F E T CoNZÀR DA FESTA QUALCUN, Contici)' VtlO pel-dì delle feste, Trattarlo male. Far feste, Festeggiare — Far feste a uno, Far festocee, carezze, Buona accoglienza. Far festa, Guardar la festa — Feriare, direbbesi per Vacare dallo occupazioni del foro — Pestare, Por One, Prender riposo — Far festa, vale Mostrar giubilo, gioia. Far la festa a oualcun, Far la festa ad uno, vale Ucciderlo. Far la festa a un capòk, Mangiare o Ammazzare un cappone. Far la festa per i altri, I malti fanno le feste, i favii le godono, Si dice pro-verb. dello Spendere il suo per dar piacere ad altri. Far la festa secondo el Samo, Metaf. Qual ballata tal sonala, Dare secondo che si riceve. V. Poco pan e poco S. Antonio, in Pan. Finía la festa, stdàb le candele o i hocoli , Fatta la festa c corso il patio; Morta la vacca, disfatta la soccita, Cessata la buona combinazione, la fortuna finisce. Le feste dei baroni dura poco, V. Barón. No xe sempre festa, Sempre non s'ha la pera mezza, ¡Von si ha buona fortuna sempre. Ugni di non è festa. Sf.ryio per le feste, V. in Servir. FESTAZZA, s. f. Festaccia, Festa grande. FESTEGIÀR, V. Festizàr. FESTESÒLA o FESTISIOLA, s. f. Pesticcinola , Piccola Festa. FESTÍN o FESTA DA BALO, 8. m. Festino, Trattenimento di ballo. Festín a porta averta, Festino pubblico o Veglia bandita — Festino venale, si dice a Quello ove si paga una vii moneta all’ ingresso. FESTIZÀR, v. Festeggiare, Solennizzare una festa. FETA (coll'o stretta) 8. f. Fetta, Particella d’una cosa tagliata sottilmente. P. e. Una fetta di cacio, di pilone, di cocomero. Feta de pan brdstolà, Crostino; Fettuccia di pane arrostito. — Far el pan in pete, Affettare il pane; e dicesi anche di altre cose. Feta de pero o de pomo etc. Spicchio di pera, di mela o simili; ma s'intende la quarta parte per lo lungo. Fete da hemesso, V. Rehesso. Dar una gran feta , Dare una lunga; Dare altrui una stampita, Noiare con un discorso lungo e spiacevole o con una lunga visita — Torre gli orecchi; Spezzare la fantasia; Infradiciare alcuno: cioè Torgli il capo — Tòrghene so ona gran feta, Pigliarne una buona corpacciata, detto fig. Seccarsi di lunghi discorsi — Oh Dio che feta! Oh Dio che seccatura! Esse* ona gran-feta, V. Secatura. Fai bho in fets, Far rocchi (T alcuno, F I A ' Tagliarlo a pezzi — Far salsiccia di uno; Far ciccioli, vale Ammazzarlo. FETÀR, v. T. Agr. Sbroccare, Arare quel terreno ove sia stato raccolto miglio, saggina o altro grano di piante panicolate. FETAZZ A, s. f. o F etona, Fetta grande di pane. Il Vocabdlario Padovano dice Caleltone aecresc. di Caletta, ma è voce antiquata. FETI X V, s. f. Fettolina; Fettuccia e Taglinolo, Piccola fetta — Spicchiellino direbbesi di mela, pera etc. Fetìna de pan brustola, Fettuccia di pane rosolato, cioè Abbrustolato. E b’ è poi condita con olio, sale etc. chiamasi Cre-. scenlina. Fistine de pan df. Spagna, Fette o Fettine di pasta reale. FETISSIMO, add. Voce osata da un Poeta Veneziano del secolo XVII. Fetidissimo, sup. di Fetido, Puzzolentissimo; Fetentissimo. FETÓN, 8. m. T. di Mascalcia, Fellone, Fesso o Spaccatura del piè del Cavallo, dall'unghia alla corona. FETÒR, s. m. Fetore; Puzzo; Lezzo, Odor cattivo — Oh che ff.tÒr ! se ga mosso el corpo, Fi fi, che gli s’è mossa la caca in ! FEUDO, s. m. Feudo, Signoria o Diritto reale, con maggiore o minore autorità, e talora con ius di sanguo, posseduta ila un particolare vassallo del Sovrano, al quale resta sempre il diretto dominio. Quindi