V A II re in maneggi, de’ quali non fi possa ritrarsene lenza danno. V ab dar co l'ocujo del frefazio, Guardar attraverso; Guardare di mal occhio. YaRDÀR co l’ OCHIO DE Là SCAFETA DB LA pietà, Guardar con occhio pietoso, compassionevole, Dicesi per ironia. Vardài co la coa de l’ ochio, Guardare colla coda dell’ occhio o Far l’occhio del porco, Guardare in banda. Vardab con gusto, Occhieggiare. ' Vardàb da l’ alto al basso , Guardar da superbo ; Guardar con occhio sprezzante. Yardàr da orbo , Sbirciare , vale Socchiudere gli occhi onde osservar con più facilità ogni minuzia. Vardàr el bezzo , Chi non ishma il quattrin non lo vale ; Quattrino risparmiato due volte guadagnato. Yardàr e tornàr a vardàr , Sguara-guardare o Sguaraguatare. Vardàr fisso, Affissare. Vardarghe le man, Tener V occhio ai mochi, che vale Aver diligente cura di non esser gabbato e rubato. Yardàr incantà, Guatare. Yardàr in qua e in là, Guardare verso mercoledì, si dice di Chi va vagando coll’ occhio in qua e in là fisso in altro oggetto — Aver gli occhi a’ nugoli, Non badare. Vardàr pf.r sutìl , Metafisicare ; Sofisticare ; Riandare o Riveder le bucce, V. SoTÌL. No LA VARDÀR TANTO PER SUTÌL , Non la guardare in un filar d’embrici o di case ; Filare o Ber grosso ; Ingrossare la coscienza ; Aon la guardar così per la minuta o per minuto o nel sottile ; Chi guarda ogni penna non fa mai letto. Vardàr in sfesa , Guardar capolino o Far capolino ; Guardar di soppiatto. No VARDÀR IN TEL DOSO NISSÙN , Gittd- re il giacchio tondo ; Darla a mosca cieca ; Menar la mazza sorda, Non aver riguardo a niuno. Aon bisogna oggidì guardar in viso persona ; Come la stadera de' beccai. Vardàr per traverso, ovv. Vardàr I Santi per traverso , Guardar bircio o sbircio o bercilocchio, V. Sguerzo è Losco. Vardàr uno per traverso, detto fig Guardare in cagnesco ; Guardar bieco o con occhio traverso ; Guardar uno a squarcia sacco o a stracciasacco ; Guardare a mal piglio o di mal occhio, va-gliono Guardar burbero o di mal ocebio. Far viso arcigno, V. Pegio. Yardàr sbiego o per sriego ; V. Var- DAR PER TRAVERSO. Vardarse un per l’ altro, Guatarsi l’un raltro, Denota stupore o meraviglia. V ardarse , Paoneggiare , Guardarsi e vagheggiarsi da sé stesso per vanagloria e per boria. — Guardarsi, Prender cura VA II di sè , Provvedere cautamente che male non t’ avvenga, non lì sorprenda, Prendere o Prendersi guardia : Stare a guardia. Vardarse da la bubana, V. Bubàna. Yardarsb dai segnai da Dio, V. SegNÀ. Yardàr sotochio o soto cozzo via , Guardar sottecchi o sottecco ; Sbirciare uno sotf occhio. Vardàr stralochio, Stralunare, Stravolgere gli occhi afGsando la vista , Avere gli occhi strabuzzati, o stralunati. Varda ch’ el te la fica, Tal ti ride in bocca, che dietro te l’accocca, e vale, Tal ti dà buone parole, che fa poi de’ tristi fatti. Yarditb da chi t’ha cogionà , A can che lecchi cenere non gli fidar farina , detto fig. e vale Non ti fidar più. Vardite dai papatasi, V. Paratasi. Yardite piuma ti e pò parla, Guardali a’ piedi, Esamina prima te stesso avanti che biasimi alcuno — La padella dice al puiuolo, fatti in là che tu mi tigni, Maniera che dicesi a uno che riprenda altrui d' un vizio del quale esso sia macchiato come ’1 ripreso. Varda ben come ti t’impegni, Non allargare le ali più del nido ; Aon li stendere più del lenzuolo; Misurati col tuo passetto ; Fa il passo secondo la gamba. Vabdè el fato vostbo , Guardate al vostro acconcio: cioè Riflettete e determinatevi giusta l’interesse a piacimento vostro, che può anche dirsi Guardate al fatto vostro — In altro senso dicendo State ben accorto o State sull’ avviso, è un Avvertire altrui di star attento per non essere burlato. Vabtb o Guartk, Guarii, per Guardali, si può usare in poesia. Dio varda, Guardi o Cessilo il Cielo ; Guardi Dio ; Ao no ; Davvero. Dio HE TARDA DA CUI GA DA FAR DNA cossa sola, Dio mi guardi da chi non ha che una sola faccenda: detto proverb. perchè quel tale mai non parla d’ altro e sempre con essa importuna altrui. Se mi fusse una bela dona , Dio vab- DA CHE VE VOLESSE PEB MIO CAVALIER, S’ÌO fossi donna e bella, Dio guarda ch’io mai vi volessi per mio cicisbeo. Dio me varda dai petegolkzzi de le DONE, V. PeTF.GOLF.ZZO. Dio ve varda da chi ridf. e varda in là, da chi ingiote la spuazza f. da chi MAGNA SENZA PARLARVE , PrOV. VUlg8tÌ88Ì- mo fra noi, al quale corrisponde, Il Ciel vi guardi da chi ride c guarda in là, da chi ingoia lo sputo e da chi mangia senza parlarvi: Tutti indizi! di persona equivoca. Nel parlar fam. Se Dio varda, vuol dire Se per avventura; Se a caso: come Se Dio tarda nol zogava cope, mi no chía-pava, Se egli per caso non giuocava coppe, io non pigliava — Se Dio varda no GBE MRTEVA DEL $10, NO SARÌA NATO GNEN- tb, Se io non ci metteva del mio, nulla sarebbe avvenuto. V A R 779 No so da chi vardarne, Dai buoni mi guardi Iddio, che dui cattivi mi guarderò io,-Dettato «omunissimo, che indica, Esser più difficile guardarsi da chi nella società ha buon concetto ma tristo cuore, di quello che da’ cattivi, perchè il cuore non si vede. Farse vardàr drio, V. Drio. La varda che casi! Guardi lei.1 ì/laaie-ra fam. espressa con ammirativo per derisione o ammonizione. Fenestra che varda su la strada, Finestra che riguarda o che riesce sopra la strada ; ovv. che ha riguardo alla strada; cioè Ch’ è posta verso la strada. Se varda anca dna merda, posso var-darve anca vu, Anche i gufi e i barbagia-ni sono guardali, Risposta che si dà a chi disdegna d’ esser guardato. ZoGÀB A VARDARSE, V. ZoGÀR. VARDARÒRA, s. f. Guardaroba , Luogo della casa ove si conservano gli arnesi. VARDAROBIÈR , 8. m. Guardaroba, di-cesi anche Chi ha in custodia tutte Ih biancherie, vestiario, uteuoili e mobilio altra Buppellettile di una casa ; ed in questo sign. nel numero dei più si dice Guar-darobi, masc. VARDASCARTOZZI . s. m. Guardacar-tocci o Lanterna da cartocci, T. Mar. dicesi un Vaso di legno fatto a posta per contenere un cartoccio onde poterlo trasportare ben difeso da ogni pericolo di fuoco. YARDI A e Guardia, s. f. Guardia, Custodia. Guardia, si dice anche al Custode, al Guardatore. Star in variiia , Mettersi ; Porsi e simili in guardia. VARÈ, vuol dire Vedete, presente di vedere ; e s’ usa anche per intercalare, che aggiunge però forza al discorso, richiamando l’attenzione di chi ascolta. Mi no vare, Io no, vedete — Mi sì, vare, Io si, vedete. Varè cossa che me toca a veder ! Detto con ammir. Guardate che cosa mi tocca vedere ! Vare che gran cosse ! Guardate che maraviglie. Vare o Vardè co i dise, a cui talora si soggiugne ch’ el ponte de Noàl xe a S. Felisk, Maniera fam. di ammirazione, come direbbesi Oh diamine ! Che cosa sento ! Per bacco ! e simili ; o che talora si dice in aria scherzevole di rimprovero a chi esageri nel discorso o pretenda più del dovere ec. ( Il ponte di Noale è nella parrocchia di S. Felice ). Quaranta al grosso , vare, Gridano in Venezia i venditori di fichi, ed è come dicessero, Vedete i fichi eh’ io v' offro a quaranta al grosso : cioè quaranta per quattro soldi. VARÈA, s. f. Avarìa, T. Mar. Danno che accade ad un vascello o alle mercanzie delle quali è caricato ; e il Cotto e la Spesa non preveduta che uno è obbligato a fare in un viaggio. Avaria semplice è il Danno ac-