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 nium domuncula. Sostanza animale alcio-nosa, la quale investe per lo più una Conchiglia univalve priva del suo animale, ed occupata dal parasitico granchio Eremita. V. Bolo col granzo.
 CASÈTO, s. m. Accidentuccio, Piccolo accidente o avvenimento.
 CA SI. Voce accorciata da Anca si, V. CASIMÌR, s. m. Casimir, T. del Commercio. Specie di pannina fina, che si fabbrica in Francia ed in Inghilterra; ed è per lo più liscia.
 CASIN, s. m. Casino e Casina, Piccola casa da abitare o Casa che appartiene ad una persona o ad una società per farvi la sera conversazione. Ritrovo e Ridotto hanno il medesimo senso — Casi* secreto, Serrato ritrovìo, vale Adunanza segreta
   Casino di campagna o Casettino dimin. chiamasi una Piccola casa in campagna per uso di villeggiare.
   Casìn da bokdelo, Chiasso; Bordello; Lupanare; Postribolo.
 CASISTA, Casoso, Agg. di Persona, che d'ogui cosa fa caso, 0 che sempre racconta casi.
 CASNÀ, s.m. Voce turchesca che vale Casta, cioè Quella ove si custodisce il danaro contante. Noi però con questo termine intendiamo Danari ; Pecunia ; Gruzzolo o Gruzzo, cioè Quantità di danari ammassati, che sieno in potere di alcuno.
   Aver el casnà o un bon cassa, Aver pecunia; Aver il gruzzo'o; Esser ricco; Esser gremito di soldi o danaioso o danaroso.
   Farse el cassa, Fare il gruzzolo; Empiersi il sacco; Accumular danari, Farsi ricco.
 CASO, s. m. Caso, Successo; Accadimento — Un gran caso, Casaccio, Caso strano, Casissimo.
   Caso pensa, Caso pensato, cioè Deliberato — A caso pensa , A posta fatta; Prevedutamente ; A caso pensalo; Meditata-mente ; Studiatamente; A bello studio, » dicesi per lo più di operaziptfV’' malva-ge'
 . Caso che se supone, Caso ipotetico o suppositizio.
   Esser in caso o al caso. Essere in caso, vale Esser acconcio a proposito — Esser fora del caso, A chi non duol bene scortica; A chi non pesa ben porta, Modi pro-verb. che valgono Che chi è fuor de’ guai facilmente sa dar ricordi ad altrui.
   No gh‘ è sta caso o No son hai tegnùo al caso de far gnf.nte, Aon venni mai a capo di poter far nulla, Non ci fu via nè verso di poterne riuscire.
   El sarìa giusto el caso, Sarebbe il casissimo, cioè Cosa acconcia, appropriata, a proposito. 1*. e. Per marito sarebbe il casissimo.
   Far'l* gran caso. Fare <f una mosca un elefante, Ingrandire un caso più del dovere, Esagerare. V. iu Merda.
   Secondo i casi e secondo i nasi Manie-
                Boerio.
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 ra fam. Secondo il caso; Secondo il vento; Secondo che.
     A un caso, A un bisogno; A un bel bisogno, Se dà il caso.
    Quel dai casi, Casoso; Miracolaio.
    Gran casi! Locuz. fam. Sono cose che paiono case, Modo ironico di motteggiare.
     La tarda che casi, V. Varimi.
  CASOLIN, 8. m. (probabilmente dalla radice lat. Casearius) Caciaiuolo o Formaggiaio, Venditor di formaggio.
CASOLIN A, 8. f. Si chiama volgarmente la Moglie o Femmina del Caciaiuolo o For-maggiaro . la quale sull’ esempio di altre voci consimili cosi formate, potrebbe dirsi Caciaiuolo o Foi'maggiara.
  CASÒN, s. m. Tugurio o Tigurio; Casupola; Capanna; ('a succia , (’.asa povera o contadinesca. Fu anche detto per imitazione Pagliaio a quell’ Abitanzioncella fatta di pali e pertiche, coperta di paglia o di altra materia consimile, che serve di meschina abitazione ai poveri lavoratori di campagna — Capanna, dicesi la Stanza di frasche o di paglia, dove si ricoveran la notte al coperto quei che abitano la campagna.
    Strazio de casòn, Casoccia ; Capanna cadente.
     Casòn, è anche Voce antiquata, che vale Cagione; Causa; Motivo.
     Casòn, pur Voce antiq. dicevasi per Prigione; e le prigioni erano anticamente al sito della Città in parrocchia de’SS. Apostoli, eh’è tuttavia denominato Campirlo de la casòn, donde furono trasferite presso alla piazza di S. Marco. V. Casanza.
