500 i* E V gran riguardo alla portatura e alla pulitezza degli abiti, Lucido ; llipuhto. ¿Ili luce il pelo ; Liscio ; Lustro come uno specchio o un bacino —Cesso ripulito, Dicesi di Giovane troppo vago di comparire ; ed è l’espressioni) più corrispondente al nostro termine vernacolo. V. Cincinato. PETOR Vi., s. m. Peltora’e o Reggipetto e Pettiera, Striscia di cuoio che »i tiene davanti al petto del cavallo quando fa viaggio. PETÒRÀL, add Pettorale, cioè Stomacate o Stomachico, Ch'è grato allo stomaco, che giova o è confacente al petto. Vis petorII , Vino stomacale o accostante, Che si confa allo stomaco, al petto. Pptoràl de furo, Pcttabofta, Armadura di ferro per difesa del petto. PETORVLIj in forza di sust. chiamansi le Mele e le Pere cotte, che si vendono d’inverno in varii luoghi della (’itti nostra, e specialmente in Piazza, da coloro che gridano PeTORALI BONI PER RI. PETO. PRTORiNA, s. f. Pettorina, l’arte anteriore dell’ imbusto per difesa del petto, che usano portare le Donne. Petorina op. la v ri,a da o URL gilè, Petto, I Sarti danno il nome di Petti alle due parti davanti d’ una camiciuola, che si soprappongono e 8* affibbiano dalle due bande. PETORÌO, V. IxpKToMo. PETOROSSO, s. m. Pettirosso, Uccelletto conosciutissimo, chiamato da’ sistematici Molacilla Rubecula , Che ha il mantello bruno, il ventre bianco, e rosso il petto. PETHIKRA, s. f. Petriero o Petrero, T. Mil. Mortaio meno carico di metallo del mortaio ordinario, e di cui si fa uso negli assedii per gettar pietre negli approcci degli assedianti. Questa specie di cannone si usa anche sui legni armati in mare, e serve per far qualche scarica da vicino e nell’abbordaggio. Candklièr da pktrirra, T. Mar. Candeliere da petrero. Forchetta di ferro con due campanelle, che sostengono gli orecchioni o bilichi de’petreri. PKTRIFICl, V. Impetrìo. PETUFÀDA, s. f Picchiale, in sigu. di Percosse, Busse, Battiture. DaXSK UNA BONA PETUPADA, Fart «HO 6(1- tosta ; Darsene Jnfino a’ denti ; Fare ai morsi e a' calci, Fare una fiora contesa, Darsi busse a vicenda, Accapigliarsi o Accappiarsi, Tirarsi l’un l’altro i capel- li, Acciuffarsi; Scardassarsi ; Pettinarsi ; Spellicciarsi. PETUFÀR , v. Percuotere ; Picchiare ; Zombolare ; Tumbussare ; Forbottare ; Tartassare ; Dar busse ; Sonare alcuno ; Dar la picchierella, Battere alcuno. Petufarse ih oo. Avvicendarsi le busse ; i pugni, i colpi ; Darsi a vicenda. V Petufàda. PEVARÀDA, g. f. Pévera, Sorta di salsa o savore fatto dì peverada (Raouol pangrat- P E V tato, spezierie e formaggio lodigiano, la quale ridotta corno panatella si mangia colla carne; e s' usa specialmente in Verona. Pkvaiàda, in voce di gergo, vale Sbirraglia ; birreria, Compagnia di birri. PEVERAZZA, T. de’ pese. I.o stesso che Ri SARA/ZA, V. PEVARE o Pévere, s. ni. Pepe e Pevere, Sellarne aromatico notissimo, che nasce ne’ climi caldi da una Pianta annuale detta da Lino. Piper nigrum e nell'Enciclopedia P -per aromaticum. Pevare caropolà, Pepe garofanato, Frutto risecco d’una specie di mirto indiano, detto in Botanica Myrtus Pi/menta, e serve per condimento a molli cibi col nome di Specie, perchè partecipa del garofano e del pepe. Erba pevare. Sotto questo nome si conoscono le seguenti due piante. Erba pepe o Mostarda o Erba mosturdina ; Pianta detta da’ Sistem. Lepidium lai fo'ium, ch’è perenne^ e coltivasi ne’ lunghi ombrosi ed ha sapore bruciante — L’altra Erba pepe, delta altrimenti Cuocicu'o è chiamata ìr sistema Polygonum Hydropiper, eh’ è annua, e trovasi ne'luoghi acquosi ; ha sapore bruciante, ma