ANA AMUN VNO, Già un anno; Un anno fa; Ha un anno. Le vf.rze de amunano, I cavoli deli altro anno, Maniera metaf. di motteggio, che si dice verso colui che rammemora cose trasandate e di data lontana ; ed è quanto dire Core rancide, viete, stantìe, come sarebbero i cavoli dell'anno avanti. AMUTINARSE, v. V. Solevarse. A\ t. s. f. Anna, Nome proprio di femmina. Don’ Asa spassiza, V. Don' Asa. ANALISI, s. f. Ance che usasi fra noi sempre fig. e ne'segmenti modi. In ultimi analisi, AV ut timo o All'ultimo dcg'i ultimi o l)a ultimo o In ultimo, valgono per Ultimamente, Alla fine, Finalmente: e anel o per In istretto senso. Far un'analisi. Analizzare o Far l'analisi-, detto per traslato, vale Esaminare diligentemente un discorso, una proposizione. etc. \NALIZ\R, V. Analisi. W \N VS, s. ni. Ananas o Ananasso, Frutto che nasce da una pianta di questi) nome, indigena de'paesi caldi e detta da’Sislem. Bromelia Ananas. Se ne conoscono tre varietà, coltivate anche fra noi col meno delle stufe. Il fruito, che somiglia ad una melagrana, è di gratissimo odore e di squisito sapore, e si vede talvolta in vendita nella nostra Città, ma a carissimo prezzo. ANINZI, avverbio ant. V. Vyanti. ANARV, s. f. Anitra o Anatra ed Andra, l ocello acquatico ma domestico, notissimo, detto da’Sistem. Anas Buscai varíelas domestica. Alcuni dicono anche \rina. Amara salv.idf.ga , Anatra sc’vatira o Germano minore (V. Mazorìn) Appartiene al genere dei Germani, e dicesi da' Sistematici Anas Buscas varíelas fera. Caminar dp. l’anara, V. Caminar. MagNÀR l’ ANABA F.L PRIMO D* A (.OSTO . V. Agosto. Criàr he l’anara, V. Criàr. Far l’anara, dieevasi a' tempi del Governo Veneto, quando i Castellani o i >iculotti ne loro spettacoli pubblici di ginnastica, montati un sopra l’altro a piramide, pretendevano di rappresentare anche la figura dell’ anitra. VNARhTA. s. f. Anitrella, Anatrella, Ani-traedo, Piccola anitra o giovane. Anareta dk fesse, T. de’ Pizzicagnoli, Chiamasi volgarmente quell'involto di carta, in cui i pizzicagnoli di Venezia mettono il pesciatello fritto che vendono, fatto rinvolto stesso quasi ad imitazione grossolana di anitrella notante. An aféta dicesi pure ad una certa forma di pane, forse perchè somiglia un poco ada figura di quell' animale. AN'ARIX, s. in. Anitrino, Il pulcino dell'anitra. ÀN’ARÒTA , Agg. a Donna piccola e grassa. Tozzolta; Tangoccia; In tozza/o: Tozza. ANAROTO. s. ni. Anitrino, Il pulcino dell’anitra. A.WTAj V. Ano. Boerio. A N G ANCA, avv. Anche ; Anco ; Ancora : Altresì. Anca si, E che sì.'— Anca Si, baro-Sato, cns te bastono o te le puììo, E che sì. scorre/taccio, eh’ io li zombo. Anca si ben, Ancorché; Sebbene; Come-chè, Congiunzione contrariatile — Anca si bI:n che no no vooia, Ancorché io non sia di buona voglia. ANCHIÒ, V. In chiù. ANCIN, s. m. Uncino ; Oncino; Appiccagnolo-, Attaccagnolo; Iìampino, Strumento di ferro per attaccarvi che che sia. Ancìn da calafai , Uncino da calafato , detto ancora Becco corvino, Uncinetto di ferro, col quale i calafati cavali fuori dtì’com-menti la stoppa vecchia. Ancin da bestie, Randel’o, Quel pezzo di legno piegato in arco, che serve per istri-gnere e fermare le some al corpo de' giumenti, come pure 1« carrate di legne, di fieno etc. Ancìn d’ un «elogio da scarsèla , Pendente. Dicesi la parte del bossolo d’una mostra, a cui s'attacca la catena o