[27.11.19] Sionismo 309 pace avrà ultimati i suoi lavori, sapendo che io non ho alcuna intenzione di continuare nella vita politica attiva, una volta che avrò compiuto il mio dovere verso il Paese, come ministro in tempo di guerra e nelle trattative di pace. Ringrazio e rispondo che per ora non posso rispondere. Alle 15 Consiglio dei Dieci. Vi si discute della frontiera tedesco-polacca, delle rivendicazioni belghe, e poi si fissa una zona neutra da occuparsi da truppe interalleate, in Transilvania, tra ungheresi e romeni, per impedire i conflitti. Si ascoltano le richieste della delegazione armena. II ministro degli esteri austriaco Bauer è giunto a Weimar per trattare coi ministri tedeschi l’unione dell’Austria con la Germania. Ad essa si oppone la Francia, ma molti, anche fra gli italiani, la credono inevitabile. La situazione interna della Germania continua ad essere incerta. Sono scoppiati nuovi scioperi spartachiani a Halle e a Düsseldorf, ed è stata sparata qualche fucilata comunista a Berlino. Monaco è sempre sotto la dittatura degli operai, i soli cittadini che possano possedere armi. 27 Febbraio. Partecipo alle sedute del comitato trasporti (che prende in esame le necessità italiane), del comitato del blocco e della commissione economica. Il Consiglio dei Dieci ha udito le rivendicazioni delle rappresentanze ebraiche che sono divise in due campi. I sionisti propriamente detti, per bocca del capo dell’associazione sionista degli Stati Uniti, Sokolof, chiedono che sia costituito uno Stato sionista in Palestina, escludendone Gerusalemme, che dovrebbe essere posta sotto il controllo internazionale assieme agli altri luoghi santi. A questo nuovo Stato dovrebbero essere avviati i gruppi ebraici, che sono ancora sottoposti a maltrattamenti da parte di alcune nazioni, onde fondarvi colonie agricole. In-