456 0 R T ORSÈTA, dicesi per vezzo in vece di Orsola, nome proprio femminile. ORSÈTO, «. m. Or succhino-, Orsacchio; Orsucchiotlo-, Orticello, Piccolo Orso. ORSO, s. in. Orto, Animale feroce uotisai-mo detto da Linneo Ursus Arclut. Orso, detto per Agg. n Uomo, vale Satiro-, Burbero-, Ruvido-, Scorpione; Butti-co — Deventàr orso, Inselvatichire -, Lam-brutcarti, Divenir selvaggio. ORSO, b. un. Orto, chiamasi un ¡strumento usato da’ terrazzai che consiste in un pezzo di pietra viva pesante, attaccato fortemente alla estremila d’ un lungo legno che serve da manico: il qual pezzo di pietra menato e rimenalo su i pavimenti di smallo o terrazzo, li comprime, liscia e pulisce. Varda l’orso, dicesi talora per motteggio o disprezzo d’ una Maschera male assettata. ORSÒGIO, 8. m. Ortoio e Organzino, La seta che si deve ordire. ORSÙ (anticamente Orsùso) In tomma ; Del retto. Dicesi anche per Coti pure ; In oltre. ORTÀGIA, s. f. Orlate, Orto grande. Se il Luogo è piantato d’ alberi e d’ortaggi, di-cesi Verziere. V. Orto. ORTENSIA, s. f. Orlcntia, Nome d’ una Pianta venuta dal Giappone, ora nulto coltivata ne’noslri giardini. 1 Botanici la chiamano Horlentia tpcciota. Fa i fiori in corimbo, che si cambiano di colore. L’introduzione di questa bellissima pianta a Venezia si deve al nostro Conte Rizzo, distinto cultore di piante esotiche.. ORTESÈLO, 8. m. Orticello, Piccolo Orto. Dicesi Orlicino, Quello spazio d’orto che rileva dal piano di esso lungo il muro che lo circonda ed è rattenuto da muricciulo. ORTÌGA, s. f. Ortica, detta anche Mal erba, Erba notissima che punge, distinta dai Botanici col nome Urlica dioica. ORTIG V, add. Orticheggialo. ORTIGÀR, v. Ortichcggiare, Pugnerò col-I’ ortica. ORTIGHÈR, a. m. Orticheto, Luogo pieno d’ortiihe o Seminato d’ortiche. ORTO, b. m. Orto, Specie di campo chiuso, in cui si coltivano erbaggi per uso di mangiare. Fisti or l’orto, Frulla orienti — Ortaggio vale Erbaggio che si mangia — Ortaglia vale Orto ed anche Erbe che si coltivano nell’orto. Ardir in orto, Locuz. fam. o fig. Pi-gliar vento o Prender vento; Arrenare; Impuntare; Rimanere a tecco, dicesi del- lo Smarrirsi in favellando — Armeggiare, si dice di Chi nell’ azione o nel discorso si confonde — Far andar m orto, Cavare alimi di tchenna, detto fig. vale Far perdere il filo del discorso e dell'oporare ad alcuno. ORTOGRAFÌA, «. f. Ortografia, Regola di bene serivere, cioè di fare una retta scrittura; e quindi Ortografizzarc, Scrivere con ortografia, servirsi delle regole dell’ortografia ORZ Falò d’ ortografia, Cacografia; e quindi Cacogra/¡zzare, Far errori d’ortografia. Aeogrufitmo, dicesi la Maniera inusitata di ortografizzare ; e Neografo a Colui che studievolmeute ortografizza in modo inusitato. .ORTOLANI, s. m. Ortolano, Lavoratore di orto. — Vignaiuolo o Vignaio, dicesi il Coltivatore di vigna. Insalataio, si chiama Quello che vende erbaggi ed insalate — Trecco e Rivendugliolo, Colui che vende erbe, o che rivende che che sia. ORTOIÀN, ». m. T. degli Uccellatori, Ortolano, Uccelletto detto da Linneo Embe-riza Uortulana, notissimo, che s’ingrassa ne'serbatoi, ed è boccoue di molta slima. Ortolàn db hontagna, Ortolano nivale o di mnntugna, detto nel Veronese Osel dk la hevb e da Linn. Emberiza nivulit, che parimenti s'ingrassa, ed è buonissimo a mangiare. Ortolàn zalo chiamasi da noi quell'Uc-celletto che i Toscani dicono Zivolo giallo e i Sistem. Patter flaveteent o sia Em-berizxa Citrinella; che ha la testa e il di sotto del corpo d’ un bel giallo, i fianchi e il dorso mischiati di rossastro e di bruno, e la coda e l’ale nerastre. È