642 S E L blico Cimitero, non conosciamo più il Sagrato. V. Sagra. SEGUÌO, add. Seguilo, da Seguire, cioè Passato, Avvenuto, Succeduto. SÈGUITO, 8. m. Seguito ; Seguilamenlo, cioè Accompagnamento, Comitiva. Seguito del discorso, Continuazione. In seguito, detto a modo avv. Uopo; Dietro ; Poi, Ovv. Successivamente, Dopo qualche tempo. SEGURADÒR, s. no. Assicuratore, Quegli cbe assicura le merci che vanno iu mare, V. Sicuradòr. > SEGURANZA, s. f. Carta di sicurezza, Voce di nuovo uso venutaci colla Democrazia e continuata sotto il Governo italico. Certificato a stampa cbe si rilasciava dalla Polizia ad ogni Cittadino, iu cui si marcavano il nome e la descrizione personale dell'assicurato. segurVr o Sicuràr, v. Assicurare. SegurIrse el fan, Accomodare o Acconciare il fornaio, vale Assicurarsi d’avere a vivere a sufficienza. Skuurarse ben in casa, Assicurarsi ; Cautelarsi. SEGLlUìZZA, s. f. Voce ant. Sicurezza. SEGÙRO, s. in. Segno nuziale, Arra o Regalo cbe fa lo sposo alla sposa, nell'atto di promettersi. Ei. seguro in tu le mas, tl sicuro, vale il Pegno: quanto basta per assicurar l'azione del creditore. SEGURO, avv. V. Sicuro avv. SEGURTÌ, s. f. Sicurtà; Sodo; Pi e ¡meri n ; Fideiussione. Tocìr i.a seuurtà, Far assicurazione ; dicesi delle merci che si mandano per mare. SELA, s. f. (co!l'e aperta) Sella (i Siciliani dicono Sedda, quasi Sedia), Arnese del cavallo, su cui monta il cavaliere — Arcione si prende talvolta per tutta la sella ; ma dicesi propr. Quella parte delta sella e de’basti di’è fatta a guisa d’arco; quindi Arcione anteriore e posteriore — Burella si chiama Ouella parte archeggiata che rileva sul fusto della sella ; e s‘è davanti di-cesi Burella anteriore, so di dietro, posteriore. Pare quindi che Burelle sia sinonimo di Arcione — Sugheri dicono i Valligiani ai due lati dell’ arcione. Randello della sella, chiamasi Quel pezzo curvato in arco che si mette alla sella — Bardella e Bardellone, dicesi a Quella specie di Sella con pochissimo arcione dinanzi e quasi spianata. Cavalo senza sela. Disellato—Mkter la sela a us cavalo, Sellare un caval- lo — Cavar la sela, Disellare. SÈUEMO. s. m. Sedano e Appio, Ortaggio notissimo e comune, detto da’Sistematici Apiurn graveolens. Gambe de seleno, V. Gamba. Salsa da seleni, Pinzimonio. Specie di Salsa fatta con olio, pepe e sale, per condimento di sedani che si mangiali crudi. SELÈR. s. m. Sellaio, Colui che fa selle — S E M Cofanaio, Facitor di bauli — Bastaio o Bastiere, Che fa o vende basti — Briglia- io, Che fa o vende briglie. SELERVTAMEYfE, avv. Scelleratamente e Sceleratamente. Roba fata seleratahente, Roba fatta alla peggio o a scatafascio, senz'ordine, malamente al sommo. SELESAR, V. S\lizàr. SELESE, V. Salizo. SELETA, s. f. Seggettina, Seggetta piccola, che ba il forame nel fondo per uso di andare del corpo i bambini — Sellino è dim. di Sella. SELMO, s. m. T. de'Pese. Specie A'Asteria o Stella marina. Sorta d’Animale marino fatto a forma di stella, detto da Linneo Asterias Ciliaris. Il suo carattere è l'avere i raggi lunghi, flessibilissimi, dovunque forniti di lunghi pungali. SELMO A COMPASSO, s. in. T. de'Pese. Asteria caudata, Altro animale marino iu torma di Stella, detta da Linu. Asterias Ophiura, che ha per carattere cinque raggi semplici molto allungati e fragili, e presso che rotondati. SELMO DE LE GRANCÈOLE, s. in. T. de'Pesc. Specie di Granchio marino a coda eorta, detlo da Liun. Cancer tribulus. Ha per carattere specifico il torace con otto spini, i piedi filiformi, e il rostro diviso. Questo granchio, somigliando in qualche modo al frutto della Pianta Tribulus aqualicus o sia Trapa natuns (V. Trigo-li), ba quindi riportato dai Naturalisti il nome sistematico suddetto. Non è buono a cibo; è frequente SEMA, s. f. (coll’e stretta) Sementa o Semente, noi diciamo al seme di alcuni vegetali, come de’ poponi, de’ cocomeri, ma non a quello delle insalate, del petrose-niolo, del sedano, de’pomidoro e simili, che si chiamano Semenze o Semenzine; e nemmeno poi al Seme del pesco, dell’albicocco. del susino eto. che si dice propr. Osso. Quindi Sementi di popone, di cocomero, di petrosemolo etc.. V. Semenzina. SEMlDA. s. f. Lattata; Orzata, Bibita preparata con sugo di sementi di popone o di mandorle e con zucchero. SEMBLÈA. s. f. Assemblea, Adunanza di persone in un determinato luogo per far parlamento e risolvere. E idiotismo. SEMBRVR. v. V. I N9P.BBRÌR. SEMBRE, Voce antiq. Sempre. SÈMEN s. f. Seminazione o Seminagione, L’ atto di seminare — Tempo de la sÈME\t, Tempo di seminare. — A Treviso chiamano Sèmesa, la Scriminatura eh’è quel solco iu sul cranio onde in due parti dividonsi i capelli : forse dal lat. Semita , sentiero. Semema, dicesi anche per Sementa, V. Semenza. Sbsena chiamavansi anche tutte quelle pietruzze che si mettono ne’ Terazzi per dar loro maggior consistenza e vaghezza. Se le pietruzze son grandicelle, il Teraz- SEM zo dicesi de Seme.va grossa, se sono minute, dicesi de Semena mesca. SEMEYA, s. in. Seminato, Luogo dov'è sparso su il seme. Seminato, add. dicesi di Campo o terra ov’è sparso il seme. SEMENADY, s. f. Seminatura; Seminagione, 11 seminare. Far o Dar usa seuenada de fasoli, Far seminatura di fagiuoti o Seminare fagiuuli. SEMLNADÒR, s. m. Seminatore o Semen-tatore, Quegli che sem.ua — Seminatrice, alla Femmina. SEMEiNAK, v. Seminare e Sementare, Gettar il seme sopra la materia atta a produrre. Tornar a semenàr, Ringrunare. Bisogna semenàr a bonora, Chi pretto semina raccoglie, e chi tardi ha doglie. Seminare, dicesi fig. per Spargere, Divulgare, Disseminare; e si dice d'alcuua nuora. Seminar la discordia o la zizzania, dicesi uell’u8o per commetter male fra le persone. Su di cbe fu detto proverb. Quel che si semina si raccoglie; Chi semina gu ji raccoglie malanni; e ancora Non vada scalzo chi semina spine: cbe valgouo Chi fa male male s’aspetti. Cui semesa sos racogwe, Un semina, l'altro ricoglie ; Un lieva la lepre e l’altro la piglia; Un tende la rete e l’altro piglia gli uccelli; Un fa miracoli e l’altro raccoglie i moccoli; Come la triglia, non la mangia chi la piglia, Dicesi di Chi non coglie frutto dalle sue fatiche. Skmenìh us ter azzo, Seminare o sia spargere nel Terazzo quando si fa le pietruzze che debbono dargli consistenza e vaghezza. V. Sembra. SEMENARIO, s. m. Seminario, Luogo di educazione pei giovanetti inieiati al elencato. SEMENVRISTX. s. m. Seminarista, Voce dell’ uso, Colui eh’ è in educazione in un Seminario. SEMENASÒN (colla s dolce) Voce ant. Seminagione, V. Semenì. SEMENVTO, s. m. Seminato, V. Sebenà. SEMENZ A. 8. f. Seme ; Semenza; Sementa e Semente, Nome generico di tutti i semi vegetali. Dicesi da noi anche per Seme o Sperma, la Genitura o sia Quelli sostanza del-P animale in cui sta la virtù del generare. Quindi dicendosi talora bassamente per oltraggio, Semenza forca o simile nel sigu. di Famiglia, s’intende Genìa o Generazione o Razza vile e malvagia — Nato de centomile semenze, detto per ingiuria, Nato di cento ulbumi, cioè Nato di donna impudica, e d’ incerto padre. Semenza, dicesi anche senza intenzione d’oltraggiare, per Discendenza. Stirpe — Il nostro Andrea Calmo in una lettera seritta in lode del patrizio Francesco Salomon, dice clie questo discende dall’ astica e famosa semenza dei Centrasigui.