«SO Ti O V quella Pianta clin per i «noi rami a’ attacca agli altri allibri e rami. Vite arbustiva, dicesi Quella che va sull'albero. ROVEGIÌR v. Aggratieelarsi e Avvitic-chiarii, vale Attaccarsi tenacemente ed avvolgersi formando quasi un graticcio, ed è proprio d illa vite, dell’ pilera e di altre piante che salendo s'appigliano. RÜVEBSV, adii. Arroveteialo ; Rovetcialo ; Capovolto ; ¡¡¡brillalo. ROVERSÀDA, s. f. Rovesciamento ; Arro-oetciamenlo ; Arruveteiatura. Roversìda, ¡n T. di RigliarJo, si dice Quando la palla dell’ avversario vien rovesciata dalla propria e percuote una sponda. * El m'a ni una Tmmi.n roversìda, uva rovf.rsàda bcsirona, Mi diede una tgri tuta tremenda, uni strapazzala coi fiocchi, mi ammazzò o mi annichilò coi rimbrotti, mi maltratto orrendamente. ROVERSAR , v. Riversare ; Rovesciare ; Arrovesciare; Arroversciare, propr. Volgere la cosa in contrario del suo diritto. Rovesciare; Riuesciare; Rivoltare, Voltar sossopra o Versare. Roversàr ON VASO coi, colo in so, Rimboccare; Capovolgere o Capovoltare. Rovf.r<¡ár i ociii, Stralunare gli occhi. Roversìr la polenta, Rovesciare e Versare. Roversìr lk maneghe re la camisa, V. in Manega. Rovkrsàr cn abito, Arruffianare, vale Rassettare e Raffazzonare una cosa ricoprendo i suoi diletti per farla apparire più liella e migliore. Roversìr i-kr terra, Arrovesciare o Far rovescio, Far cadere, Gettar per terra, Abbattere, Oittar abbasso. Roversìr la colpa adosso a oxo, Rovesciare o Rinversare la brada a ¡dosso alcuno, Attribuirgli una colpa. V. Peta. Roversìr df. bordo, V. Bordo. ROVERSO, s. m. Rovescio o Riverso e Rive scio. La parte contraria alla principale detta il Ritto. Rovescio, dicesi per Contrarietà, Opposizione, Ripulsa con modo sgarbato, cui si dice anche Natala. Rovescio, per Gridata, Strapazzata, Ram-manzina — Dar un roverso a ono, Dure altrui un rovescio, un rabbuffo; Far un solenne rabbuffo, una bravata. Rotf.rso de tempo, Acquazzone ; Rovescio di pioggia. Rovkrsi de lf. calze, Rovescimi, Quelle maglie fatte a rovescio che formano la costura delle calze. A roverso o A la rovers», detto avverb. ,1 rovescio e Da rovescio, vale Al contrario, Contrariamente — Caporovescio, vale Sossopra, col capo in giù c colle gambe in alto, che anche dicesi Capopiede e Capopiè; e quindi Capovolgere o Capovoltare, Voltar sossopra. Sconvolgere, e Capovolt) — Tor le cosse a la roversa, Pigliar le cose a ritroso o a rovescio, vale Per mala parte. R 0 V Dar nr. roverso, Andar grosso altrui ; Dur nel naso, Dare un rimprovero. Darle roverse, Dar cartacce, Detto Gg. Non acconsentire. El «ondo a la rotersa, V. Mondo. El roverso df. la hkdìou, ¡I rovescio della medaglia, Dicesi fi;, cioè il rovescio o il contrario di che che sia — Tote le me-dac.ie o» el so roverso, Tutte le medaglie hanno il rovescio (V. Monea), per dire che Ogni cosa ed ogni persona, per quanto sia buona e piacevole, dee necessariamente avere qualche Difetto — Far a roverso de la jip.dìgm, Mangiare il porro dalla oda; Modo fig. e vale Fare a rovescio. Muàr el roverso, V. Mlìr. Roverso, add. detto per Agg. a uomo vale Lunatico ; Malinconico ; Di mal umore — A.ncÙo mio Mario xe roverso, Oggi il Marito mio e di mal umore, ha le lune. Roverso, s. in. T. de^li Stamp. Tipo, lettera, messo a rovescio nella composizione per mancanza eventuale di carattere, che vien poi rimesta prima di sottoporre la forma al torchio. Nel dizionario Alberti non trovasi la voce equipollente alla nostra. Anche a Milano dicono Rovers; e i Frane. Rlo-què. Huvr.sso, Rovescio o Murrovetcio e Manrovescio, Colpo dato colla mano arrovesciata — Rovescione dicesi a Colpo dato col braccio all’indietro o volgendo il braccio. ROVIGlOLA, s. f. Voce usata nel Contado verso