250 EST ESTINTO o Istinto, s. m. Istinto o Instinto, Tendenza naturale ad un’azione o ad un movimento; e dicesi degli animali. La prima però delle due voci è idiotismo. Instinto, dicesi ancora per Inclinazione, Talento, Affetto, sia buono sia reo. Pur istinto, detto a modo avv. Per instinto; Per ingenito; Per natura, ¡Naturalmente. ESTIRPAR, v. Estirpare o Stirpare e Sterpare, Sbarbare o Sradicare una pianta. Detto per Strapàr, V. ESTR AGIUDIZIÀL. V. Strìoiudiìiàl. ESTRANIO. V. Destranio. ESTRATÀR, v. Termine di nuovo uso specialmente nel Foro, che vale far un estratto o un sommario ; Epitomare, Cavare in ristretto il sentimento d’una scrittura. ESTRlZRR, v. Trar fuori, Estrarre, Portar fuori di paese, Fare esportazioni; Esportare. ESTRAZIÒN s. f. Estrazione; Esportazione, Il portar fuori di paese. Estraziòn del loto, Estrazione del pubblico lotto. Estraziòn, dicesi da noi anche nel sign. di Condizione ; Stirpe ; Schiatta, cioè Stato dell’ uomo relativamente alla nascita. Ojio DE NOBILE O DE BASSA ESTRAZIÒN, Uomo d’ alta o nobile o di bassa condizione; Uomo ri’ alto o di basso paraggio. — Uomo ignobile ; Uomo di bassa mano, di schiatta vile. ESTRÈMO, s. m. Estremo. Da un estremo a l’altro, Da stremo a stremo; Fa come il grillo, o salta o sta fermo; Asso o sei, Per significar Cosa senza mezzo. Andar ai estremi, Non aver mezzo. Esser a l' estremo, Aver la stretta ; Estere o Mettersi alle strette; Essere al-r estremo, e vale Oppresso. I estremi xe tuti cativi, Ogni estremo è vizio ; Quando eccede, cangiata in vizio ogni virtù si vede; Il troppo e ’l poco guastano il giuoco. Estremo, è ancho Voce usata dai Legali per Condizione, Qualificazione, Distinzione — Estremo della legge, vale il Sen- io letterale della legge, i termini precisi, il significalo chiaro delle parole della legge. ESTRO, s. m. Estro, Impeto della mente. Estro da mato, Ghiribizzo ; Capriccio; Bizzarria; Ticchio; Fantasia sbrigliata. Ghb ¥if.n sto estro, Gli tocca il ticchio, Gli vien questa volontà, questo pensiero. ESTRÓSO, add. Capriccioso ; Lunatico; Incostante. ESTU o Xf.stu. Voci dal lat. Es fu, che vale Sei tu ? ma sempre in modo interrogativo. Lo stesso dicasi di Sastu, Vastu, Vustu eto. Estu mato? Sei tu pazzo? Sei tu forse pazzo o impazzilo ? E T E Xf.sto o no Xestu? Sei o non sei tu? ÈSULE, add. Esule; Esiliato, Ramingo. Restar esule, Restar derelitto, abbandonato, Privo di soccorso. ETÀ, s. f. Età o Etade, e E tate, Nome generale dato ai gradi del viver dell’ uomo ; e sono: Infanzia o Fantilità e Puerizia, Spazio dalla nascita sino ai sette anni compiti. Chi passò gli anni sette sino ai dieci dicesi. Prossimo all’ infanzia. Fanciullezza ; Impubertà ; E là fanciullesca, Quella da sette anni a quindici. L’intervallo dagli anni dieci ai quattordici chiamasi Tempo prossimo alla pubertà. Pubertà, Età in cui spuntano i primi peli nelle parti vergognose, che ne’ maschi è fissato agli anni quattordici, e nelle femmine ai dodici. Adolescenza, Età nella quale ancora si cresce, cioè dai 14 ai 23 anni: dicesi Fiore d' età; Età verde, fiorila, novella ; Aprile dell’ età ; Buono dell' età. Virilità, L’età dell’ uomo tra la gioventù e la vecchiezza, che dicesi anche Età di mezzo; Mezza età. Vecchiezza ; Vecchiaia; Canizie; Età grande, Età tra la virilità e la decrepitezza. Decrepitezza o Decrepità e Travecchiezza, Età