270 FL O F O D F O G passandolo a cavallo o a piè — Passare a nuoto, Nuotando. I fiumi cresce a più non posso, Crescono i fiumi disordinatamente. Sono cresciuti i fiumi per la gran pioggia ; Sono al-Valtezza massima degli argini', Cresciuti quasi a trabocco ; Minacciano di straripare o d'uscire da' loro termini o di soverchiare gli argini, V. Rota. Ficmf. incassa, Fiume incassalo o arginalo. Roba tortada zo dal fiumi, Roba a Materia fluitata-, o Pietre fluitate. Fiume d’ eloquenza, E un fiume del parlare, d"eloquenza, un torrente d'eloquenza, vale Copia di dire — Affluenza detto assolut. si prende fig. per Eloquenza. FIUMÈRA, s. f. Fiumana-, Fiumara e Filini aia. FIUMESÈLO) , FIUMFTO ) s' m‘ ”,umtce‘l°> Fiumet- to ; Fiumicino e Fumiciattolo. FLAC o FRAC, s. m. T. de’ Sartori. Dicesi all’abito da uomo o sia al Giustacore che si usa modernamente. FLAGÈLO, s. m. Flagello. Flagello-, Filatèra o FUàttera , vale Quantità, moltitudine, sequenza di alcuna cosa —r Ghf. xk un flagelo he oseli, C è un flagello d' uccelli. FLATO, s. m. Flato e Flatuosità. Roba bona pe* i flati, Carminativo, Che carmina i flati Carminare, detto fig. vale Risolvere, dividere e dissipare i flati. Carminare le ventosità. FLATOSITÀ, Lo stesso che Flato. FLATÒSO, add. Flatuoso-, Enfia/ivo-, Che genera flati — Ventoso, che genera ventosità. FLAUTO, ì. m. Flauto, detto anche bassamente Fiotola, Strumento musicale da fiato, notissimo— Flauto traverso, V. Traversie. Flauto o Pinco, dicesi un Bastimento da carico. Detto in gergo vale il Aaso, V. Camìn. FLEBOTOMO, s. m. Voce dopo la nostra politica rivoluzione ora conosciuta e parlata dalle parsone «olte iu vece di Chirurgo; ma s’intende Quello che caccia sangue. Se De’Dizionarii si trovano Flebotomia e Flebotomare , sembra che dovrebbero easerv i ancora Flebotomo o Flebotomisla; ma non vi sono. ¡Nel Panlessico però non mancano. FLEM V, s. f. Flemma, cioè Pazienza, Moderazione; ed anche Tardità, Lentezza. Flema, detto per Agg. a Persona, Ser agio-, Posapiano-, Flemmatico —In altro sign. Paziente-, Posato; Moderato—Dicesi ancora per Acqua cheta, cioè Uomo che stia cheto, ma operi con somma accortezza. Vardarse da le flemk, detto fig. Acqua cheta vermini mena, per avvertirci di Star guardinghi dai flemmatici, i quali hanno un carattere differente dall’apparenza. FLOCO, s. m. Flocco, T. Mar. Vela triangolare, che si mette in cima d’un bastone, p er ciò detto di flocco, situato sul boni- presso ; e che scorre per una corda detta Straghetto di flocco (Stragia), la quale dalla cima del bastone va a passare in un bozzello sotto alle crocette di parrocchetto. Floco o Vela df. fortuna, Cecarola, Vela o Pollaccone più piccolo del mezzo vento, di cui si fa uso allorché il vento diviene eccessivo. FLORANS, s. m. T. de’Setaiuoli, Folas-se, Voce Fiorentina. Specie di stoffa di seta notissima. FLORIS. Esser in floris, Essere in ista-to florido o fiorente. FLOSSÀR, Affloscire, Divenire o farsi floscio, cioè Fievole, Snervato — Dare nelle vecchie vale Mancar di vivezza, ohe anche dicesi Cascar fra le vecchie — Fare un gran calo, dicesi di Uomo di’è diminuito di forze e di sanità — Dare in mala sanità, Cominciare a non godere buona sanità. Tutte maniere che hanno affinità coll’ Af-floscirc. FLOSSO, add. Floscio; Floscido; Flacido; Leno; Snervato; Lonzo. V. Fono. Deventàr flosso, V. Flossàr. Carta flossa, Carta dilegine o lena, Di poco nervo. FLOTA — Flota de zf.nte, Frotta; Moltitudine; Calca; Pressa. FLUSSO, s. m. Flusso; Dissenteria; Mal di pondi. Flusso senza