urgenze della Repubblica quando nel secolo XVI essa era in guerra col Turco; ed ora sono possedute da’ privati. Finita la guerra di Candia e ristorato l’erario pubblico, vennero sostituite ed erette al medesimo oggetto le Procuratie dette quindi nuove, cominciatesi nel 1580, e finite nel 1890. Queste furono poscia dopo la uoslra rivoluzione politica convertito a palazzo reale. Quaudo si dice Un» procuratia, sempre s'intende uu' abitazione delle Procuratie vecchio. PROCURATÒR, a. m. Procuratore o Mandatario, Quello che amministra gli affari d’un altro. Procuratori di S. Marco, Prime dignità della Repubblica Veneta dopo il Doge nel-I’ ordine del patriziato. Nove erano li Procuratori, tre delti alla latina de supra, o sia della Chiesa di S. Marco, tre de ci tra, cioè di Qua del canal grande, e tre de ultra, cioè Oltre il canal grande. Ognuno di essi godeva, vita sua durante, uni pubblica decorosa abitazione in uua delle così dette Procuratie nuove sulla piazza ora state convertite a palazzo reale Avevano anche •V giorni nostri per onoranza I' antico litoio pubblico di Missièr; non potevano intervenire senza speciale licenza al Maggior Consiglio; ed avevano il dovere fra le loro attribuzioni, di far la guardia mentre durava la riduzione dello stesso Consiglio, stando essi nella loggetta so'.to il campanile di S. Marco, onde presiedevano alle guardie degli Arsenalotti, delle quali il palazzo pubblico era guarnito. Procurator Fiscale, dicevasi ne’ tempi veneli al Patrocinatore del Fisco. Regio Procuratore, sotto il cessato Governo italico, chiamavasi quel Magistrato dell’ordine giudiziario distinto ed autorevole, che risedeva presso ogni Corte e Tribunale di giustizia, come delegato a nome del Re ad invigilare sull'esecuzione delle leggi, e sul mantenimento dell'ordine nella decisione degli affari criminali e civili. Chiamavansi a’iempi Veneti Procuratori li due Agenti delle Monache di S. Zaccaria e di S. Lorenzo, i quali avevano diritto per una maggiore distinzione di portare la vesta patrizia quando fungevano il loro uffizio. P R 0 PROCURATÒRA, s. f. Procuratrice, la Fem. di Procuratore. PRODEZZA, s. f. Prodezza, Valore, Rra-vura. Oh che bela prodezza! Bella valenterìa o valentìa che Iu hai fallo'. Detto ironicamente. PRODIG AR, v. Prodigalizzare, che dicesi anche Sciulacquare, Gettar % ia il suo inutilmente spendendo o donando. PRODÙR, v. Produrre, Generare, Creare. Prodùr, in T. For. noi diciamo nel sì-gnif. di Presentare ; Recare; Portare.. e r’ intende ricorsi, carte ecc. PRODUZIÓNI, s. m. Produzione ; Producimene, Generazione. Produziòn de carte. Presentazione di memoriale, di scrittura, di petizione ecc. PROFAZZA, Loeuz. triviale, Buon prò vi faccio, Mauiera di salutare chi mangia, o di rispondere ad un brindisi. PROFERIR, v. Proferire o Profferire, Pronunziare. Proferir le parole ben, Scolpir le parole, Pronunziar bene. Il suo coutrario è Ammazzar le parole, cioè Proferirle male. PROFESSA, s. m. Professa, Monica che ha fatto professione in un monastero. Professa, diciam noi in forza di sust. per Professione o Atto di professare una religione — Far la professa, Far professione. PROFESSAR, v. Professare, Far professione. Professar, nel parlar fam. s: dico nel sign. di Sostenere ; Asserire — Tizio professa d’esser inocexte, Tizio sostiene, asserisce, pretende e simili, d'esser innocente. PROFESSOR, s. m. Professore, Maestro di qualche arte o scienza — Profussora, di-cesi alla femmina. Professor de Bu u de Università. Professore ; Lettore; Cattedratico o Cattedrante, Colui che sulle pubbliche cattedre dell’università legge e insegna le scienze. PROFETA. 