A S P di cui fanno forza i Marinai per tirare quando si salpa. ASPERGE, s. m. Aspersorio; Aspergolo, Strumento per aspergere d’acqua benedetta. ASPETÀR, v. Aspettare; Stare in aspetto; in aspettativa; Stare aspettando. Aspetàr con ansietà, Stare a piuolo o a bocca aperta; Fare la lionessa; Fare le volle del leone o lione, Modi fig. e valgono Aspettare con somma ansietà, V. Sgan- GOliÌR. Aspetàr «calche nota , Star in sentore di qualche notizia. Aspetàr che i macarom vf.gna in boca, Aspettar a bocca aperta che le lasagne piovano in bocca o in gola, Dicesi di chi vuol conseguire alcuna cosa senza fatica. Aspettare il corbo, vale Aspettar chi non viene. Aspetàr e no vegnÌr, star m leto r no dormir, servir e no gradìr, le xe cosse da uorìr, Aspettare e non venire, stare in letto e non dormire, servire e non gradire, son tre pene da morire. 11 senso è chiaro— Aspetta aspetta e non s’ è veduto nè fummo nè bruciaticcio, ovv. nè fuoco nè f miro. AsPKTÀR CHE VF.GNA LA SOA O F.L BALÒn SUL brazzàl, Aspettar la palla al balzo; Aspettar l'occasione, che dicesi anche Aspettare il porco alla quercia — Aspeta, che te capitarà l’ocasiòn, Siedi e sgambetta che vedrai tua vendetta, Non correre a furia a vendicarti, potendo conseguirlo col tempo. Aspetihe, che che vegnirò piò, Ci verrò domani; A rivederci alle calende greche, Non ci verrò mai — Aspeta, che ti la vedarà pi’d, A Lucca la rivedrai; Fa conto d'averla vista, Non la vedrai più. Aspeta un tantìn, E’ non è ancora andato a letto chi ha ad avere la mala notte, Prov. che si dice per Minacciare e pronosticare altrui male. Far aspetàr, Porre; Mettere o Tenere a piuolo — Far aspetàr qualcun a magnàr, Fare allungare o dilungare il collo ; Tenere in disagio — Far aspetàr a disnàr, V. Disnàr. L’ aspetàr fa mano, L’ indugio piglia vizio. Aspetàr, Aspettarsi ; Spettare; Appartenere ; Convenire — Nol me aspeta, Non mi appartiene ; Non mi spella ; Non mi conviene. No me aspetava tanto da lc, È riuscito meglio a pane che a farina, cioè Fece miglior riuscita che non si credeva da principio. V. Spetàr. Chi la fa l’aspeta, V. Far. Aspeta aspf.ta, Aspetta, si dice in tuono minaccioso a chi ha fatto del male., ed è maniera familiare — Aspeta aspeta un TAmìn che ti vedarà , Aspetta un poco e vedrai che cosa ti nascerà. ASPETATÌFA, s. f. Aspettativa o Espelta-tiva e Espettazione, Speranza^ opinione che si ha del bene che sia per venire. Aspettativa, senz’ altro aggiunto, vale A S S Speranza e nssicuramento di succedere all’altrui eredità^ uffizio o provento. ASPETAZIÒN, V. Aspetativa. ASPÈTO, s. ni. (coll’ c larga) Aspetto, cioè Sembianza o Sembiante, Aria ; apparenza. No l’ è bruto aspeto he omo, Non è ma-la presenza d’uomo, cioè E un bell’uomo. Aspeto, è anche T. di musica, Pausa, Arresto , Posa, cioè Indugio, fermata di suono. ASPIRO, m. Tendenza, Speranza o mira di conseguire. Aver un aspiro, Tendere a un posto cioè A conseguirlo. ASPORTAR, V. Portàr fora in Portar. ASPORTO, s. m. Asportazione, 11 trasportar fuori d’ uno Stato i suoi prodotti naturali o quelli dell’ arte : contrario d’importazione. V. Introduziòn e Insìda. Asporto, è poi voce fam. nel sign. di Rapimento, quando si toglie la roba altrui con violenza; di Furto o Rubamento o Sottrazione, quando si porta via di nascosto del padrone; di Truffa o Froda, quando si sottrae con inganno. Diremmo poi per voce di pratica Asportazione il Prendere che fa la giustizia sotto la sua custodia i corpi di delitto o le robe sospette, togliendole al possessore. ASPRÈO, Aggiunto che i nostri Pescatori danno ad alcuni pesci, che vivono per lo più fra le pietre, come Gata d’ aspreo , Scarpena d’aspreo ec. Nel dizionario delle voci barbariche