24 A D R AFA AF 0 AD INSTAR, avv. Maniera ialina, che si I mantiene fra le persone colte nel signil. di A guisa, A [uggia. ADÌO, Specie d' avv. Addio e A Dio, Modo di salutare amichevolmente. Dar l’adìo, Dar l’addìo o gli addìi, vale Licenziarsi, prender commiato — Dar l’ultimo addio o l’estremo addio, Torre congedo per 1’ ultima volta, che eziandio si dice Dar l’ultimo addio in sign. di Morire. Dar l’adìo al sebvitòr e simili, Dare il concio o il ■puleggia. Dar licenza di partire, Mandar via. Pigliare puleggia o il puleggia, vale Partirsi, andarsene. ADORA, add. Addobbato. Dona adobada db tuto , Fornita ; Ben fornita-, Provveduta-, Corredata V. I’ibn. ADÒNCA, V. Donca. ADONTAIISE, V. in Ofèso. ADOPERAR, V. Doperàr. ADORATÒRA , verbale fera. Adoratrice , femmina di Adoratore. A.DOSSÀR, v. Addossare, e dicesi per lo più iu sentimento lìg. per Incaricare, Dar grave cura o occupazione. Adossàr una colpa, Addossare una col-fa, detto pur fig. vale Accusare, incolpare. Adossarsf. un peso. Addossarsi o Accollarsi che che sia, Prendersi la briga, l’impegno, il carico. ADOSSO, avv. Addosso, In sul dosso. Andar adosso a qualcun, Piombar sopra uno ; Scagliarsi addosso a uno ; Avventarsi sopra ad alcuno — In altro sign. Far l'uomo addosso ad alcuno, vale Atterrirlo. Dar adosso a uno , ‘Dare alle gambe d'alcuno, vale Perseguitarlo, Attraversargli i suoi negozii, ed anche Lacerar la fama d’uno quando è lontano, che si dice altrimenti Suonargliele per di dietro. Ed anche Reprimerlo, rintuzzarlo, tenerlo a freno — Con parole galanti el pare che dà adosso al stolido amor de so fio, Con belle parolctte il padre reprime il folle amore del figlio. Rutak la colpa adosso a uno. V. Bctar. Meterse adosso un abito, Addossarsi o Raddossarsi, Porsi addosso. No so cossa cn’ el caria adosso, Io non so che cosa egli abbia nell’animo, nel pensiero. Butàr adosso uno sora l’altro, Raddossare, vale Porre addosso. Furono raddossati 1’ un sopra l'altro. Abito, che che pianzf. adosso, Abito che gli piange in dosso, cioè Che non gli fa appariscenza. ADOTÀR, v. V. Dotar. Adotar una massima, detto fig. Pensare; Prefiggersi; Stabilire; Risolvere ; Fermare il suo consiglio; Determinare— Portar una opinione, un consiglio, tma massima, un parere. V. Sposar un’ opinion. ADRI AN, Adriano, Nome proprio di uomo. « ADRIANA A RIALTO o in rialto. Antica maniera di dire dei barcaiuoli di traghetto, indicante Una signora che, passando tra- ghetto, non dà nulla di più del tenue prezzo consueto ; quasi spilorcia. E vale anche Sgangherata narrazione di grandi cose, fatta da alcuno. E Dispendio fatto con lusso, con prodigalità, ec. ' ADRÌO. V. I)rio. ’ ADRÌO I)E VU. Specie di esclamazione equivalente a Tapino voi!, ovvero Guai a voi! ADUR, v. ( dal lat. Adducere ) dicevasi fra noi anticamente per Condurre; Menare. ADVOCAZIÒN, s. f. T. antiq. Citazione in giudizio, Chiamata. AFANAR, v. Affannare, Trambasciare, Dare affanno. No afanarse de GNENTE, Pigliar il mon-do come viene, Non affannarsi di nulla. AF.ÀNO, s. m. Affanno, Affannamelo, Dolor di cuore, ed anche Afflizione. Afano de caldo, Afa, Vampa affannosa, fastidio. Afano df, stomego, Stomacaggine; Sto-macazione. V. Stomegana. Ti jie fa afano, Maniera fam. Tu sei ri-cadioso ; Mi dai ricadìa ; Mi fai afa ; Mi spezzi la testa : dicesi ad un importuno. Torse afani, Affannarsi, Prendersi brighe o impacci. V. Torse oati a pelar, in Gato — Prendere affanno di che che sia, Sentir dispiacere per alcuna cosa V. Tra-vagiab. AFAR, s. m. Affare, Negozio, Faccenda, che fu anche detto Bisogna. Afàr df. poche tavole, Affare di poco conto o