646 S E P. SEPOLCRÉTO, «. m. Sepolcrino. SEPOLCRO, s. ni. Sepolcro ; Avello; Tomba. Sepolcro, dicesi per esagerazione ad una Caaa (etra — Sta casa xk ex sp.pui.cku, Questa casa è una sepoltura, cioè E bassa e non è illuminata quanto conviene. SEPOLÌ.N- V, s. f. Seppiata, Mollusco famoso conosciuto da'Sistem. col nome di Saepia Saepiula. È simile alla Seppia ma più piccolo. SEPOLTURA, s. f. Sepoltura e Sepultura o Sotterralvio. Sepoltura porlica, Carnaio, Sepoltura comune, dove si sotterrano senza distinzione i cadaveri, com’è Ira noi l’isola di S. Cristoforo, ed ora ancbe quella di S. Michele di Murano. SEQUELA, Latinismo ch'era usatu da’Fo-rensi ai tempi Veneti, dicendosi per europio, In sequela u’on oRuiMP. etc. In conseguenza ii' un ordine o Relativamente o Coerentemente. SEQUENZA, s f. Sequenza, Gran numero di cose — Parlando di gran numero di carte al giuoco, V. Ronfi. SEQUESTRI, add. Sequestralo, Obbligato al sequestro. Sequkstrà in casa o in vili, Confinato, cioè Obbligatovi dalla giustizia. Sequestra da la piuva, Trattenuto ; Impedito. Sotto lo stesso senso si dice, El m’ha se- QUKSTRi |J| t’ ON CANTÒN, CHF. NO 1UP. POUEVA più bover, Egli mi confinò o ridusse in un cantone dove non poteva muovermi. SEQUESTRO, s. m. Sequestro ; Staggimento e Staggina, Atto del Tribunal civile, per cui sono presi sotto custodia della giustizia i beni del debitore a cauziono del creditore. Mktkr onu in sequestro, dicevasi in altro sig. ai tempi Veneti, Sequestrare alcu->m, cioè Vietargli sotto gravi pene di uscir di casa sino ad altro ordine della giustizia ; ed era una maniera di polizia usata nel caso di sfide o risse o inimicizie pericolose tra persone di carattere, per cercarle frattanto di comporle. SER o Siek, Titolo antichissimo ondo si nominarono per distinzione i Nobili Veneti, scorciato dì Sere o Sire, Signore. V. Sif.r . Ser visdkcasso, Ser Asino, Ser pretendente esimili. Maniera fam. Sermestola ; Serfedocco; Ser Appuntino ; Ser Putta, e valgono Scioccone, Stolido. SERA, s. f. (dal lat. Scruni) Sera, L’estrema parie del giorno. Vici» a sera o Verso sera. Allo abbassar del giorno; Verso sera. Far sf.r», Abbrunare; Imbrunire ; Imbrunare ; Abbuiare ; Scurarsi. Prima srra, Veglia o Vegghia, Prima parte della notte che si consuma in operando e discorrendo prima di andar a dormire. Andare a veglia e Stare a veglia. Dare la buona sera, è Modo di salutare altrui nel teuipo della sera. SElì SER\DA o Serata, s. f. Serata, Sera di recita in teatro destinata a vantaggio di qualche Attore. Si vide stampato iu avvisi teatrali Beneficiata, in forza di sust. In altro sign. Dar dna seràda u dna bona seràda a la purta, Serrare; Chiuder bene la porta. SERADÙRA o Saradùra, s. f. Serratura o Serrarne e Toppa, Strumento di ferro fatto con ingegni, che tien serrati gli usci, le casse etc. Stanoheta de la seraùra, Stanghetta, Quel ferretto lungo, ch’è nella toppa della serratura e serve per chiuderla. Dicono i Veneziani anche Caenazzeto, perchè la l'uffizio del chiavistello. Coronela o Gokonele, Guide o Ingegni della loppa, Quello o Que’pezzetti di lama, cbe a forma concentrica sono stabiliti sulla piastra, e fauno corona all’ago o centro della toppa, i quali imboccati dagl'ingegni della chiave servono ad essa di guida per girare. Lama de la seradura, Piastra. Buchèta, Scudetto o Bocchetta. Scontro, Feritoia, Quell'apertura stretta in cui entra il nasello della maniglia del chiavistello. Piisadki, PiegateVi. Que' pezzi di ferro che abbracciano e tengono iu guida la stanghetta. Sosta de la seradÙra, Molla. Piròn de la seradÙra, Ago, Quel ferro aguzzo ch’entra nel buco della chiave e guidala agl' ingegn