VE C V VTELA CiTi, Locuz. fam. Va a trovartela ; Indovinala tu grillo. V. Valcbbca. A E, pronunciato stretto e in forza di sust. Un Vconsonante ; pd è mascolino. VE, pronunziato stretto è Particella che corrisponde al Vi, e serve ad esprimere il terzo o quarto caso del pronome Voi ; e si usa o davanti al verbo o affissa al verbo — Veprojièto; Ve vogio beh, Vi prometto, vi voglio bene — Se ik ve puse, Se vi piacciono— Mi no so se el ve cognossa, Aon so se vi conosca — Ve lo fabò ve-deb , Vel farò vedere ; e cosi Vel farò chiaro; Ve lo intendo dimostrare; Se ve le volessi tutte contare ec. Ve, pronunzialo aperto, corrisponde al Ve’accorciato di Vedi, ed è per noi un riempitivo del discorso, ma che dà qualche forza. — Mi ohe vado ve, Io ci vado ve, e vale lo ci vado certamente. Vf. pur pronunziato aperto, è Fnteriezio- | ne di minaccia, che corrisponde al Voe dei Latini — Gbaho ti ve ! Guai a te ; Misero te ! — Mi no ve, Io no, ve, Affermazione negativa come se si dicesse Guai a me. Vb ! ovvero o ve ! parimente pronunziato aperto, Tu' e Tho voce accorciata da Togli, in forza d’interiezione, dinota meraviglia — O ve chi vedo ! To’ di io mi vedo! VECE ( dal lat. Vice) Vece si dice di Persona o di cosa che sia in luogo d’altro. Far la vece o lf. vkcb de orso, Prendere o Tener la vece o le veci altrui, valgono Entrare e Stare in suo luogo, Quando .HI SARÒ VIA, LA FABÀ LE HIP. VECE, Quand' io sarò assente, ella farà le mie veci. V. Invece. VBCHIA, s. f. (si proferisce come in toscano Vecia ) Vecchia. Vechia balòta o c»B»np«N», Vecchiardo, Vecchia, ma si prende in cattivo sentimento. V. in Coco. Vechia babìna, Vecchia rantolosa, arrovellata, arrabbiata. Vechia pelàd», Ila giocato al Pelacchiti, dicono a Lucca per significare una Donna pelata e calva per vecchiaia o per malattia. È passata per la via de’ pelacani. Vf.chia r»pàd», Vecchia grinza o grima. Vechia pobca, Vecchia Cabrino, Nome celebre di Donna vecchia e brutta presso l’ArioBto, passato in nome di disonore e di disprezzo ed usato dal Menzini e dal Fagiuo- li. aggiuntavi, l’idea de' laidi costumi. Beuta vf.chia o Vechia m»rantega, Befana ; Ceffo di befana ; Brutta scanfar-da ; Ancroia ; Può andare per la fava alle tre ore ; Vecchia grinzosa e brutta, sdentata , bavosa , tremola , stomachevole. Vecchi» tibada se, Vecchia ricardata, cioè Binfronzita, Azzimata, Abbellita per comparir giovane. Vechia »» che figcba ha zovb.vb, Donna antica di tempo ma giovane di viso. Co LE VECH1B Noli SF. s’INTRICA BAI, Chi a vecchia s’accosta, a mala ventura t'og-yrolta. cioè s' accosta. V E C Se li vìchia so non iva , Maniera firn. Se il Nonno «on moriva e’ sarebbe vivo. Modo di dire che si usa con quelli che millantano che avrebbero fatto se non fosse loro mancato il modo. V ECHI ÀI) A, s. f. che per lo più si dice Vb-chiìb al plur. Rancidume; Cose vecchie o viete o ricantate, che hanno un palmo di barba, Cose cioè tante volte sentite e che ridette annoiano. VECHIÈTO, s. m. ( si pronunzia come in toscano Vecieto) Vecchietto; Vecchiuccio ; Vecchierello ; Vecchicciuolo, Vecchio di piccola statura. Vechièto bravo, Vecchietto, dicesi di Vecchio vivace. Vechikto minchiòn, Frannonnolo, Vecchiuccio scimunito, minchione. El xe vbchirto el si io cogolo, Egli <: vecchiuzzo il mio vezzo. Boba vechirta, Vecchiccio. VECHÌN (pronunziato come in toscano Ve-cin ) — Savf.r da vechìk, Saper di vieto , cioè di Stantìo, di rancio o di cattivo sapore per troppa vecchiezza. VECHINA, s. f. (si pronunzia come in toscano Vecina ) Imbozzacchito ; Indozzato; Mezza sconciatura, Agg. d’Uomo che cn^- I sce a stento — Gallina mugellese, si dico di dii mostra meno assai di quello che ha. El ga oh muso da vbchìna, Ila