394 M A N M A N M A ¡S Ma^GAìIKLO PKR LIGÀR e.''! BAUL AL LEGNO, Randello — Bilia o Bilie, si dicono i legni »torti onde si assicurano le some. Manganélo n» tintosi, Parrucello o Ca-viglialoio, Nome che si dà a quei Bastoncel- li sovra de’ quali si ligia la seta dopo la tintura. V. DkstiiUr MANGANÈR, s. m. Manganatore. MANGANÉRA, ». f. La femmina del Manganatore. MANGANÉSE, ». m. T. de’ Vetrai, Manganese, Nuovo metallo scoperto da Gahn. Ila lo stesso nome in commercio anche un ossido di questo metallo, «he si adopera nelle arti, ma specialmente nella Vetraria. Da alcuni è anche detto Sano magnesio. il »riGÀIvO. »• m. Mangano, Macchina nota, sotto cui si lustrano e »marezzano le tele e i drappi avvolti »u i suhbii. Casselòn del mangano, Canone del mangano. X. Subio. I)a* f.l mangano, Manganare. MANGIA. ». f. T. delle Prigioni, Il Mangiare, Il vitto o cibo che dalla carità pubblica vien somministrato ogni giorno ai poveri detenuti, che consiste in una minestra calda e in una piccia di pane. Parlandosi di animali, direbbe»! Mangime, La roba per mangiare, eli’ è ciò che serve di pastura al bestiame. MANICHILE, ». f. T. Mar. Ombrinali, Fori o Aperture dalle bande della nave, per dove si vuota l’acqua eh’ entra colle ondate e per la pioggia. A Napoli si dicono Imbrunali. MANIÈRA, ». f. Maniera, modo, forma, guisa — Maniera di dir o DK parlìb, Dicitura elegante, nobile, schietta, purgata — Frasario, dicesi comunemente e per lo più per dispregio, di un dato numero di frasi di cui »uole usare uno scrittore o parlatore — Bela o Cativa maniera dr pari. ìr, Bel porger o Mal porgere — Dar manirra, Manierare. Con rei.a «aniera, A bel modo; Gentilmente; In guisa gentile. Il contrario è /l mal modo. Co li bonb manieri se giusta toto, Le buone parole acconciano i ma’ fatti. Fra»»*« or b»lb manière, Manieroso. Maniera, dicesi per Modo, guisa, forma d' operare de’ Pittori, Scultori. Architetti ; ed intende»! quel modo che regolatamente tiene ìh particolare qualsivoglia artefice nel-1’ operar «uo. Maniera Veneziana; Lombarda; Greca; ecc. Maniera bella, grande, morbida, pastosa', buona, forte, languida — Maniera risentita è la contraria di languida. MAMHBAZZA ) e’ 1 ■Vnn,era ,nc'vlle » plebea, Atto poco urbano. Una certa graziatela ài parlare. OANiSnÒTA, a. f. ?. Grazirta. b. ì. Maniglia, f. di Giuoco, Il secondo Mattadore nel giuoco dell' Ombre. OANlN, ». m. Maniglio, Maniglia e Smaniglia o Smaniglio e Annilla, Ornamento de’ polsi della mano, che usano le Donne. MANINA, 8 f. Manina; Manuccia, Piccola mano. Manina, ,T. degli Stamp. Mano, Segno figurato con una mano naturale, in uso nella stamperia per marcare una noia o una osservazione. MANIPOLAZÌON, h. f. Manipolazione, L’ atto del lavorar con mano. Manipolaziùn dei afàri, Maniera metaf., e di nuovo uso fra noi dopo il presente Governo Austriaco. Manipolazion Suol dirsi all’Ordine o metodo interno degli Tflizii amministrativi o giudiziarii, con cui procedesi nella trattazione e spedizione degli affari. V. Trafila. MANIPOLO, s. m. Manipolo, Quella striscia di drappo che tiene il Sacerdoto al braccio sinistro, nel celebrar la Messa. Far basìr f.l manipolo, Baciare il Manipolo;; Far costar salato; Tirare gli orecchi ad alcuno, dutli fig, valgono, Vendere alcuna cosa a caro prezzo. Far Manipolo, Far collctta, cioè Raccolta di elemosine che usavano fare in Venezia anche a' dì nostri i preli poveri, nel giorno della prima loro messa alla porta della chiesa, ove stagno seduti ed apparati per dar a baciare il manipolo ai divoti, che già prevenuti concorrevano ad offerir loro qualche moneta. M VMZVDV, s. f. Filata; Filatèra o FU altèra, Quantità di cose, Moltitudine, Sequenza. Una manizàda dr