[i2.vi.ig] Progetto di credito argentino 641 mandando a tutti i suoi seguaci di sostenere Orlando; e i suoi seguaci sono sempre molto numerosi. Abbiamo iniziato lo studio del capitolo riparazioni pel trattato colla Bulgaria. Ho pranzato agli Ambassadeurs con mia figlia Angela Maria e con Baruch, che è diventato un nostro otdmo amico. 12 Giugno. Nei giorni scorsi ebbi a trattare e quasi a concludere un prestito di 500 milioni di lire con la Repubblica Argentina. Il tesoro dovrebbe cedere 500 milioni di buoni del tesoro in cambio dell’equivalente in carne congelata, in grano ed in altri alimentari. Farei cosi affluire sul mercato italiano importanti quantità di derrate e provocherei una caduta dei prezzi; sosterrei contemporaneamente i cambi. Appositi delegati argentini sono venuti a trattare a Parigi con me; io ho tenuto al corrente il ministro del tesoro, Stringher, a mezzo del suo delegato a Parigi, comm. Brofferio. Tutto sembrava definito, quando Brofferio venne a comunicarmi che il suo ministro acconsentiva a collocare in Argentina 50 milioni di buoni del tesoro, ma non 500, e ciò perché teme che un forte quantitativo di buoni possa eventualmente essere gettato sul mercato e provocare il ribasso. Ho replicato che per sostenere un titolo vale più collocarne presso un solo ente un grosso quantitativo che uno piccolo. Infatti il Governo argentino avrebbe scarso interesse a sostenere il corso dei buoni del tesoro italiano quando ne possedesse 50 milioni; avrebbe un interesse dieci volte maggiore quando ne possedesse 500 milioni. Ma questo ragionamento non è valso a persuadere Stringher, nonostante un lungo scambio di telegrammi. Stamani ho sottoposto ad Orlando la questione, dimostrandogli che non si può fare una politica di approvvigionamenti, e tanto meno di ribassi di prezzi, se il ministro del tesoro si lascia guidare da ingiustificate paure. Comunque se ora non si fa un prestito importante per comperare derrate dove sono 41.