724 SUR Sufiùn ni SrueiMi, Cucurbita. Sorta ili vaso di vetro ad uso di stillare, a cui s’ adatta 1’ Antenitorio, ch’è un altro Vaso o chiusino di vetro cou cullo sottile. Supión or. vero, Quadrettino, Sorta di piccolo vasetto di vetro di cui fan molto uso gli Speziali. Supiòn, detto iu T. Agr. Saeppolo o Saettala, Tralcio u.ito sul pedale della vite, il quale come clic faccia frutto, la tnerva. Supiòn, Soffione, vale anche per Spia — KAlt el supiòn, Soffiare net panbollito o Soffiare; « iu lingua furbesca, Soffiare nella vetriolo. SUPIONCÌN, s. in. Soffionetto, Piccolo Kollione cou cui si soltia. Supioncìn, detto in T. degli Speziali, Matraccio, cioè Vaso di vetro a guisa di fiasco col collo lunghissimo ad uso di stilare. SUPLANTÀR, v. Piantar carote; Ficcar bozze; Impiantar una vigna, Fingere, Inventarsi cose non vere; e dicesi iu mala parte — Soppiantar uno, vale Ingannarlo. V. Infantar. SUPLANTO, s. ni. Invenia; Pastocchia; Finzione; Kivolluru, Dicesi ancora per Calunnia; Impostura, Accusa falsa, inventata. SUPÒ.N, s. m.) _ „ . SUPÒNA b f.) ZuPPMe> ZuPl’a Briiu(ie-SUPONER, v. Supporre, Figurarsi, Ima-giuarsi, Presumere. Caso che se supone, V. Caso Suponer pe* vero, Presupporre. Fin suponer dna cossa, Supporre una cosa, Darla ad intendere. Egli mi ha supposto un fatto che non è vero. SUPORTO, s. m. T. Mercantile, Interesse; Utile, o Merito del danaro che si presta. SUPOSTOj 8. m. Supposto; Ipotesi; Finzione. Demo un suposto, Diamo per supposto, o per ipotesi o per caso ipotetico ; Fingiamo; Poniamo il caso; Supponiamo. SUPRESTIZIÒN, s. f. Idiotismo per Su-perstiziòn, Superstizione e Supe&liziosità. SUPURAR, v. V. Soporìr suri\n, Soriano, Agg. di Color bigio o lionato, e si dice do’ Gatti, forse perchè i primi gatti di tal colore vennero a noi di Soria. Dicesi anche Persiano e Persia-nino. SURO. 8. m. Sughero e Sughera, detto da Linneo Quercus Suber, Albero che non perde mai le sue foglie ed ha la scorza grossissima e spugnosa, che si secca, ed è quella che noi conosciamo e che serve a varii usi delle arti e della vita. SURO, s. in. T. de'Pese. Sugarello o Tracuro e Codaspro, Pesce di mare, detto da alcuui Sistematici Scomber Trachurus e da altri Caranx Trachurus. Il suo corpo è compresso ai lati ; e la sua carne è saporita. La sua maggior grandezza è di otto pollici. s u s SUS1ÀR, v. Ronzare; Zufolare., Proprio della Zanzara e simili insetti. SUSINI, ». m. (colla s dolce) Susina ; Prugna, Il frutto del Susino. V. Sosiner. Susini garbi, Susine strozzutoie, Susine di sapore aspro ed acerbo. Susini carolai, Bozzacchione e Bozzac-chio, Susina che nell’allegare è guasta dagl' iusetti col deporvi le loro uova; che però intristisce e ingrossando fuori del consueto, divicn vuota ed iuutile. SUSINÈR, 8. in. Susino e Prugno, Albero che produce le susine o prugne. Col nome • di Prugne, s'intendono diverse specie di \ queste frutta. Alcune dello principali specie del Susino sono da noi distinte coi nomi vernacoli di Aholi, Baracocoli, Ma-robolani, Susini, Veriiazzi, Zuciikte o ZuCHÉTE IMPERIALI. Col 110111« dì SuSlN I10Ì intendiamo propr. quel frutto che nasce dall’albero detto da'Sistematici Prunus domestica. SUSIO (colla s dolce) 8. m. Voce onomatopeica, singolarmente formata, come sembra, dal romore del ronzio che fanno le zanzare o simili insetti per l'aria. Susio dei mussati, Ronzìo o Ronza- | mento di zanzare — Susio iie chiacole, Bisbiglio; Pissi pissi — Un certo susio che no se capisce, Un buscio o un busso, Un