PAN Fi* n pimdi, detto fi?, imburchiare o Imbecherare alcuno, vale Aiutare alcuno a comporre qualche scrittura — El che fa la putti, E’ gli dà il pan bollilo smaltito, detto fi». Gli spiega per minuto ogni cosa. Far la risili» per i altri, Fare il fal- lo d'altrui, vai Far che che sia che torni comodo ad altri. Far la panàri al diavolo. Far f erba ai nani, vale Fare un’ opera vana e perduta, perchè i cani non ni pascon d'erba. Lisciar la coda al diavo’o, Gettar via la fatica. So FAR d’ CN PAN TRE FETE E DO PANAR, V. in Pan. PtNADÈLA. s. f. antieam. Panarla, Pan-roflino, Pana/ella : Pappa. Panata più leggera fatta col pane grattugiato. Star a panadele, Slare a panaielle ; S/are a pollo pesto; Mangiar pollo pesto, Si dice di chi sta male per qualche infermità. PAGAMENTO, s. m. Appannatura ; Appannamento ; Panno, L’appannarsi. PAN YR o Apanàr, v. Appanare, Offuscare. Propr. l’Oscurarsi delle cose lucide o per I’ alitarvi dentro o per sucidume. Panar, detto per Ihpanìr, V. PÀNARA, s. f. Voce foni, di gergo Musone ; Masaccio, ¡Vaso grande o Naso da fiutar poponi. P\N XRBTO, b. f. Panieretto « Panieruzzo, Specie di paniere tessuto di vimini, come canestro, senza sponde, su cui i Pescatori espongono il pesce in vendita. PANARIÒL, s. m. Asse del pone, Tavola i bislunga e spianata da riporvi il pane quando si porta al forno — Paniere è un arnese J ove si mette il pane quando è cotto. Dicesi j da noi anche Corcolo, V. PANARIZZO. 8. in. Panereccio o Patereccio t Paterecciolo, Postema che nasce alle radici delle unghie. IHN’ATIÈRA, 9. f. Bacino; Bacile, Sorta di vaso piano per lo più d'argento, in cui si porta il caffè o simile. Panatliera in buona lingua, dicesi al Vaso in cui alle mense de’ grandi si pone il pane per loro uso. PALAZZO. 8. m. Pannacelo, (’.attivo panno, ordinario, grossolano. Panazzo, è anche presso noi Voce avvil. di Pane, e dicesi nel sign. di Pane cattivo o di Troppo pane mangiato per cui lo sto- I niaco ne risenta. PANBOGIO, s. m. Pambollilo, Pane bollito coll' acqua o col brodo. El pan socio se digerisse frf.sto. Pan bollito fatto un salto egli è smaltito. PANOÈTA, V Panzéta. P4NCHIA, add. fem., come dicesi Pancino per add. mascol. Voce popolarissima che »’ usa ne’ seguenti dettati. Essr.t fan ghia o panchio. detto assolut. Esser pratico, dottore, esperto, ex professo, per professione ; Avere scopalo più d’ un cero. Esser panchia o panchio a far l’ amor. Andar de plano air arte del Mirtillo, modo basso e fig. Esser adattato all' arte del- PAN l'innamorato. Sbricciolar con uno sguardo le donne. Perticone, Voce di gergo, Chi vede da lontano e s’intende a cenni. Son Tomìo Panchia, che vale Son bealo, son contento ; Miente di meglio. Esprimono contentezza: e corrisponde all’ altro nostro dèttato Pf.zo vento no vegsa in vela, V. A ento e Vela. PANO, H1ÀNA, s. f. Panzane plur. Fola ; Favola ; Pantraccola ; Erba trastulla, Allettamento con piacevolezza di parole dette ad inganno — Pastocchia•; Melarancia, detto fig. Vescica ; Fandania. Chiachiera vana, favola, bugìa — Cantafavola, Cossa lontana dal vero, che abbia anche poco del verisímil«; Finzione frivola Agg. ad uomo, Sballone ) Bubòolonc ; Levatoie, Bugiardo. Ciancivendolo, Parabolano che vende ciance. Vendifrottole, dicesi Colui che spaccia frottole come opinioni savie e ben fondate. Spoàr o contar panc.hiane, Lanciar campanili ; Lanciar1 cantoni ; Canzonare ; Sbaiar ciance e fole ; Dire scerpelloni o strafalcioni o farfalloni; Sfarfallare. Gran panchianf. ! E vanii e parolone e iperboloni e fiabe sbombardale. PANCUIANAR, v. Tal lamellare ; Ciarlare ; Cornacchiare ; Coniar panzane apantrac-cole. V. Panchiana. PANCHIANAZZA, ». f. Ciancione, Ciancia grossolana. Sfionda tura, detto fig. Bugia solenne con raggiro scagliata. PANGHIANÓtN, V. Panchiana PANDOLFO, Pandolfo, detto per sgg. a