22 A C È ACASÀ, add. Accasalo vale Domiciliato, Dimorante, Abitante — Accasata, Allogata e Maritata dicesi d' una Figlia. AC4SARSE, v. Accasarsi, Fissarsi di casa e dimora in un luogo. Accasarsi ; Maritarsi ; Andare a marito, dicesi delle Figlie. ACASERM4R, v. V. Casermàr. A CASO, V. Caso. ACÈDER, v. Accedere, Accostarsi, Aderire all’ altrui sentimento, e s’usa in modo fig. per Acconsentire. ' Questo \erbo è pochissimo usato dai Veneziani , i quali adoperano in suo luogo i verbi Aderir, »cordar, convegnir. ACENTÀR, v. Accentuare, Porre sulle vocali scrivendo 1’ accento ; o Pronunziar cogli accenti. E quindi dicesi Pronuncia accentuale Quella fatta cogli accenti. ACEiNTO, s. m. Accento o Segnaccento, Quella posa che si fa nel pronunziar la parola più su d’una sillaba che su I’ altra ; e La linea o seguo clic la nota. No l’ ha dito un acento, Aon disse una parola ; Aon fece un motto, Non parlò. ACERIMO, add. Acerrimo. A vèr dn odio ackriho, Avere un odio cordiale o mortale, Grand’ odio. ‘ ACERTARSE, v. Assicurarti, verificare, farsi certo e sicuro. V. Assicurarse in \ssicurar. ACESSO, b. m. V. Soralògo. Quando i Veneziani usano questa voce, lo fanno iu significato di Ingresso, entrata, ammissione in una casa, in un' adunanza ec. Acesso in senso di Sopralluogo non è che del linguaggio logale, come la sua corrispondento italiana Accesso. ACESSORIO, add. V. Assessorio. ACETANTE, s. e add. Accettante o Accetta-tare, Clio accetta. Accettante d'una cambiale, dicono i negozianti di Colui che accetta la cambiale per pagarne il valore alla scadenza. V’ è chi audio dice Accetlatore. V. Trvente. ACETAR, v. Accettare, Acconsentire. Tornar a acetar, Riaccettare. Accettare le lettere, Promettere il pagamento della somma compresa nella lettera di cambio. Acetar dn’ eredità , e talvolta dicesi col benefizio dela legf., e vale accettarla anche s'è aggravala da debiti, per non pagarli che in quanto essa eredità potrà importare. ACETAZIÒN, V. Acéto sust. Acetaziòn d’ dna cambial, Accettazione, L'atto del Trattario, il quale promette in iscritto di pagare alla scadenza la cambiale che gli vien presentata. ACÉTO (coll'e larga) s. m. Accettazione o Acceltagiune, Accoglimento cordiale ad altrui in casa propria, che anche dicesi Ac-cettamento. Far aceto. Far accoglienza o accoglimento, Accogliere cordialmente. ACÉTO, add. Accetto, Accettevole, Accettissimo, Caro, grato. A C I Esser ben aceto da per tdto , Esser come il matto ne’ tarocchi, detto fig. e vale Esser caro e ben ricevuto dappertutto. No esser aceto , Disaggradare, verbo n. Esser discaro, a disgrado ; Esser disaggradevole. VCETÒN, s. in. Superi, di Aceto, Grande accoglienza o accoglimento. El ga fato un ackton, Gli fece un accoglimento de' più cordiali, de’ più affettuosi. * Questa voce però viene poco o forse mai usata dai Veneziani, i quali dicono invece El l’ a acetì co tanto de cdor , o servonsi di altre frasi analoghe. ACETÓS A o E riia garba, s. f. Acetosa, Sorta d’ Erba cognita, così denominata dal suo sapore acidulo; detta da Linn. Rumex Acetosa. ACETOSÈLA, s. f. o Pan e vin, Acetosella o Pancucùlo, Altra pianta, eli’ è la minore dell’ Acetosa , e vien chiamata da Linn. Rumex Acetosella-, ed è il Trifoglio acetoso del ÌHattioli. ACHÈLE (coll’e aperta) che più sovente dicesi Chele , Voce bassa che si potrebbe avere per corrotta da Achille ( detto forse per idiotismo, mantenuto dall’ uso, in vece di Acute indissolubile compagno di Enea e antonomastico di Fedele) che da luogo ai dettati registrati nel Dizionario sotto