un po’ più grande della passera comune, e le rassomiglia alquanto sul dorso. Ortolàn de Trieste, Ortolano cantore o Re degli ortolani, dicesi ad un grosso uccello nero sul capo, come a forma di calotta clic lo copre fino agli orecchi; che canta assai dolcemente ma vive poco per l’eccedente sua grassezza. Sc'opoli lo ha nominato Emberizza Malanocephala ; è ottimo e saporito cibo, e si trova special-mente nella Dalmazia sui monti, ma au-cora nelle vicinanze di Trieste, donde trasse il nostro nome vernacolo. Ortolàn , detto in lingua furbesca dei Barcaiuoli, vale il Pane, V. Urto. ORTOLANA, s. f. dicesi la Maglie o Femmina di Ortolano la quale sull’esempio di altre voci cousimili e così formale, dovrebbe d irsi Ortolana se coltivatrice di Orto; Vignaiuo'a o Vignaio se di Vigna; Intalataia se venditrice d’insalate: siccome si dice Trecca alla Itivendugliola che vende o traffica erba, frutte, legumi ec. ORZ A (coll’o largo e la z aspra) s. f. T. Marin. Orza, Quella corda che si lega nel capo dell’antenna nel naviglio da man sinistra; ed anshe 11 fianco d' un vascello a man sinistra quando noi siamo colla faccia verso la prua. Akdàr a l'orza, Andar a orza, vale A nave sbandata, a sinistra — Cahgìr l’ orza, V. Cargàr. Orza alla banda; Ettcr aW orza; Orsa quanto leva; Non più a ona etc. Tutti termini di comando marineresco. Andar a l' orza , Locuz. fam. Traballare o Barcollare, L'ondeggiare di chi non può sostenersi in piedi per ubbria-chezza. OSE Esskr a l’ orza, modo metaf. fam. che vale Estere ubbriaco. ORZ AR (colla z dolce) v. Battere; Bastonare ; Chioccare, Dare altrui le busse. Dar le frutte ; Zombare ; Toccare a civetta; Sonare; Mazzicare, Orzare (colla z dolce) è anche T. Marineresco e vale Andare a orza. V. Orza. ORZO (coll’o serrato e la z dolce) s. m. Orzo, Biada nota, la cui Pianta è detta da Linneo Uordeum uulgure. Orzo tedesco è una Varietà dell’ Orzo volgare, che ha i semi senza scorza e che ¡'Botanici appellano Uordeum vulgare varietà! coelette. Da» l’ orzo, detto fam. Dar le frutta, Battere. V. Orzar. OSADA (colla s dolce) s. f. Grido; Gridata, Rumor di grida. OSAR, v. Baciare, Dare una voce ad alcuno per chiamarlo forte. OSAZZA, s. f. Vociaccia, Cattiva voce. OSCURO, add. Oscuro; Tenebroto, V. Scoro. Esser a l’oscuro, detto fig. V. in Scuro. OSE o Vose, s. f. (Anticam. Bose) Voce e Boce. Rote» o cativa tose, Bella o Cattiva od Ingrata voce — Voce granila, Quella che è massiccia ed ha forza — Buona o Cattiva voce, vale per Concetto o Pubblica opinione. Ose da bigonza , Voce da bigoncio, e s’intende Piena, forte, sonora, com’era per lo più quella dpgli Avvocati o di altri che ariugavano dal bigoncio per esser sentili dalla moltitudine. Osb fata, Voce matura. Ben formata. — Osb grossa da oso, Voce maschile ; Voce quudrata. Ose forte, Voce piena, forte, gagliarda, tonora. Osk picola, Voce tommetta, debile, rimesta, batta, langu:du, umile, toltile. Ose finìa, Voce affinila o affiocata. Ose stilante o che ciga, Voce tlridula o tlridenle e Foce di tlrigolo o di gatto tcorticalo; Voce ttrangolula, Soverchiamente acuta e sottile e sforzatamele alta che fa stridìo. V. Gnaga. Ose o Vose sfrsa, Voce di cornacchia o Vociaccia, vale Voce smoderata od ingrata — Aver la ose spesi, Aver la voce chioccia; Crocchiare, come fa la chioccia o com’ è il suono delle pentole fesse; e questa è la voce per lo più de’ gibbosi. Ose rronzina o arzentina, Voce argentina , che anche dicesi Buon metallo di voce; ed è Quella chiara, granita, alta sonora e penetrativa, che hanno alcune persone. Ose oa asrno no passa o no ta in cip.- lo , Raglio