zuc zuc Z U D 825 di varie specie o varietà. Ve ne sono di lunghe, di tonde, di stiacciale, di grandissime, di mediocri e di piccole; alcune si mangiano, altre no. Tutte le zucche tondo hanno la forma del Popone. Zoca barùca o Zoca de scorzo doro o 11» inveito, Zucca sussi o gialla o Zucca popone. Fruito notissimo, del genere delle Cucurbite detta da’ Sistematici Cucurbita meìopepo carne crocea. Dicesi anche Zucca fralaia. Zoc* torca. Zucca a berlingozzo: Zucca a pasticcino; Zucca a corona; Berret- io turco; Turbante. I. in neo la chiama Cucurbita meìopepo: il suo colore è rossi-gno. !1 Naturalista Blachw la indica Ca-curbita clypeiformis sive Siciliana et capitata. Zoca da vi», Zucca dei pellegrini o Zucca fiasco, Altra sorte di Zucca, che quando è secca si vuota e serve all’ uso di riporvi acqua o vino. Nasce dalla pianta detta Cucurbita lagenaria. V. Zuca oa BKVF.R. ZuCA DA PABANGALE 0 ZuCA LOXGA. ZuC- ra da pescare; Zucca da pesci o da o-lio, Zucca la cui pianta è detta da’ Botanici Cucurbita lagenaria varictas longa. {issa è in forma di falce, di scorza dura quando è secca. I pescatori vi legano le corde degli ami, abbandonandole al mare, le quali stando sopr’ acqua , essi ritornano a raccogliere gli ami colla preda, a cui servono di segnale. Zoca de pahmagio, lo stesso che testa DE PALAMAGIO. V. PALAMAGIO. Zoca melòn. Zuca a cedrato, Varietà Zucca detta da Linneo Cucurbita verrucosa, chiamata dal Naturalista .Morris Pepo meìopepo verrucosus. Piccola Zucca rotonda, di colore giallastro, sparsa di verruche, che ha la figura come di Cedro o Poponcino, e non serve fra noi ad alcun uso. Zoca santa, Zucca del rullo torto; Zucca a violino. Zucca che si coltiva ed alligna in gran copia nelle ortaglie del nostro Estuario, e sppcialmente a Chioggia, ed è buonissima a mangiare: è una varietà della Cucurbita pepo e chiamasi Cucurbita pepo bicorporeu. Zoca salvàdega, Brionia o Vite bianca , Pianta detta da’ Botanici Bryonia alba. A proposito de zoche, V. A proposito. Orto de zcche, Zuccaia. Zcc\ da bever , Borraccia, Specie di ; fiasco formato con guscio di zucca, che , adoprano gli accattoni viandanti, e dove J portano la loro bevanda. V. Zoca da vis. Tota zoca compagna, Come i poponi di 1 Chioggia son tutte te donne, Tutte coni- j pagne. ZUCA, s. f. Cucuzza; Celloria, detto fig. per Testa, Capo. Zoca voda, Zucca al vento; Zucca mia da sale: Zucca senza sale; Zucca vola, Persona vana che non ha abilità; disutile — Aver poco sil in zoca, Aver poco sale in zucca. Aver poeo talento, poco criterio o discernimento. El mezo de la zoca, Cucuzzo; Cucuzzolo, 11 mezzo del capo — Zucca o Zuccaia , voce antiq. Quella parte del capo, che cuopre e difende il cervello. Zoca pelàda o neta, Zuccone, dicesi di Chi ha la zucca scoperta, cioè il capo senza capelli. Zucca rimonda. V. Brotos. ZUCA DE MAR, s. f. T. de’Pese. Sorta di produzione di mare, classificata dall’A-bate Olivi fra gli Alcionii, col nome Al-cionium conicum, e dal Renier, già Professore di Storia naturale a Padova, fra i Poi ¡nitori col nome Policitore dipartimen-tato. Individuo di sostanza gelatinosa consistente , senza intreccio spugnoso solido, formato da numerosissimi animaletti che l’abitano, disposti in varie divisioni. Il suo colorito è rossigno e le qualità della sua sostanza somiglianti in qualche modo alla polpa della zucca del collo torto, per cui gli fu dato il nome vernacolo. ZUCADA, s. f. Capata, Percossa nel capo. Dar ova zocàda, Dar una capata; Toccare una capata. ZUCARIÈRA, s. f. Zuccheriera, Il vasetto d’ argento e d’ altra materia , che contiene lo zucebero. ZUC A RI N, s. m. Zuccherino, Pasta intrisa con uova e zucchero. E