8. m. Profeta, Indovino. Parer un profeta, Parere un indovino. Dicesi quando uno predice quello eli' è poi succeduto. PROI'ETIZ VR, Proiettare o Profeteggiare e Profelezzare, Predire le cose future, Vaticinare. PROFUGA, add. latinismo. Voce usata nel discorso dalle persone colle e specialmente dai foreusi che scrivouo Pi-n/ligato nel suo vero significato di Abbattuto ; Prosternato'; Oppresso; Rovinato. — Profuga da disgràzie, Oppresso o Abbattuto da disgra- I zie. PROFLIGÀR, v. Voce latina usata qui nel discorso dalle persone colte, ma specialmente dai foreusi nel proposito di stato economico, dicendo per esempio e talora scrivendo Economia profligata per dire abbattuta o rovinala. Così Profligaee il suo stato per Rovinare o Impoverire. PROFLU) IO, s. tu. Filatera o Filalleru, PRO Quantità grande, Moltitudine. Sequenza di che cbe sia. Profluvio de carte, Sequenza di carte, T. di Giuoco, e dicesi Quando vengouo in mano le carte migliori e più utili. Profluvio de parole, Profluvio o Abbondanza di parole — Fiume del parlare ; Fiume d’ eloquenza , vale Copia di dire. PROFONDO, add. Profondo. Osto profondo, Uomo dottissimo, scienziato, versatissimo in qualche scienza. Sotto questo signif. si ha nel Dizionario delle voci barbariche di Du Cange, Pro-fundi et periti doctores in phisica etc. PROFOSSO, s. m. Prevosto, T. Milit. UG-ziale che ha l'incarico di vegliare al buon ordine del campo e de’ quartieri. È chiamato da alcuni, ma impropriamente, Profosso. PROFUMATAMENTE, avv. _ Pagàr profumatamente, Pagare profumatamente o profumatissimamente, vale Pagare puntualmente, esuberantemente. — Pagare profusamente, vale Sovrabbondantemente, prodigamele. PROFUMÈGAR, v. Profumare. Dar odore di profumo. PROFÙMEGO o Profumo, s. m. Profumo, che dicevasi anticamente Profumico, Tutto quello che per delizia o per medicina s’abbrucia o ai fabollire, per aver odore dal suo fumo. Detto talora per Sufomigio, \ . Oh che profumo! Dicesi talvolta scherzevolmente per Oh che puzza ! Oh che fetore ! PROGETANTE) s. no. Proponitore e,Pro-PROGETISTA ) ponente, Agg di Colui che propone o mette in campo il soggetto dì cui si vuol discorrere, L’autore del progetto, che può auche dirsi Specu'atorc. Detto in mala parte, Instigatore ; Capo; Seduttore; Autore, direbbesi di Chi macchinando un delitto, ile proponesse 1' e-secuzioue a’eompagni. PROLOG A, a. f. Proroga, Dilazione. I’ROLONGA (coll- o stretto) s. f. dal Francese Prolonge, T. Mil. Lunga, ¡Nome particolare d’ una Fune, la quale unisce 1’ a-vantreno al pezzo di campagna, nelle operazioni di battaglia. PROLONG AMENTO, s m. Prolungamento ; Prolungazione. L’atto del prolungare. PltOLONGVR, v. Prolungare o Sprolungare, Differire, Portare in lungo. l’ROMÈTER, o Imprometer, v. Promettere. Prometex sta per «antegnìr. Maniera fam. Ogni promessa o promesso è debito. Quando si vuol ricordare altrui che mantenga quel che ha promesso : sìmile all'altro, Chi promette in debito si mette. El prometee xe la vizilia del dar, Il promettere vuol dir dare, Prov. che av-vertisce ad essere alquanto ritenuti nelle promesse, perchè la promessa porta il debito di dare