Z E L Regio o Zio paonazzo, Ghiaggiuolo, o Giaggiuolo, Pianta che rassomiglia molto all’ Iride btilboRa, ed è chiamato da’ Botanici Iris Germanica. V. Irios. Obto de zeoi, Giglieto, Luogo dove sono piantati molti gigli. ZELA (colla z dolce) add. Gelato. Rappreso dal freddo. Rappigliato, direbbe«) ad una Sostanza liquida, come brodo, latte ee. che si rassoda o congela o rapprende. ? s. f. Gelatina o Geladina, Brodo rappreso. Geleria è Voce burlesca. Zeladìa, detto per ¡scherzo, vale Geio/i'a. Fi» biiceto o zeladìa de oso, Far ciccioli di uno, vale Tagliarlo in pezzi. Andàb in zeladina DAL gcsto, Maniera fam. Andar in brodo di succiole o in brodetto; Sentirsi imbietolire; Disfarsi pel gusto, vale Provara un grandissimo piacere. ZELAÌA, s. f. Voce antica riportataci nelle lettere del nostro Calmo per Zeladìa. V. ZELAWÌiNA, 8. f. (colla i dolce) Zeìamina o Giallamina e Pietra calaminariu, Pietra o fossile bituminoso, il quale mescolato col rame, produca un misto metallico chiamato Ottone o Rcirne giallo. Trovasi in molti luoghi d’ Europa. ZELAR, v. Zelare. Aver zelo, Esser zelante. Zelai dal rBRDO, Gelare o Gielare e Agghiadare, Divenir gelato pel freddo. ZELO. s. m. (colla z dolce) Zelo, Amore, Affetto, Desiderio, Stimolo dell'altrui e del proprio bene ed onore. Zelo, detto per Freddo, Gelo: Gielo e Ghiado e Gelala, Eccessivo freddo. ZELOSIA, s. f. (dallat. Gelolypia, che barbaricamente fu detto ne’ bassi secoli Gelo-sitas) Gelosia, Passione o travaglio d’ a-nimo degli amanti. Gelosia, detto fig. si trasferisce ad altri Sospetti o timori. Co SE Gl ZELOSIA È SEGNO CHE SB V0L ■eh, Amore non viene senza gelosia. A-more e gelosia ni' hanno il cuor tolto. Zelosia d’ un balcòn , Gelosia , detta altrimenti Grata e Mandorlato o Ammandorlato, Ingraticolato di legno, il quale si tiene alle finestre per vedere e non essere veduto; i vani del quale hanno la figura di rombo e son dftti Mandorle. Zelosia d’ una botega. Dicesi da alcuni per Ramata, Specie d’imposta, cioè di Telai forniti di ramala, che tiensi sulle balconate di alcune botteghe e specialmente de’ Pizzicagnoli, la quale serve per riparare le robe, che si espongono alla vista di ehi passa. ZELÒSO, add. Geloso e Ingelosito. V.In- SELOSÌO. Zelosa coup, una gata suriana, Gelosa tome una gatta, Gelosissima. Zeloso de la so obera, Gelosaccio; Gelosissimo. Geloso, si dice per agg. di Cosa che dia Boerie. ZEN gelosia o che s’operi con esattezza, e da maneggiarsi con gran cautela ; come Affare o Negozio geloso; Strumento geloso ee. ZEMBÀ o Zeheào (colla z doleeì add. Voce ant. Zombato, Percosso, Bastonato. Ora direhbesi Tonfa. ZrHBtl TRE »’ ESSI A COR INDO Al DO PONTI. Percossi tre di essi mentre correvano ai due. ponti. ZEMÈLO (colla z dolce e 1’e aperta) s. m. Gemello, Quegli eh’è nato con un altre in un medesimo parto; dicesi anche Binalo. Fab do zemeli, Binare; e quindi Bina-scenza , Nascimento di due a un corpo. Gemellipara, si dice a Chi partorisce gemelli. La ga tanto de panza, la tara do ze- meli. Ha il corpo a gola, binerà. ZEMÈR (colla z dolce e l’e aperta) v. Gemere; Gemire, Pianamente e sottilmente stillare o versare. Dicesi anche Gemicare e Trasudare; e quindi Gemitìo e Gemiti-vo sust. si dice a Quella poca acqua che si vede in una grolla quasi sudare dalla terra; e dicesi Gemitìo quasi Luogo gemi-tivo, dnvp I’ acqua geme. Gemere, si die« anche per Pianamente lagrimare e piangere; Dolersi, Lamentarsi flebilmente — Gagnolare o Miagolare, vale Dolersi e Rammaricarsi con parole non affatto intese, mescolate