Padova, Groviglio'a, Onci ritorcimento che fa in sè il Glo quando è troppo torto. R0V1GI0L V, add. Aggrovigliato, dicesi del Pilo. V. Rizzolio. ROVÌGIÒN, s. m Voce del Contado verso Padova, Ciarpone; Ciabattino, Quegli che lavora con prestezza ma senza diligenza. Detto anche per hnbrog’ione ; Inviluppatole, V. Intrigò*. ROVIN V, s. f. — La rovina de Troia detto per ¡scherzo o esagerazione, Finimondo ; Finimondone, Gran sciagura o rovina — Cossi xs? la rovina de Trogia ? Che cos’èì il finimondo ? ■ Rovina, Rovina o Ruina, Dicesi anche per La eosa rovinata; e per Terra o Colle scosceso e franato; e metaf. per Distruzione, conquasso, sterminio, desolazione, sommo abbattimento ; e per Furia, violenza, rovinosa veemenza ; e per Sconfitta, rotta in battaglia. ROVINAR, v. Rovinare e Ruinare, Cadere precipitosamente, e dicesi degli Edifizii e si nili — Sbnnzolare e Rovinare, si dice dell*Aprirsi le muraglie. Rovinar qoalcossi. Spiegazzare, Voce dell uso, Conciar male che che sia, Farn e come un cencio, e dicesi di cose manevoli, come tela, drappi, carta e simili. Rovinìr qcilcùn, Far aniar qu ilcuno per la mala via, Rovinarlo. Rovinar c.n lavoro, Acciabittare; Ar-ranneoiare ; Fare alla peggio. R U B Rovinusp. ri, disnìr, Guastare il desinare o la cena, si dice del Far colezione tale che levi l'appetito, o Mangiar che che sia poco prima del pranzo. Rovinarsf co gnentf., rompere il colh in un fil di paglia, vale Rovinare dove non v’è pericolo, Pericolare per poco, che anche si dice Affogare in un bicchier ({acqua. Rovinasse on »razzo, ona min, etc. Sciuparti un brac -io, una mano etc. vale Guastarsi. L’afìr no xe tasto rovina, V. Apàr. ROVI.VIZZI, s. m Calcinassi, Rottami di calcina e pezzami di pietre, Sfasciume, Molttudne di rovine sfasciate. V. Rotame. ROVINON, add. Rovnalore , Che rovina, detto per Agg. a uomo. V. Decipon. ROVINOSO, add. Rovinaticcio, Alquanto rovinato — Rovinante e Ruinante, Che rovina o minaccia rovina — Ben o Stabile rovinoso, Casa rovinaticela o cadente e rovnanle, Che minaccia di cadere. Apìr rovinoso, Affare dannoso. Che apporta dinno. ROZ V, 8. f. (coll'o largo) Gora e Gorello, Canale per cui si cava l’acqua de’ fiumi per servizio de’mulini o altre macchine o per dar acqua ai prati. ROZZV, s. f. (coll'o largo) Rozza; Carogna : Rozze'la; Rozaccia ; Rozzonc, Aggiunto a Cavallo o simile. ROZZV DA DE PUGNI, s f. Rnvcteio o Caric i o Rifrutto di pugna, V. Fraco. RozzIiia de la o de froti Pcnzo'o, Più grappoli d’uva e più frutta unite insieme e pendenti dalia piauta. Rozzàda de osei, Infilata d'u -celli. ROZZO, s. m. (coll'o largo) — Rozzo d’osf.li o de silai, Mazzo, Molti uccelli morti e varii salami riuniti in mazzo. ROZZONA, s. f. Ruzzacela, pegg. di Rozza. BUA, s. f. T. degli Erbolai, Ruta, Erba o Pianta legnosa di sapore amaro, notissima, detta da’Botanici Ruta graveolens. Boa, si dice aucora per Ruota, — Andar a roe la vi e, A nda r alla sicura; Andar a cosa intesa o a cosa f itta. BUVTO. lo stesso che Bcoto, V. RUBINI V, s. f. Robinia o Fuls'acacia, Albero chiamato da Linneo Robnia Pscu-doacacia. Questa pianta è spontanea nella Pensilvania e in altri luoghi dell’America settentrionale, e fu pjrtata in Francia nel IGOO da M. Bobin, da cui prese il nome. È albero che cresce prestissimo, e ne abbiamo varie piante nel nostro pubblica giardino. RUBO. s. m. Voce nuova per noi, Rubbio, Sorta di misura o sia la decima parte del quintale, eh' è il peso di dieci libbre metriche o di ventuna libbre venete grosse. RUBONI, V. Alboro p-sce. RÙBB1CI, s. f. Voce di nuovo uso oe’pub-bliei Uffizi!, Rubrica o forse meglio Abbecedario, Libro nel quale i pubblici UfGzii del Protocollo e della Registratura inscrivono con ordine alfabetico i cognomi delle