M E S Fa» i berli, Lavorar di trine, di merletti o merluzzi. Balòs da berli, V. BaLOR. Mazzéte da berli, V. Mazzèta. Giustìr i berli, V. Giusta*. » Verditò* de berli, Bigheraio, Venditore di bi^beri. Mi.ru ue pomo is acere, dicevasi antic. per Merletti a punta cT ago, lo stesso che Merletti di Fiaudra o Fiamminghi o di Bu-rano. Merli de le bore, Merlo o Becchetto, l’arte superiore di alcune muraglie antiche— Scaldi o Btillului, dicesi quella Galleria che avanza al di fuori all’ alto d una muraglia o d’ una torre — Fa* i merli de le bure, Merlare. MERLÒTO , s. m. Merlotto, Merlo giovane. Detto per Agg. a uomo, Merlotto, significa Balordo, Grossolano — Uccellabile, vale Semplice, pieghevole, facile ad esser aggirato e cader nella rete. Gosdolar i merloti, Zimbellare ; Allettare, detto fig. vale Attrappare gl’ incauti. MERLUZZO V. Lovo. MERZARÌA, V. Marzarìa. MESA (coll’ e serrata) s. f. (che suona Mese) Paccotiglia, Commestibili ed altro ad uso particolare dell’ equipaggio ne’ bastimenti, per la provvigione di circa un mese. V. Por- TÀDA. MES.VTi j8 f },e*ala’ La Pa"a d’un me8e' MESCUÌ.\, add. Meschino: Tapino. Mkscuìs de corpo, V. Bczareto, Co-giosario, Strùfigro. MESCHINITÀ, 8. f. — U.VA MF.SCIHSITÀ, Una minuzia; Un minuzzolo: Un bracciolo ; Un miccino ; Un atomo, I n poco o niente. MKSCHIZZO o Mestizzo, Mischiato o Me-tchialo, Agg. a Cosa formata di diverse sostanze. Aqua meschizza o BiscHizzA, Acqua dol-cigna o salmastra, Che tien del salso o Acqua dolce meschiata colla salsa. Colòr bestizzo, Mestizzo, Ch è di color tristo tra bianco e bronzino; e dicesi propr. di Uno che sia generato da un Indiano e da una Europea o viceversa; e dicesi anche Meticcio. In (spaglia ne’ bassi tempi dicevasi Meslizus. ZoRRÀDA MESCHIZZA O BESTIZZA, GÌOmO infruscato, cioè Intorbidato dalle nubi. '. Macco. MESCOLA DA LASAGNE, s. f Matterello; Spianatoio, Legno lungo cilindrico, su cui s’ avvolge la pasta per ¡spianarla ed assottigliarla onde farne lasagne. Mescola da polenta, Matterello o Mestatoio, Legno lungo e rotondo e verso la fine un po' spianato, con cui si mesta la polenta. MESCOLÀDA, s. f. Colpo di matterello o di mestatoio. Da* de le bescolàe, Dar de’colpi di matteremo o di mestatoio. M E S MESCOLANZA, s. f. V. Missiabemo. MESCOLAR, v. ^ . Missià*. MESCOLETA. s. f. Piccolo maltcrello o mestatoio. MESCOLÒTO, s. m. è termine che a Bu-rano danno le donne a'Celriuoli (Cugurkri) maturi, grandi e giallastri, ch’esse vendono gridando, 0 che mescoliti, Done. che be-scoloti ! L’ Autore è dell' avviso che questo termine sia zoticamente corrotto da Meoì- lo. usato nello stesso significato a Murano. V. Megàlo. MESCÙGIO, s. m. Miscuglio; Mescolanza, Mescolanza di più cose fra sè diverse. Fa* us mescugio, Mescugliare, mettere insieme più cose Ira sè diverse. MESE, s. in. Mese. De u.\ mese, Mensuale o mensile — De do mesi, Bimestre — Tre mesi, Trimestre — Quatro nKsi5 Quadrimestre — Sie mesi, iSemestre. Mese de le uose, Mestruo — Esser ir mese, Aver il mete, i fiori, i sangui, le colende, le purghe. Mrse che tira trehtauso, V. Tirar. MESSA, e. f. Messa. Messìi bissa. Mussa piana. Messa alta o gianpa, Messa cantata. Messa da sposi, Messa del congiunto. Messa de iosa misura o de peso, Messa lunga. Messa rosa o so\ sosa, Messa vulida o non valida. Masdìi la bissa sol giarè* del Papa, l.ocuz. fig. Marinare la messa, la scuola, I' uffizio, che vale Non ascoltar la messa, Non