fbstk, Mano di feste, Sequenza di varie fe»te — Una manizzada i«e asrni, Una nidiata d’ignoranti o di nuil creati—Una mamzada he baroni, Un branco di scellerati, d' ubbriachi, di giouina-slri, e dicesi in modo avvilitivo. MANIZVR o Manezài (colla z dolce) v. Maneggiare; Mantrugiare; Brancicare; Trattare; Volger per mano. — Rimaneggiare vale maneggiar di nuovo, ed è anche frequentativo di Maneggiare. Maneggiare, dicesi fig. per Amministrare e per Trattare, dirìgere. Chi maniza no uramiza, Chi maneggia, non brameggia ; Chi maneggia l'altrui gli se ne attacca; Chi ha la mestola in vuxno si fa la minestra a suo modo, cioè Chi può far la parte da sè, se la fa buona. — Gallinella che va per casa o eh' ella becca o ch'ella ha beccato, Prov. che s’ usa per far intendere Che non è da prendersi fastidio se una donna mangia poco a tavola. Manizìr un afàr, Menar la danza, fig. Guidare o Maneggiar qualche affare. Manizàr uh cavalo, Maneggiare un cavallo, è 1’ Ammaestrarlo e 1’ esercitarlo che la il Cavalcatore. Coej pure dicesi Maneggiar buoi o altri animali. Tori FOL MANIZÀR la SO BORA A 80 MODO, Ognun può far della sua pasta gnocchi, Detto figur. Mamzarìe, Maneggiarti, vale Industriarsi, Adoperarsi, Darei le mani attorno. MANÌZO, s. m. o anche Manrgio, Maneg-gio, cioè Governo, Amministrazione. Aver il maneggio d’una cosa, vale Averne il governo. la direzione, che anche dicesi Essere in piscina o Esser messo in piscina. V. Mi- GNAORA. Cavalo da manìzo, Cavallo da maneggio, cioè Da esercizio. MANIZZV, 8. f. Manicotto o Manichino, Quell’ arnese per lo più di pelle o foderato di pelle con pelo, nel quale il verno si tengono le mani per ripararle dal freddo. Manizza de le cabozze, Maniglia, Così si chiamano que' Ferri, in cui passano i cignoni delle carrozze. Manizze dei ragli o dei cassoni ecc. Vaniglie o Manette, Que' pezzi di legno, di ferro o di qualsivoglia metallo, che servono per alzare, sollevare una cassa, un baule ecc. come anche per aprire e serrare con facilita chiavistelli, cassette, armarii, e per diversi altri usi. Manizze, detto in T. Mar. Unione di carrucole o girelle entro alle sciarpe. Manizza, detto in T. de’Calafati, Gram-p a, Maniglie di ferro che »' inchiodano nel bordo del vascello per di fuori quando si carena, per assicurarvi le conlro-sarchie. MANIZZÒN, » m. Manicotto grande. V. Manizza. Manizzòn de la vesta lo no a, Aliotta, Girello della zimarra attorno al braccio. Mamzzòn de la porta o fenestra, Ma-n glione, Arnese di ferro col quale si tira la porla a sè o »' apre la vetriata. MANOAL, ». m. Manovale. Andar a far el manoal, Andare a portare il corbellino. Cossa fatta da manoal, Cosa fatta brutalmente, bestialmente, goffamente, colte gomita. MANOÈLA (eoli’ e larga) ». f. Manovella o Manovello ; Lieva, Grossa stanga che si mette sotto le cose gravi, per muoverle a-gevolmente. MANOÈLA URL TIMON V. RlSÒLA. MANOPOLA, ». f. Manopola e Manichino, Specie di guanto ad uso delle Donne civili, che cuopre il braccio dal polso sino alla piegatura del gomito. Manòpoli, T. ant. Manopole, Guanti di ferro, che usavansi anticamente nell' armadure. MANOPOLIO, ». m. Idiotismo per Monopolio o Monipolio, dicesi Quando tutti i mercanti d’ un medesimo corpo passano d’ accordo per incarire le mercanzie o per farne alterazione . Quindi la voce Manopolio, si dice da noi anche nel sign. di Raggiro fraudolento; Intrigo; Viluppo; Trama; Cabala. Postura, dicesi a Deliberazione segreta e fraudolenta, fatta da pochi Monopolisti per rincarare i viveri. MANOPOLISTA, s. m. Idiotismo per Monopolista, Noi intendiamo alcuno de' Mercatanti che fanno monopolii. V. Manopolio. MANOVRA, lo stesso che Manctba, V. MANROVERS.V, s. f. Manrovescio o Marro-