MOL M O L Bíter li mol», Render più ingorda la macina, vale Aguzzarla, metterla in taglio. MOLA, V. Moline. MOLÁDA. s. f. T. degli Arrotini, Fanghiglia, Quella poltiglia che resta nel truogo- lo della ruota dell’ Arrotino. MOLAME, s. m. Voce ant. Mola, si dice Quella massa di carne informe, che talvolta si genera nell’ utero delle donne in luogo del feto. MOLAR, v. Slegare, Contrario di Legare. Molìr, noi diciamo ancora per Cedere ; Kllentare ; Lenlare; Lenteggiare; Allenare; Rallentare ; Consentire e Acconsentire, parlandosi delle materie arrendevoli, che cedono. Molí» o Drventìr molo, Insollare; Rav-vincidire, Diventar sollo—Soppassare; Sommosciare; Ammorbidire, Divenir quasi passo. Molìr iqoi, T. Mar. Far atqua, Quando nella nave per qualche apertura entri l’acqua. Molìr di le fresón, Scarcerare. Molìr de le botb, Sciorinare o Menare o Vibrar colpi ; Scaricar un bustone ; Appostare de’ co'pi — Appoggiare; Appiccicare; Accoccare; Appiccicar delle busse. Molìr del dolòr, Sdolere; Cessare di dolersi; Cedere. Molìr db le scoresi, V. Scorbzi. Mular de le Slepe, V. Slepi. Mulìr del riBDo, V. Predo. Molìr del giizzo, V. Guzzo. Molìr bl busto, Allentare o Rallentare V imbusto; Mollare. Molìr el cin il toro, Difilare il cane ; Accanare ; Accanire; Accaneggiare ; Attizzare; Lasciare — Molìr i cimi i li cizzi, Sciorre i bracchi. Molìr bl ciò, Allentare; Lentare; Ammollare il capo o la fune. — Mollare è termine marin. e vale Allentare — Moli ■oli, Allenta allenta; Ammolla ammolla, dicesi da Coloro che tirano su gran pesi, quando voglion che s’ allenti la fune che gli sostiene. Molirghb, detto fig. Cedere ; Torsi giù delle pretensioni — Li ghb boli Ciri eli, Ceda, mia Signora; Sia conveniente; Se ne persuada; Desista. Mole ghb o» ponto, Maniera metaf. che vale Cedete alcun poco. Molirghrli i qcilcùr, Accoccarla ad uno, vale Dirgli I’ animo suo — Molirghe- li con piaci o co lb prede, Dire il fatto suo con flemma o a sangue freddo. Molìr i peri, V. Gei». Molàr le tivèle ; Arrotar le mezzane, Levigarle sulla ruota per uso di pavimento. Mulìr li brìi, V. Brìi. Molìr li robi i bon prezzo, Lasciar la roba a buon prezzo; Far buona derrata, vale Dare per poco prezzo, a buon mercato. Molìr le grosse, V. Molìr db ls sli- PE. Molìr prie, acni in. pegni, Sciorinar cc.lci o Dar di pii : Schiaffeggiare ; Dare schiaffi; Dar delle pugnu. Molarse, Ammollare o Mollare, in sign. neutro vale Allentarsi, Cedpre, dicesi delle cose tese — Farsi molle, Renderai trattabile, pieghevole — Ammollarsi o Ammollirsi, Intenerirsi, Raddolcirsi. Molabse da li rivi, Sciogliersi dalla ripa, cioè Sciorre la barca per far viaggio — Detto figur. Uscir del manico; Uscir di gatto selvatico, vale Uscir dell' usanza sua, Far più che non si suole. V. Desguz-zìr. Molasse, parlando di terreno, Franare; Ammollare, Lo smuoversi che fa la terra in luogo pendi». V. Slivinìr. Molarse el corpo. Ammollare il ventre. vale Ammollire, Far lubrico. MOLÈCA (coll’ e serrata) V. Granzo. MOLEGÀTO, add. Mollicchioso, Floscio, Spiacevolmente morbido al tatto — Molliccio ; Molliccico, Molle, Vizzo e un poco umido — Fràdicio, Eccedentemente molle. MOLÈNA (coll’e serrata) s. f. Mollica; Midolla; Polpa, si dice per lo più La parte interiore del pane coperta dalla corteccia, o crosta. Detto per agg. a Uomo, Tentennone, che nelle sue operazioni risolve adagio e conclude poco, che anche direbbesi Minchione; Allocco; Gnocco; Fagiuolo. Wolkm del ciò. Maniera aut. e met. ebe vale Cervello (La mollica del capo). Moléri db zeci, Maniera pur antiq. e Gg. La moneta. MOLBNOINB, V. Rircoto. MOLENÒSO, add. Mollicchioso; Floscio, detto