dicesi anche per Agg. di varie Frutta, che abbiano mol- lo dolcigno o sia dolce di zucchero. Zocarixi , Bericuocoli ; Cianibellette ; Confortini; Zuccherini, Cose dolci da gustare e mangiare. ZUCARO, s. m. (colla z aspra) Zucchero, Materia dolce di color bianco che si cava ne’ climi caldi, per via di espressione, da certa specie di canne simili alla Saggina, dette da’ Sistematici Saccarum officina-rum e volgarmente Cannamèle. Zocaro campanòn o panòn, Zucchero in pani, Zucchero raffinato e riunito in pezzi a forma di cono. Zocaro candido , Zucchero candido , Bianco in supremo grado. Zocaro d’ orzo, Pennito, Pasta fatta di farina d’ orzo, buona a mollificare la tosse. Zocaro fioretòx , Zucchero bianchissimo; Fiore di zucchero, Lo zucchero più fino. — Zucchero di tre cotte o più cotte, vale 11 più raffinato o migliore. Zocaro mascara, Zucchero mascavato, Zucchero rottame o rosso, del più ordinari» o triviale. Zocaro so le fragole, detto volgare e fig. Questi son tutti pannicelli caldi, per dire Rimedii inelficaci e di poco sollievo a’ mali grandi e gravi. È un asciolvere, cioè Una cosa di poco momento, che poco basta al bisogno. Affogare il can colle lasagne, vale Offerire miglior partito che non merita la bisogna. A MI CHE SON SpKCIÈR ZOCARO GARBO, V. Speciér. Pan de zocaro, V. Pax. Susino , Albero che ZUCARÒLA, s. f. detto anche Sbtjsa ak-zari e nel basso Friuli Romola. Ziiccn-iuo’a o Grillotalpa. Animaletto della classe degli insetti , che stanzia per lo più sotto terra, nocivo agli orli, e che roda le radici delle piante, specialmente delle più tenere. Linneo lo chiama Grillus acheta grillotalpa. V. Verme. ZUCIII'jRA (coll’e aperta) s. f. Zuccaia. Luogo piantato di zucche. ZUCI1KT V, s. f. Zucchetta; Zucchettina, Piccola zucca. Zochèta niPERiÀL , Susine dell’ lnipu-radore o imperiali, Sorta di*Prugne assai grosse, di colore verdastro, dolcissime, prodotte da un albero detto da’ Botanici Pru-nus domestica varietas amygdalus. ZUCHETÈR, 8. m. ) ZUCHETÈRA, s. f ) produce le susine imperiali. ZUCHÈTO, s. m. (colla z aspra) T. de’Pe-scat. Sorta di Granchio marino a coda corta, detto dall’ Abate Olivi Cancer orbicu-laris. Il suo carattere specifico è anche P avere il torace rotondo e convesso, liscio somigliante a nuca calva, dal che ha preso il nome vernacolo Zociieto, o sia Zucca, Testa. ZUCOLÀDA, s. f. Capata, Percossa di capo. V. Zocolùx. Render bota per zocolada o zocolada. Render agresto per uva acerba; Render pan per focaccia, Rendere la pariglia. ZUGÒIjO, s. m. Zucchetta; Zucchettina. Piccola zucca, Quella che si mangia cotta in insalata o altrimenti; ed è la Cucurbita meìopepo giovane. Detto per Palla da maglio, V. Caz-zolo. ZoGÀR Al ZOCÒLI, V. ZoGÀR. ZUCOLÒN, 8. m. (colla z. aspra) Voce antica , che ora dicesi Zocàda o Zocolada, Capala, percossa nel capo. Sgombbejio se xo volemo qualche ZUCOLÒN, Sgombriamo (cioè Partiamci) altrimenti ci coglierà qualche capata. ZUCÒN, add. Capassone; Capo duro; Testa o Coccia dura; Senza testa, Scimunito, Stolido. Zuccone, dicesi di Chi ha la testa pelata, e quindi Zucconare, Radere tutti i capelli. ZUCONÀDA, V. Zocàda e Testàoa. ZUDAICO, add. Voce ant. Giudaico, Di Giudeo, appartenente a Giudeo. ZUDEGA (colla z dolce) T. ant. Giudicato, add. ZUDEGADO (colla 7, dolce) s. m. Voce an-tiq. del Foro ex-Veneto, dal latino sust. ludioatus, e vale Giudicatura, cioè il Magistrato che giudica; ma col termine vernacolo intendevansi le Magistrature civili, e propriam. Quelle che formavano anticamente la così detta Corte del Doge, come erano i Magistrati del Proprio, dell’ Esaminatore, di Petizione, del Procuratore, del Mobile, del Forastieroe de’Consoli de’mercanti.