•134 CAP CAPIÀTUR, s. m. Latinismo rimastoci, e ch’è ancora nella bocca di qualcheduno. Ordine di cattura; Decreto o Mandato d'arresto. I ga dà f.l capiatur , Lo hanno arrestato o imprigionato. CAPIGLIATURA. V. Lo stesso che Càve- GIÈRA. V. CAPILVENERE o Capivenf.re, b. m. Capelvenere o Capelvenero e Cappello delle fontane ovv. Curiandro del pozzo. Erba pettorale e diuretica, detta da5 Sistem. A-diantum capillus veneris. CAPIMEINTO e Capir, b. in. Comprendimento ; Comprensione ; Intendimento. Il comprendere e l’intendere le cose. Comprendonio è voce bassa che vale Intelletto, giudizio. El mio capimento no chf. ariva, Il mio intendimento non v’arriva, non afferra. CAP1ÒN o Capòn, b. m. T. di Galera, Copione. Propr. La parte superiore o La testata delle ruote di prua odi poppa, nelle quali la parte inferiore chiamasi Ruo ta. Dicesi Copione di poppa e Copione di prua, V. Contraroda. CAPIR, v. Capire; Comprendere; Intendere. — Capir un libro, Attignere l’intendimento d’un autore. Catìr per discrezìon, Raccapezzare — No CAPÌR BEN QUEL CHE UNO DIGA, Non Saper raccapezzare dal discorso d'uno; Non capire — Ammascare, detto in lingua furbesca, vale Intendere. Nol capisse onentf., Ei non annoda. Sta cossa la capisse ogni minchiòn, La vedrebbe un cieco o il mio bue o Cimabue che aveva gli occhi di panno; Se «’ avvedrebbe Nanni cieco. Capire o Capere , dicesi per Aver luogo, Esser capace ; Contenere; Racchiudere. CAPITAL o Cavedàl, s. m. Capitale; l'ondo; Corpo ; Quella quantità di danari che pongono i Negozianti su i traffichi. Avèr el so cafitàl sicuro, Essere a capo salvo, Esser sicuro di non aver discapito. Far capitàl su una cossa, Fare assegnamento sopra che che sia, vale Sperarne un pronto conseguimento; Fondarsi sul capitale d’una cosa sperata. Che bel capitàl! Che capitale ! cioè Che inezia o cosa da poco — Omo da no farchene capitàl , Uomo da non farne capitale, cioè Da non farne stima o conto o assegnamento. Fame capitale è il suo contrario. ' Capitali,chiamansi comunissimamente le parti genitali virili; specialmente la verga dicesi Capital; El ga un bon o un gran capitàl; vale Ila verga grossa e robusta ; e di un musico si dice; I ga letà i capitali, cioè lo privarono dei testicoli./. CAPITALISTA, s. ni. Azionario, Francesismo mercantile. Colui che con molti altri contribuisce una determinala somma di danaro per un negozio o per un’ impre- j sa fruttuosa, che richiede un capitale gran- C A P dioso — La voce vernacola però si riferisce a Colui che anche solo ha contribuito tutto il capitale per un dato negozio od alfare, e che chiamasi anche Sovf.ntor , cioè Che sovviene, che presta il capitale. CAPITANIA, s. f. Capitanessa, La Femmina del Capitano. Nave cafitania, Nave capitana o Galea capitana e simili; ed anche Capitana assolut. dicesi Di quella che porta lo stendardo, sotto del quale van le altre di quella squadra. CAPITANATO, s. m. Capitanato e Capitanala, Distretto, giurisdizione o anche Palazzo del Capitano. CAPITVNIO. s. m. Capitano, Titolo di uf-fizial militare; e ne’tempi veneti era anche titolo d’un Governatore di provincia, patrizio, la cui giurisdizione estendevasi specialmente sul Militare. V. Prefeto. Capitamo dei sbiri, Bargello, Capo del satellizio — Capitan de campagna, Bargello di campagna, Il capo d’una squadra di birri destinali a battere la campagna. V. Campagna. Randiera vechia onòr del Capitario , V. Bandiera. CAPITAR, v. Capitare, Arrivare. Capitare, dicesi anche per Avvenire , accadere — Cos9a mf. capita! Che cosa mi capita ! cioè Mi succede. Capitàr in rone o in cative man , Dare in buone o in cattive mani, vale