782 V E D Quando un vecchio o una vecchia mangia bene e fa delle azioni da giovani, dicesi Capra vecchia bene sbrocca. Toa vi* lk cosk vf.chie, iSvecchiare. Vecnìr o Deventàr vechio, Cascare fra le vecchie ; Portare i frasconi ; Invecchiare ; Inveterare ; Andare in là cogli anni — Gli anni gli hanno fallo somma addosso, disse il Firenzuola. Vechio, add. Vecchio, vale Antico, cb’è di più tempo avauti, contrario di Nuovo o di Moderno — Veciiio come caoìb a RRAZZI, V. CaOÀR. Nove vechie, V. Nova. Usi vechi , Usanze invecchiate, Divenute vecchie. Errore invecchiato ; Opinione invecchiata; Consentimento invecchialo di molli autori. Pensar a la vechia, Preferire te vecchie usanze ; Essere o Dichiararsi contrario alle cose moderne; Essere del taglio antico; Io vo' fare come faceva mio padre. A TOI.A ISO SE VIEN MAI VP.CHI, V. ToLA. VECHIO DE MAR, V. Foca. VEDELA (ciill’e aperta) s. f. Vitella mangana, A iteli» da latte, Vitellina ; Vitel-tettu — Lattonzo o Lattonzolo, Bestia vaccina da un anno addietro, che dlcesi anche Manzotta. YEDELAME, s. in. ¡tradurne, Quantità di bradi. Bradi è Agg. di Bestiame vaccino non ancora domato. VEDBLÀTO, s. m. Vitelletto, Ma inten-desi molto nutrito. VEDELETO, s. ni. Vitellello; Vitellino. VEDÈLO (coll'e aperta) s. m. Vitello; Boccino. Vbdelo da late, Vitella mangana — Lattonzo o Lattonzolo si dice la bestia bovina che ha meno d’ un anno — Biracchio o Sopranno, Quella dopo 1’ anno — Giovenco, il Toro giovine sino al quarto anno. V. Sorìn. I VEDELI VA IN HECARIA FRISIA DF. LE TA- r.HF. , E' ne va prima in beccheria gli agnelli che le pecore, si dice Quando muore prima il figliuolo del padre o della madre. Vkdèlo marin, V. Foca. Chi varda cauti.i.o no magna vedklOj V. Cartèlo. Vitello, dicesi anche assolut. per Cuoio o l’elle di vitello. VEDEB, v. Vedere; Scorgere. Veder chiaro, Veder chiaro, vale Veder bene h distintamente — Veder chiaro in che che sia, dello fig. vale Profondarsi, Accertarsene, Levarne ogni sospetto. Aon veder chiaro è il suo contrario — Vogio tp.derghe chiaro , Voler veder P acqua chiara; Voler chiarirsi, cioè Assicurarsene senza dubbio. Veder da lontan, Veder di là da’mon-ti, vale Antivedere ed anche Conoscer l'interno altrui — Aver /’ arco lungo. Esser accorto — Largoveggenle o Ampioveg-gente, Chi vede da lungi, e dicesi anche delle cose morali. V E D Veder de sgiaszo, Veder per ispicchio; Veder una cosa per un buco o fesso di grattugia, Alla sfuggita. Vedo benissimo, Veggo bene o benissimo, cioè Comprendo, Capisco, Intendo — Ho visto, Ho veduto, cioè Ho compreso, Ho capito. Veder dei nuvoli per aria, detto metaf. Vedere il ciel turbato o la marina torba, Dicesi di uno che sia in collera. Vederghf. , Vederci, cioè Conoscere, Comprendere, Avere gli occhi nella collottola , Essere accortissimo — I mucini hanno aperto gli occhi, Prov. che bì dice di Chi non è facile a ingannarsi o lasciarsi ingannare ; Sopravvedere. Veder in banda, Vedere in iscorcio o per banda, Vedere in proGlo. Veder la luna m tel pozzo, V. Lona. Veder la ldsb del sol , detto figura. Romper la malìa, Passata lunga disdetta, incontrarsi in qualche buona fortuna, Cominciar a veder chiaro o a ricomparir la fortuna. Veder i sorzi in piviàl, Maniera scherzevole e fig. che vale Vegliare ; Non poter chiuder occhio la notte. No VEDER DAL NASO A LA BOCA, Avere gli occhi di dietro ; Non vedere o tirare da terza in là, Non aver buona vista; e figur. Non aver buona cognizione. No veder l'ora, L’ora mi si fa un anno o mille di ; L’ora mi par cento di; Andar matto di che che sia ; Avere alcuna cosa fitta nelle ossa ; Esserne o Andarne pazzo. Desiderare ardentemente. No VEDER