Z 0 G l’anello, Giuoco di gioventù che si fa in questo modo. Prendesi un anello e s’infila in un lungo cordone. Tutti i giuocalori seduti si accerchiano (tranne uno che resta in piedi nel mezzo) e tenendo nelle due mani il cordone ben teso ed aneli’ esso accerchiato, fanno scorrere P anello, cercaudo ognuno di allontanarselo per non rimaner soccombente. Il giuocatore eh’è nel mezzo della brigata, correndo dietro all'anello cer ca di coglierlo; e rimane perdente colui fra i seduti, dinanzi al quale P anello vien colto, e sottentra in luogo del primo; e così successivamente. Zogàr a la pagieta, Giuocare alle bu-schette, Giuoco da fanciulli, nel quale si pigliano tante fila di paglia o d’ altra materia simile, quanti sono i concorrenti al premio proposto; e quel filo cui tocca il premio si fa o più lungo o più corto degli altri. Zogàr a la roliiva, V . Rolina. Zogàr a l» semola, Giuocare a crusche-iella, Giuoco di fanciulli o di donnicciuole, in cui fanno sur una tavola un monticello di crusca e vi mettono quei quattrini che vogliono giuocare. Quindi mescolandosi ben bene da uno de’ gluocatori a ciò deputato, si fanno tanti monticelli di crusca quanti sono coloro che giuocano. Questi tirano le sorti a chi debba essere il primo a pigliare uno dei detti monti, dovendo restar P ultimo per colui che gli ba fatti. Zogàr a la taca o a dar la taca, Cu-latlarsi o Acculattarsi. E passatempo da ragazzi, ma è specie di pena e di tormento dovuto a colui eh’ è acculattato. Quattro ragazzi pigliano uno per le braccia e pei piedi e formandone un quadrato lo sollevano e gli fanno battere il culo in terra tante volte quante merita il suo fallo o perdita che ba fatto in altri giuochi. Zogàr a la taolf.ta. Fare al mazzolino, vale Giuocare ad una sorta di giuoco, che fanno i fanciulli col prendere ciascheduno di essi il nome d’un Gore, fingendo volerne formare un mazzo; e chi non risponde subito quando vien nominato il suo fiore, mette pegno, e non può riaverlo se non adempie ciò che se gl’ impone: loccbè si dice Far la penitenza. Zogàr a la ¡tirandola, V. Zirandola. Zogàr al balòh, Pallonare o Giuocar al pallone. Il pallone è una grossa palla da giuocare, fatta di cuoio e ripiena di vento per mezzo d’ un buco, che al di dentro sta chiusa con un’ animella, al quale si dà col braccio armato d’ un bracciale di legno armato di punte. V. Brazzàl — Zogàr al balòm de uao, detto fig. Tragiocare uno, Tirar uno in qua e in là; voler uno una cosa e P altro un’ altra. Zogàr al beco mal vardào, Detto antiq. e furbesco, e vale Far all' amore. Zogàr al bigliardo, Giuocare al bi-gliardo o al trucco a tavola, V. Bigliardo. Zogàr al birisis, Giuocare al biribisso. Giuoco di mera fortuna con 32 punti, che si Boerio Z 0 G fa col cavar una delle 32 palle che slatino in un sacchetto, e che corrispondono ai detti punti. Se sorte il punto giuocato, il vincitore guadagna 32 volte di più della sua moneta. Zogàr al biscolo, Fare a bilancia, che dicesi Altalenare o Fare all’ altalena , Giuoco da fanciulli. Si bilica una trave o simile sopra d'un'altra all’ altezza da terra di uuo o due braccia; sullo due estremila della quale montano a cavallo due fanciulli e si vanno per la gravila rispettiva spin gendo su e giù bilanciandosi P lui l'altro. Zogàb al campaxòn, Giuocare a piè zoppo, Si segna in terra un determinato spazio e se lo cammina a piè zoppo, movendo col piede e buttando da uno all'altro segno una piastrella o simile. Zogàr al cavàlo, Giuncare al cavallo, Specie di giuoco che fanno 6pesse volle i fanciulletti prendendo un bastone e mettendoselo fra le gambe, e così camminando a cavallo sopr’ esso, come se fossero a cavallo. Zogàr a le balocàb, Fare alla neve; Baloccare o Baloccarsi, Scagliarsi scam-bìeTolmente le pallottole di neve; il che si fa d’inverno tra fanciulli. Zogàb a le bobele, V. Zogàb a le sbo- CHIK. Zogàb a le bboschf.te, V. Zogàb a la pa-gieta. Zogàb a le buse, V. Zogàb ai ossi. Zogàb a le cojiabb, V. Zogàb a la CO- MAR ETÀ. Zogàb a le «aratole, Giuocare