di Du Cange v’è Aspra!iles pisces, che s’interpreta Pisces saxosi.... sic nominati ab asperitate squammarum, vel a locis in quibus degunt. V. Spreo. ASPREZZA j s. f. Asprezza; Asprume, Astratto di aspro ; P asprezza delle frutta immature. Afrezza, vale Sapore aspro che ha in sè- dell’acerbo, come quello delle mele cotogne. Agrezza, dicesi l’Aspro dei limoni. Lazzezza o Lazzilà, il sapore delle nespole, cioè Aspro e astringente. Asprezza, detto fig. vale Rigidezza, durezza — Proceder con asprezza , Aspreggiare. ASPRITÀ, s. f. Lo stesso che Asprezza. V. ASPRO, add. Aspro, Propr. dicesi del Sapore delle frutta acerbe. Aspro come i/agresta, Agro, Proprio generalmente delle frutta non mature, conio uva, susiuej etc. — Susine strozzatole, di-cesi di quelle che non sono per anco mature, e che allegano i denti. Aspro o Garbo come l’aséo, Acido. Aspro come i codogni, Afro ; Afrelto; A fruzzo, Che ha in sè dell’austero e dell’acerbo come quello delle mele cotogne. Aspro come le nespole, Lazzo, Di sapore aspro e astringente. Aspro, fig. agg. a persona, vale Severa, austera, burbera. ASSA, s. f. Ascia, o Asce, Strumento di ferro da tagliare, proprio de’ Legnaiuoli e dei Pettinagnoli. Desgrossàr con l’assa, Asciare e A-schiare. A S S 47 ASSA FETIDA, s. f. Zaffetica, o Zalfetica, detta anche Assia o Assa fetida, chiamata da’ Sistematici Ferula assa foetida. Gomma gialliccia d’ un odor forte, puzzolentissimo e insoffribile. ASSAE, avv. anticam. Purassàf., Assai ; Molto ; di molto ; Vi mollane ; Grandemente. • Molti pochi fa un assae. V. in Poco. Assae assaf. ; Molto mollo , così raddoppiato equivale al Moltissimo. Assae più grando de quel altro , Maggiore d’assai di quell' altro, ovv. Assai più grande dell' altro. ASSALTAR, v. Assalire; Aggredire; 4i-saltare. ASSÀR, v. T. de’Bottai, Asolare le botti: cioè Levar via la superficie interna delle doghe per tor loro la muffa. ASSASSÌNj s. m. V. Sassìn. ASSASSINAR o Sassinàr, v. Assassinare, Assaltare alla strada i viandanti per uccidergli o tor loro la roba. Assassinar significa eziandio Danneggiare ; Nuocere, ed anche Guastare ; Sciupare. ASSAZAR, v. ant. detto in vece di Sazàr nel sign. metaf. di Assaggiare per Cimentare, Far prova dell’ altrui valore — Ori-bile (Roma) a ciii ha voi.f.sto assazarla , disse il nostro Calmo e intese dire Terribile a chi volle cimentarla, provocarla. ASSECURAR, v. V. antiq. V. Seguràr. ASSEDIAR, v. Assediare, Assediare una piazza. Per simil. Assediare alcuno o Por l'assedio, vale Insistere, tormentare alcuno con parole a fin d’ottenere qualche cosa, importunare — Sobillare o Subillare uno, è Tanto dire e con tutti i modi pregarlo, eh’ egli a viva forza e quasi a suo marcio dispetto, prometta di fare ciò che da lui si richiede. ASSEDIO, s. m. Assedio o Assediamenlo, l’assediare una piazza. Assedio, detto fig. vale Importunità , seccatura, insistenza importuna. Por l'assedio, vale Importunare, infastidire. El xe un assedio, Locuz. fam. Egli è un assedio, uno struggimento, uno sfinimento, una morte, Dicesi di persona importuna. Morir d’assedio, Morir di stento, di necessità. y. Sidio. ASSEGÌNO, s. m. Assegnamento e Assegno, Rendita, entrata, provento^ provvigione. Assegnamento per lo vestiario: Assegno di dote, di patrimonio. ASSENDENTE, s. m. Ascendente, T. Legale Ascendente o Ascendenza, dicesi anche per Superiorità — A vèr assendente sora quàlc'un, Aver ascendente sopra ìtno; 0 fig. Aver dato la zampa della bolla ad alcuno, vale Essersi guadagnato la grazia d’al-cuno. A ver gran superiorità sullo spirilo di uno, Aver ascendente suU'animo di uno. ASSENTAR, v. (dal lat. As,senior, aris, nel sign. di Assentior) T. di Palazzo introdottosi