P A L PALOSSO, s. ni. Paloscio, Neologismo del-i' uso. Specie di spada. larga però di lama, corta d- un sol taglio — Squarcino chiamasi 1’ Arma atta a squarciare come la storta e la scimitarra. V. Simiter». PALÒSTREGA. ». f. detta in l evante Astù-*», T. de’ Pese. Nacchera, Conchiglia bivalve di mare del genere delle Pinne, detta da Linn. Pinna rudi*. Essa à falla a cono tondo dalla parte più larga e più sottile del guscio ed ottusa in punta. Da questa parte e*ce una specie di barba o fiocco di pelo forte come »età, detto Pelo di nacchera. con cui l’animale vivente s’ attacca agli scogli. PAI.ÒSTREGA DE PORTO, s. f. T. de’ Pese. Pinna, Altra specie di Conchiglia marina bivalve della da Linn. Pinna nobilis, da quale è di figura più triangolare dell'anteriore. Se ne trova in molta quantità nella laguna vicino ai porti di mare, ma non si mangia: benché sia di buonissimo sapore e di facile digestione, come assicura il Nardo che ue fece la prova. P ILOTO, s. m. T. Mar. Gotazza, Pezzo di legno lungo incavato in una estremità per ricevere e contenere I' acqua per I’ uso di bagnare la banda della nave, \lcuni dicono Volazza — Gotuzza a mano, dicesi Quella con che si sgottano le lance e simili, e si dice anche Gotazzuolo. V. Sf.ssoi.v. l’ALÒTO, T. de’ Cacciatori, lo ste*so che Fofano. V. PALPABILE, V. PaliU». PALPADA, s f. Palpeggiala, che dicesi anche Toccala, L’ allo del palpeggiare. PALPADÌN’A, s. f. Pulpeygiatina ; Tocca-lina. PALPAR, v. Palpare, Toccar con mano. V. Palpognìs. Palpa» co man resoci ; Maniera fig. che vale Prender le cote in tinitlra parie. Palpa» le tete t oso. dello ineUf. Palpare alcuno, vale Adulare, Lusingare. Palpa» oualc'un, dicevasi con fraao ant. per Detrarre della fama di alcuno, Dir male di alcuno — Palpa» qdalcù* co has pr-soca. Lacerare la fuma alimi; Gravare altrui inditcrelamenlc o con troppo rigore. Palpare, dicono i Pescatori a quella specie di pesca a palpone eh’ essi fanno ne' bas- ! si fondi della laguna, stando nella loro barca e pigliando colle mani dal fango le piccole anguille, i gobii e le passerette. PALPARIN, si dice per agg. a Uomo invece di PaLPEGNÒS 0 Spalpbgsòn, V. PALPIÈRA, 8. f. Palpebra, La pelle che ricopre l'occhio — Nepitella o Nepitella, dicesi l’Orlo della palpebra. PALPIERÀR, v. Battere o Muovere spesto le palpebre, Come fanuo alcuni per vizio o per malattia. PW.HGNÀR, V. Palpognì* P\I.PO — Andar ai palpi, Palpare. PALPÒN, detto per Agg. ad uomo, Palpa-lore; Palpante; Pulpeggiante. Alla femmina dii ebbesi Palpeggiatrice o Palpatrice. Boerio. PAM AsuÀ* * palpòny Andar a palpane. Lo ' stesso che Andar a tastone. V. Tastòs. PALPI GN'ÀDA, s. f. Palpeggiala e nel dimin. Palpeggialina; Toccala; Toccalina. PALPUGNAR o Palmosa», V. Palpeggiare ; Brancicare. V. Palpa* e Sfalpognàe. PALPUGNÒN, o Palpaìis, s. m Brancica-lore ; Brancicone, Colui che tocca e tasta. pw/r\N, s. m. Pantano ; Melma : Limac- | ciò, l" ango o porcheria che generano le paludi. Y. Dkposiziòn. PaLTÀN BK LK. RECH1E, V. PiEClllA. PALTANAZZO, s. m. Panlanaccio; Fan- gaccio. PVLTVNÒSO , add. Pantanoso; Melmoso; Paludoso; Padulesco; Paludate, Agg. di Strada o di Luogo. PALUDÓSO, add. Palustre; Paludate; Pa-ludann : Padulingo, Iti natura di palude. PALUÈLO, s. m. Paluello, Villaggio sul fiume Rrenta, che qui si registra perchè da luogo al dettalo El socosso dk Paldklo, V. Socniso. PVLUO, s. in. Palude o PadUle, Basso fondo di Laguna, di natura arenosa o pantanosa e talvolta anche cretacea, coperto dal più al meno di piante, elio va ricoperto dal- I acqua marina quando questa è nel suo colmo e scoperto nel riflusso. Devestà* palùo. Impaludare o Impadu-lare. verbi neutri, Diventar palude. P \ MI »010, s. m. Pan molle ; Zuppa in brodo. V. Pam IMBRODO. I I IMPALUG IDA ^ ) a. f. Bambinaggi-PVWPALUGIIETÀDA ) ne; Bambocccria ; Bambolinagginc. Patto o Aziono da bambino — In altro sign. Scimunitaggine ; Scempiaggine ; Balordaggine, Azione da scimunito o scempio. P \M PILUGIIÈTO, Scemo ; Scimunito; Zughetto, Agg. a Fanciullo. Paupaldghkto. dicesi anche ad un Fantoccio che figura da scimunito e ridicolo, e che »i fa giuocare cogli altri nel castello de' burattini. Quindi la voce Pampalughetto detto per Agg. ad alcuno, equivale a Bamboccio. detto figur. per Scimunitello. PAMPALÙGO (forse dal Greco Fanfaluca), Zugo : Pippione ; Pippionaccio ; Sciocco-ne ; Pincellone ; Gocciolone, Agg. a Uomo stolido. P VMP \ ìi VDA, Lo stesso che Spakpas «tu. V. PÀMPANO, s. m. Pampino. Sarmento o Tralcio tenero della vile, colle sole foglie, senta fruito — Viticcio, Capriuolo e Capriolo, dicesi al Filamento della vite regolarmente inanellato o attortigliato, per mezzo del quale i nuovi tralci »’ avviticchiano ai corpi vicini. Il sugo de’pampini spremuti serve agli usi della medicina. Viiia Pif.*a df. pampini, Vite pampinosa o pampinea. Piena di tralci. Pampinifera, Che rende pampini. Pampinario, dicesi per Agg. di que’ Sarmenti che nascono attorno al duro e in sommo della vite e fanno poco frutto. Fo»niisk ii» pahpasi, Impampinarsi. Fato a i-aupìso. Pumpiniforme, Agg. P A N 465 Pampino, dicesi faniil. per Agg. a Uomo ' semplice, che si lascia facilmente svolgere, i n gran minchione; Baccellone; Merendone : Midoltonaccio : Pandolfo. ¡Nol xe minga ps fanpaso. Non è uomo da uccellare, a fave ; Non è terra o terreno da por vigna, detto mytaf. PAMPICHIO — Dar el PAMPtcEtiq, Dare il pepe, E una maniera di uccellare o sbeffare alcuno, e si fa in questo modo. Chi vuol uccellare alcuno se gli arreca di dietro e accozzati insieme lutti e cinque i polpastrelli, fa della sua mano come un becco di Gru, poi gli dimena il gomito con quel becco sopra il capo. A Firenze dicono anche Far pepe. I’AN, s. m. Pane, Cibo comunissimo. Pas azemo, Pone azzimo o mazzero, vale Non lievito. Pas bks lev*. Pane alluminalo o illuminato o Pane cogli occhi, cioè Pane ben lievitato , che sia divenuto spugnoso, E quindi dicesi Pane alluminalo e cacio cieco o in altra guisa Pan cogli occhi; Cacio senza occhi e Vino che cavi gli occhi Dello che denota la qualità che debbono avere il pane il cacio ed il vino per essere eccellenti Il suo contrario è Pas maoì, V. Pas »loro. Pane scusso, cioè Solo pati' a • Pas riscoto, V. Risano. Pas brusì o brustola. Pane abbruc.iatic-ciò, che anche dicesi Pane ripreso da! forno. Uuando il pane è arsicciato. Pas iiostoU, Pane arrostito, abbros/i-to, abbrustolilo o abbrustolato. Pa* bcfkto Pan bu/fello, Pane mollo fine e spugnoso. Pai» casalìi», Pane casalingo, cioè Fatto in casa — A ut «ir. piase el p»s casalin; detto metaf. e vale Mi piace la moglie mia. Non ho a fare con altre. Pas co la sogna o rognoso, Crosta a merititi o a dentelli, Quella eh’ è ragliata ed ineguale: il che proviene dalla qualila del lievito. Pan co la uà, V. Borkloto. Pas col logio, Pane allngliulo o aggio-glialo n g io gl iato, cioè Pieno di loglio. Pas conoN, V. Pas dk casae o casalin. Pas cot.o in prkssa, Pane arrabbiato. Pas coto soto la cenere, Pane succene-riccio o succcnerino. V. Pinza. Pas de basiio. Magnar el pas de »and», \ . Magsàr. Pas de castagsk,,Castagnaccio; Pattona Pas de fio» de farina, Pan bu/fello. Pas da pi sto», Pane venate; Pane di pistorc. Pas de seiiolki, \. Skmolri. Pas de tota farina, I • Pas massarìn. Pai» df. pezza, Pane eecciulo o vcccioso, Pane di farina di frumento mescolalo con molta veccia. Pas duro da »osr.i.A>, Pane che non hu midolla, V. P»s tcto crosta. Pas fiasca, Orlicelo ; Attaccatura, Sito in cui il pane n' ha toccato un altro nel forno e che non è coperto di crosta. 53