538 PRO PROSSE1SIO, ». m. Proscenio, dicesi |»ro-pr. 11 Luogo destinalo nel teatro agli allori. Noi però nell’uso vernacolo lo diciamo per Aggiunto a quei Palchetti die sono posti sul Scenario o immediatamente vicino ad easo. PROSTINÒ, ». ni. Baciabasso; Inchino Imfondo. (Juesta parola viene dal verbo Prnscinò, che in greco antico (ellenico) si- , gnifica Io alloro, e in greco moderno (ro- I meico) Io sululo, forse perché gli Orientali sogliono adorare. Essendo dunque questo saluto per lo più accompagnalo d'un inchino, i Veneziani l'adoperano per indicare un iucbino profondo, e specialmente si usa parlando di Greci o di Turchi. PROTESTO, s. ni. Protesto, in T. di Commercio, è uua Intimazione fatta ad uu Ban-chiere o Negoziante di accettare una lettera di cambio tratta sopra di lui, o se I’ ha accettata di pagarla, altrimenti la cambiale »nrà restituita al traente eie. Di tali protestazioui era giudice nel Governo Veneto il Magistrato detto Consoli de' Mercanti. Lkvàk un protesto , Annotare il protesto., cioè Protestare giudizialmente con- j tro il difetto de'pagamenti delle cambiali, i Costituto i>k fiotksto, V. Costituto. PROTBTÒK, ». m. Protettore ; Proteggi- j tare. Avi» nm protktòri, Aver qualche Santo o qualche buon Scolto in paradiso, dicesi metaf. dell’Aver alcuno qualche per- , sona autorevole che lo spalleggi o proteg-,rfl. PROTETÒRA, », f. Protettrice o Proteg-gitrice. La femmina ohe protegge. PROTO, s. tu. Proto (dal Greco Prolos, Primo) il primo in alcuna arte ma special-mente in quella de’Muratori. Protomuri r, Capo Muratore. Proto iif. stajiparìa, Proto della stamperia. PROTOCOLÀR. v. T. di Palazzo, Mettere a protocollo o a repertorio, Dicesi il registro che si fa nell'uffizio detto del Protocollo, della presentazione o della qualità e contenuto d’ una carta o memoriale. PROTOCOLÀR, Aggiunto diesi dà al numero. solto il quale vien registrata una Carta presentata all’Ufizio del protocollo ; e quindi Numero protocollare, dicesi uella pratica odierna de'pubblirì ufizii. PROTOCÒLO, s. ut. Protocollo. labro sul quale i pubblici Notai tengono registro cronologico de'loro atti. In termine moderno di palazzo, chiamasi Protocollo Ogui registro «li atto pubblico che si fa nei tribunali, ohe sotto il cessato Governo Italico si chiamava Processo verbale. Protocollo degli esibiti, chiamasi iu T. moderno Quell’ ufizio pubblico di' esiste presso ogni Tribunale ed ogni Autorità amministrativa e militare, a cui si presenta ogui istanza o atto, che vien ivi solto numero progressivo registrato. PRO PROTÒN, s. m. Vocabolo di gergo de’ Barcaiuoli, che vuol dire il Diavolo. PROTOPAPÀ, s. m. Protopapasso, Dignità e primo Sacerdote del rito Greco, che corrisponde al Vescovo Cattolico. PROTRÀR, v. Differire ; Ritardare ; Tardare ; Indugiare ; Mandare in lungo ; Procrastinare ; Temporeggiare. PROVA, ». f. Prova ; Provagione. Prova che no ga risposta, Prova irrefragabile, Che non »i può confutare — La prova de le prove, La prova del testo è la torta ; L' esperienza chiarisce, Non v’è a dubi tare. Aver de le prove sora la bboca o prove oa sofegìr, Impinguare la prova, dicon i Legali, eh’ è 1’ effetto della cumulazione o aumento di prova. Co la prova a la mah. Provatamente. Dai a piova, Dare una cosa a prova, vale Vendere solto condizione di farsi la prova ; e cosi Dare a saggio vale Far assaggiare — Dare a mostra ; Dare a saggio, vale Conceder per mostra. ¡No star saldo a la prova, Non istare saldo al martello, detto Gg. Non reggere alla prova. Far le prove de nobiltà, Far le provarne, si dice del Provare legittimamente e legalmente la nobiltà delle famiglie. Se c.ovosse a la prova o Veunir a la