\ 46 C A S CASSAR, v. Cassare; Cancellare o Scancellare o Dardi penna, Tor via, Cassar la scrittura fregandola. Dicesi anche Scassare. Cassìr dna sentenza, Cassare, Diceva-si sotto il cessato Governo italiano per Annullare, quando il giudizio era della Corte di cassazione. CASSARI5TO, s. m. Casserello, T. Mar. D piano più elevato della nave sopra la parte posteriore del Cassero, che serve di coperto e di soffitto alle stanze che si fanno in quella parte pegli Uffiziali. CÀSSARO, s. m. Cassero e Casso, La parte superiore del vascello in poppa vicino al fanale, in cui è la camera ad uso del Capitano, e su cui resta l’albero di mezzana e la ruota del timone. CASSÈLA, s. f. (dal lat. Capsella) Cassetta, Parte d'una cassa grande o sia d’un cassettone. V. Rubò. Cassola da limosina, Ceppo; Cassetta. Cassèla nA tkssèri, V. in Cassa. CASSELAR1A, s. f. Chiamasi in Venezia una Strada posta nella parrocchia di S. Maria Formosa, dov’erano vario botteghe di stipettai, che quindi potrebbe dirsi Sti-petteria. CASSELÈR, s. m. Cassetlaio, Stipettaio, Maestro di far cassetto o casso — Cassaio, dicesi Quello che fa lo casse delle carrozzo e d'altri legni. CASSIìLÈKA, s. f. La moglie o Femmina di Cassetlaio, che per analogia di altre voci consimili, potrebbe dirsi Cassettaia. CASSELÒN, s. in. Cassetta, e s’intende una di quelle che sono nel Cassettone, e che si liran fuori per davanti. V. Cas-setòn. Cassklòn del fogiièr, chiamasi fam. uua specie di Cassetta mobile, senza coperchio, che tiensi incassata sotto il focolare delle cucine, per tenervi vivande in caldo e per altri usi di famiglia. Casselòn de le letere , Boeta (dal Francese Baite o dal Latino barb. Boeta), Cassa nella quale, per mezzo d’un’ apertura superiore nel muro, si buttano le lettere non affrancate, consegnandole all’Uffizio della posta. CASSÈTA, 8. f. Cassetta, Piccola cassa. Casseta da odori, Cazzuola, Arnese da riporvi dentro i profumi. Cassèta da scriver, Scannello. Cassetta quadra, da capo più alta che da piè , per uso di scrivervi sopra comodamente. Casseta da far i so bisogni, Lo stesso che Comoda, V. Casseta de la cheba, Beccatoio, Vaso dove si dà da beccare agli uccelli e alle galline. Casseta de lf. denoncie secrf.te, Tamburo, Quella cassetta che si tiene in pubblico, nella quale si mettono polizze che querelano altrui. Casseta or la barca, Pagliuolo, Stanzino dove i Marinai tengono il pane e simili. CAS CASSETÌN, Cassetìn dai storti, Maniera furbesca, che vale il Culo. CASSETÌNA, s. f. Cassettina o Cassetti-no, Piccola Cassetta. Cassetina da zogif. , Forzierino da gioie. El cassetìn dei stbonzi, detto per traslato, Il Culo. Chiusino, dicesi generalmente a Luogo ristretto e chiuso, da riporvi e tenervi che che sia. Nella Toscana dicono Tirello. CASSÈTO, 8. m. Cassetta, dicesi Quella parte della carrozza dove siede il Cocchiere. V. Serpa. Cassèto, detto per voce fam. Fursala, La parte da piè del farsetto, cucita con esso il busto. CASSÈTO, 8. m. dimin. di Casso, nel si-gn. di Vestito, V. Casso. CASSETÒN, s. m. Cassettone, detto da noi più cornuti. Comò: ch’è quella specie d’armadio , che ha molte cassette , nelle quali sì custodiscono i vestimenti e le lingerie. CASSI, Maniera ant. che ora dicesi Anca si, V. Anca. CASSIA, a. f. Cassia, Frutto d'un grande albero che alligna in Egitto, nell' America ed altrove, detto da’liotanici Cassia Fistola. Cassia in cana, Cassia ne’bocciuoli — Fior de cassia, Cassia tratta o Fior di cassia o Cassia mondata, dicesi la polpa tratta dalla siliqua o canna. Dar la cassia, Maniera volgare e fig Dar l’erba cassia; Dar puleggia o Dare il cencio, valgono