S P 0 cencio che contiene la polvere di carbone o di gesso ad uso di spolverizzare. SPOLVERÒSO, add. Polveroso, Asperso di polvere, pieno di polvere. Sfolveboso, detto sust. in T. di gergo, vale il Frullone, V. BurAto. SPONCHIÀR, v. T. Fam. Nicchiare, Rammaricarsi pienamente, Dolersi, Mostrarsi non soddisfatto intieramente, V. ScstAr. Spom:iii.ì», si dice altresì per Ponzare, Far forza per mandar fuori gli escrementi del corpo, il parto e simili, V. Sff.szer. SPONDA, s. f. Sponda, Parapetto fatto a ponti, pozzi etc. Sponda dkl leto, Sponda o Proda del letto ; Prodicella. Spomia de la basca, Bordo, 1 lati della barca. Sponda drl riguardo, Mattonella. Sponda, detto fig vale per Aiuto; Colonna; Spalla; Sostegno; Appoggio — Fa» sponda a qualcun, Fare spalla a qualcuno, cioè Assisterlo, sovvenirlo. SPONDARÒLA, s. f. T. de’ Falegnami, Sponderuola, Pialla con tagli ad angoli retti. SPONGA, V. Sfonza. SPONGOSO, add. Spugnosa, Bucherato a guisa di spugna e dicesi del Pane o altro simile. Pan spongoso, V. Pan. SPONSALI, s. in. Sponsulizia e sposalizio, promessa delle future nozze. Nell’ uso nostro però Sponsali vale Nozze ; Matrimonio /'ulto. SPOSTA, add. Spuntalo, Senza puula Sporta da la lista, Espunto, Cancellato dalia lista. SPONT\DA, s. f. Puntuta, Colpo di punta. SPONTÀR, v. Spunture, Levare o Guastar la puuta, V. Sbozzai. Spostar da un libro, Spuntare o Espungere, Cancellar dal libro ricordo preso o scritto. Spostar el sol, Spuntare; Sorgere, Cominciar a sorgere. Spostar el cantòn, Uscire dal canton, V. Cantò*. Spostar fora oa lostAn, Portendersi, Farsi vedere e spiccar da lungi. Spostar i denti, Muovere; Il bambino muove, cioè I suoi denti spuntano. Spostar la sabba, i corsi etc. Spuntar tu barba, le corna ete. vale Cominciar a metterle. Spostar qualcossa, Spuntare, Ottenere quello che si desidera, che dicesi anche Sbarbare — L' ho spontada, L’ ho spuntata o sbarbala. Spostar cs fazzoletto, V. Despontàr. SPONTE — De sponte, dicono alcuni di bassa mano alla latina, per Spontaneamente, Di libera volontà. Mi ghe so asdì de sponte, Io v’ andai spontaneamente, Di mia sola volontà. SPONTIÈR, s. m. T. Mar. e di pesca, ! Spuntiera, Nome che si dà a due lunghi e grossi pili d’ abete situati da poppa e da 1 S P 0 prja de* traùaccoli, a’ quali è raccomandato il hiMg itto e per di lui mezzo tutta la sartia e la rete. SPONTIGNÀR, v. T. Fem. Lo stesso eli-Spontonar, V. Detto per Spostonàb, V. SPONTIGNÒNl, s. m. Bordoni, cioè le penne de’ volatili quando incominciano a spuntar fuori. Far i spontignoni, Mettere i bordoni. SPONTIZVR, v. T. Fam. Pottiniccìare; Fare un poltiniccio ; Rattoppare, Fare una rimendatura malfatta, Lavorar coll'ago alla peggio. Dicesi anche nel sign. di Bucherare, Far molti buchi. V. PontieIr. SPONTÒN, 8. ni Spuntone o Spontone. Arma di ferro in asta con punta acuta, d. cui andavano una volla armali i Capitani, i Tenenti e Sottotenenti militari. Puntone, direbbesi per accr. di Punta in sign. di Punta grande. Sfontòn df. nave, T. Mar. Guscio. Nave priva de’suoi arredi. Sfontòn, dello iu T. de’Fabbri, Cuccia-loia, Strumento di ferro col quale percuotendolo si cacciano gli aguti in dentro. Sfostòn, T. de’ Gabellieri, Fuso, Stru-meulo che adoperano i gabellieri per vedere se ue carri ed altro ch'entra alle porte della Citta siavi frode o simile. Sfontòn, si dice ancora dal nostro basso volgo nel sign. di Torcia, ma intendesi di Quelle cbe si portano neTunerali. SPONTONÀDA, s. f. Spuntonata, Colpo di spuntone. Spontonàda nel parlar fam. dicesi anche