per Agg. a Pane malcotto e tutto mollica. NOLENTE, add. vale Molle, nel signif. di Debole, Fiacco, e si attribuisce da noi al-I’ acqua corrente, che presso alle ripe ipe-cialmente dei fiumi piegasi talora in moto contrario a quel di mozzo. Quindi diciamo Ardir per li «olente, e vale Audar per quel corso contrario e tardo. Ardìr o Vegnìr vii co li holente, detto fig. Andar passo a passo; Andar piano » a bell’ agio. V. in Molesìn. Oao CBE V1EN ZI» CO LI SIOLENTE, Vale Uomo alla mano, generoso, facile. MOLESÌN, add. Soffice, Che toccato acconsente ed avvalla, come coltrici, guanciali e simili. — Sofficiocc o è P Accrescitivo. Molesìn, vale Liscio; Morbido ; Manoso, Dilicato, trattabile, contrario di Ruvido.Ag-gtunto a superficie pianissima, dolce e (liticata al tatto, che non abbia scabrosità o ruvidezza — Molesìn come li sedi, Più morbido che la bambagia. Vw molesìn, V. Vin. Ardir co le molf.sine, Andar o Parlare o Trattare con dolcezza, affabilità, lusinghe, carezze, piacevolezza; Blandire, Contrario di Aspreggiare. Bctir molesìn, Farsi più buono, più umano, più dolce o trattabile o molle, di- cevi di lionio che abbia prima mostrato severità e crudezza, e poi ammansisi. Chiipìr quilcùr co le molesine, Far le forche, Pigliar altrui con moine per indurlo a far che che sia ; che dicesi anche Far le lustre o le maschere. V. Migkò- OROLE. MOLESINETO, add. Voi -bidello. MOLKSINEZZA, *. f. Morbidezza, Diliin-tezza. Trattabilità, contrario ili Ruvidezza. Morbidezza di pelle, di panni, di lana. MOLESÌM, V. Gii.inp.lb. MOLÈTA (coll’ e serrata) a. f. Molle c Mol- li, Strumento di ferro da raltiztare il fuoco. Si dice sempre uel numero del più. Molèti o Moléte, T. di ah imè Arti, Mollette o Pinzette, Nome generico di uno strumento di ferro o di acciaio, che s'allarga e si stringe a piacimento per prendere o collocare alcuua cosa in luogo dove uon si potrebbe colle dita. Moliti del pozzo, Molletlu, Quel ferro con molla, che s’ attacca alla corda per raccomandarvi le secchie da attigner acqua. Moleti, s. m. Dicesi volgarmente all’/l/--rotino. V. Gui. MOLETÌNA, s. f. Molletlina, Piccola molletta. Moletina. detto in T. di Stamperia, Molletta o Pinzetta, Strumento di ferro a fur-ma di molla coll’ estremità appuntate, che serve agli Stampatori per levare le lettere dalla forma quando fanno le correzioni. MOLÈTO, add. Dimin. di Molo, hlolliccl- lo, Ch’ ò alquanto tenero. MOLÌFA. aild. Bietolone ; Belone ; Pecorone; Pigolone, Che setnpro pigola o piagnucola. MOLIF1CVDA, s. f. Ammollimento; Mnl-Uficuzione; Motlificamcnlo; AmmoUamcn-to. Dar uri «olipicìdi, Mollificare. MOLÌN, s. m. Mulino o Molino, Edilizio noto, per macinare le biade. Molìr ni ori, di do o tre rour, Mulino di un palmento o di due o più palmenti, Quando li» una o più macine. Palmento dicesi per 1’ Edificio che contiene le macine e gli altri ordigni da macinare, e propr. tutta la macchina che fa macinare. Molìr di vento. Mulino a vento — Ale o Vele si chiamano quelle Tele stirate a foggia d’ale o di vele, su cui agisce il vento. Molìr di teri, Mulino a mano, Quel- lo eli’ è mosso dagli uomini o dagli animali. Pili de li rodi del molìr, Ritrécine, Sorta di macchina o ordigno in alcuni mulini ad acqua, per uso di facilitare il moto. Molìr che no miseri più, Mulino imma-cinante, Che non è più attivo. Esser ori rodi di MOLIn, V. Rodi. Tirìr laoi il so «olir, Tirar acqua al suo molino, dicesi fig. di Chi cerca, con artificio o per vie indirette, il proprio vantaggio o di Chi ha più riguardo al proprio interesse ebe all’ altrui ; che anche dicesi Ogni grillo grilla a sé; ovv. Ogni gallo raspa a sé.