  CASONCIN, o Casoncèlo, s hi. Capannello e Casucciaccia. V. Casòn.
  CASONÒN , s. m. Capannone, accresc. di Capanna.
  CASÒTA , s. f. Casoccia, Casa alquanto grande e malandata — Casotto è accresc. di Casa e vale Casa assai capace.
  CASÒTO, s. m. Capanna; Capannuccio, Capanna fatta di frasche o d’altro simile, dove si nasconde l’uccellatore. V. Casèlo.
    Casoto da buratini, Castello da burattini.
     Casòto da tagiapif.ra, Tettoia o Casotto, dove lavora il Tagliapietra.
     Casòti da carnf.vàl, Casotto, Stanza posticcia più o meno grande, fatta di legname, dove bì mostrano delle rarità o si fanno divertimenti.
     Casòto da sp.ntinf.la, V. Garéta.
  CASPITA! Cunchita; Cappita; Cappiteri-na; Capperi; Canchero; Cacasangue; Ca-casego; Cacalocchio; Cacio; Cagna; Can-cherusse, Interiezione di maraviglia. V. Cazza!
  CASPO, s. m. Cesto, Pianta, come cavoli, lattughe e simili a’quali sono congiunti molti figliuoli. In termine agronomico, difesi anche Capo. V. Coresìn de salata.
    Salata de bel caspo, Insalata cestula.
     Far caspo, Accestire, Far cesto.
1	CASSA, s. f. Cassa, Arnese di legno fatto a diverse fogge, per uso di riporvi vesti-
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  menti, biancheria o altro. Se la cassa serve per uso di scrigno, dicosi Forziere, e nel dim. Forzieretto.
    Cassabanca , Cassapanca, Cassa fatta a foggia di panca, su cui anche si siede. Cassa da «orto, Feretro.
     Cassa de l’ anelo, Castone, Quella parte dell’ anello dov’ è posta e legata la gemma.
    Cassa da tesseri, Cannaio, Strumento di logno con cassette, in cui gli orditori rimettono i gomitoli per ordire. V. Piro-néra.
     Cassa dei bezzi, Cassa. T. Mere. Ogni luogo ove si tengono i danari. Onde Tener la cassa, vale Riscuotere e pagare, tener
   i	conti del danaro.
     Cassa dei ochiali, Cassa, Assetto o incastratura di un occhiale — Cassa con tempie o coi branchi (T. degli Occhialai) Occhiali con branche — Cassa con tempie dopie, Occhiali con doppie branche
  —	Cassa da paregìn, Occhialino doppio; Occhialino con due tetri che servono per tutti due gli occhi — Cassa da pareoìk ugnolo , Occhialino , Lunetta composta d’un vetro solo, ond’ è pur detta Monocola.
     Cassa de i.a «pinéta, Cassa.
    Cassa de l’ochio, Occhiaia, Luogo o concavità dove stanno riposti gli occhi.
     Cassa del pastizzo, T. de’Cuochi, Crostata, Specie di torta o di pasticcio, sopra di cui si fanno croste di pasta.
    Cassa del peto, Cassa, La parte concava del petto circondata dalle costole.
     Cassa del scmopo, V. Schiopo.
     Cassa del tamburo, Cassa. Prendesi anche per tutto lo strumento.
     Cassa del teleb, Cassa del telaio, Dove si tesse la tela.
    Cassa df.l relogio da muro, Guarda-corde.
  Cassa del relogio ha taolìn, Castello. Cassa de tp.ro, Stipo ; Scarabaltola , Sorta d’ armadio colla fronte e parli di fuori ornate, per conservar cose minute di pregio e d’importanza.
     Cassa dei caratf.ri, T. degli Stamp. Cassa di caralleri, Quella cioè eh’ è divisa in 132 cassettine, nelle quali si contengono i caratteri della stampa.
     Star in cassa, Locuz. fam. e fig. Star ' in tuono ; Tenere il cervello a bottega ; Avere il cervello a segno, in riga, in cassa. CASSADA, s. f. Cassazione, Il cassare — Dar una cassada, V. Cassar e Depinàr. CASSADURA, s. f. Cassatura, Tratti di penna dati ad uno scritto per cancellarlo, che dicesi anche Cancellazione; Cancellatura; Frego.
    Cassadcra de l’ochio, V. Cassa e In-cassadura.
  CASSÀN, Cassiano, Nome proprio di uomo, eh’è però passato a’nostri tempi in disuso. Ed è anche nome d’un Santo titolare d’una Chiesa parrocchiale di Venezia. V. San Cassìn.
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