794 VIN parentemente è leggero ma in sostanza, forti» o facile ad ubbriacare. Vin che corx, Vino che pela V orso, Vino gagliardo asshi. Vin che o* colpo, Gretti vino e polputo, cioè1 Gagliardo e di gran sostanza, Vin CHE II* Ili LA TOLTA, V. VlN GUASTO. V in che ime aqua, Vino annacquaticcia. Vm che passa, Vino passante} Vino che appena bevuto giù in terra, Vino bollili — Vin'junco facile a passar, Vino oppi-lalivo, cioè Atto a fare oppilazione, ritu-ramonto do’ meati del corpo. Vm che porta aqua, Vino grande, cioè Potente, gagliardo. V.IN CHE tli EL BECO A LE STELE, VÌHO che smaglia, che schizza in aria, che brilla; Vino raspante; Vino frizzante, piccante, vivo o risentito; Vino che tocca o morde l' ùgola. Vis chiarklo, Chiarello, sust. Vino molto annacquato. Vm co la gonza, Vino fatturato. Vir» col cagnòn, Vino volto o che Ita dato la volta; Vino cercone. E quindi Inccrconire; Rìncerconire o Rincirconire e Volt/ersi. Vin co le fiore, Vin fiorito. V. in Fior. Vin col sechi* O CHE GA Dlt SlteCHÌN, Vi-jio che sa di secco, Cioè che nelle botti sceme ha preso 1’ odore del legno. Vm cóto, Sapa; Rob o Robbo d’ uva; Mostarda, Mosto condensato a forza di bollire e misto con poca farina di frumento. V. Sor.oi.i DE MOSTO. Vm i » a oosb, V„ Vm putawèla. Vm d» pegni, dicevasi no’ tempi veneti a quel Vino pessimo che i Magazenikri o Bastionkri davano sul pegno. Costoro prestavano danaro sulla roba, e per palliare I' usura davano duo terzi dellh valuta in danaro e I’ altro terzo in vino del peggiore che avessero. Vm debole. Vino leno; Vinuccio; Viti sottile, cioè di poco corpo. Vino settembrino, fatto in settembre, cioè Oliando le uve non sono abbastanza maturate. Vino snervatello. Vm de milk seguati, Vino delle cenlu-ita bolli, per dire Cattivo vino o mescolalo con diversi vini. 1 Vin he ck*ca. Kmn raccogliticcio, colli’era quello do’Frati questuanti. Vm de Cipro, Vino di Cipro, Vino pregiatissimo elio deriva dall’isola di Cipro — El va’ el viEn come el vm de cipro. Bel modo fi gii r'. che si «frriScO a Persona di carattere incostante e lunatico, ed è tratto dalla proprietà del Vino di Cipro, il quale conservandosi nella botte paro talvolta guasto, ma qualche tempo dopo torna buono coni’ era prima. E parlando del sign. di questo ribobolo, vuol dire Ora buono torà cattivo; Ora dolce ora agro. 'i\ de iHiBAUA, Vino serbubile o serbc-wle o serbatoio ■. Cbe può sorbarsi per molti anni. V I N Vm de regalo o da godersr in compagnia, Fin di sovvallo, Quel elio vien Bonza spesa. Vm dolce ch’el stomeua, Vino smaccato; Vino melato; Vino morbido. Vm FATO DE RECHIOTI O DB KIBZI GRASPI, Vino meszo grappato. Vm fbiolaro, vuol dire Fin Friulano, cioè del Friuli, ma nel Padovano è distinto e conosciuto con questo nome un Vino sceltissimo, che iaBsi nel villaggio di Bagnoli e ne’beni della famiglia patrizia Wìd-inann, probabilmente di viti portate in o-rigine dal Friuli. Vino cho diede motivo al celebre ditirambo Veneziano fatto dal Medico Pasto, che Ila per titolo El vm pRiufcARo, il quale comincia A Bagnoli a BAGNOLI v’aSPETO. ' in GARift, Vino agro o brusco o crudo, Contrario di Abboccalo o dolce. Vm grosso. Vini, puro, pretto, schietto. Vin guasto, V. Vin col caonòn. Vin indbbolìo, Smaccato, Che ha perduto la forza. Vin leziero, V. Vm molo. Vm marzehìn, V. Marzehìn. Vm menn:4, Vino medicato o medicinale, Dicesi una Infusione di erbe o altro nel vino. Vin mf.zof. mezo, Vino a mezzo; Mezzo innacquato; > Vm molesìn, Vino amabile, Cho ha sapore tendente al dolce. Il vino sin piuttosto amabile che austero crudo e' agro. \ m molo , Vino