Avvenirsi in persona discreta o severa. Dar o capitàr in te la barca dei Cai, V. Barca. Capitàr all’improviso , Venir sopravvento , vale Sopraggiungere improvvisamente e per Io più s’intende con altrui danno o pregiudizio. Capitàr in te le zate, V. Zata. Capitàr l’ocasiòn, V. Ocasiòn. Lo togo come ch’el capita, La prendo coni’ ella viene o a vanvera : cioè Alla sorle. Scriver come che capita, Scriver così come la penna getta: cioè Senza pensarci. Quel che capita capita, Quel che viene alla sorte, Sia qualsivoglia che arrivi. Senza distinzione di cosa nè di grado. CÀPITE — In capite libri,’Latinismo rimastoci e usato da alcuni nel parlar farai!. Primieramente; Prima di lutti; Alla testa di tutti; In capo di lista. In capite libri f.l cera lu, Egli era il caporione, il capo, il primo. CAPITELO, s. m. Altarino; Tabernacolo; Tabernacoletto. Piccola Cappelletta, nella quale si dipingono o conservano immagini di Dio o de’ Santi; Era molto di voto d’un tabemacolino della Passione, dipinto nella via maestra. Capitelli si dicono da’Legatori de’libri Que’coreggiuoli (che sono alle teste de’libri; e quindi Accapitolare, Appiccare o cucire i coreggiuoli. Capitelo d’un lirro, T. de’Librai, Capitello o Capitolo, Piccolissimo viluppo di | CAP carta posto in sulle teste de’libri, quasi capitello, il quale sostiene la coverta. Zogàr al capitelo, Fare alV altarino o al tabernacoletto, come i Fanciulli che fanno altarini e feste da Chiesa con arredi e candelette relative all’età loro; ed è per essi un trattenimento ed una specie di balocco. CAPITOLAR, s. m. Capitolare, chiama-vasi sotto l'antico Governo Veneto, quel Libro manoscritto o stampato, in cui erano raccolte le leggi speciali e direttive d’una Magistratura. Quello de’pubblici Rappresentanti dello Stato nelle provincie dicevasi Commissioni, e quello d’un’Arte, Matricola. V. Comissiò.n e Mariègola. CAPITOLAZIÒN, s. f. Capitola zione, Convenzione che si fa per la resa d’ una piazza assediata. Capitolaziòn d’un soldado, Ferma, V. Mil. Durala del servizio militare. Dicesi Finir la ferma ; Prorogar la ferma; Una ferma di cinque anni, etc. CAPITOLO, s. m. Capitolo, Riduzione di Frati o altri confratelli di qualche luogo pio. Aver ose o vose in capitolo, V. Ose. Chiamar capitolo, Convocare il capitolo. Chiamàr i spiriti a capitolo, Rientrare in sè, Pensar seriamente. Profondarsi ; Raccogliersi; Internarsi nella materia o in un affare. Capitoli, si chiamavano in T. For. Veneto gli Articoli probatorii nelle cause civili. Con Capitoli a perpetua memoria si diceva la Prova testimoniale in causa non per anche incoata, da valersene all’ uopo. Capitolo df. la pabochia , dicevasi al-l’unione de’preti beneficiati d'una chiesa parrocchiale, ed erano gli Anziani. All’occasione di dar sepoltura ad alcuno, ora s’impiegavano tutti coll’aggiunta d’altri preti chiamati Giovani, ora essi soli, ed ora la sola metà e si diceva Mezzo capitolo. Questi Capitoli, son pochi anni, vennero Boppressi. CAPO, s. ui. Capo, Principale, superiore. Capo, dicesi per Suppellettile; Arnese; Masserizia — Capo raro , Capo o Cosa sbraccata, cioè Ricca, magnifica. Capo, dicesi per Capitolo, parte d’ un discorso. Capo de baroni, V. Capuriòn. Capo de bombardieri, Capo bombardiere. Capo de partìo, Capoparte. Capo d’opera, Capolavoro, cioè Lavoro perfettissimo. Bon capo d'ano, V. Ano. Capi de principàl, dicevasi nel Foro ex Veneto agli Articoli del libello civile, che 1J Attore proponeva contro il Reo convenuto. Capi dk converso erano poi Quelli che il Reo convenuto opponeva all’ Attore. CAPOCAZZA, s. m. Capocaccia, Soprau-teudente alla caccia dei tori.