Licenziar altrui, mandarlo via, che dicesi anche Dar l'ambio o Dar lo sfratto — In altro senso Mandare in bordello, Dar cattivo commiato. CASSÌNA, s. f. Cascina, (da Cascio) Il luogo dove si manipola il latte per cavarne il burro, il cacio e la ricotta. CASSO, s. m. Voce ant. dal barbarico Cas-sus, eli’ è definito Pars vestis muior, qua corpus tegitur, exceptis brachiis, ed in-tendevasi Quella parte principale del ’ abito d’ una donna , che cuopre il corpo, cioè il busto, la quale fu così chiamata per sineddoche da Casso, usato da Dante nel sign. di Torace, ch’è la cavità circondata dalle costole. Dicevasi dunque Casso dai Veneziani del secolo XVI a Quella parte dell’ abito d’ una donna che cuopre il busto, non comprese le maniche. Lasciata però questa voce, forse per essersi alterata la forma e la moda del Casso, furono non di meno ritenute nel medesimo senso quelle del Cassèto o Corpèto e Corpetin : tutti termini che ricordano 1’ antico Casso, sia come parte del corpo, sia come vestito. Le Friulane dicono ancora Cass e nel dimin. Cassètt al loro abito senza maniche, che cuopre l’imbusto e che ha insieme cucita la gonnella ; e simile sarà stato a un di presso quello che gli antichi nostri chiamavano Casso. Lasciata poi la moda dei busti, che usavansi nel secolo ultimo passato, le CAS nostre donne vi sostituirono una specie di farsettino che chiamano Bostìna, vocabolo eh’ è sinonimo di Cassèto o Cobpèto o Corpetìn. Conchiuderemo che per Gasso debbe intendersi Abito di donna senza maniche. CASSÒN, s. m. Cassone, Cassa grande. Meter in cassòn, Frase che usavaBi ai tempi veneti, Abbuiare che che sia, e vale Nascondere o sopprimere che che sia e non ne parlar più: il che prendevasi talvolta in mala parte. Originali documenti in qualche archivio abbuiati. — Processo messo in cassòn, Processo criminale ubbuiato in archivio. Cassòn del burato , Frullone. V. Bu- RATO. Cassòn da moreri, Ponte pensile. Se ne servono i Muratori calandosi con cauapi luugo que'muri altissimi che hanno a ristorare. Cassoni del pozzo, V. Pozzo. Cassoni de pupa, T. Mar. Cassoni di poppa, chiamano i Marinai Quelle casse, che sono fatte interiormente alla poppa della nave. Cassone, detto in T. Milit. Specie di carro coperto, col quale si trasportano le munizioni. CASSONCIN , s. m. Cassoncello; Cassonetto, Piccolo cassone. Cabsoncìn, detto in T. de’Cannonieri, Carretta, Carro coperto di minor grandezza del cassone. CASTAGNA, s. f. Castagna, Frutto noto. Castagna lessa , Succiola ; Ballotta o Ballotto e Balogia e Tiglie. Castagna rosta. Bruciata. Quindi Bruciataio a quello che le cuoce e le vende. Castagna beta, Castagna diricciata, cioè Cavata dal riccio — Cavar el rizzo a le castagne, Sdiricciare le castagne. Pan de castagne, Castagnaccio. Castagna bela de fora e de drento la magagna, Castagna di fuori è bella e dentro ha la magagna, Proverbio che allude all’ ipocrisia ed alla simulazione. V. Ma-ròn. Nassf.r de le castagne, V. Nasser. , Castrar le castagne, vale Fenderle o intaccarne la scorza, perchè non ¡scoppino nell’arrostirle. Bosco DE castagne, V. Bosco. Castagna, detto in T. Mar. Contraruota, Grossa tavola che s’inchioda nella ruota dalla parte interna. CASTAGNA DE MVR, V. Galeta de mar. CASTAGNA, Castagnino, Aggiunto di colore. V. Castagno. CASTAGNÈR. s. m. Castagno, Albero che produce le castagne che si mangiano, detto da Linneo Fagus Castanea, e da’ più recenti Castanea vesca. — Al fiore del Castagno dicesi Gatto ed anche Cacrì. Castagnèr da opera, Porrina, chiamasi Quella pianta di Castagno che s’alleva per farne lavoro. — Legno de castagnèr, Castagnuolo, sust