con sospiri e singulti — Nicchiare, Quel cominciarsi a rammaricare pianamente che fanno le Donne gravide quando comincia ad accostarsi l’ora del parto. V. Dogizàr. ZEMITO ) ... ,, , w. , „ Zpiuo ) m’ (colla z dolce) Gemito, V. Limo. ZENA o Zina (colla z dolce e l’e stretta) ». f. T. de’ Bottai, Capruggine, Intaccatura delle doghe dentro cui si commettono i fondi delle botti .e simili. Fab e Refì* le zene, Caprugginare, e Ricaprugginare, Fare o Rifar le caprug-gini. ZENAÒR, s. m. T. de’ Bottai, Cupmggi-natoio, Specie di pialla di forma e costruzione particolare, che serve per incavar le capruggini delle botti. I Livornesi dicono Zinna/oio, Voce che s’avvicina alla nostra. V. Zena. ZE>\BO, e anticam. Zenèr (colla z dolce) s. m. Gennaio e Gennaro, Mese primo dell’ anno. Esser un zeneb, Modo fam. Esser fred-dosu. Freddoloso; Imbascialore del freddo , Suol dirsi a Persona freddosissima , che patisce freddo. ZENEALOGIA, s. f. (colla z dolce) Genealogia o Genealogiaj Discorso d’ origine e discendenza di nazione, stirpe, ec. ZENÈR, 8. m. Voce ant. Gennaio. V. Ze- NABO. ZENEB AL. s. m. (colla z dolce) Generale, s’intende Militare. ZENEBAR, v. ant. Generare; Procreare, V. Genebài. ZEN 80!» Zeneràr. dicevasi anche per Cagionare; Suscitare; Destare — Zkneràr sospkti, Generare o Cagionar sospetti, Zensràr fastidio. ZENERO, a. in. Genero, Il marito di mia Figlia. Far d’ una fia cento zenebi, V. Fu. ZEiVÌA, s. f. (colla z dolce) Genia, Gente vile ed abbietta, che anche dicesi Gentaglia e Geniuccia. Zf.nìa da basca. Specie di tappeto, che si mette nella gondola dalla prora al trasto, e sul quale si posano i piedi. ZENOC1I1ADA, s. f. (colla z dolce) Colpo di ginocchio. ZEINOCQIATORIO, s. m. Inginocchiato- io, Arnese di legno per uso d'inginocchiar-visi su — Altarino si chiama P inginocchiatoio a foggia di allarA che si tiene allato al letto per inginocchiarsi e farvi orazione. ZEiVOCIIlÈLO ) ... . . . ZENOCIIIÈTO ) 8' m’ ( 1 dolce) (,l~ nocchietlo, dim. di Ginocchio, Piccolo ginocchio. Ginocchiello, dicesi alla Piegatura ch’è tra le zampe e la coscia de’ polli. Zenochieto de porcelo , Ginocchiello, Il ginocchio del porco spiccato dall’ animale. ’ Zenociiièto, detto in T. de’ Vetturali , Pastoia, Certa fune che si mette a’ piedi delle bestie da cavalcare — Pasturale , Quella parte della gamba delle bestie sulla quale si mettono le pastoie. Far de zenochieto, V. in Zknochio. ZENÒCUIO, a. in. Ginocchio, Quella parte la quale inginocchiandosi si posa in terra. Far de zknochio o de zenochieto, Giuu-car di ginocchio, cioè Urtar col ginocchio quello di altrui mentre si sta seduti a lato per qualcli» motivo. ZENOGI1IÒN’, avv. finocchione o Ginocchioni, Posato sulle ginocchia. Star in zknochjòn o in zknochio, Slar ginocchioni o ginocchione. Butabse in zenochiùn, Prostrarsi. ZEINSÀLA , (colla z dolce) s. f. detta più comunemente Mossato, Zanzara o Zen-zàraeCulice, Animaletto volatile, piccolissimo e notissimo, che pugne e succhia il sangue; detto da Linn. Culex pipiens. ZENSALIERA, s. f. Zanzariere o Zanzariere, Arnese per lo più di velo che attornia e cuopre il letto per difenderlo dalle zanzare. ZENSAMÌN, che altri dicono Zenzamìn (colla z dolce) s. m. Gelsomino e Gesmino , Pianta e Fiore notissimo, di varie specie, ma tutte del medesimo genere. Moi ne abbiamo le seguenti qualità. Zensamìn de Spagna, Gelsomino di Spagna o Gelsomino Catalogno, Fiore bianco e di gratissimo ma acuto odore, la cui pianta si chiama da’ Sistem. lasminun gran-diflorum. Zknsadìn saltadego, Gelsomino comu-102