L U M Luganega. dello In gergo, e per simil. vale Fune. Tacàr a la log\nf.g a. detto fig. Darla colla o la fune ; Cullare uno. Ghe xe più zorni che luganega, Maniera prov. met. Abbiam più tempo che danari. Ricordati che l’anno è lungo, per avvertirci ad avere moderazione nell’ uso di tutto ciò dieci appartiene. V. Morf.lo. LUGANEGHÈR, ». m. Salsicciaio ; Pizzicagnolo ; Pizzicaruolo ; Pizzichervolo e Lurdarudo, Colui cbe vende salami, grasce ed altri simili mangiari. Botkga-da Leganeghèr, Bottega di pizzicheria. LUGANEGHÈRA, s. f. La femmina del Pizzicagnolo, cbe per analogia di altri simili termini così formati potrebbe dirsi, Pizzi cagnaia ; Pizzicamela. LUGARO, o Lugarìn, s. ro. Lucarino e Lucherino, detto anche Acunlide. Uccelletto noto, usato alle gabbie e che canta, detto dai Sistem. Fringilla Spinus. Ha la sommità della t' sta nera, il rimanente del corpo olivastro. El ga i ochi he prf Uogaro. Dettalo volgare e scherzevole, che suol dirsi tanto di chi ha gran vista, alla quale non ¡sfugge cosa alcuna, quanto di chi ha vista corta o debole. Lugaro è il nome d’un prete ima- j ginario. LUCIA, s. f. Scrofa e Troia, La femmina del Porco, che ha partorito. Detto per Agg. a Donna, vale Puttana sozza. I.UGIÀDEGA, s. f. Lugliatica o Luglio-la, La prima uva che viene nel mese di Luglio. LUGItt, s. in. Luglio, Uno dei mesi del-1’ anno. LUCREZIA, Lucrezia, Nome proprio di Femmina. LUIGI, detto per nome proprio, V. Lo- VIGI. LUISA, s. f. Verbéna, Pianta odorifera che si coltiva anche ne’v a si, e fa i fiori del colore di rosa. Chiamasi da’ Botanici Verbena triphylla. LI MADA, s. f. Sguardo ; Guardo ; Occhiata: Veduta. Dar una lemada, Dar un’ occhiata, uno sguardo. LUMAGA, s. f. Lumaca ; Lumacia; Lumtì-uhella : Lumacone ignudo. Animale notissimo, simile alia Chiocciola ma senza guscio, di sostanza molle e viscosa. Linneo lo chiama Li max ater. L'imbrattar eh’ essa fa camminando, dicesi Schiccherare, e la bava Sbavatura. Lemaga del relogio. Ruota lumaca, chiamasi Quella ruota dell'orologio che porta la catena. ' Llmag*. Dicesi pure a persona lenta nel camminare, ed anche ad uomo o donna assai tarda ue’suoi lavori, o nel far checché sia : oude i dettati familiari ed usitatissiiui : LI va via come una lumaga, el par una lumaca. el le una vera lumaga. oc. Boerio. L U M LUMAGI1ÈTA, s. f. Lumachella ; Lutnn-chino, Piccola lumaca. LUMAR, v. Guatare; Guardare; Alluda-re. Attentamente osservare. LUMAROLO, s. m. Voce del Contado, lo stesso che Portalume, V. LUMAZZV, s. f. chiamasi una Lucerna, grande di ferro, usata per lo più da' Pizzicagnoli, ed alimentata con grasso animale in vece d'olio. LUME, s. ni. Lume ; Splendore. 1 eme de la LUNA, Lanipancggio. Lume, dicesi per Notizia, Conoscenza, Intendimento di che che sia — Per vostro lume, Per vostro governo, Per vostra regola. Lume d’ un quadro, Vano del quadro, dicasi a quel vuoto d' una cornice o telaio d’ un quadro, che viene riempiuto da una pittura o da uno specchio. Lume da pescar, Frugnuolo o Frugno- lo, Specie di lanterna o di fanale cbe s’accende in tempo di notte per pescare. La lucerna che v’ è dentro chiamasi Testa e Botta. Lume che pianzp. el morto, Dettato fam. Lucerna mezza spenta ; Smorto e debole lumicino. Getta un lume annacquato o un poco d’albore ; Lume fioco. Lume da Frati,, Bugia, Lucerna fatta a foggia di piccola cassettina bislunga e perciò più adatta a portarsi in qua e in là. Lume da ogio, dicesi Qualunque lucerna che sia