628 S C II L* brut* schizza, detto in lingua furbe-sta, la Morie. Schizza da vin o da aqua, Barletta o Bal lotto, Vaso di legno fatto a doghe come una botticella, ma schiacciato alquanto ai lati, per uso di contener vino od acqua. SCHIZZA, add. Schiacciato, Compresso — Scofacciato, vale Schiacciato a guisa di focaccia. SCIfIZK YIIV. 8. f Schiacciala o Stiacciala, Schiacciamento. Dar una schizzàda, lo stesso che Schiz-zàr, V. Schizzàda, dicesi anche per Sciiizzeta-d», V. SCHIZZADÌiNA, s. f. Schiaccialina, Piccola schiacciata. SCHIZZAR, v. Schiacciare o Stiacciare, Rompere, lnfragnere. Schi zzar df. l’aqda, V. Schizzetàr. Schizzar zo come dna fugazza Srofac-ciare, Schiacciare a similitudine di focaccia. Sguizzar l’ occhio, Far d' occhiolino ; Far d'occhio; Ammiccare; Accennare; Dar d'occhio, Accennare coll'occhio. Schizzar un someto , Schiacciare un sonno, vale Dormire. Kl ga SCHIZZÀ LA TESTA COME DM OSELK- to, La testa gli schiacciò come un sonaglio. Come un noecio! di pesca ogni elmo staccia. Schiezarohela, Calarla; Accoccarla; Affibbiarla; Fregarla ad uno, Coglionare, Rullare alcuno. V. Ficar. SCIIIZZETADA, s. f. Schizzettala, verb. di Schizzettare. Il lanciamento di fluido fatto col mezzo dello schizzatolo. Iniezione, dicesi a Forzata introduzione d’un fluido medicato per via di sifone o siringa iu alcune cavità del corpo: e quindi Iniettare per Fare una iniezione. SCHIZZETÀR. v. Schizzettare, Umettare con lo schizzetto — Schizzare; Scannellare, Versare e schizzar Imitano — Sprizzare ; Zampillare, Minutamente schizzare, V. Scmzzrtàd*. SCHIZZÈTO, s. m. Schizzatolo, Strumento col quale si schizza aria o liquore. Schizzetto o Schizzettino, Piccolo schizzatolo. Schizzato d* b*loni, Gonfiatoio o S'ihiz-zatoio, Strumento da gonGare i palloni per giuocare. SCIIlZZIGiVÒSA, add. Schifa 'Ipoco, Voce usata a modo d’ aggiunto, che dicesi per lo più di Douna, la quale faccia artatamente la modesta e la contegnosa — Scocca 7 fuso, Epiteto che si dà iu ¡scherzo a Donna da poco o malvaga di lavorare, o sempre vi si aggiunge Mulina. Monna tenerina; La mosca la guarda e la lattuga la punge. SCIIIZZIGNÒSO, add. Schizzinoso ; Schivo; Schifo ; Schifiltoso; Ritroso. F*r rl sciuzzignùso sd tdto, Puzzare i fiori del melarancio, Suol dirsi d' uno che pretende esser molto dilicato in qualunque genere di cose. SCHIZZO, g . in. Schizzo; Abbozzo ; Abboz- S C 0 zaticeio; Scheda; Imbratto, Disegno o altra cosa abbozzata. SCHIZZO, add. Schiacciato ; Compresso, .Non della figura che dovrebb'essere. Simo, vale che ha il naso in dentro o schiacciato. V. Schizzi. SCHIZZON, add. accr. di Schizzo, Camuso, Dicesi di Chi ha il naso schiacciato. SCIAL, V. Sul. SCI ALO, V. Sialo. SC1AOUARSB, V. Siaqdarsr. SCIMIA, V. Simia. SCIMITARA, V. Simitar*. SCIOGLIER, V. Sioglièr. SCLAMO, s. m. Schiamazzo ; Gridare; Romore. SCOA, s. f. Granata, Mazzo di fusti e fili di Saggina (Melega) sgranati, legati insieme, col quale si spazia; e dicesi ancheSoc-pa-Chioma la Parte colla quale si spazza, e Manico la parte opposta. Scoa da tarazzi, Spazzola di padule, Specie di Scopa formata colla pannocchia o chioma della Canna di padule, che serve all’uso di scopare il battuto e gli smalti de'pa-vimenti nelle case. Scoa da ara, T. agr. Scopa, Pianta annuale, detta da’ Botanici Erica Scoparla. Scopa da granate, che suole raccogliersi per fare granate che s'impiegano ne’ più vili esercizi!, cioè pur ¡spazzare le strade e le corti — Scopa, dicesi anche per Granata, cioè un mazzo di vermene di questa pianta, legato insieme ad uso di spazzare. Scoa nova scoa ben, Detto fam. Fattore nuovo tre di buono ; La granata nuova spazza ben la casa, per dire che I servitori nuovi ne’primi giorni fanno il loro dovere: Biinili a quell’ altro proverbio, Da nove ’lo tulio è bello. Scoa yest'u, Detto fig. Lucerniere vestito, Dicesi di Donna lunga e magra per disprezzo; simile all'altro Sior Tonio toto VALÌO. Par che l’ ibi* m*gnà el iunrgo de l* sco*, Ila nelle reni Palinuro: quasi abbia un palo nelle reni che non le lasci chinare e salutare gli altri. V. in Minrgo. Oukl d* le scor, Granatalo, Venditore di granate. SCOA, add. Spazzalo e anche Scopato, Mettalo colla granata. In altro sign. Scopato, Percosso con ¡scope per punizione, V. Scoar. SCOÀDA, s. f. Granatala, Percossa data colla granata. In altro sign. Spazzzmcnto, ed anche Scopatura, dicesti’Atto dello spazzare una granata. 1)*r dna scoàda, Spazzare. Dar dna scoàda, detto fig. Pigliar la granata, vale Mandar via tutta la servitù o tutti i Ministri o subordinati, perché non fanno a dovere l’uffizio loro. SCOADl.NA, 8. f. Scopalina, Voce Fior., piccola scopata. SCOADURA, s. f. Spazzatura, Immondizie che si tolgono via spazzando. SCO SCO YMÀR. s. m. T. Mar. Scopamare, Sorta di Vela che si pone ai bastoni di coltellaccio portati da’pttnnoni maggiori. Scota del Scoasàr, V. Scota. SCO AR, v. Spazzare. Scoàr el forsiento, T. Agr. Vigliare, Separare con granata o con frasca dal monte del grano o biade quelle spighe o baccelli che hanno sfuggita la trebbiatura. Scoàr oso, Scopare; Frustare, Pena ignominosa, eh’ era in uso sotto il Governo Veneto contro i ladri colti infraganti. V. Frdstàr Scoàr via la so roba, Fare lo spiano, Consumare , Dissipare, che anche dicesi Fare repulisti oil repu'isti. La aiJRTE NE SCO* VIA TOT! DNO A LA VOLTA, Ad uno ad uno la morte ne miete tutti. SCOAROLA, s. f. (coll’ o stretto) Scopetta; Spazzula, Piccola scopa. V. Scoeta. SCOASACO, s. m. Voce del tutto fam. e donnesca, che allude all’ Ultimo figlio nato da una, che ne abbia prima partorito molti, e corrisponde all'altra maniera, Rassaora de l’albuòl. Sono tulle locuzioni figurate. V. Rassaora. SCOAZZE, s. f. Scovigla ; Spazzatura ; Pattume ; Lordure ; Pacciame ; Marame, Immondizia che si toglie in ¡spazzando — Parlando di mercanzie e in termine di commercio direbbesi Scavezzane, che vale Rottami, Polvere, Stacciature ed altri avanzi di materie fragili, come la Cannella, la China e simili. Scoaze d’erbagi, Nettatura. Scoazze de le robe, Pisciagione, Voce di gergo che significa la scoria, lo scart o, il rifiuto della cosa. Scoazze del fero, Latti ed anche Loppe chiamansi le Fecce eh’ escon dal ferro per ridurlo a perfezione nella ferriera. Scoazze de la fogia, Fogliazza, Quella ch’è avanzata da'bachi da seta. Mota de scoazze, V. Mota. El fesse va per le scoazze, C è la macca del pesce; Cè la magona; Il pesce buitesi pel capo, Ce n’è grande abbondanza. V. Mica e Bobina. SCOAZZÈR, s. m. Spazzaturaio, Vocedel-1’ uso, Colui che spazza le immondizie della Città, che a Firenze dicesi Paladino, perchè va sempre con pala in mano. Lelamaiuolo, si chiama Chi raccoglie il letame, come souo propr. quelli di Venezia, che portano via dalle case le spazzature già raccolte e ne fanno letamaro. SCOAZZÈRA, s. f. Castella da spazzature, ch'è quell’ Arnese di legno iu cui si raccolgono le spazzature delle case. Scoazzéra, dicesi anche alla femmina o moglie dello Spazzaturaio e del Letama-iuolo, la quale sull’ esempio di altre voci consimili e così formate, potrebbe dirsi Spazzaturaio e Lettoni liuola. Scoazzéra si chiama anche la Barca con cui si portano fuori di \enezia le spazzature raccolte per farne letame e per ingrassare le terre.