uomo, vale Minchione. Stolido. PANDÓLO, (colf o largo) s. m. Specie di pasta dolce che si vende da' C°nfortinai, intrisa con burro e zucchero, che si mangia inzuppata nel caffè o nel cioccolate. Pandólo è anche il nome d' un Giuoco nostro puerile, a cui una volta dicevasi Lippa (V.) e a Firenze Ark rosé, dove però è ora disusato. Pandólo, chiamasi da noi una Mazzetta di legno corta poco men d' una spanna, appuntata ai due capi, fusiforme, che anticamente dicevasi Lippa, ed era anche il nome del Giuoco stesso che ora è poi mutato presso i Veneziani in Panoolo. La figura di questa Lippa è a un di presso della lunghezza del Paidolo, da cui verisímilmente trasse il nome. — Mazza si dice anche da noi a quel Legno lungo poco più d'un piede, con cui percuotesi all' un del capi la lippa, e fatta balzare in aria se la ripercuote in cadendo, e se la manda lontano. Zogàr al pandólo. Fare o Hinorare alla lippa. A CHI PIASE LA «IZZA A CHI KL PANDOLO, V. io Piase*. Pandólo, nel parlar fornii, dicesi ancora per Ygg. a uomo nel sign. di Balordo; Coglione; Minchione; Merendine; Baccellone. M' AVEC TOLTO PER CN PANDOLO? Voi Vii vorreste far passare per il grasso Legnaiuolo, cioè per un semplice o uno scimunito. Voi mi vorreste fur calandrino. PAN 467 PANDOLÙN, sccr. di Pandolo nell'ultimo significato di questa voce. PANE,s f. plur. (da Appannare, Oscurare) chiainansi quelle Lentiggini più o meno grandi, irregolari, giallastre, che vengono altrui sul volto e ne appaunano il colorito. Pii» de pane, Lenligginoso o Litigginoso. PANÈLA, s. f Ptncrala e Cerro. Quella particella dell' ordito che rimane senza essere tessuta. V. Franca. Ingropìr panèlr. Aggruppar cenerate, cioè le accie della cenerata. Le dita insieme incrocicchia e aggruppa. Panf.la da \ischio. Paniuzzola ; Paniuzza ; Vergetti, diconsi quelle Mazzo su le quali le paniuzze s' adattano. PANESÈLO, s. m. Pannicello t Pannicolo, Picciol pezzuolo di panno lino o lano, che serve a molti usi domestici, ma specialmente per uso d'involgervi i bambini in fasce. Paniseli rrn sdti e caldi. Pannicoli o Pannicelli adusti, vale bene scaldati e hene asciutti. Pinf.sf.li, detto in T. Mar. Torelli, cbia-mansi que' Madrieri che entrano nella battuta della chiglia d’una nave, dalla ruota di poppa sino alla ruota di prua. Paniselo, T. de’ Pese. Pannello, chiamasi una Bete che si usa nelle valli nostre e nelle lagune, per avviare le anguille alla cogolaria; ed è rete grossa a maglie fitte. PANÉSI. s. m. quasi dicasi Pan esse, detti anche Essi, chiamansi volgarmente certe Pastiglie condite con burro e zucchero, che sono fatte a forma di S. PANKTAda, s. f. Panata, Colpo di un pezzo di pane. PAN'ETARÌA, s. f. Pistone, Botteghe riunite dove si vende paue. PANBTIN, s. m. Panetto, piccolo pane, Panatalo; Pannellino e Panicciuolo, sono diniin. di Panetto e valgono Piccolissimo pane — Cacchiatclla, Pane linissimo di piccolissima forma, che si fa a picce. V. Bina. PANÈTO, s. m. Panetto, piccolo pane, Una parte della piccia. Paneto de testa, Pane di capo, L’ uno de' due pani che anno a’ capi della piccia Roràr f.i. fanf.to, Levar la palla di mano. detto met. vale Torre ad altrui un guadagno o utile qualsiasi ed arrogarlo a gè. Panèto, detto fig. Sgorbio o Sfregaccio- io. Macchia d’inchiostro sulla carta. P VNETON, Lo stesso che Borf,loto, V. PANFÌL, s. m ¡Nome d’ un Giuoco die fassi in più persone, alle quali si dispensano quattro carte per ciascheduna. Panfil, dicesi per distinzione al l’ante di spade, eh è la carta predominante, e che per Gnzione rappresenta ogni seme ed ogni altra carta, quando si fa flusso o simili. Chiamasi poi Panfiléto il Fante di bastoni, ed è la carta seconda predominante, ma inferiore al Panfil. V. Flesso e Fólega. PA.NGBATÀ, s. m. Pangrollato e Farinata, Specie di Panata fatta colla polvere di pano grattato.