il cordone. Chiapàr co i.’ ancìn , Uncicare n Uncinare ; Dar d' uncino o d' uncico. Tuti ancini o rampini, detto metafor. Tul- li appicchi o pretesti o cavitazioni. V. En-dkuolo e Rampin — Appiccarsi a’rasoi, vale Ricorrere per disperazione anche a cose nocive, V’. Tacarse sui spechi, in Tacàr — Catìr dei ancini, Pigliar l'occasione de! petrosemolo, Pigliare de’ pretesti vani. Dar qualche ancìn da tacarse, Dare appicco, È favellare di maniera ad alcuno, ch’egli possa appiccarsi, cioè Pigliare speranza di dover conseguire quello di’ci chiede — Addentellalo sust. dicesi di Cosa che porga occasione di produrne una simile. ANGINA, add. Uncinalo o Oncinato, Adunco. Aundnato, Pigliato coll’ uncino. ANCINAR, v. Uncinare ; Aoncinare, Pigliar coll’ uncino. ANCINÈTO, s. m. Oncincllo; Gangherella, Fil di ferro o d'ottone, che sprve per affibbiare; e dicesi anche Uncinello-, Raffio. \ NO PRETE, s. m. voce bassa. Arciprete. \NCÒ, V. Anc'uo. INCORA, s. f. A'ncora, Strumento di ferro con raffi uncinati, il quale, gettato in mare legato ad una gomona, serve per arrestare la nave e tenerla ferma. Le sue parli sono le seguenti. Girlanda, Cicala dell’ ancora e Grill alida o Ghirlanda, Quel grosso anello eli’ è stabilito nell’occhio dell’ancora, a cui si ormeggia la gomona — Capòn df. la girlan-da, Bozza della cicala, Corda stabilita al castello di prua, di poppavia alla grua di cappone (V. Ruzzar. Desbozzàr, Capòn) — Ruso del bastóN; Occhio. Quell" apertura rotonda nella parte superiore del fusto, in cui entra la cicala — Fusto, Fusto o Asta dell'ancora, dicesi al Lungo e tondo pezzo di ferro, che ha nell’occhio attaccata la cicala e nell’altra estremità le marre — Mare, Marre si dicono que’ due bracci dell’ancora che ad una delle estremità dell’asta fanno A N G So una quasi croce angolare — Patte delC ancora sono li due pezzi di grossa lamina di ferro di figura triangolare, annessi uno a ciascuna estremità delle marre — Cupo, Ceppo dell'ancora, Legno sotto l'anello dell'ancora. ’ Saver nuar come un' àncora, che apena btilada in aqua, la uà a trovar el fondo,, equivale a Aon saper nuotare. Traversar l'ancora, vale Metterli lungo il lato dv“l vascello per rimetterla nel suo luogo. ANCORVGIO, s. in. Ancoraggio , dicesi in T. Mar. al Posto dove si getta l’ancora in mare. Ancoraggio, si chiama nou meno la Gabella che si paga per fermarsi in porto. ANCOR MISE, v. Ancorare o Ancorarsi, Fermar il vascello coll’ancora gittandola in mare, che dieesi anche Ormeggiarsi o Dui-fondo. Afforcare, Calare o gettare una seconda ancora. V. Armizàr. ANGORÒTO, s. m. Ancorotto, T. Mar. Piccola ancora, ohe sci a e per afforcarsi o per tonneggio. Ancora d'ormeggio o di andrivello , Piccola ancora, c'. e s'usa per ormeggiarsi da un luogo all'altro. ANCROGI \ o Incrocia, add. Ancroia è nome usato sust. da varii autori, e tuona Donna vecchia, grinzosa e deforme. Ma nel sentimento vernacolo, detto per agg. a persona, vale Cagionevole; Cagionoso; Tisicuzzo; Tristanzuolo; Conca fessa, cioè Che ha poca sanità. ANCÙO (e aulicamente Ancùi) che altrove si dice Ancò, e Ancuò (Voci che si hanno per sincopate dal guastato latino de’bassi tempi, Hanc hodie) Quest' oggi; Oggi; Oggidì ; Oggigiorno. In anc'uo o Al dì d'anc'uo, /U dì d'oggi; Odiernamente ; Oggi; In questo giorno ; In questi tempi; Ne' tempi presenti. A la moda d’anc'uo, Al modo