082 SPA tace, Infermità la qual« induce enfiamenti nella sommità dello spalle del cavallo e fa una certa callosità di carne intorno alle sue spalle, la quale avanza sulla parte di sopra per l'enfiamento. SPALAZÒN, s. m. Soprammano, Colpo dato a mano aperta sulle spalle. Dar quatro spalazzojìi a uno, Dar le busse. SPALÈTA, s. f. — Spalèi* uf. castra, Spalletta o Spalluccia, Spalla di castrato. SpALÈTB DF.L VERSÒ», V. \ ERSÒR. Spai.èta, detto in T. de’ Pettinagnoli, Spadella, Ferro con cui si pulisce in ultimo da ogni sfregio la costola del pettine. Spalèta, T. Fam. Spallino, Specie di vestimento da coprir le spalle. SpaLÈTB PA CAMISA, V. CAMISA. Spalèta, detto poi per Agg. a Persona difettosa di spalla, Spalluto, elio vale Gibboso; Gobbiccio: Aggobbire le spalle. Spalkte ha ofiziali, V. Spalàp.i. SPALETAR, v. T. de’Cappellai, Spolettare, Servirsi della paletta prima di mettere il cappello sulla forma. SPALIERA, ». f. Spalliera, Arnese dove «’appoggiali le armi. Far »filiera, Furala, cioè allargarsi dando luogo — Far parata o spalliera, dicesi de’Soldati. SPALIVIÈR, s. in. T. depuratori, Sparviere o Nettatoio, Assicella quadrata e scantonata con manico fisso per di sotto, ad uso di tenervi la calcina da arricciare e intonacare. V. Fìatòn. SPALIZÀR, V. Palar e Palizàr. SPALMADURA, s. f. Pattume, Mistura di zolfo, sego, et«, con cui si spalmano i navigli. SPALMAR, v. T. Mar. Spalmare; /{impalmare e Fiorare, Uguere le na\i esternamente con uu composto di sego e zollo per preservarle iu acqua. SPALMÈO, s. Hi. T. Mar. Spruzzo o Sprazzo, Dicesi dello spargimento di minutissime gocciolo a guisa di pioggia, che fa l’onda d«l inaie nel rompersi. SPALÒNA. s. f. Spallaccio, Spalla grande e malfalla. Ojio con no scalone, Uomo spalluta e schienali). SPALPUONAU, e Spalpignàr, v. Brancicare; Stazzunare; Gualcire ; Mantrugiare ; Trassinare ; Trattare, Malmenar che che sia, in modo che prenda cattive pieghe; e dicesi anche in sentimento osceno, V. Palpar e Malmenar. Spalpognàr la roba, (che a Milano dicono Rescià) Spiegazzare, Conciar male che che sia, Farne come un cencio, e dicesi di cose manevoli, come tela, drappi, carta e simili. Spalpugnàr i fighi, V. Fico. SPALPUGNÒN o Spalpignón, add. liranci cane ; Brancicatore. SPAMPALÀR, v. lo stesso che Spampanar, nel secondo significato. V. SPAMPANADA o Spampanata, s. I. Spam- SPA panata; Sparala ; Spagnola/a ; Sbraciata; Vanto; Millanteria, Grand’offerta ma per lo più di parole. Far db le spampanate, Largheggiar in parole; Esser largo a promettere ; Assai parole e poche lande rotte, Si dice del Mostrar di far gran cose e non ne conchiuder veruna. Fare sbraciate. Dir cose che non le direbbe una bocca di forno — Senza spampanàe, Senza sfoggi, cioè Con semplicità di discorso. SPAMPANAR, v. Spampanare e Spampi-nare o Pampinare, Tor via i pampini dello viti — Spollonare vale Ripulir le vili e gli alberetti troncando tutti i falsi pollo-ui; ed anche Romper coll’unghie il capo de’trnlci uon destinati a formar la potatura dell’anno seguente. Dicesi ancbe in termine agron. Disocciare per Torre ad uua pianta i germogli superflui. Spampanar una cossi, Propagare ; Propalare, Manifestare, Spargere. Divulgare uua cosa — Spampanare, dicesi ancora per Esagerare, Accrescere al vero, Caricare. Spampanar ubi fiori per la strada, Spargere de'fiori o Spargere la strada di fiori. SPAMPANATO o Spampanòn , add. Parabolano ; Ciarlone ; Chiaccherone, Che esagera, che dice più di quello eh’ è per vanità. SPAMPANAZZI, V. Garpegia. SPANI, 8. f. Spanna, detla anche Palmo romano maggiore, La lunghezza