58 A 0 ANU ALITA, s. f. Tributo; Fitto annuo; Quota, annua ; Rendita o Peso fisso. ANUÌR, v. (dal lat. Annuire) Condiscendere; Secondare; Acconsentire. ANZA, s. f. (colla i aspra) e più comunemente Lanza , Voce rurale, Angue ; Serpicella o Serpetta, Piccola serpe come vipera, che sta sotterra e specialmente ne’ luoghi umidi della campagna. ANZ.VNA, V. Alzana. ANZÈLICO, add. Voce antiq. Angelico. ANZI, avv. Anzi, Ma piuttosto. Vale ancora fra noi per Si ; Appunto ; Per l’appunto; Certamente. ANZOLÈTO, s. m. Angioletto; Angeletto; Angeluccio, Piccolo angelo — Angioletto chiamasi fra noi un Bambino morto. Andar via coi so anzoleti, V. Andar. Vestìa come un anzoleto. Vestita come una ninfa, direbbesi por motteggio d' una Donna abbigliata con troppa galanteria, cioè vestita del color di rosa o celeste, con capelli inanellati ec. ANZOLKTO P1COLO, s. m. T. de’Pese. Pesco di maro chiamato dal Nardo Tri-gla Rodinogastcr. Ila il rostro subifhlo, la linea laterale aculeala, le pinne pettorali minori delle altre; il dorso e le pinne sono di color rosso, il ventre bianco e tinto in parte d’ un bel colore roseo. Ksso è buono a mangiare; ed arriva a mezzo piede in circa di lunghezza. ANZOLÈTO GRANDO. Altro pesce che somiglia al precedente, ma non ha la linea laterale aculcata, e giunge a grandezza maggiore , sorpassando talora il piede di lunghezza. Questo è detto da Linn. frigia Cu-culus, ed è buono a mangiare. ANZOLÈTO DE LA MADONA. Altro pesce che i Romani chiamano Pesce Forca, e che Lncépède nominò Peristedion Ca laph raduni, buono a mangiare. Fu detto Anzole-to de la Madona perchè non pigliandosi questo pesce che di rado, ed essendo facile a diseccarsi per la durezza delle sue scaglie, i Pescatori lo offrono e lo appendono per divozione alla Madonna. ANZOLÈTO, Uccello di mare, V. Mune- GHETl. ANZOLO, s. ni. Angelo o Angiolo- Angelo, detto per agg. a uomo, vale Pacifico, quieto, di cosi unii soavi. Cantar da anzolo, V. Cantar. Angelo o Agnolo, Nome proprio di uomo. Angela o Agnola è la Femmina. JParochia de l’ anzolo , Parrocchia di tS. Raffaele Arcangelo, Titolare d’una Chiesa parrocchiale di Venezia. Anzolo, Voce marin. Angelo o Angiolo T Palle di cannone attaccate ai due capi d’una catena o d’una spranga di ferro, ad uso di tagliare il sartiame delle navi nemiche. AO. Voce usata da’ villici per fermare il corso de’buoi, e vuol dire Piano piano, A bell’ agio. Nello stesso signif. dicono i Veneziani famil. Ao, ao, quando un tale facendoti un discorso ti sorprenda con molte confuse pa- A P E role, delle quali non li lasci raccapezzare il senso,- ed è come tu gli dicessi^ A bel-l'agio, eh’ io possa intendere quel che voi dite ; Aon trascorrete; Spiegatevi e simili. APAG VR, v. Appagare, Compiacere. Apagarse. Appagarsi ; Acquiescere. Apagarse de l’onesto, Leccare e non mordere, cioè Contentarsi d'un onesto guadagno o di che che sia. VPALTVDÒR, s. ni. Appaltatore, Chi assume un appallo o impresa del Pubblico. Finanziere o Fermicre, duesi l’Appaltatore di oggetti di pubblica finanza. APALTO, s. m. Appallo, dicevasi sotto i Veneti, e dicesi ancora Quella specie di contratto per cui una o più persone assumono dal Governo il diritto esclusivo di vendere nello Stato una mercanzia o derrata o di esigere i dazii, pagando al tesoro pub-plico la somma offerta all' asta, ovvero talvolta convenuta. Dicevasi Appalto del tabacco, del sale, deW acquavite , dell'olio, della polvere ec. El ga l’ apalto de le bozare o de le panciiianf,, Egli ha la gabella delle baie o delle favole o delle pastocchie, Direbbesi a chi si rende stucchevole del coulinuo con sciocchi discorsi. APAN VR, v. V. Panar. APARVR, v. V. Par/Ìr. APARECIIÙR, v. V. Parechiàr. VPARENZA, s. f. Apparenza. Omo de bela aparenza, Uomo di appariscenza o appariscente, avvistato ; Un bel coram vobis. L’ aparenza ingana, L’apparenza inganna; Quello che vero appare sempre vero non è; Chi vede il diavol daddovero lo vede con men coma e manco nero; Ogni lucciola non è fuoco. — In altro sign. Dentro è chi la pesta, e vale L’ affare non è sì disperato come apparisce. Molta apparenza e poca sostanza, Indoratura; Palliamento; Gran rombazzo e poca lana; Assaipampani e poca uva, e vale Grandi dimostrazioni e pochi effetti, Molto fumo e poco arrosto. V. Fumo, No basta l’apparenza, Parere c non essere, è come filare e non tessere, Prov. e vale Che l'apparenza non basta dove bisognali gli effetti. ’ El xf. tuto aparenza. Dicesi d' uomo povero e sciocco, che col discorso vuol comparire ricco e dotto. APARIZION, s. f. Apparizione, Apparimene. Vpvrizion de morti, Appariiticnto o Apparita di morti, La comparsa che alcuni suppongono de’ trapassati. APARTEGNÌR, v. Appartenere,Convenirsi, Richiedersi. Apartegnir a qualcun, Appartenere; Esser appartenente o appartegnente; Cadere in alcuno. APASSIONARSE, V. Passionarse. APELAZ1ÒN, s. f. Appella 3ione. Ne' tempi del Governo Veneto si distinguevano le seguenti maniere di appellazioni civili. API, Apelaziòx in ati, dicevasi la Dichiarazione fatta dinanzi al primo giudice, di aggravarsi di qualche sua sentenza o decreto, anche non Reritto. Ciò potevasi fare nello Stalo, ma non a Venezia. Vedasi Boletinaria . Afelaziòn generica, Appellazione dolh Sentenza pronunziata e da pronunziarsi . Tale modo di appellazione aveva vigore per due anni, ed era concesso ai soli sudditi Veneti delle provinole oltremarine. Apelaziòn de sdalzo dicevasi a Quella che veniva immediatamente insinuata dinanzi ai Consigli e Collegi. L’appellazione dalle Sentenze ed alti criminali facevasi per mezzo degli Avvogadori di Cornuti, che chiamavano il processo al loro uffizio, e con dinoto detto d’intromissione lo portavano alla censura dinanzi al Consiglio