M K Z ra ad uno de’ suoi poli, presa sulla superficie slessa della Terra; ed è la diecimilione-sima parte di tale distanza. METÙA, s. f. Mettitura ; Ponimento, Il porre. Metùa, detto in T. di Rigliardo, Achilia, Il rnandir la palla al bersaglio di colui ebe primo ba da giuocare. Mf.tùa de cavalieri, Messa di bachi da seta, Il far nascere e allevare i bachi. METÙO,add. Voce ant. da Mettere. Lo stesso che Messo V. MEXO, scrivevasi antic. per Mezzo, V.Mezo. MEZÀ, s. m. e nel plur. Mezài, Mezzado; o Mezzanino, propr. Quelle stanze Del primo piano de’palazzi, che sono notabilmente più basse degli altri piani. Siccome poi ue’ mezzani sogliono i Mercatanti tenere il loro Banco, e gli Avvocati il loro Studio; cosi la parola Veneziana Mezà venne estesa a significare Banco o Scrittoio di negoziante e Studio d'avvocato. Se la stanza finalmente serve per uso di studiare e di scrivere, può dirsi Studio; Studiolo; Scrittoio. Mezà terèn. Terreno, dicesi ad una stanza rasente alla terra, presso alla porta. ZoVENE DE MEZÀ V'. ZoVENE. m- Mezzanino, Sinonimo di HEZAblU } Mezzado. MEZALANA, s. f. Mezzalana o Accettano, Sorta di panno. MBZALÙNA, s. f. Lunetta, Quello spazio o mezzo cerchio, che rimane tra 1’ uno e l'altro peduccio delle volte. Mezzaluna, chiamano anche quel Coltel- lo da minuzzare di cucina, eh’ è fatto a mezza luna. MEZÀN, s. ni. Mezzano, Mediatore, e dicesi per lo più de’ mediatori di contralti. Mezzano, vale appo noi per Ruffiano. V. Rufiàn. Mkzin de l’ Adese, Mezzano dicesi quel che i Toscani chiamano Iso'a, ed è così detto perchè sta nel mezzo a due rami del \ Fiume, eome nell’ Adige, e nel Po e in altri fiumi. Dicesi anche Bonetto, perchè è come un Imbonimento. Mszix, add. Mezzano, Dì mezza mano, vale Mediocre, tra grande e piccolo. Quindi Mezzano diciamo per agg. a quel Fratello o a quella Sorella che sono fra il maggiore ed il minore d’età. MEZANA, g. f. Mezzana, T. Mar. chiamasi la Vela che si spande alla poppa del naviglio. Cazzar la mezana, V. CazzIr. Mf.zàxa, T. de’ Pese, valligiani, dicesi aii una parte della rete cogolaria. V. Cogolo. MEZAMN, s. m. T. antiq. chiamavasi una Moneta di rame Veneta antica, dei valore di due soldi o sia di mezzo grosso, stampatasi circa il 1530 dal Doge Francesco Dandolo, la quale valeva allora sedici piccoli. MEZARÌA, g. f. Mezzo, Quel termine eh’è ugualmente distante da’ suoi estremi, che anche dicesi figur. Medituttio. MEZARIÓLA, g. f. o Mezaeola. Ampolletta ; Orinolo a polvere. MEZ Mezariola, in T. di palazzo vale Un quarto mezo a ste ciimcole, In questo mezzo ; Intanto. Mkter de mezo, Inframmettersi ; Spur-tir le contese; Frammettersi — Sempre EL DIAVOLO SE METE DE MEZO, V. DlAVOLO. Meter in mezo qualcossa, Tramezzare — Metf.r in mezo qualcùn; Mettere in mezzo, vale Ingannare, Gabbare. V. Tor in mezo. Mezo coto, Guascotto, Si dice de’ carnami. Appropriato all' uomo, Atbiccio o Alticcio, di Chi è alquanto alterato dal vino. Mezo fato, Verdemezzo, Agg. di Frutta. Mezo seco, Verdesecco ; Soppasto, Quasi appassito. Per mezo de cara mia, Bimpctto ; Vi fronte ; In faccia della casa mia. Proprio in mezo, Mezzo mezzo, cosi replicato, vale II mezzo appunto. Tor el mezo, Temperare ; Accomodare. Tor in mezo qualcun, Accalappiare; Gabbare; Ingannare ; Mariolare — Tor In bezo dui parie e l’ altra, Cucire a 31 I C 415 refe doppio, Ingannar con doppiezza l’una e l’altra parte. Tor in mezo qualcùn, parlando di giuoco, Mettere in mezzo, vale Passar d’ accordo con alcuno per ingannare il terzo. Una cossa de mezo, £',»’ intende acqua e non tempesta, Moderazione iu tutte le cose. MEZOLÈKA, (coll’e larga) s. f. Tondo, Certo arnese piauo e ritondo senza piedestallo, per lo più di stagno, per uso di tenervi sopra i bicchieri e '1 fiasco in sulla tavola. MEZOTERMIME, a. m. Scappatoia ; Gretola; Sulterfugio, Scusa affettata — Vale ancora per Ripiego; Espediente ; Mezzo ; Temperamento ; Rimedio. MEZOYENTO, V. iu Vento. MI, Io e Me, Pronome — Mi so, Mi vago, Mi stago a veder, Io sii o suno; lo vado; Io sto a vedere. I)a mi a tu, Da me a voi; Da tc a me: A quattr' occhi. In segreto. Da per mi, Da me da me, cioè Da me solo; Da per ine o Di per me. Proprio con mi, Meco medesimo; Meco stesso. Mi, talvolta vale per Miei — 1 ni parenti ; I mi abiti, I mici parenti; l miei ubiti. Per mi o Secondo mi o In quanto a mi, Secondo me; Secondo il mio parere; /I mio giudizio ; In quanto a me; A mio avviso; A mio credere. Mi come mi ; ovv. Mi per mi, o Come mi, lo com’io ; Io per me; Ouanl'a me; Per la parte mia ; Per me. Io coni' io, sou contento etc. L’ 4 mio de mi, dicono gl’ idioti per dire Egli è mio o di me ; È roba mia. Ou »rato mi! 0 bravo me. Maniera fa-rnil. onde uno si loda o di aver indovinato che che sia; o suggerito un huuu consiglio; j o aver fatto qualche bella azione che meriti lode. MIARA, V. Mièr. MICA, a. f. Voce lat. Aver per una mica, | Aver che che sia per un miccino, Aver per niente o per pochissimo; Aver per un pezzo di pane, per un minimo che. MICHIA, s. f. Miccia o Corda colta, Corda di stoppa di lino concia con saluitro per dar fuoco alle artiglierie. Portamichia, V. Hutafogo. MIC HI ÉL, Michele o Micaele, Nome proprio di uomo. MICHIELAZZO, s. m. — Far el mestièr de Miciiielazzo, magnar e bevrr e andar a spasso, Far la vita o /’ arte di Michelaccio, mangiar e bere e spassarsi; Baloccarsi ; Sdonzellarsi, Non si tor cura di cosa alcuna, fuorché di soddisfare a sé stesso — Imbottar nebbia, vale \