K E G necessario. — ÌIe bista n’ aver el nìces.-sario de famegia, Ni basta di avere la tornala di casa. ¡NECESSITA, s. f. Necessità, Estremo bisogno die violenta. Aver necessità, Aver prurito di sgravare il venire. V. Scampa». La necessità fa jif.nàr le mah, La necessità fa vecchia trottare, che ancbe si dice, Bisognino fa trottar la vecchia, Modo prov. che vale ebe La necessità costringe altrui all’ operare. La necessità no ca i.ege, ovv. La neces-sita fa i.' uno ladro, La necessità non ha trgge ; Al mal della cacaiuola non vale il cu'o stringere, Prov. basso che dicesi di (ibi « sforzato dalla necessità. NEt.IIE, avv. (dal lai. Nec) Neche bezzo nf.che bacati*, Niente uffutto ; Cica ; Punti) imuto; Neppur un quattrino. La nostra gente di bassa mano ed altri ancora hanno 1' uso di aggiungere una vocale ad alcune voci che sono troncale da consonante; dicono per esempio Ichk et Echi i t Oche per Uic el Hate el Hoc;e sotto a questa regola va anche il Neche. NEFANDO, add. d.cesi per Imbrattato al si,nano; Sporchissimo', Lordissimo; Suzzo. Nefando, detto susl. vale 11 culo; Le parti diretane. NEGX, add. Annegato: Sommerso. Eia neoaua, Viglia o Fanciulla annegata, in sign. di Mal maritala. Negà usasi ancora per esagerazione nel sign. di Sudato: ina vuoisi intendere Sudore copioso - So* TUTA NEGÀDA SIRISSMIA o negàda morta dal scòl, Io son filila sudata; Io sono sudatissima; In mi senio soverchiata o rifinita d’un copioso rudi ire. NEGADA, s. f. Annegamento; Affogamento. Detto per esagerazione, vale Bagnàda o Sgcazzada, V. Necìda, vai anche per Negativa ; Rifiuto — Subito cna nbgada, Pronta una negativa. NEGAR, v. Negare o Annegare, Dir di no, Dar negativa. Dicesi anche per Ricusare, Rifiutare. Contrario di Concedere. Io altro sentimento, Annegare o Annie-gare e Affogare, Uccidere altrui col sommergerlo nell’ acqua o simili — Mazzerar«• vale Gittar I’ uomo in mare in un sacco legato e sommergerlo. Nf.gìr eno. detto per esagerazione. Ammollare, Bagnare, Intignere o aspergere d’acqua. Negàr Cristo so la crose, Negar il pa-iuolo in capo: Gli ufcirebbe prima un elefante di bocca che la verità, Negar P evidenza, Non voler mai confessar cosa che si abbia fatta, quantunque sia manifesta — Direbbe che il biscotto non avesse crosta, dieesi 35 uno che neghi le cose chiare o affermi le false. Direbbe che la neve non fosse bianca o che S. Cristoforo era nano. Negar el balcdo, V. SalÙdo. Negar ina fia, Affogare una fanciulla Maritarla male. Annegarla. N E G Negasse, Annegare, verbo n. Annegarsi; Affogare o Affogarsi ; Sommergersi ; Andar a far cena colle ranocchie. Negarse ix t’ox scolièr d’ aqoa, Affogarsi in un bicchier di’ acqua. Ei non terrebbe ad accozzare tre palle in un bacino, Non saper fare per sua dappocaggine nè anche le cose facilissime. Chi no s’ agilta se mega, Chi s’ aiuta Dio l’aiuta; Chi non ruba non ha roba. NEGATIVO, add. Negante; Negatore, che nega, Imputato negante. NEGIIE, T. ant. e vale Natiche. NEGLI SAN, V. A LA KKGLIsiX. NEGOSSA o Nagossa b. f. Negossa e Negossa, Bete da pescare a modo della Rivale, (Tela) annodala ad una pertica con due bastoncelli atanti da una parte. NEGOZIO, s. m. Negozio, Faccenda, Affare. Fondaco, Bottega dove si vendono a ritagli panni e drappi. Bottega è la Stanza dove gli Artefici vendono le loro merci. Negozio amala, Negozio infistolito, dicesi per simil. di qualche Negozio che sia venuto a pessimo fine. Nbgozio sbai.