principalmente il seme, del quale al Giappone si servono come del p.'pe. Romper el pevare, Ammaccare il pepe, Tritarlo in minuti pezzetti per poterlo u-eare. Povari al pevare, V. Povero. Pevare in lingua furbesca, vale birra ; Azzuffino. V. Pevaraoa. L’è ufi gran de pevare, Egli è un garofanino cioè Piccolo di statura ma grande di senno. Gran dp. pevare mal licì, Mal tartufo, Uomicciuolo di cattivo animo. Scartozzo de pevark mal ligì, V. Scar-TOZZO. Saliera dkl pevare, V. Saliera. PEVARÈLA, s. f. T. degli Erbolai, Savo-reggia o Santoreggia e Coniella o Peverel-la, delta ancora Erba acciuga o acciugaia. Erba di buon sapore che nasce in campagna. e si coltiva anche negli orli : i Contadini la usano per condimento della lente e di altri cibi. Dai Sistematici si distingue in Satureia montana e in Satureia horten-sis. -Nelle epizoozie è usata quest’ erba per profumare le stalle. V. Peterkla. PEVVRÌN, add Insolente; Di fiera vivacità, Agg. a Fanciullo. V. Rebègolo. L’e un pf.varin, Esser di pepe : dicesi in modo basso di Uomo scaltro e malizioso. Pevarìxa, Sputapepe; Dicesi di Donna e vale Arguta nel parlare e di parole piccanti come il pepe. PEV VRÌN, s. m. Confortino o Bericuocoh pepalo e Pan forte, Ciambelletta intrisa di mele, entrovi pepe. PEV ARÒN DE M\R, dello anche Datolo de mar, T. de'Pesc. Muscolo marino. Conchiglia di mare bivalve del genere de’ Mi- P E Z Ioli o Mituli, chiamata da Linneo Mytilus Lithophagus. Ha figura allungata cilindrica, un po’ricurvata, rotondata alle due estremila. Il suo animale è commestibile, di sapore squisito e ricercalo; il suo colora è di cannella carica. Abita internata nelle pietre dure, che stanno sotlo all’acqua del mare, in una cavità da sè stessa formatasi. V. Datolo de mar. PEV \ROM, s. in. Peperoni o Peveraeci, Pianta annuale già detta dal Mattioli Pepe indiano e in Botanica chiamata Cupsi-cuum annuum. Il suo frullo consistente iu una specie di capsula, acerbo, si acconcia iu aceto e si mangia per d?~ 1 ” • slumaco ed aguzzare l'app piccaute e quasi il gusto de è derivato il nome. PEVERADA, si dice, ancoi da . PEVERÈLA, s. f. Pepe retiti sa che si fa con peverella : che iu alcuui luoghi d itali pepe. PEVERÌ.W, V. Pavarina. PEZO (coll’« larga) add. Pe re, Più cattivo. Usato talvo lo in forza di sust. vale Pes la maggior efficacia — I’ezo O DE LE CASTAGNOLE DEI SSIRI, Peggio o Pegg ore della m da le Pessimo. Pkzo che pezo, Maniera fam. peggio ; Ovv. Più che più, D. Pezo dr l’aRze.xto o de l'ori Al pezo dei pp.zi o A tuto pp.z g a dei peggi; Alla peggio delle Alla più trista o frac',dia, vale . che possa succedere, che dicesi a peggio andare ; A dirti cattivo. Andar *de mal in pezo, Crescer al male ; Andar di male in peggio, i me aumento di rea qualila, Andar tivo stato in peggiore — Degenera, cesi delle cose che uiutansi di bene i le o di male in peggio, e in particola frutti e delle piante. Far a la pezo, V. Far a la M\LEdf.ti iu Far. No ghe xe quanto pezo, Locuz. Mori c’ è cosa peggiore. Il peggio o La peggior cosa è. Se pol dar pezo? Maniera fam. d’impazienza. Si può sentir cosa peggiore ? V ha di peggio ? Tanto ardire ? Si può dare azione o scellerato peggiore ? Tor o A vèr el pezo, Andare col pegio o colte peggio, vale Rimanere o Aver la parte del torto, al di sotto. Andure a capo rotto. Tolè el manco pezo, Il meg'io li o'ga il ! peggio, dicesi Quando tra due cose v'è poca differenza. PEZÒR; add Lo stesso ehe Pezo, V. nel j primo significato. PEZ01UMENT0, s. m. Peggioramento. PEZORÀR, v. Peggiorare. Ridurre di cattivo stato in peggiore.