prova. Alla prova si scortica Casino ; Chi asino è e cervio esser si crede, al saltar della fossa se n' avvede. Al cimento si conosce l'uomo. Prova del campo. T.agr. Piaggiuola erbosa. Pezzo di terreno fra due filari di viti tra campo e campo. Prova de lk barche. Prora o Prua. La parie dinanzi del navilio, opposta alla Poppa ; e dicesi anche Proda. Mkteb la prova per el tal vento. Metter il rapo sopra un rombo. Volger la prua da quella parte per cui si stima di dover far rotta. Da» la prova in ter», Dar capo in terra, vale Legare, Ormeggiare, A prova he bomba, V. Romba. ' PROVAR, v. Provare ; Far prona o pruo- va. Chi no p»ova no cbf.de, Non apprende il male altrui chi non lo prova. Pbòvite a far la tal cossa, Maniera fam. di minaccia verso un ragazzo insolente, Suona ch'io ballerò o ballo, Comincia che 1 io seguirò. j PROV RI) ARÌ A. 8. f. Provveditoria, Ufizio ! del Provveditore. PROVEDITÒR,s. m. Provveditore o Prov-I visore, Che provvede alle cose neeessa-J rie. Provveditore era nei tempi veneli Titolo di Magistrato in varii luoghi esercitalo da' patrizii a servigio del loro governo. Ili Venezia v era la Magistratura de’ Provveditori di Comune, composta di tre giudici, instituita per sopranteudere la polizia materiale della Città dominante, e corriapou- P R 0 deva alle incombenze che avovano gli Edili a Roma. PROVEDITÒRA, s. f. Provvedi!rice, La femmina del Provveditore. PROVEDÙDO, add. Provveduto o Provvisto. PIIOVENDA, 8. f. T. basso de’ Barcaiuoli, che suona Provento. Cosi chiamava»! ai tempi Veneti quella specie di Mancia, che si faceva per antica usanza, anche a’ tempi nostri, dal Do;:e, dai Procuratori di S. Marco. dal Cancellier grande e dal Patriarca nuovamente eletti, ad ogni Barcaiuolo de' traghetti di Venezia, i quali conseguivano dal Doge L. 12.8, dai procuratori e dal Patriarca L. 8. e dal Cancellier grande L. 6. e da tulli in oltre un secchio di vino. PROVENZA (colla z dolce) 8. f. T. Mar. e vale Nebbia. V. Caligo. PROVERBIO, ». m. Proverbio, che dicesi ancora Dello comune ; Dettato volgare e Adagio. Proverbio dei nostri vkchi, Proverbio de' nostri maggiori, de' nostri antenati vale Sentenza che non falla — 1 proverbii sono sentenze passate in giudicato, che cioè non possono avere contraddizioni. Aforisma, è il Termine per lo più usato da' Medici. Omo da pbovebbi, Proverbista, Che sta sui proverbii. PROVÈSE, s. m. T. Mar. Amarra, Fune per cui il bastimento è formato senz’ ancora a qualche punto stabile in terra. Portar un frovkse, Portar un'amarra in terra, Portarvi un cavo per tenere il bastimento fermo a quel luogo. PRO VÈTO (coll’ e larga) add. Sperimentato ; Abile, Di lunga sperienza. Proveto in ti ani. Provetto, Di età matura o avanzata. PROVIANDA, s. f. Provianda; Vettovaglia ; Viveri, Provigioni da bocca ad uso de’soldati. PROVIÈR, s. ui. Prodiero, T. Mar. Quello che remiga a prora. PROVÌN, 8. m. Esperienzuccia, Piccola prova o esperienza. Far un provìn, Far un'esperienzuccia ; Tentare. Provìn da aqgavita, T. de' Distillatori, Areòmetro. Piccolo »tromento graduato, il quale, immerso in un fluido , serve a denotarne la specifica gravità : se ne servono i Distillatori per conoscere la qualità del-P acquav ile, la quale è tanto più specificamente leggiera, quanto più è pura di parti eterogenee od acquose. Provìn da polvere, T. Mil. Provetto, Piccolo mortaio di metallo , colla suola parimente di metallo e gettato in un con essa, col quale si cimentano le diverse qualità della polvere da guerra — Zocolo df.l provìn, Suolo o Suola, Quel pezzo di metallo che sta sotto il mortaio, e gli serve come di piede o base. PROVISIÓN, ». f. Provvisione e Provvedimento, Il prov vedere.