era già istituito nel Governo Veneto un Magistrato di tre patrizi! senatori col titolo di Provveditori sopra Feudi, i quali investivano a nome pubblico i nuovi possessori di Feudi e vegliavano sulla materia. FEVRÈR, Voce ant. Febbraio. > FEZZA, s. f. Feccia; Fecciaia, Purgatura, posatura. Pezza de l’ogio. V. Morga. Fezza del vin, Posatura ; Fondaccio — Vin pien de fezza, Vino feccioso. Fezze, Fecce; Sterco. Fezza df. zf.nte, Feccia di gente; Canaglia; Gentaglia; Schiuma della plebe. FIA, s. f. Figlia o Figliuola, E dicesi nel parlare domestico anche per amorevolezza. Far d’una fia cento zèneri, detto fig. Far d'una cosa piccola molle parli. Voler ben a la bajia per la fia. V. Ben. La Mare valente fa la fia bona da gnente. V. Mare. Fia è anche Termine che usavasi sotto il Governo Veneto, e vale Catasto, Libro in cui sono registrali i possessori di beni e fondi stabili, colla nota delle cose possedute sulle quali si pagano le pubbliche gravezze. Ora dicesi da’Lombardi Catastro, corrotto da Catasto. FIA, 8. m. Fiato e Alilo. Bctàr via el fià, Perdere il fiato ed il tempo; Predicar a'p&rri; Appiccar brevi, Raccomandarsi in vano senza poter ottenere cosa alcuna. Cbiapàr fià , Raccorre o Ricogliere o Riavere il fiato o Palilo , Pigliar fiato; FIA 267 Riaversi — Detto fig. Rincorarsi ; Rinfrancarsi; R ia ni inarsi. Dar el fià, Alitare a bocca o nel viso ad alcuno. Dar fià, Dare fiato, Dar tempo a rin-fiatare. De bon fià, Di buon alito; Far buon alito. De cativo fia, Fiatoso; Di tristo fiato: Rocca fiatosa ; puzzolente ; Ila un fiato d’avello o un fiato che ammorba. V. 11*- FOLO. Far star zo f.l fià, Egli ammazza, Dicesi d'uno che reciti male o lavelli a sproposito o di cose spiacevoli. Ghe spuzza el fià, detto fig. V. Spuz-zàr. In fià, Sottovoce — Parlàr in fià, Parlar sottovoce o sommessamente. Mancanza de fià o de respiro, Affannamelo e Afa. Mercante da fià, detto furbesco, Spia; Marachella; Soffione. Me xf. cascà el fià, Mi cascò la milza, le braccia, l'ovaia, il fiato. Il fegato, le budella; e vale Ho perduto il coraggio. No aver el fià che sia soo, Non poter dir mesci ; Non aver tempo a mettersi mano a bocca, Aver grandi affari. No me xe restà fià adosso, Aon mi restò fiato addosso, Dicesi talor per paura o per estrema sorpresa. No poder aver f.l fià, Non riavere f a-lito. No posso tiràr el fià, Non mi tocca a dir Galizia ; Non posso fiatare o rifiatare. No se ciiiapa Fià o No se fa fià, Non si fa fiato, dicono i Bottegai o Faccendieri quando non si fa faccende. Pur mancanza de fià. detto fig. Per non avere curn quibus, cioè danari. Sin che gh'é fià gii’f. speranza, Chi ha tempo ha vita — Chi salva la pelle, la carne rimette, Modo proverb. che si dice di Chi sia scampato d’una grave malattia. Tegnìr el fià, Ritener l’alito, Non respirare. Tor sul fià, Pigliar sul fiato, cioè Sulla parola. Tiràr p.l fià, Ritrarre l’alena o Succiare, Per quel tirar che si fa del fiato a sè ristringendosi, quando o per colpo o por altro si sente grave dolore. Tor f.l fià , Mozzare il fiato, Dicesi dell’Impedire che fa il vento troppo impetuoso il respiro. Un fià, Un fiato, Un pocolino; I n miccino; Un micolino; Un minimo che. Za un fià , Or ora; Marnò, Momenti sono. Cavar el fiao dal corpo, Maniera ant. Cavar F anima dal corpo, Uccidere. Tegnìr el fià , dicesi anche Prendere una tira, cioè Tirata di fiato soppressa, V. Tira. Tiro su el fiì pen ho morir, Risponde taluno per ischerzo a chi gli dimanda che