132 CAP taf. del lutto originalo veneziana, traila dal capitombolo o tuffo nell’acqua, per dire, H mio cuore ha già cominciato a sperare, a lusingarsi. CVORLO, s. m. Voce triviale degli Ortolani. V. Caolo. CAORLÒTO , s. m. Di Caorle; Abitante di Caorle, eh’ è una terra o isola dell’ E-stuario. CAOROSSO, s. m. T. degli Uccellatori, Cnpirosso, Uccelletto che gira per le siepi, il quale ha sopra il capo delle ppnne rosse, donde trasse il nome vernacolo. Esso è la femmina del Motanilla atricapilla (Caonegfo) benché da altri sia creduto una specie differente; ed è della stessa grandezza del Capinero, e buonissimo a mangiare. CAOROSSO, «. m. Specie d'Anitra selvatica, V. Magasso monaro. CAOS, s. m. Caos; Scompigliume; Imbroglio, Confusione da non potersi uscirne. * CAOSTÈLO, V. in Cievolo. CAOSTORTO o Colostorto o Becaformi-uiie, s. m. T. degli Uccellatori, Capitorza o Torcicollo, detto ancora Collotorto o Tor-iocollo; Stortocollo; Capotorto e Vorticella. Uccello assai conosciuto nella campagna, grosso come 1’ Allodola comune o poco di essa minore. Linneo lo chiama l'un:v Torquilla. Nel Friuli è detto Forjiichèr. CAPA, s. f. Cappa, si dice il Sacco o Abito di penitenza de’Fratelli delle Confra-ternito — Buffa , chiamansi la Visiera della vesle de’ Battuti o fratelli delle compagnie. Esser o Meterse a la capa , detto in T. Mar. V. Capf.giàr. CAPA, s. f. Cappa; Conchiglia; o Nicchio marino; Conca e Gongola, Termine collettivo, che vien dato da’pescatori a molte differenti sorta di conchiglie delle nostre marittime località, diverse alcune dalle altre anche di genere, distinte però con aggiunto pure vernacolo. Le conchiglie si dividono da’Sistematici moderni in Univalvi, Bivalvi e Mutlival-vi, cioè d’ un pezzo solo, di due o di più. Ma col termine vernacolo Capa, s'intendono le conchiglie bivalvi e mullivalvi. Quelle Univalvi sono denominate coi loro particolari termini, come Caraguoi, Buli etc. Si vedano queste voci. Capa de le calane, la Ghiandaie, Conchiglia multivalve, cioè a più pezzi, da’Sistematici collocata al genere delle Lc-padi e detta da Linn. Lcpas testudinaria, perchè trovasi quasi sempre attaccata alla coccia delle testuggini; di questa non si fa uso. Capa de mar, Conchiglia bivalve del genere delle Carne, detta da Linneo Charna antiquata. La sua figura è somigliante alla Capa tonda. Capa de palo, Ghiandaie maggiore. Altra specie di Conchiglia di mare multival-ve, dello stesso genere delle Lepadi, e detta da Linneo Lcpas Balanus. Essa è simi- C A P le alla Conchiglia Balanoides, ma più rilevata, quasi a cono troncato. Abita aderente ai pali delle lagune, e non se ne fa uso. Capa de le pif.re, Ghiandaie minore. Altra Conchiglia multivalve del genere delle Lepadi, nominata da Linn. Lepas Balanoides, più piccola della Testudinaria, ma a un di presso conformata coni’ essa. Sta aderente alle pietre del littorale e delle lagune, dal che trasse il nome vernacolo. Capa i.onga marina, Cannoticchio, detto anche Pesce cannella o Manicaio siliqua. Specie di Conchiglia marina bivalve del genere dei Soleni, detta da Linneo Solen Siliqua. La sua figura è allungata, quasi cilindrica, troncata alle due estremità delta da’ Francesi e nella Toscana Manico di coltello, perchè in fatti vi somiglia. Il suo animale è commestibile. Capa longa nostrana, Coltellaccio. Altra specie di Conchiglia marina bivalve , quasi simile alla precedente, detta da’ Si-stem. Solen vagina. Il suo animale è buonissimo a mangiare. Chiamasi volgarmente Capa da deo, perchè viene d’ordinario scavata dalla sabbia dalla mano del pescatore. C»r\ santa, Nicchio scanalato maggiore; Conchiglia scanalata; Nicchio da pellegrini. Altra sorte di Conchiglia di mare bivalve, posta da Linneo nel genere Ostrea e detta