alimentata da olio; ma specialmente la Lucerna a mano, ch’è di ferro, e ad uso di persone miserabili, la quale s’appicca dove torni in acconcio. V. Lcsf.. Lumk spazzada o sfazzì, Luce troppo vivida, Che abbaglia. V. Lusòr. Far lume, Far lume o luce o chiaro, Detto metaf. V. in Candelirr. Mocàr la lume V. Mocàr. Morir de la lume. V. Morir. Stuàr la lume, V. Steàr. LUME DE ROCA, s. m. A'Iume detto propr. dai Chimici moderni Solfalo d’allumina, Sale cristallizzato, che trovasi nelle miniere. Dar f.l lume de roca ai pani, Alluminare i panni. Lume rrusà. Allume calcinalo o deac-quificato, chiamasi da’ Chimici moderni lo stesso Allume, che coll’azione del fuoco con-vertesi in una materia bianca ed opaca, di cui si servono i Cerusici per consumare le carni fangose. Le.»ir catika, Allume catino, Altro allume. ch’è un sale artifiziale. LI MEGÒTO. 8. m. Voce di gergo e vale Orologio da lasca. LÙMEPiO, s. m. Idiotismo di chi non sa pronunciar Numero. LUMÈTA. 8 f. Lumettino ; Lumetto ; Lumicino ; Candeluzza ; Lucemetta, Piccola lume. LUMIÈRA, s. f. Lumiera ; Luminicra, Arnese inserviente a portar lumi. Ventola, Arnese di legno e d’ altra ma- L V N 377 teria a foggia di quadretto, con uno o più viticci da basso per uso di sostener candele, e si appende alle pareti per far lume. Lcmirra del sciiiopo o del canon, V. Siihiopo e Canon. LUMLN, s m. Lumicino ; Lumino ; Lumet-tmo, Pìccolo lume. Tengono in camera un piccolo lumino o lumettino acceso. Lumìn de cura o botili spagkòl, Mortaletto o Spirino, T. de’ Ceraiuoli. Candela grossa e cortissima fatta di getto ad uso di tener lume la notte nelle stanze. Fato a mo lumìn, Allucignolato. Lucciola, T. de'Lattaì. Piccolo luminello o Arnese di latta traforalo, da mettervi la bambagia per lumini da notte. LUMINADOR, s. m. Illuminatore o Accenditore, Colui che accende i lumi. LUMINADÙRA, 8. f. Alluminatura, Il far bollire il panno o drappo neU'allume. LUMINAL, s. m. Abbaino, o Finestra sopra tetto, Apertura su per lo tetto per far venir lume o per salire sul tetto. Frale bì dice pure a Quell’embrice forato e fatto a guisa di cappuccio. Luminal de le scale o de lp. cupole, Pergamena, Finestre in allo che danno lume. LUMINARI, s. in. detto fig. Ottimati, quelli cbe per nobiltà e par ricchezza tengono i primi luoghi iu una Repubblica. V. Patrasso. LUMINARIA, s. f. Tributa; Offerta, Contribuzione mensile o settimanale, cbe pagasi dai Confratelli di religiose »istituzioni per la Luminara (Voce antica) cioè per 1’ Illuminazione degli altari e dello Chiese. Luminaria, detto in gergo, vale Occhi; Vista. Luminaria corta o Star mal de luminaria. Aver corta luminaria, cioè aver corta vista, Vedere poco lontano. LUMINÈTO, s. in. Luminello, Quell’arnese di filo di ferro con pezzetti di sughere, elio maltesi a galla nell’olio delle lampone. Detto per Lumetto a Lumicino, Piccolo lume. LUMINOSO, Voce di gergo, detta in forzi di susl. vale Fanale. LHiNA. s. f. Luna. Luna nova, Novilunio; Luna falcata; Lune crescente — Luna gibbosa; dicesi relativamente alle sue parli illuminato nel tempo del primo e dell’ ultimo quarto, apparendo allora cornuta o falcata la parte oscura, e gibbosa o convessa la parto illuminata. ’ Lena piena, Plenilunio ; Luna piena ; Estere in quintadecima. SCOJIKNZÀB A CALAR LA LUNA, Dar la VOÌ- /a _ Calar db la luna, Luna scema ; Luna menomante. Fin de la lena. Luna logora. Scoro de la luna, Interlunio; Luna silente, Spazio di tempo iu cui non si vede la luna. 48