della mano aperta e distesa dallestremità del di to mignolo a quella del grosso. Sommesso, dicesi La lunghezza del pugno della mano col dito pollice alzalo. SPANDER, v. Spandere; Spargere; Versare. Spander acqua, Far acqua, e per ¡scherzo Far acqua di cannella, valgono Orinare. Spander d'bna rota, Trapellare, Scappar del liquore o simili dal recipiente o botte che lo contiene. Spander le ale, Distendere ; Spiegare. Spander una nota, Spargere ; Divulgare ; Propagare. Spanderse d’cn fior, Dilatarsi ; Ingrandirsi; Allargarsi; Svilupparsi. Stropàr la spina e spander per el co* con, Guardarla nel lucignolo e non nell'olio. Aver più cura alle cose minute che alle importanti. El proverbio dei tre esse, Spender, Spander b Sparagnar, V. Spender. Spander el seo, V. Sko. SPANÌO, add. Sbocciato; Fiorilo, Dicesi de’Fiori che sonosi sviluppati dalla boccia. Pan spanìo, V. Pan. SPA.NIR, v. Sbocciare; Fiorire ; Aprirsi de'fiori, Uscir il fiore dalla boccia. Spamrse el pan come ina rosa, Levitare il pane, 11 rigonfiare e ’I levar in capo che fa la pasta mediante il fermento. SPA.NOCUIÀR, V. De SPA30CHIÀR. SPAÌNTEG\R, v. (trivialmente corrotto dal lat. Pandere) Spargere; Spippolare; Suer- S P A tare; Sgocciolare il borlotto. V. Squaqoa-ràre Spampanar. SPANTO, add. Spanto; Spaso; Sparso; Disteso, Contrario di Ristretto. In altro sign. Spanduto, add. da Spandere, ed anche Sparso, dicesi delle cose cadute e sparse in terra qua e là. Spanto morto, Appassionato o Innamorato morto; Bruciolato; Spolpo; Fradicio; Guasto ; Perduto morto ; Imber tonato; Fracido non che cotto ; Incapestrato d’amore ; Che va pazzo. SPANZADA, s. f. (colla z aspra) Spanciata; Satolla; Corpacciata o Scorpacciata, Mangiata eccedente di che che sia. Spanzàda de bbcafighi . Beccaficata , Corpacciata di beccafichi. Darsb una bona spanzàda, Cavarsi la voglia; Satollarsi, Sfogarsi in che che sia. Fare una badialissima corpacciata. SPANZVR, v. (colla z aspra) Scorpare, Mangiar assai. SPAPÀR ) v. Pappare; Mangiare con SPAPOLÀR) gusto o Mangiare assolut. Spapolìr de scoxdòn, Boccheggiare (det- lo da scherzo) Mangiar di nascosto. Me la spapolo qua un’ oreta, Io mi ci smammolo o mi gavazzo un' oretta, cioè Mi diverto o Mi godo. Io me la grogiolo. ¡Sol giie ne spapola, Ei non ne pappa, si diee del Negar altrui una cosa. V. Bbcìr. SPARAGAG.no, 8. m. T. de’Maniscalchi, Spavento, Malattia del cavallo, la quale consiste iu uu Tumor molle con fluttuazione sensibilissima alla parte laterale interna del garretlo, nel luogo stesso della safeua, cioè della vena crurale. Schienella o Acciacco, si dice per simil. degli uomini. SPARAGNA FADIGA, s. m. Fuggifatica, Pigro, Poltrone, Infingardo; agg. all'uomo. SP AR AGN AR, v. Sparagnare ; Risparimare; Sparmiore ; Far masserizia. Sparagnar el castigo a uno, Risparmiare ; Perdonare; Risparmiarla ad alcuno. Sparagnàr qualcùn, Scusare o Risparmiare alcuno, cioè risparmiargli la fatica. Sparagnarse, Risparmiarsi, Aver riguardo a sè slesso, .Non abusarsi. No sparagnarla a nissùn, Gettare il ghiaccio tondo, Prov. Non risparmiarla ad alcuno. Diciamo anche noi Sparagnar in sentim. di Perdonare — Nol la sparagna a nissbn, nessun non sparagna; Nessun amico o parente è risparmiato, cioè Eccettuato. Chi sparagna la uata magna, Prov. fam. Chi per sè rag ugna per altri sparpaglia. Si dice degli avari che fanno ridere gli eredi. A sparagnasse el soo, T. di Giuoco, f are a capo salvo ovv. Far a salvare e vale Pattuire con un altro del giuoco di non esigere scambievolmente danaro della vincita. SPARAGNÉTO, s. in. Risparmiuzzu, dim. di Risparmio.