U E T U M i U. Lettera dell’ alfabeto, che talora è vocale e talora consonante, e sempre di genere mascolino. Un u vocale. UA, a. f. Uva, la cui pianta è detta da Linneo Vilis vinifera. Ua bianca, Uva bianca o albana. Ili CALABRIA, Zibibbo. Ua candiota o iik Candia, Sorta d’ uva bianca, comunissima in Venezia, probabilmente portataci dall’ isola di Candia, ora fatta indigena anche del nostro clima ; ed è probabilmente la Vili* laciniata di Linneo, che ba le foglie molto laciniate, detta da altro Autore Viti* eretica alba la-cinialit foliit : chiamala ital. Uva e Vite d’ Egitto o di Gerutalemme. Ha cbnerenta, Lividella, Di color livido, che ha lo «lesso sapore della marze-mioa. La corbina, Corbina, Uva nera e bo-niasima a far vino. Ua garganeua, Uva garganega, Uva nera e bianca, serbabile oltre tutte le altre. Ua ii composta, Uva acconcia, cioè Accomodata cou acquavite. Ua logiadioa, Uva lugliatica o luglio-la ; Uva tenera, tquaccherala, cioè di poca consistenza, la primaticcia che si matura in luglio. Ua mabzbmina, Uva marzemina o mar-zomina e marzimina. Ua moscata, Uva motcatella. Ua nkgbera , Uva mottaia ; Morone nero ; Mutlaia. Ua oselina , Lambrusca; Abrotline ; Uviszolo ; Raverutto. Ua passa, Uva pattula o patta o pat-terina o di Corinto, Uva nera piccolissima , che si secca al sole e ci vien di Levante. Ua bosseta, Barbarotta , Uva di color rossetto — Cimiciattola è Altra specie di uva di color roaaigDo come quello delle cimici. Ua saltadega, V. Ua osblina. Ua piena de tir, Uva vinota. Ua voti o cociori de galo, Uva galletta o laticulare, Uva con grani lunghi; ve n’ ha di bianca e di nera. Andar a robàr l’ oa, Andar a vignone, Andar alle vigne per rubar 1’ uva. L’ CA fa la bufa e la se scoiema a ■ abzìb, V uva muffa ed ammezza o ammezzisce. L’ua sco»ekza a YARKzÀR, L'uva invaia o invaiola, Si fa nera e vale Si matura. Ii’uA PER TEGNIRLA BISOGNA DESTACAR-LA CHE NO LA SIA NÈ GARBA NÈ TROPO FATA, Le uve le quali contentar vogliamo, ti voglion cogliere senza guastarle, che non tieno per acerbezza aspre, nè per malurezza magagnate. UA GRESPÌNA, s. f. Uva spina. Frutto conosciutissimo d’ un arboscello fruticoso detto Cretpino, che i Botanici chiamano Ribei Uva spina, V. Crespìn. UDIENZA, s. f. Udienza ; Auditorio e Uditorio — Aver bella e grande udienza, vale Avere molli ascoltatori. No dar udienza a uno, Maniera falli. Non ascottare ; Non dare ateollo, vale nel aignif. vernacolo, Non dar retta, Non ab-badare, Dar i udienza che fa il Papa ai furfanti — No che iiè udienza, Non gli abbadate ; Non gli date retta. UDITÒR, a. m. Uditore o Auditore, Quegli che ascolta. Uditòb militar, chiamasi Auditore quel-l’UfBziale che ne' corpi militari è destinato a giudicare in prima ¡Blanza. Nel sistema Austriaco v’hanno I’ Auditore Capitano ; l’Auditore Stabule, che vale Maggiore; e I’ Auditore Generale. Il Capitano equivale ad un Consigliere di prima istanza, lo Stabale a un Consigliere d’appello, e il Generale ad un Consigliere Aulico. Uditòb de rota, Auditore di Rota, Uno de’ dodici Prelati di varie nazioni, che formano in Roma sotto del Pontefice un Tribunale supremo per decidere le liti. Anche la Repubblica Veneta aveva diritto di nominarne uno, che si mantenne aino all'abdicazione del Governo. L’ ultimo Auditore Veneto fu Monsig. Giovanni Priuli 3.zo di S. Gervasio e Protasio. UDÒR, V. Odòb. UÈTA, a. f. detta anche Ahabanto, Filo-lacca; Uva turca o Sanguinella, Pianta originaria d’America, ora comune nelle nostre campagne, la quale produce in grappoli alcune bacche lisce, piene di sugo, che tigne la carta in porporino poco durevole, e serve ancora a tingere in rosso le confet- | ture e cose simili. Linneo la chiama Phij-tholacca decundra. UFIZIAL. V. Opiziàl. UFIZIANTE, h. in. Voce introdottasi nelle Segreterie dopo il Governo Austriaco; è come a dire Uffiziolo, cioè Persona d’ uffizio, Impiegato subalterno. UGENIO, Eugenio, Nome proprio di uomo. UGNOLAR, v. Scempiare; Sdoppiare, contrario di Addoppiare. UGNOLO, add. Scempio, contrario di Doppio; e dicesi anche a quol Fiore che ha un solo ordiue di pelali. Cantar messa in ugnolo, vuol dir» Cantarla senza 1’ assistenza del Diacono e del Suddiacono, ma con quella soltanto di un Cberico, detto più comunemente Zago » SOTOZAGO. ULCERÈTA, s. f. Ulcerazioncella. ULIAR, v. o anche Oliare, Voci ant. Dare V olio santo. ULTIMADA, s. f. Ultimazione. Dar un’ ulti ma ha a l’ afàr, Ultimar un affare, cioè Terminare, Compiere, Recar al fine. ULTIMAMENTE, avv. Non ha guari ; In questi ultimi tratearti giorni — So\ sta ultimamente a Padoa, Ha pocllistimi giorni eh’ io fui a Padova. ULTIMATORIO, add. T. For. Ultimo; E-stremo; Definitivo. Ati ultisatori, Alti finali, cioè Che sono gli ultimi della causa. ULTIMAZIO.N, a. f. Finimento; Compimento. Vegnìr a l’ ultimaziòn, Ultimare, Dar I* ultima mano, Toccar della fine. ULTRÒNEO, add. Voce latina, e vale Volontario; Spontaneo. UMANAMENTE, avv. Possibilmente— Fa-aù umanamente «bel che poiiaró, Farò il mio pottibile, Farò tutlo quello che starà nel mio arbitrio, nel mio potere. UMANIZARSE, v. Ammansarti, Farsi mansueto, Addimesticarsi, Addolcirsi: e dicesi delle Bestie ed anche delle Persone. Si dice pure Ammansirti. UMIDÈTO, add. Umidetto ; Umidiccio; Mollicello ; Molliccio, Alquanto umido e molle. Detto ancora per Soppasto, Tra passo e fresco, Mezzo asciutto.