romore nou bene inteso. Susio, si dice ancora per Rarafusola, e per Rissabova, V. SUSO, avv. V. Su. • SUSSEGUITA!!, v. latinismo, Seguire ; Continuare, Audar dietro, Venir dopo. SUSSI, s. ni. Fiorrancio, Sorta di colore che ha del giallognolo. SUSSIDIO, s. ni. — Gnanca un sussidio, Niente affatto; Nessun immaginabile soccorso. SUSS1EGÀ. o ) add. Grave; Contegnoso; SUSS1EGÀT0) In contegno; In sussiego. Sta* SUS9IKGAT0, Stare in contegno, in gota contegno, in sussiego, in aria di gravità. SUSSIÈGO, 8. m. Sussiego, Gravità, Sostenutezza. SUSS1STÌD0) add. da Sussistere Sussi-SUSSISTÌ0 ) stilo. SUSSITVR. v. Suscitare, Eccitare, Commuovere. Sussitarse, Accendersi; Eccitarsi; Muoversi — Sdegnarsi ; Incollerirsi ; Corrucciarsi; Muoversi ad ira. Per ogni merda el se «ussita. Per ogni anche lieve motivo si sdegna, s'accende ad ira. SUSSURÀDV, s. f. Susurrazione; Susur-ramento ; Susurro, iu sign. di Strepito contuso. SUSSURAÌNTE, s. m. lo stesso che Sussu- RON. V. SUSSUR.Vr, v. nel sign. nostro più connine vale Gridare; Sgridare; Garrire; Minacciare e simili. • Scssuràr a le rechi e, Susurrare o Mormorare, Leggermente romoreggiare. S US SUSSURÈTO s. m. Buzzichilo e Buzzi-chìo, Piccol rumore. SUSSURO, e. in.Susurro; Susurrìo, Mormorio, Rumore, Strepito leggero. Susurro e Baccano o Chiasso, dicesi al Rumore accompagnato da coufusioue e da disordine. SUSSURO DEL DIAVOLO 0 Un SUSSURO DA ca del diavolo, Fracasso; Rumbuzzo; Frastuono e Frustano, Susurro grande ad altri incomodo. SUSSURO DE DOME, V. Co.MARÒ. Sussueo de tanti, Chiucchiurluia, dicesi d’ un Rumore confuso che facciano molle persone, discorrendo in un tratto e senz’ordine — Gargagl.ata, Romore che fanno molti parlando e cantando insieme. V. COCODÈ. Sussueo de l’aqua che casca, Scroscio, dicesi il Rumore che fa la pioggia quando cade rovinosamente o l'acqua quando bolle. Stroscio, direbbesi lo Strepito dell’ acqua che cade, come del piscio e simili. Mormorio, si dice al Remore dell’acqua corrente. V. ScEAVAZZO. Sussuro de campane, Tintinnio; Tintinno; Tintinnai/lento; Frastuono di dirupane. V. Scampanamelo. Sussuro de le frasche o de le fogie, Rottiglieli o Frate cgg o, Romore Ira’rovi nella macchia. 11 Sacchetti uella novella 13.ma disse E traendo venti che facea sonare le foglie. Sussuro del cahinàk o de le chiave, Busso. Far sussuro, Fare scalpore o romore, Strepitare, Contendere alzando la voce. Far sussuro co le scarpe, V. Schizzar. Sussuro db la pagia, V. in Pagia. SUSSURÒff, add. Susurra/ore: Susurrone, Colui che susurra — Gracnhia •. Cornacchia o Cornacchione, dicesi a Uomo che cicali assai. Fazionario. direbbesi ad un Capo di parte tumultuante. V. Capuriòn. Fracassoso e Strepitoso, si dice a Chi fa romore, fracasso. SUSTA, s. f. Molla, Lama di ferro che si piega agevolmente da una parte e dall’altra. Susta a la todesca, Serratura a sdrucciolo o Serratura a colpo, Piccola serratura. la cui stanghetta o mazza mandata è smossa in guisa che l’uscio spingendolo si chiud» da sè, e dicesi particolarmente di Quelle piccole serrature che non si chiudono a chiave e g’ aprono girando un pallino. Sosta de le forfè da man, Calcagno, Parte delle forbici che rivolta fa molla. Susta dei relogi, Gran molla, dicesi Quella ch’è contenuta nel barile o tamburo d’un pendolo o d’una mostra. Susta, detto in T. Mar. Toga, Nome generale d’una manovra corrente, che serve ad issare una penna od altro oggetto, il quale si mette in azione mediante una seconda manovra meno grossa e più corrente.