andar a scuola, Non dir I’ uffizio. V>ca el Preti pala a dir la bessa, V. Falìr. Chiapàr messa, V. Cbiapài. Fir'ia la messa fisìe li uardile, V. Cardila. (’asta* messa ir cgrolo, V. Ugrolo. MESSETARÌA. ». f. T. del Governo ex Veneto. Uno de’ più antichi dazii imposti alle merci ed ai contratti de’ Veneziani è quello della Messetaria, per I’ esazione del quale, nel secolo XIII, fu instituito il Magistrato di tal nome, che durò sino al cadere della Repubblica. Viene questa parola da Messeti o Misseti, antichi termini vernacoli che valgono Sensali o Mezzani de’contratti. MESSÈTO, o Misjèto, b. m. Antico termine Veneziano derivato dal Greco Mesites che vuol dire Mezzano; ora è detto Ser-sèi, V. MESSO, ». m. Messo; Messaggio ; Mestag-giere, La persona che si manda con una data incumbenza. ?io tif.r rè messo ré imbassìda, Non torna nè il messo né il mandato. Si dice quando cercandosi alcuno non viene nè il cercato nè il cercante. MESSO, add. da Mettere. Messo a mar, Manomesso o Manimesto, dicesi del Cominciar adoperare una data co- ìli E S 413 sa. — Cardila messa a bis. Candela arsiccia, vale Semplicemente manomessa. Messo So, Sommosso; lnstigato; Subbillato. Mal messo, Mal parato, Mal in ordine, mal vestito — Bui messo. Ben vestilo ; In buon arnese ; In galanteria. Messo-in casa da miserabile,Poveramente albergalo. MESSÒRA, (coll*o stretto) s. f. Segolo; Pennuto, Specie di Falce adunca, con cui i Contadini tagliano il grano, che anche dicesi Faive messoria o da mietere. MESTA, s. f. loca plebea corrotta da Amistà, e vale Amicizia. No 00 mesta co quelo, Aon ho amistà o amicizia con quello ; Non sono inami-stato. MÈSTEGO (coll’e aperta) add. Domestico, vale Mansueto, e dicesi degli Animali. Rerde* mestego, Domesticare, Si dice anche delle Terre, e vale Fecondarle, ridur- lo a coltura. MESTIER, s. m. Mestiere e Mestiero. Mkstiè*, dicesi per Arnese o Strumento che serve per un mestiere: come le reti per un Pescatore etc. — Ciabatta, direb-besi d’ Ogni frammento di materiali di coloro che lavorano. Mestièr, T. antiq. Mestieri; Bisogno — Ni paria mestièr dk aver etc., Ci farebbe mestieri d’ aver etc. cioè Ci abbisognerebbe. Mkstier, dicesi anche per Faccenda; Briga — Go tasti mestieri da par, Ho da sbrigare tante faccende. Cativo mestièr, Metticracdo. Chi ga mestièr ga i.aoriér e trota par da per tutu, Ohi ha arte ha parte, l’rov. Chi sa è ricapitato per tutto. Far i mkstif.ri ue la casa, Far la masserizia della casa; Rimettere in ordine la nata, Far le faccende domestiche. Lassa pa* el bestié* a chi lo sa pai, Chi fa 1’ altrui mestiere fu la zuppa net paniere, e vale Chi si mette a far l'arte eh’ e’ non sa, in cambio di guadagnare ne scapita — Val più un eo'po di maestro, che due di manovale, È più utile servirli delle persone pratiche u ammaestrate, che delle non pratiche e ignoranti. Strapazza bestiér, Scopumetlieri. El bestie* de le carte o del zogo, <> del zogadòr, Il Cartelimo, Voce scherzevole, La professione dei^iuocatori di giuochi di carte. MESTIERÉTO. s. m. Articella, Mestiere che dà poco profitto. Mestierèto, T. de’ Pese. Pescatorellu. Cosi chiamasi quel Pescatore che si parte la mattina alla pesca e torna alla sera; che vale Pescatore di piccole pescagioni. MESTIZZO, V. Mischimi). MESTOLÒN, s. m. e Spatola, T. de' Cacciatori, Putritone o Beccarivale, detto in Sicilia Cucehiarone, Sorta d’ Anitra selvatica chiamata da Linneo Plululea Leu-