à, Negozio spallalo. Negozio de poche tavole, Negozio di poca levala o di poche tavole, Di poca importanza, Negoziuccio. Negozio che core soto el nome de «so. Dire in uno. Termine mercantesco, e significa che Quel traffico è amministrato sotto nome di colui. Negozio de societì, Ragione sociale; Contrailo sociale, La legge nostra riconosce tre specie di società, cioè La società in nome collettivo; La società in accomandila e La società anonima. Veggasi il Codice di commercio. Negozio impiantì, Negozio stabilito. Omo da negozi, Uomo negozioso, Che fa volentieri negozii. Tp.gsìr sospeso kl negozio, Tenere attaccalo il filo o appiccalo il filo, Intermettere il trattalo d'un negozio, ma non romperne del tutto la pratica. El negozio, Voce bassa, Il membro vi-ri’e NBGRÌO, add. Annerato o Annerii», Fatto nero. NEGRIZ VR, v. Nereggiare e Aggreggiare, Tirare al negro NEGRO, s. m. Negro, Colore il più opposto al bianco. Negro, adii. Negro; Nero ; Ghezzo ; Atro. — Che ga del negro, Nericante ; Negreg-gianle — Te ar al negro, Negreggiare: Nereggiare — Negro come i.a panza del cabìn. Negri*rimo; Più nero d'un corvo o del buio della mezza noltc. Ntgro bel camìn, Fuliggine o Filiggine, Materia nera lasciata dal fummo su pei cammini. Negro de la bota (coll’o largo) Lividore : Livore : Lividura ; Lividezza ; ilasche-r.zzo: Monachino, Nerezza che fa il sangue venuto alla pelle per qualche percossa. Capo pieno di tuatcherizzi o di lividure. iN E N 439 Negro, Voce fain. Tinto; Arrabbiato; Ar• rapinalo, vale Cangiato di colore a c.igiun d ira dicesi dell'uomo. — Deventàr negro da la rabia, Fremere ; Arrovellare. La Neura, si dice in forza di sust e in voce furbesca, per la Morte. NEGKOFUMO. s. ni. Nere di fummo, Filiggine tratta da legni resinosi arsi. NEGROSC0P1O dello per idiotismo, Microscopio. NELSON, s in. Specie di Ciarpa o Spallino cosi chiamato, che usarono negli ultimi mìni scorsi portare le nostre Doni.» galanti, ma che non t> più in moda. NKMBAIZZA, s. f. Cingano, Tempesta ur- i ibile. Nemdaizza, dicesi anche per Nembo imminente o Cielo intruscato e tonante, eh» minaccia la tempesta. S’ ingkopa una nembaizza, Maniera met. che vale 11 tempo comincia a rabbuffami cioè Minaccia bufèra. E prossima una tempesta o un uragano. NEMBO, b. m. Nembo. NEMICO ; ni. Nemico; Inimico. Nemico capitàl. Nemico capitale o cordiale o corale. Al nemico ponti d- obo, Al nemico il ponte ii' oro a d' argento, Detto proverb. e vale, Che quando e- vuoi fuggire, convien dargli la via larga e libera; e si dice ancora assolut. Fare i1 ponte. NfiN’A o Bàlia, s. f. Balia; Nutrice o No- drice. Che il nostro vocabolo Np.na sia prodotto da Nutrir, dovrebb’ esser certo, ma per quali corruzioni di lin?ua io non saprei. Po*«o dire soltanto che, emendo uno degli uffizii ordinarii delle Nutrici quello di Ninnare cioè Cullare i bambini, eh’ esse allattano e di far loro la Ninna nanna per addormentargli, sia quipdi da queste provenuta forse la nostra voce. Dar a np.na. Dare a balia; dicesi del Dar»- o Torre ad allattare i proprii figliuoli — Essere a balia, dicesi de’Fanciulli eh«1 stanno in casa dplla Balia per esser quivi allattati. La par la nena de Pilato, Pare la nen-eia di Barberino, dicesi di Persona sciatta e a caso nel vestire. È una manimorcia, uno sciammannata, una svivagnataccia. Dopo che l’ no dà a nena no l’ ho più visto. Maniera noBtra famil. che vale Noi vidi mai in vita mia o Noi conosco NENE (coll’e larga) Elena, Nome proprio di Femmina, detto per vezzo NENIA, s. f. (Voce dal latino Nenia o Ntenia, Canto funebre degli antichi) Friggibu-chi, Voce bassa formala dal verbo Friggere, e diceai d'Un certo rammarichio che so-glion fare le persone cigionose e infermicci. Non si tenie altro che friggilmchi e piagnistei. V. Piagnistèo. Nenia, d(*lto per Secàda, V. NE NO (coir o serrato) s. m. Balio, Il marito della Balia. NENO (coll’ e aperto) s. m. Eugenio, Nome proprio di uomo.