a scaldamani o Fare a scaldamane. Giuoco, in cui quattro fanciulli o più s’ accordano e ciascuno mette le mani ordinatamente sopra quelle del compagno, e poi vanno cavando per ordine quella mano ch'è in fondo e mettonla di sopra alle altre. In esso paga la pena chi erra cavando la mano quando non tocca a lui. Zogàb a le mabekdàe , Far le meren-ducce. Imbandire una mensa tra fanciulletti e fanciulline di quello ch’è lor dato per merenda, distribuendo tutto in piccole particelle in piccolissimi piattellini. Zogàb a le piavole, Fare a’ bambini, a’ fantoccini, alle mammucce o a'fanciul- li, Il divertirsi che fanno le fanciulle specialmente con fantocci. Zogàb a le sbochie, Fare o Giuocare alle pallottole, V. Sbochia. Zogàb a le scomiariole o a scoxdabio-la, Fare a capo niscondere o a capani-scondere, Giuoco nel quale uno 8Ì mette col capo in grembo a un altro, che gli tura gli occhi ; gli altri gli si nascondono e gli danno cenno; il bendato va cercaudo di coloro che sono nascosti e trovandone uno lo benda in sua vece. V. Co-co. Zogàb al oobo o a zokzi o a vf.bga e bastòk, Fare all’aliosso. L’Aliosso è quel-P osso che trovasi nelle gambe dì dietro di tutti gli animali d’ unghia fessa, come nel-P agnello, nel bue ec. Lateralmente ha due ZOG SI7 altre facce, benché un po’rilevate, in una delle quali appare come un segno S, e nel-P altro una specie di 8, e queste due parti sono le più difficili a rimanere scoperte. L’Aliosso si butta in tavola alla sorte, come si fa del dado. La parte concava si chiama Buco; l’opposta Pancia o Gobbo; la faccia del segno S si dice Bastone; P opposta Re o 1 erga Quello dei giuocalori che fa apparire Ite o Verga, comanda; l'altro del segno S ha il bastone por eseguire gli ordini del Ile; quello elio fa buco è immune da pena; ma chi fa pancia o gobbo, è condannato dal ite a qualche penitenza, conio sarebbe di sferzate sulle mani e simili. Zogàb al loto, Giuocare al lotto ch’è Arrischiare i suoi danari al lotto pubblico. V. Loto — V. Zogàb a tombola. Zogàb al midi , Giuocare al sussi. In questo giuoco più ragazzi posano per ritto in terra una pietra e vi mettono sopra danaro. Quindi allontanatisi tirano una lastra nella della pietra che chiamasi il Sussi, e se questo Sussi è colpito, i danari sono di quello che li fece cascare; se però sono vicini alla sua lastra. Il vincitore è chiamato Ite e il perditore Mida o Asino. Zogàb al mexìn, lo slesso che Zogàr al pandòlo. Zogàb a le brombole, Farle bomboli! (Lucchese) Far alle bolle di sapone (Fiorentino) Far sonagli, Specie di giuoco fanciullesco consistente nell’ attrarre con una cannuccia un po’ di saponata posta in qualche vaso, e soffiando quindi fortemente, mandarne in aria de’ globetti o sonagli, che in breve momento si convertono in nulla. Zogab a la giostba, Correre in chinta-na, Specie di giuoco che si fa da più persone, le quali sedute sopra de’ cavalli di legno che girano intorno ad uu palo di mezzo a cui sono attaccati, cercano d’infilare e portar via un anello de’ varii che stanno appesi ad un'asta, che sporge in fuori da un fianco del luogo ove si giuoca, e ciò nel mentre che i cavalli girano con tutta rapidità, per la scossa che vien data loro in principio del giuoco. V. Cabosél. Zogàr al palamagio, V. Zogàr ai zucoli. Zogàb al pa>dolo, Giuocare al’a lippa o a Arè buse. Questo giuoco si fa con due mazzette, una appuntata da due capi, che è detta Lippa e P altra assai più lunga, che è detta Mazza, e con quest’ ultima si fa balzare in aria la prima. V. Pa.vdolo e Lipa. Zogàr al sete e mezo, Giuocare o Fare al sette e mezzo. Giuoco di carte che si fa in molli, ove uno ticn banco e dà agli altri una carta alla volta. Le figure contano mezzo punto e gli assi uno. 11 primo che con due o più carte compone sette punti e mezzo, vince la posta; chi lo passa perde; e chi fa meno perde in confronto di quel che ha fatto di più sino al sette e mezzo. Zogàr al sessi, V. Zogàr al madi. Zogàr al sbksami.v, Io stesso che Zogàr a la taoleta, V. 103