lene o di sapore mollacelo, svigorito, spossalo , settembrino. Vm pASQOm o tasqualm, Vino raspalo, si dice del Vino fatto d’uva spicciolata ; e lassene in più maniere anche al tempo di Pasqua coll’ uva appassita. Vm ■atìo, Vino riscaldalo o patito. Vin pigolo, Vinuaolo o Vinuccio e Vino piccolo o piccino, Vino bensì senza acqua, . ma debole, leggiero. Vinetto e Vinati ino si chiama il Vino di poco coloro , senza fumo n grazioso. Ma per Vm pigolo più comunemente intendiamo il Vino che sia o bollilo o mescola- i lo coll’acqua. Di queste due qualità la l prima a cui i Veneziani dicono propriain. \in pigolo bogìo o recente, cioè al Vino | riuscito dal mosto bollito coll’acqua, pa-! re che in lingua si dovesse dire Acquerel- lo o Acquaticcio: so pur merita questo nome il Vino che ha la meta o anche due terzi d’ acqua, come usasi nelle provincie vonete, il quale non sunto per nulla di | acquaticcio ed è anzi gustoso e frizzante. Se 1’ acqua è passata poi sulle vinacce di prima mano, i che nel Padovano si chiama Secondo vm ) dicesi Vinello. E fu anche dello Nipotino Gg. se dopo il Vinello sia passata 1’ acqua uua seconda volta sullo vinacce; Quindi Far un nipotino sul vinello: Far un secondo acquerello, A . G«a-spì». L’altra qualità detta da noi Revan-m o 1 in tempera , e eli’ è comunemente usala in Venezia, è il Vino mescolalo col- V I N l’acqua, che dicesi Vino innacquato Di-nacquato; o se l’acqua è indiscreta, In-nacquatissimo. Vin pontA, Vino che ha pigliato la punta ; che picea ; Vin che tira all’ areto ; Viti che ha i piò gialli; Vin che ha pigliato il fuoco. Vm puro, V. Vin grosso. \ in putanèla oda no ne. Acquetta, T. Agr. Qualità di vino al quale per renderlo più gentile, sia stata mescolata alcuna quanlita di acqua — Piscianeio o Pisciatalo. dicesi di Vino che sia sdolcinato e di poca forza. Vin sbampìo, Vino svanito, Che ha perduto la sua.forza. Vin segondo, V. Vin Picolo. Vin sforza, Vino vergine, cioè Quello che non ha bollito nel tino. Vin stomacàl o che fa ren al stomego, Vino accostante o stomacale, Che si confa allo stomaco. Vin suto, Vino austero : S’intende del Vino non dolce. Vin tagià, Vino -iterzato, tagliato, Che ha una vena di dolce e di piccante. Vin tkmperì, V. Vin Picolo. Vi.n teràn , Vino nostrano o nostrale, Che nasce fra noi. Il suo contrario è Vino navigato. Vin rhnco , Vino bianco , eh’ è quello fatto d’ uve bianche. Vin negro, Vino rosso. Vin torbio, Vino torbido; nuvoloso, appannalo, Che non è chiaro, Vin torchia. Vino del torchio, Vino spremuto col torchia. Vm vechio chb ut perso la forza, Vino rimbambite. Clnque in vm, V. Cinque. Co ’l vm xe don, tuti core, A buon vino non bisogna frasca. DomanuiIr a l’osto s’ ul ga bon vin, V Osto. El vin xe el late dei yeciii, Il vino è la poppa o il latte de' vecchi. Fojidachio de vin, Vino colla feccia, colla posatura. Lkto o Mare dbl vin, V. Leto. ¡\bl vm sta la verità. Ab mensa o La i tavola è una dolce o mezza colla o fune. Prov. che si dice-per dinotare che Chi è rallegrato dal vino dice volentieri quel elio prima aveva taciuto. Gran traditore è il desco; Il vino fa parlare. Tazza da vin, Avvinato, Dicesi del bicchiere che sa di .vino. Storno dal vm, Abbeveralo; Loppiato. Se da zotbne no ti porti el vin, da te-chio ti porterà l’ aqua, Maniera prov. che vuol dire: Se da giovane non bevi vino, da vecchio diverrai idropico. VI i\À, add. Avvinato; Vinetico; Vinaio, dicesi della Tiuta di color rosso che si da ai panni, drappi ecc. Bota vinaoa. Avvinata, Ausala dal vino. VltYÀlfc, v. Avvinare; Vinate. Ausare al vino, e dicesi delle botti.