sangue, Scorrenza o Soccorreva. Flusso dbl Cavalo, Aragaico, sust. Flusso de mar, Flusso marino. V. Ce-yente. Flusso, Termine di giuoco, Frusso o Frussi, Dicesi Quando le quattro carte a certi giuochi sono del medesimo seme o del medesimo valore. Vago per flusso, Sto a frussi,^vale Cercar di far frussi. Far flusso in do, Far la pariglia. Flusso e replusso, V. Reflusso. FLUVIO, s. m. Profluvio, Corso e abbondanza per lo più di parole. FO, maniera antica, che s’incontra del continuo nelle scritture vecchie per Fu. FOCA, s. f. T. de’ Pese. Foca o Vecchio marino, Animalo quadrupede dell’ordine degli Anfibii, detto da Linn. Pfi oca vituli-na. La parto anteriore della sua testa molto 8’avvicina a quella della Lontra. FODRA, s. f. Fodera; Fodero e Fodro e Soppanno. Fodra da banda, T. de’Calzolai, Tramezza, e Tramezzo, Striscia di cuoio che si cuoce fra il suolo ed il tomaio della scarpa. Fodra dei stramazzi, cussini etc. Guscio. Fodra d’una porta o simile, Spranga, Legno che si conficca a traverso per tenere insieme e unite le commessure d’una porta. Fodra de tartaruga, Fodera. Fodra o Frqda d’una nave, Fodera 0 Ribordo, Secondo ordine di tavole che si pongono sopra la colomba per fare la bor- datura d’un vascello fino all’ incinta esterna. — Fasciame interno, dicesi Un rivestimento di tavole nelle parti interne del vascello. \. Infassadira. Fodre de le scarpe, Fascinole; Fascette; Formanze, Strisce d’alluda con cui si soppanna in giro l’orlo interiore de’quartieri per le scarpe. Fodra del naso, Detto in gergo, vale il Culo. FODRV, add. Foderato e Soppannato, Di-cesi delle vesti. Ochi fodrai de persuto, Locuz. fam. Occhi allucinati cioè Abbagliati. FODRVDÙRA, s. f. Foderatura. FODRÀR, v. Foderare; Soppannare: dicesi delle Vesti. Foiirar una vela, Addoppiare una vela, Cucire ad una vela delle strisce o pezzi di tela a traverso, perchè duri molto tempo. Foiirar de tole et. pian d’una camara, Intavolare una stanza, vale Impalcarla con tavole. FODRÈTA , s. f. Foderetta, Leggera fodera. FODRÈTO, s. ni. Guainclla dimin. di Guaina. FODRIiV, s. m. T. de’Calzolai, Strisce/te di cuoio, Sostegno che si mette alle oreo elite delle scarpe. FODRO, s. m. Fodero; Fodro; Guaina e Vagina. Mf.ter in fodro, Inguainare; Rinfoderare. Quel dai fodri, Guainaio, Maestro di far guaine. FÒFANO, s. m. detto anche Palòto, e Scu-liéro. Nomi volgari dati all’ Anas Clypea-ta di Linn. Specie d’Anitra selvatica, chiamata in Toscana Mestolone e Fistione e da’Francesi Souchet. È abbondantissima nelle nostre Valli; ed ha il becco allargato ed incurvalo ne’lati a guisa di cucchiaio rovescio. È buona a mangiare, ma inferiore al Mazzorino, con cui però alcuni mena avveduti, allorché è spennata, la confondono, essendo presso che della stessa grandezza. Ma la diversità del becco è sensibile per conoscerla. FÒFANO, add. Goffo; Malfatto, e s'appropria a certi vestimenti che non s’adattano bene alla persona che li porta. FOF.VR, lo stesso che Slovàr, V. FOFIO, add. Lonzo; Floscio, e per ischep- • zo Bofficione. V. Flosso. FOGADA, s. f. dicono i Maniscalchi alla /»-fiammagione della bocca nel Porco, che gli reca gonfiezzza con rossore, calore al palato ed alla lingua, inappetenza, difficoltà d’inghiottire, malinconia e febbri. FOGARON, 8. ni. Focone, Fuoco grande. Baldoria, Fiamma appresa in materia secca e rara, onde tosto s’apprende e tosto finisce. Capannello ed anche Capannuccio, dicesi a quella massa di fascine, scope, stipa o simile, fatta per appiccarvi fuoco e abbruciarlo per allegrezza o altra cagione.