748 TI E sull'aia da cavalli o altre bestir», che fan-nosi cammiunr attorno attorno. T1BIDÒ, s. ni. Sorta di Giuoco di nuova, invenzione, che fassi con due mazzi di carte, in numero di 52 per cadauno. Nell’uno sono scritte domande, nell’ altro le risposte; si cava alla sorte una carta del primo mazzo, indi una del secondo, ed è giuoco di trattenimento giovanile. TIBIDÒI, s. m. (Voce che si crede derivata dal latino corrotto de'bassi tempi, 'l'ibi do, che in Venerano direbbesi Tk daoo, Maniera di minaccia, che vale Ti ferisco ; Ti bastono etc. come si sente nelle risse) Tafferuglio, Quistione o rissa di molte portone in confuso — Rac anelici. Rannata strepitosa di popolo — Ch ni;-hi uri aia, 14umore confuso che fanno molte persona discorrenti in un tratto e senza ordine — Gurgagliala o Slormeggiuta, dicesi al Uomore che fanno molti parlando e cantando insieme. Tmitiòt db discorso, Tiritera. Chiac-cheramonto lungo e di poco significato. TIBIO, s. tn. (che altri dicono Turno) Occupazione ; Lavoro: Tra vaglio. Star al tibio, Occuparsi assiduamente ; Lavorar senza sosta, Attendere al proprio mestiere. Vku.Vir dal tibio, Venire dal lavoro, e mlendesi d'uti lavoro lungo e faticoso. TICI1E o Tich, s m. Voce uuova. Chiamasi volgarmente una specie di granchio (Giuro) o sia Contrazione convulsiva dolorosa dei muscoli, che manifestasi d'ordinario nelle guance. Questa malattia appartiene alla classe delle ìWuralgie cioè allo malattie Astenico-nervose. T1CIIIGM IDA, 8. f. Frugata; Fnigacc';iuta. I/atto del frugare. TICIllGISÀGA, ». in. (che altri dicono Tis-ciiitf.iÀe*) verbale del Ticiugnàr, voce bassa, si dice ligur. nel sign. di Seccatore; Secca fistole ; Mosca culaia; Improntacelo, detto di persona noiosa. TiClIIG^i tMEYFO, s. m. Titillamento ; Titillazione, Blanda e molle commozione. Titillamento iti giubilo; La nu tazione deU'odaialo ; T.l. ¡lamento de’sensi. TICIIIGN.Ul, v. Frugare; Frugacchiare ; Frugolare, V. Fruukàr, TICTACU — Far tictàc.ii o tictòch, Martellare, in sig. neutro, dicesi della pulsazione dell’arteria; quel battere che fa il cuore più veemeutemoule del solito Far ticche tacche o ticche tocche, dicesi del Toccarsi una spada coll’altra nell’atto di schermire. Tricche traccile e Trich trach, Voci imitative di quel Rumore che fa chi cammina in aoccoli o cou calzari di grosso cuoio risecco e simili. TIli>10 (coll’o serrata) s. ni. Coperchio, ed è quello fatto a volta in alcune barche, come specialmente ne’burchi, di tavole immobili ad oggetto di tenervi al coperto le mercanzie. V. Cajiito. T1E.NTAMENTE; s. m. Voce disusala, Tien- T I M tornente, Voce bassa che si usa in ¡scherzo per ainotar Colpo che altrui si dà, quasi ad oggetto d' indurlo a tenere a mento che che sia. Beca so qop.l tirmtabkstb, Ree-cali quel l entamente. TIENTINBÈ.N, s. m. T. Mar. Guardamano, Corde situate alla Sola del vascello, nel posto della scala per servir di sostegno nel montare e scendere. TIENTIMBÒN, s. m. T. Fam. Rei cero; Rei ceso ; Rei fusto; Cero; Fantoccio, dicesi per ironia d’uomo che si tenga hel- lo -- Bellimbusto ; Un bell’ imbusto : Un bel ceca ; Tulipano ; Tulipo, dicesi in ¡scherzo a Colui che abbia in sé opinione di bello. In altro sign. Vanerello; Altoso; Leziosi); Inzibettato ; Narciso inzibeltatn ; Profumato, Giovane che sta sulla caricatura o »all’attillatura affettala. V. Crsto TIFO, s. m., dal Greco Tifos, che vale Stupore. Malattia gravissima prodotta da un miasma che attacca singolarmente il sistema nervoso, e quindi cagiona spesse volte la morte deH’ainmalato. Questo male infierì presso noi nell'anno 1818. Tifo, detto per voce di gergo de’Barca-inoli, vai» Fazzoletto ; Moccichino. TIGLIA, s. f. Vlbero, lo stesso che Cirmolo, V. TIGRV, add. Indonnitilo ; RUiotlato; Tigrato, Asperso di macchie a guisa di gocciole. TIGRB, s. f. Tigre, Animale quadrupede della famiglia de'gatti che nasce ne' paesi caldi, noto per crudeltà e fierezza. Linneo lo chiama Felis Tigris. I zoologi lo qualificano precisamente una specie del genere gatto. TIL V. V. Atilà. TIMBALO, s. in. V. Tpipavo. Tdisàlo ha bodìk, T. de’Cuochi. Forma da puddinga. Strumento concavo di rame più o meno largo, per lo più accostolato, che sene all'uso di far il pudlin-go. V. Bonl.v. TIMBRO, 8. m. Voce dataci dai Francesi sotto il cessato Governo italico, e vale Marchio ; Impronta ; Sigillo ; e s’intende quello pubblico degli IJfQzii, ondo le carte vengono autenticate e validate. TIMISTÙFI o Timestufi — Sioa timisto-fi, Specie d’ aggiunta scherzevole, che si dà a qualche giovane noioso, nel sign. di Schizzinoso; Schivo; Shifo ; Schifiltoso ; Ritroso, Che sdegna ogni cosa — Dicesi non meno per Volubile-, Incostante ; Sal-tanseccia, Leggero. Sioba timistofi detto di donna, Schi-falpoco; Ritrosa; bilicata; Monna teneri-tta, Che artatamente faccia la modesta e la contegnosa. TIMO, s. ni. Timo, Pianta odorifera notissima che serve anche all’uso dello cucine; delta da Linneo Thgmus uulgaris, V. Sìc- R0SA. TIMON, s. in. Timone, detto anche Governo o Governale e Gubernaculo, Grosso T I H legno posto a poppa col quale si diligo la barca. Frrt del timòn, Fornello del limoni', dicesi Una corda legata all'estremità della barra del timone, che gli comunica il molo. Braghe del timo», Brache del timone, Due bozzelli semplicemente stabiliti ciascuno a un bordo della nave, in cui passando il fornello del timone, servono a far che l'agghiaccio s'accosti all’uno od all'altro bordo. Cosci drl tijiòv, Cassa del timone, Pezzo di legno forato, a traverso di cui passa la ribolla. Maschio o Mascolo del timo», Aguglia o Agug'inUo, Gangheri o Ferri prolungali, che sorvouo per tenero in bilicò il timone. Moliselo drl timo». Mulinello, Ruota che conduce il freno o sia la fune direttrice del manico del timone, e che serve per legarlo e assicurarlo. RlBÒLA DEL TIMO», V. UlBÒLA. Scatò». del timo», Scatone del timone, dicesi il Pezzo che ne forma la parte posteriore. i iaòn de la carozza. Timone o Stile, V. Balakza. Tladv DEL VERSÙRO, V. VeBSUBO. Governar el timo», Timoneggiare, Regolare e condur bene il timone. Uno SE POL METER A TIMO», L’ALTRO A B A-LANZÌv, 1.0CU7-. fam. e met. Il meglio ricol-gn il peggio. ^dice quando tra due cose cattive non v’è differenza. 11M0NÈI,A, 8. f. T. de’Carradori. Chiamasi propr. Quell’ arnese che si sostitu see al timone d' un biroccio allorché si vu:>l adope rare un sol cavallo. Di qui prese il nome li Timonèla il Legno che abitualmente uia la timonela in vece del timone. TIMOMIÈR, s. ni. T. Mar. Ti.non'ere e Timoniero, Colui che governa il timone delia nave. TIMÒR, s. ni. Timore. Perturbazione d’animo cagionata da immaginazione di futuro male o pericolo, ed è me,io che Paura — Timidità e Timidezza non *ouo »inanimi di Timore, ma contrarli di Vrd re. TIMl'A VVR, v. o Tajpamàr. Martellar altrui nell' orecchio; Tintinnar nell’orecchio, Far rumore, Susurrar», Disturbare. Timpajìàr sf.iza FRuTo, Confortare i cani all' erta, vale Esortare, spingere uno a far cosa ch'egli faccia di mala voglia. TinrixÀ» dre.vto. Frugare. V. Fcti-g»àr. Timpa»àr a qualche porta, Trimpellare all' uscio. Tihpa»àr de le campa*«, Temperare, 11 suonare interrotto delle campane, e quindi Teiupellata o Tempcilo di campane. T1MPANÈL0, s. m. T. di Stamp. Timpa-nello, Quel telaio che s’incastra nel timpano. TIMPANISTA, ». m. Naccherino, Suon.ilor