per Spintone; Spinta; Urlone, V. Spen-tòn. Detto Og. vale Urlo ; Istigazione ; Eccitamento. SPONTON VR, v. Spingere; Spignere; Sospingere e Sospignere, Urlare più volte. Detto fig. vale Istigare ; Stimolare ; Tentare ; Eccitare, tanto in bene che in male. SPONTONCÌN, a. in. Spontoncello, dim. di Spontone, Piuolo, Legnetto aguzzo a guisa di chiodo. SPONTÒNI, V. Spontignoni. Detto ancora nel sign. di Sfiastani, V. SPONZA, s. f. (colla i dolee) Spugna, Pian-tauimale acquatica marina notissima, di cui alcune specie si trovano in mare, benché altre nell'acqua dolce: da’Sistematici è detta Spongia con nome generico, ma quella che usiani noi è la Spongiu officinalis di Linneo. Sfonza imrombada o inslpaoa. Spugna, sazia, vale bene imbevuta. Esser una sfonza, detto fig. Essere una spugna, diciam noi di Chi curioso raccoglie e crede facilmente le novità e le racconta per vere — Lasciarsi teoare a ca-val'o, Prov Creder quel che t’è detto senza pensare o cercar più in là. La se fa sponza, dicesi per ¡scherzo o equivoco di parola e vuol dire Si fa sposa, Si marita. S P 0 693 SPONZ 4R, (colla z dolce) Dar di spugna, ¡Nettare, Riuettare o Asciugare colla spugna. Si'onzàr i fissi, Asciugare i pisci o la pi-sciatura : s'intende quei de'bambini. Sponzìr dk lk nove, detto fig. Cercare, Attingere novelle. Sponzìr le chiacolb, Raccorre i biocco- li, modo fig. e vale Ascoltare attentamente le altrui parole per riferirle. SPONZ VRIOLA, V. Spondarola. SPONZÈTA, s. f. (colla /. dolce) e per lo più in plur. Sfoszéte, Strucclo, Quella bori a di seta o simile materia, che si inette nel calamaio inzuppala d’ inchiostro, per potervi tignerò la penna. Nel Vocabolario Siciliano trovo per vocabolo corrispondenln Stoppuccio come sign. dell'uso. SPO \Z10L_. s m (colla z dolce) Spugnolo ; Spungino ; Spugnino, T/ipetlo, Specie di Fungo odorosissimo, di corpo tondo conosciutissimo, cbe suol comparire in autunno e nella Gne dell’ inverno, buonissimo a mangiare, e dello da Limi. P/ialus eseulen-tus. SPONZON, (colla z dolce) T. Fam. dell« per Agg. a Uomo V. Sponza nel secondo sign. SPOPOLAR, v. Spopolare o Dipopolare e Desolare, Render disabitato. Spopolar, parlando di teatro, si dice in sign. di Piacere ; Far incontro — L’ ha canta tanto ben ohe l’ ha spopola, Cantò cosi bene che fu moltissimo applaudito. V. Far kcròr in Furòr. SPOKCt, add. Sporcato ; Imbrattato ; Mucchiato ; Sozzato ; Insozzato. Sporca da fifa, Impappolato — Da brodo, Imbrodolato — Da merda, Sconcacato — Da fisso, Scompisciato — Da ogio o da grasso, Insozzato ; Macchiato — Da fango, Infangato — Da ingiostro, Scorbiato o Sgorbiato — Da pegola, Impeciato — Di bava, Scombavato. SforcA, parlando di Conlagio, Contaminato, cioè Sospetto d’infezione, V. Sporcar. SPORCACARTA, s. m. Impiastrargli, Quegli che scrive cose inette. SPORO VI) V, s. f. Imbrattatura ; Zafardata, Imbrattamento di qualsiasi lordura. SPORCAMESTIBRI, s. m. Guastamestieri o Guastula te, dicesi Colui che si pone a far cosa che non sa — Scapumestieri, Colui che segue per poco tempo a far un' arte e passa facilmente a farne un'altra — Ciur-piere, si dice di Quello che ponga le inani in tutte le cose, ma tutte le faccia male. SPORCAR, v. Sporcare ; Lordure; Imbrattare ; Imbrutla,-e ; Bruttare; Insani ilare Insudiciare. Sporcarsp. le man, Lordarsi o Bruttarsi le mani, detto figur. vale Comméttere qualche eccesso o Far qualche indegna azione che deturpi l’onore e la fama. V. (sporcai. Sforcarse, detto in T. di Contagio, Contaminarsi, cioè Mescolarsi con persone in-