PER ALTRI OCHI CHE PER I SOI, Non veder lume per altri occhi che per quelli di lei ; Non vedere avanti di lei ; Nè più qua nè più là di lei ; Non vedere alcuno a mezzo, Esserne innamorato o Volerle il meglio del mondo. Veder o Far veder le stele, V. Stela. Vedersela —Me la vedo. Mi veggo in imbroglio, in pericolo ; Temo; Preveggo una sventura o di restar soccombente — El se l’ ha vista, Se ne accorse ; Se ne addò ; Ne pigliò pelo ; Ne dubitò ; Se n’ è dato— Mb l’ho vista, Mi vidi in pericolo; Mi conobbi o mi credetti in pericolo di cadere , o di sommergermi — Vbdf.rsela senza spbcchio, Maniera figur. Comprendere chiaramente il pericolo proprio. Veder torbio, Vedere come per nebbia; Aver caligine di vista ; Mi par di avere come un velo che mi appanna gli occhi : Il suo contrario è Vedeb chiaro, V. — Detto Gg. V. Gh’è del torbio, in Torbio. Bisogna veder, Locuz. fam. Alla prova si scortica 1' asino, Al cimento si conosce I’ uomo. Cm sta a veder no ghe dol la testa, Chi sta a vedere non gli duole il capo, Prov. significante che Chi non ha proprio interesse nell’ affare non se ne sente. Chi sta a vedere ha due parli o due tanti nel giuoco, e vale Ha il vantaggio di lasciar tentare agii altri le cose pericolose. V E G Co ’l sf. l’ ha vista bela f.l se l' ha sbi-gnada, Veduto il bello o Vedendo il bello o Bel bello svignò : cioè Conoscendo 1’ occasione opportuna se n’ andò via. Potrebbesi anche intendere Vedutosi in pericolo svignò. Farghbla veder a ono, Farla vedere altrui; Farla vedere in candela; Sgarare alcuno, Bimanere al di sopra nella contesa — Stare al gambone con alcuno, vale Stare in gara o a tu per tu. V. Volerla veder. La xe una cossa che la vedaría anca un orbo, La vedrebbe un cieco o il mio bue o Cimabue che aveva gli occhi di panno; Se n' avvedrebbe Nanni cieco, La cosa è chiara. Lo vedo e no lo vedo, Aver la bocca sulla bara, dicesi di Chi per vecchiezza o per malsania par che non possa andar molto in là. No che vedo ben, Abbaglio, vale Non regge la mia vista al vedere distintamente le cose. Abbagliarsi, Perdere la vista per soverchio lume. Se vede ben che sé on vilàn o simile, E si par bene che tu se' un villanzone, cioè Apparisce, È chiaro, È manifesto. Vede più el Papa k la Massera, che el Papa solo, Vedono più quatti occhi che due, V. Papa. Dal veder al no vbdeb, Dal vedere al non vedere ; In un attimo, Improvvisamente. Volerla veder, Vederla fil filo, vale Trattar la cosa con rigore e guardare ogni minuzia — Vocio vederla a costo de morir o a costo db ni no so cossa o a costo che me vaga la testa, Volerla fil filo o per quanto la canna ; Voler vederne quanto la gola; Io ne voglio veder quanto la canna, quanto io avrò fiato, quanto io viva, s’io non iscoppio, s'io non muoio, sin che non m’ è tagliato il collo, Tutte espressioni del medesimo significalo, usale da Chi essendo in collera, vuol esprimere ch'egli si picca di voler sostenere la sua ragione. VEDER, s. ni. Vedere ; Vista. Far un belo o bruto veder , Far un vedere bello o brullo, vale Avere bella o bruita apparenza, Far bella o bruita vista VÈDOA, 8. f. Vedova ; Scompagnata. VEDOANZA, 8. f. Vedovanza ; Vedovaggio ; Vedovezza. VEDOÈLA, 8. f. Vedovella ; Vedovella, Dimin. VEDOÈLE (coll' e aperta) s. f. T. de' Fioristi, Vedovina o Vedovine, Fiorellino notissimo la cui pianta è detta da Liun. Sca-biosa alro-purpurea. Il suo fiore è atropurpúreo. VÈDOO, s. m. Vedovo ; Scompagnalo. Resta vbdoo, Vedovato ; Invedovilo. VEGIA (coll’ e stretta) s. f. Vegghia; Veglia; Vegliamento ; Vegghiamenlo ; Vigilia, 11 veggbiare, Non dormire. Nondormire, che nel numero del più si dice I Nondormiri, vale Vigilia morbosa.