Chele, V. Dicesi in oltre, I oa fato achelk o chele, per allusione a due o più persone amiche, e vuol dire, Hanno fatto lega ; Hanno stretto amicizia ; Sono indissolubili, compagni ; Sono giurali amici; Sono Acute ed Enea. V. Costantìn. A CHICHÈTO » A CHICO ì avv' Appena-, A ma-la pena ; Appena appena ; Con difficoltà. (Va pronunciato come in Toscana A cico) Vale anche A capello ; esattamente, perfettamente, a puntino — Tuto xf. andà a ciuco, Tutto è andato ottimamente, a puntino. A CICO, Modo avv. che 6i dice da alcuni in vece di A ciuco, V. Questo Cico va da noi pronuncialo come se invece del primo C vi fosse una Z as, ra. ACIDENTE, s. m. Accidente ; Accidentalità, Casualità, Caso repentino. Picolo acidente, Accidentuccio o Acci-dentucciaccio. Acidente curioso, V. Curioso. Per acidente, modo avv. Per accidente ; A un bel bisogno-, A caso ; Per avventura, Eventualmente. I acidenti dei omkni no i SE sa, Mentre uno ha denti in bocca, e’ non sa quel che gli tocca. Gli avvenimenti della vita non si possono prevedere. Acidente, dicesi da noi per Deliquio — Andàr in acidente, Svenire ; Misvenire ; Andare in deliquio ; Venir meno. ACIDIA, s. f. Accidia, Fastidio con tedio del beu fare. Omo pien d’acidia, Accidioso, Accidiato. A C 0 ACIDIARSE, v. Seccarsi; Stufarsi; lenire a fastidio o a noja. V. Secàr. ACIECA, add. V. Orbo. ACIECADA, s f. o Aciecamf.nto, Accecamento o Acciecamento, L’ accecare. ACIECAR, v. V. Orbàr. ACIÈDER , v. ant. usato dal Calmo, nel signif. di Cedere , Accordare ad altrui la preminenza. ACOMPARAR, v. ant. Paragonare; Comparare, Far comparazione , Agguagliare - No SON DEGNO DE ACOMPARARME A VD, Aon son degno di compararmi a voi. ACRIMONIA, 8. f. Acrimonia, Qualità di ciò eh’ è acre, Acredine, Mordacità. Acrimonia del sangde , Sangue acrimo-nico, Pregno cioè di particelle acrimoniche. Acrimonia dicesi anche da noi metaf. per Rigidezza, Asprezza o Durezza d’ animo ; e ancora nel sign. di Malevolenza ; Fiele, cioè Amaritudine di animo, Odio o Rancore. Parlar con acrimonia, Parlar satirico, mordace ; Parlar col fiele sulle labbra. ACIÒ e antic. Azzò, Congiunzione, Acciocché; Perchè-, Affinchè; Coll’ oggetto. ACOLGENZA, s. f. Accoglienza; Raccoglieva ; Accoglimento e Accolta. Far accoglienza ; Ricevere con umorosa accoglienza o accoglimento. Catita acolgenza, Accoglimentaceio ; Fe-stoccia; Carezzoecia; Amorevolezzoccia. ACOI.GER, v. Accogliere; Accorre, Ricevere cou dimostrazioni d'affetto. Acolger dn’ opinion, Accogliere una opinione, un parere, vale Adottare, approvare. V. Acèder. ACOLGIMENTÒN, s. m. Grande accoglienza o accoglimento. ’ Ma questa voce deve eliminarsi, giacché non si usa dai Veneziani nè può che per ¡sbaglio esser qui stata inserita. Zanciii. ACOMPAGNA add. Accompagnato, Seguitato. Ojio acompagnà, Ammogliato. Colombi acompagnai , Colombi appaiati o accoppiati. Filo acompagnà, Filo adeguato, Accoppiato con altro filo eguale. ACOMPAGNAMENTO, s. m. Accompagnamento o Accompagnatura, Seguitamene, scorta. Codazzo, dicesi ¡1 seguito di moltitudine dietro a gran personaggio, per corteggiarlo. Cortèo è Codazzo di persone che accompagnano la Sposa, o pur anco il Figliuolo neonato al battesimo. Associazione o Accompagnamento, si dice propriam. de’ cadaveri alla sepoltura. Acompagnamento de colombi, Appaiutu-ra; Appaiamento ; Accoppiamento. Dal che dicesi Appaiatoio allo Stanzino o Luogo appartato ove si pongono per appaiarli. .SCOMPAGNAR o Cojipagnàr, v. Accompagnare. Tornàr a compagnàr, Raccompagnare. Acompagnàr maschio e pkmena, Accom-