cadente, Vecchiezza estrema e cagionevole — Età barbogia, dicesi a Quella in cui s’imbarbogisce. Età maggiore, Quella dopo gli anni 2 ■ compiuti, giusta la presente legislazione Austriaca; in conseguenza al di sotto dei 24 anni tanto ne’ maschi clic nelle femmine, dicesi Età minore. Età maura, Età consistente o matura o Età della consistenza, vale Ch’ è giunta all’ultimo termine del suo incremento, eh’ è quello degli anni 35. E TAMBULA, V. Tambula. ÈTARE, e meglio Etere, 8. ni. Etere o Etera, La parte più sublime e più sottile dell’ aria. ETE, s. m. Ette, Quella cifera o abbreviatura (g) con che s’indicava 1" Et, e che ancora si vede nella fine della croce santa o sia dell’alfabeto. Questa voce Ette aggiunta poi al pronome Uno, vai Nulla, Nonnulla. Nol val un ete, Non vale un ette, cioè un Nulla. NiSSON PODEVA DIR UN ETE DE QUELO, Nessun poteva tacciarlo; Non v’ era di che dire di lui; Non se ne poteva dir male ; Non gli si poteva apporre veruna cosa o taccia. ETERNITÀ, s. f. Eternità. Esser lonco un’eternità, o Andàr a l’ eternità, Locuz. fam. Esser tentennone ; Esser ser Agio; Esser più lungo che il sabbato santo; Stancherebbe la pazienza. E 11 ETERNIZ\R o Etermsar, v. Eternare, cioè Far eterno, render eterno, perpetuare. ETERNO, add. Eterno; Eternale. Omo eterno, V. in Eternità. Srada eterna; Ore eterne ; Afàr eterno, valgono Lunghezza di cammino, di tempo, di affari. Chi farrica d’inverno fabbica per l’ e-TERNO. V. FabRICÀR. ETICA — El studia l’etica, detto per ¡scherzo, e vale, Sta per diventar elico. ÈTICO, add. Elico. V. Toco add. Aver ciera da etico, Esser impalminolo, si dice d’ Uomo che abbia il color della sua carne che tenda al giallo. ETISIA, 8. f. Etica, Malattia che consiste in una specie di febbre lenta, che consuma e disecca a poco a poco il corpo umano. EUFRAGÉTA, s. f. T. degli Erbolai, Eu-fragia, Specie d’ Erba amaretta al gusto, detta da Linneo Euphrasia officinalis. EURISMl, s. m. Aneurisma s. f. Propriamente Dilazione. EVACUÀDA, s. f. Evacuazione ; Votazione ; Egestione ; Uscita. EVÀDER, v. Termine usato nel Foro, e vai# Espedire ; Dar corso; Definire. Evàder un ricorso, Espedire un ricorso. EVANGELIO, s. m. Evangelio o Vangelo Per santi dei evanzèi, Alle guanguèle, Specie di giuramento come se si dicesso Per V evangelio. Fu detto ancora, Alle sante guanguèle e Per queste sante die guanguèle. EVASION, s. f. Esito; Definizione ; Spedizione. Dar evasiòn a un afàr, Espedire un affare, Definirlo. Evasiòn da le carcere, Fuga ; Fuggita ; Scappata. EVASIVA, s. f. Risposta evasiva, T. del Foro dicesi a Quella onde per mezzo di parole ambigue o generali od oscure, si cerca di sfuggire dalla dimanda — Reticenza, vale Ommissione volontaria di alcuna cosa che si dovrebbe dire. EVENENTE, add. Avvenente, Bello. EVÌNCER, v. Voce latina, usata anche nel discorso da’ nostri Legali nel sign. di Raccogliere ; Dedurre; Cavare; Ritrarre; Desumere. E VIVA. V. Vita. Eviva o Viva è poi un nostro modo di salutare altrui quando starnuta, e vale Dio v’ aiuti ; Dio vi salvi; Salute ; Salve. Cigàr eviva, Acclamare, Dicesi della moltitudine allorché manda voci d’ allegrezza, d’applauso, d’ approvazione, in onore d’alcuno. Viva, finalmente è una specie di saluto confidenziale o familiare corrispondente al-l’Addio ; Di saluto. EZIAM. Latinismo. Eziam; Eziandio; Eziamdio, Ancora.