rilievo. Afàr adatà pf.r mi e per lo , Terren dai miei e da’suoi ferri, detto fig. Afàr cativo, A ¡faraccio. Afàr intrigà o imbbocià , Affare o Negozio intrigato, imbrogliato, implicato, complicato. L’ afàr no xe tanto desperà, Il diavol non è brullo o nero come si crede. Chi vede il diavol daddovero, lo vede con men coma e manco nero ; e vale che L’ affare non è così disperato, come pare. L’afàb s’ha rovinà sul pi’u belo, Appunto ci è caduta la gragnuola nel far della ricolta: detto fig. Il negozio si è guastato in sul buono della conclusione. L’ afàr va ben, Avere o Tener buono in mano, dicesi metaf. dell’ Essere in buono stato l’affare. Aver dei gban afabi, Affogar nelle faccende ; Aver più faccende che un mercato; Aver più che fare che a un paio di nozze; Aver le brache alle ginocchia ; Le faccende mi si affollano. Digf.bìr un afàr, V. Digerìr. Far ben i so afari, Accomodare o Acconciare il fornaio ; Assettare o Acconciar le uova nel panieruzzo o panieruzzolo o pane ruzzo, detto fig. Accomodar benissimo i fatti suoi. Un afàr de un’ora; Un afàr de tre lire, de quatro brazzi, etc. Un coso d’un’ora, di tre lire, di quattro braccia. Ovv. Qualche tre lire, Qualche quattro braccia, Qualche dieci miglia etc. e vale La quantità, la distanza di. Vegnìr benissimo un afar, V. Vegnìr. AFARÈTO,*. m. Affaruccio; Inlercssuccio; Faecenduota, Affare poco importante. AFARON o Afarazzo, s. m. Grande affare, D’importanza o di lucro. Affaraccio è peggiorativo d’ affare. AFEDEDÌA, Affededieci, Sorta di giuramento scherzevole. AFETA, add. Affettato, dicesi a Colui che usa soverchia squisitezza in ciò che opera , o nell’ esprimersi, o nell’abbigliarsi. AFETADÌN, add. Affettatuzzo, Un poco affettato. AFID.AR, V. Fidàr. AFÌN, s. m. Affine, Parente per affinità. V. Missièr, Madona, Paregno, Maregna, Ze-nkro, Nioba, Fradelastro, Sorelastra, Fiastro, Cugnà. AFITALÈTI, V. Fitalèti. AFITANZA o Fitanza, s. f. Locazione o Conduzione di beni — Pigione dicesi la Locazione delle case. Fitto ovvero Affittanza è propr. quella de’ fondi rurali. V. Afi-tual. ; Far un’afitanza , Appigionare, dicesi delle Case ; Affittare, de’ fondi rurali. Pagàr l’ afitanza, Pagare l’appigionamento o la pigione, parlando di case ; Fitto dicesi de' terreni, e s’intende il Prezzo convenuto. AF1TANZIÈR. V. Fitanzièr. AFITAREZZA, s. f. T. de’ Valligiani, chiamasi 1’ Affittanza o Locazione delle valli. AFÌTO, s. m. Fitto ed anche Affitto, Pigione , il Prezzo che si paga da’ fittaiuoli della possessione. Pigione è il prezzo per uso di casa o d’altra abitazione. Alloga-gione o Allagamento, s'appropriano ad uno od all’ altro prezzo. Terratico è 1’ Affitto che si ricava dalla terra. Roba d’afito, Fittereccia. Dab in afito, Appigionare; Locare — Tor in alito. Prendere a pigione, a fitto o ad affitto — Ricondurre un podere, Prenderlo di nuovo a fitto. Sui afiti no gii’é tempesta, Del fitto non ne beccan le passere, e vale II fitto è una rendita che non soggiace a' disastri delle campagne. AFITU AL, s. m. Locatario o Conduttore e Condottore, Quegli che tiene in affitto i beni altrui, sieno case o terreni — Pigionale; Pigionante o Inquilino è prop. Chi tiene a pigione una casa; Jffittuale, Fittuario, Fittaiuolo o Affittaiuolo, dicesi Chi tiene in affitto i terreni altrui. V. Subafituàl. AFLIZ1ÒN, s. f. Afflizione — Afflizion-cella, Piccola afflizione. Co LE AFLIZIÒN NO SE CONZA I [ilALI , Niun pensiero non pagò mai debiti. Per affliggersi non si ripara il male. AFOLAR, v. Affollare, Urtarsi iu folla, Calcare. Se me afòla de le facende, Le faccende o Gli affari mi si affollano; Le faccen-