del vecchiuccio nel viso ; Ila un viso un po’ an-tichetto. VECIIIO, s. m. (pronunziato come in toscano Vecio ) Vecchio — Veglio pronunciato coll' e aperta, è voce poetica — Molti-lustre, per Annoso , che ha molti anni , molli lustri — Annoso può dirsi anche alle persone, ma più s’ appropria alle cose : come Annosa quercia. Vechio rilota o baloneb , Vecchio squarquoio, Sucido, schifo, ma più co-munem. si dice di Persona vecchia cascatola. Vf.chio n »oso , Vecchio moccioso , bavoso. Vechio b»bboto o skibfio j Barbogio sust. Quegli che per soverchia età non ha più intero il discorso — Età barbogia, disse il Bedi nel Ditirambo per dire Età decrepita. V echio cotechio o eneo, V. in Coco. Vechio de casa , Vecchio o Tarlato di casa : intendesi de’ Servitori. Vf.chio dp.sposbrntb, Vecchio accascialo, castaido o cascaticcio, Vecchio debilitato . aggravato delle membra per età o per malattia — Vecchio chioccia, Vecchio malandato. I VKCHI >0 G» DA SIHIOTÀR I ZOVBNI CO le done , Il vecchio che scherza colle giovani accarezza la morte, disse saviamente un Autore, per avvertire i vecchi essere già passata per essi la stagione aneli» autunnale. Ysenio FCBBO, Vecchio scaltrito accivettato ; Quanto è più vecchio l’arcolaio meglio gira ; e vale che I vecchi pratici VEG 781 e accivettali internandosi nelle operazioni, più agevolmente v’ impazzano che i giovani. Dicono i Siciliani, Se il giovane volesse e il vecchio potesse, non vi sarebbe cosa che non si facesse, prov. dinotante che I fatti sono proprii de’ giovani e i consigli de’ vecchi. Vechio ihpebsutìo, V. Ihpebsutìo. Vechio «iato, Vecchio impazzato, Contrario di Assennato. Vechio piatoloso, Vecchio chioccia, da Chioccia, gallina vecchia e spelata, che cova i pulcini come il malato cova il letto e si rammarica con voce chioccia. Vechio pibn de schinble, V. Schinèla. Vf.chio pbospeboso, Ferrigno; Rubizzo; Prosperoso, Sano, V. Suto. Vechio b*bìn, Vecchio arrapinato; Arrovellato di vecchio; Arrovcllutaccio; Ban-toloso; Arrabbialo; Vecchiardo. I vecchi sono come il vino che quanto piti invecchia sente d'amaro. Vechio bimbìjibìo o insen9», Imbarbogito; Barbogio; Bimbarbogilo; Rimbambito. Vf.chio scobezòn, Vecchio petardo, Che tira peti frequentemente. Bavoso corcg-giero che puzza di sotto e di sopra. Vechio simunito , Frannonnolo, Vecchiaccio scimunito. Vp.cnio TACI* in bona luna, V. Tagià. Caro vechio, Modo d’ amicizia come se si dicesse Caro amico; Caro figlio, parlando con Persona confidente — No, vf.chio. No amico; No mio caro. El più veciiio de teti, il Maggiornato. il Vecchiardo. Di età maggiore degli altri. Esseb vechio, Essere alle ventitré ore. V. Vp.gnìr vechio. Giù NE St Più I VKI.HI DEI /.OVKNI , Il tuo diavul è cattivo perchè egli è vecchio: e l’altro, Quando il tuo diavul nacque il mio andava ritto alla panca , valgono che gli uomini di età come esperti si possono difficilmente ingannare. Mato da c»f.n* qof.l vechio che s’ ina-moba, Chi vecchio s’innamora, oltre ogni pena, gli convengono i ceppi e la catena. I vf.ghi xe butai in t’bn cjntòn k strapazzai, Al cune che invecchia la volpe gli piscia addosso ; ovvero Al tenne che invecchia le lepri insultano, detto figur. I vecchi sono trascurati e derisi o insultati. P»reb più vf.chio de quel'che sf. ih, Invecchiuzzire, che vale Intristire, Indoz-zare in guisa che si sembri più vecchio di quel che porta l’età. Più vechio d'un sasso o de i.’ano oe la fame , Più antico del brodetto ; Ha più anni della Sibilla Cumana. I vechi ga da stab »leghi in convbb-3«ziòn , Abbia il Giovane del senile e il Vecchio del giovanile, cioè La gioventù sempre vivace si temperi colla saviezza e il vecchio nella conversazione stia allegro.