i. Scagnilo, Coperchio o Cassetta, Quella piastra co'suoi lati rilevati in cui sono compresi gl’ ingegni. Trata del caenaszo, Mandata della stanghetta, dicesi Quello spazio o lunghezza che la chiave fa trascorrere alla stanghetta nell'aprìro e nel serrare. SeradÙra a la todesca, Saracinesca o Toppa saracinesca, Sorta di loppa ingegnosissima e semplice, che non può aprirsi senza chiave. SERADURÈTA, s. f. Piccolo serrarne. SERAFILA, s ni. T. Mll. Serra-fila, L*Uf-fizìale o sott'l limile che sta dietro allo tre prime righe del drappello. L1 opposto, cioè quello ch'è alla testa della Già, dicesi Capofila. SERIGIO, s. m. Serraglio o Serraglio e Steccato, Luogo o Chiusura fatta per riparo o difesa, che dìcesi anche Chiudenda. Ser agio de toi.k. Palancato ; Steccato; Turala, Chiusa fatta di palanche. Seragio de bestie, Parco — Sbracio dp. certi, lievri etc. Leporaio o Lepraio — Seragio de piegore, Chiusura. Sbricio o Serici» de pesse, Gradella, Strumento che usano i Pescatori per rinchiudere i pesci, formato dì cannucce ingraticolate. che dicesi anche Gabbiuola, con cui si chiudono grandi spazii delle valli. Serraglio, chiamasi poi Quella specie dì chiudenda, che fassi da alcuni pescatori, col mezzo di reti perpendicolari, d’ un gran tratto di laguna nel maggior colmo del- S EH 1’ acqua, per chiudervi il pesce cbe vi trova, e che poi pigliano quando pel riflusso tutto quel tratto diventa asciutto. Serrug'io, in f. depuratori, dicesi quella Pietra tagliata a conio, che si mette nel mezzo degli archi. Seragio o Seragia da colombi, Appaiatolo. V. Cjbarìn. SERAMENfO, 8. m. Intasatura o Intasamento, Ghiudimento del canale del uaso per raffreddore. SERAR, s. m. Chiusura, Qualunque serrarne o serratura degli usci. El seràr uh la porta, Il serrarne o La chiusura della porta. SERVII o Saràr, v. Serrare; Chiudere — Tutore, vai Chiudere l'apertura con turacciolo. Seràr intorno, Cignere; Circoncignere o Circumcignere ; Circondare. Srràr buteoa, dello Gg. V. Tirar in tr-ra, in I’irAr. Seràr db cane, V. Cana. Seràr drbntu, Racchiudere; Rinchiudere u Inchiudere. Seràr, parlando dei cavalli, V. Svalivàr. Seràr in sfesa. Socchiudere ; Rabbattere. Seràr i ochi, Chiudere gii occhi o Chiuder occhio, vale Djriuire; E Chiudere gli occhi vai anche Morire. Seràr i pani auosso uno, Serrare i panni o Serrar il basto addosso ad uno. Sollecitarlo con importunità a lar che che sia. V. Strenzer i pani, in Strenzer. Serìr i passi, Racchiudere i passi. Seràr li boca a qoalcùn, Chiuder la bocca ad alcuno, vale Farlo tacere e convincerlo — Bucc'unta non disse mai male, e vale che Si serra la bocca al ghiotto, che gli è posto silenzio col banchettarlo. Seràr la porta in tel boso, Serrar la porta sulle calcagna, in faccia. Seràr la stala coi so xe scampài, Tardi tornò Orlando ; Il soccorso di Pisa o di Messina; Piovette tre giorni sopra i carboni spenti, vale Viuto venuto tardi ed inopportuno. Seràr lk ferie o le pugiie, Rum marginare; Animarginare ; Saldare ; Cicatrizzare, Ricongiungere le partì disgiunte per ferite o tagli, ne’eorpì degli animali. Seràr le parole in gola, V. Parola. Seràr le righe, T. Mìl. Serrar la colonna, vale Ravvicinar le righe. Seràr le scatole o le risse. Maniera antiq. che vale Far silenzio, Tacere. Serarse, detto in T. Mil. Attestarsi, Restringersi — Serrare gli ordini, Serrarsi addosso ad alcuno, vale Investirlo con violenza. caricarlo risolutamente. Serarse el peto, V. Costiparsi, Serarse so, Far come le chiocciole. Ritirarsi in casa — Chiudersi in un chiostro, dicesi Gg. del Farsi religioso claustrale. Seràr so cno, Mettere in chiusa o in chiuso, Incarcerarlo. Seràr so l’aversario, parlando del giuo-