Ostrea jacobaea, secondo Olivi. Conchiglia notissima ed eccellente a mangiare. Capa tonda, Cuore o Tellina a cuore o Cardio. Conchiglia bivalve, da Linneo collocata nel genere Cardio, detta quindi Cardium edule, Buonissima a mangiare. Collo stesso nome volgare di Capa tonda chiamasi da’pescatori un’altra conchiglia bivalve, nominata Cardium ctodiense da Ilenier professore di storia naturale a Padova. Capa si chiama eziandio un certo frastaglio nell’estremità delle camice, dei fazzoletti, delle vesti o simili, fatto a foggia di cappa o conchiglia. CAPAL A, s. f. detto anche Cczzo da datelo, T. de’cacciatori valligiani, Capanna, dicesi Quel riparo di canne al di sopra scoperto, ove stanno in battello nascosti i cacciatori nelle valli, per attendere ed uccidere gli uccelli. CAPAR, v. che ci suona Far le cape, e vuol dire Cincischiare le estremità delle vesti o camice donnesche e simili, e ridurlo a figura di capa o sia di conchiglia bivalve. CAPÀRA, s. f. Caparra e Arra, dal Lat. Arrha, Parte di pagamento della mercanzia, che si dà al creditore per sicurtà. Capa rraniento è propriamente l’atto del caparrare. In altro senso, Dir de le cative capare. Dar de' cattivi segni o indizii; E si dice di Chi o non corrisponde con gratitu- C A P dine agli altrui benefizii, o da segni di mala vita o costume. CAPARÀR, V. V. IfiCAPARÀR. CAPARO, s. rn. e più comun. Càpari, Cappero, Pianta erbacea, detta da Linn. Cap-paris spinosa. Il bottone o la boccia del fiore che ha lo stesso nome; non è buono che confettato in aceto e sale. Detto per Caparozzolo, in sign. di Sor-nacchio, V. Caparozzolo. ' Catari! detto in tuono ammirativo, equivale al Capperi! italiano. V. Cìperi. CAPABÒN, s. m. T. de’l’esc. Cardio spinoso, Specie di Conchiglia di mare bivalve, del genere de’Cardii, conosciuta da Liun. col nome Cardium aculeatum. Il suo animale non si mangia per esser difficile a digerirsi. CAPARONE, Lo stesso che Bibaron, V. CAPA ROZZO LETI, s. ni. T. de’Pese. Voce che comprende due differenti specie di conchiglie marine, distinte come segue. Caparozzoleti df. mar f. dei bastimenti, Lepade, Conchiglie mullivalvi, del genere delle Lepadi, dette da Linn. Lepas anati fera, di cui non si fa uso. S’attacca a gruppi alla base delle testuggini e de’navigli. Caparozzoleti de marina, Telline, Nome collettivo di alcune specie di Conchiglie, le cui valve sono ricercate dalla Germania, ove se ne fa lavori di fiorami e di abbellimenti; come presentemente se ne fa anche a Chioggia e a Venezia. C VP\BÒZZOLO, s. m. T. de' Pese. Nome che si dà a tre differenti Conchiglie marine bivalvi, di due diversi generi come segue. Caparozzolo de mar , Venere tonda , che fu dello dall’Abate Olivi Venus Ery-cina, ed è la Venus rotundatu di Linneo; la figura della quale è cordato-allungata, con de" piccoli solchi trasversi paralleli ottusissimi. Questa è rara. Caparozzolo dal scorzo sutìl , Altra Conchiglia bivalve del genere dei Soleni, detta dall’Abate Olivi (il primo che la pubblicò) Solen callosus. Essa è d una forma ovata molto compressa, con le valve sottilissime e pellucide, onde trasse il nome fra noi di Caparozzolo sdtil o dal scorzo sctil; ed è commestibile. Caparozzolo dal scorzo grosso, Altra Conchiglia bivalve del genere delle Veneri, detta da’ Sistematici Venus decussata. Ha questa la figura ovale, un po’ventricosa. E commestibile e se ne piglia in molta quantità. CAPAROZZOLO, s. m. Farda; Sornac-chio; Farfallone, Sputo viscido e catarroso. V. Ostrega. Caparozzoli soto i ociii. V. in Ocmo. CAPA SANTA, V. in Capa. CAPA SANTÌNA, V. Canestreli de mar. CAPAZZA, s. f. Conca, Nicchio di mare de’ più grandi che vi sieno. CAPE! ovvero Cape dona mare! Voci d'ammirazione. Pape; Capperi; Cazzica; Ca-casego; Cacalocchio.