4 ! 2 M E R Ragazzo pien i>p. mercurio, Me ¡curiale, cioè Vivo, impaziente. MERDA, s. f Merda ; Stereo; Feccia, Gli escrementi degli animali, ma più dicesi di Quelli dell’ uomo. V. Smegiazza. Merda dr do, Bovina \ Stabbio — I)p. Colombi, Colombina — De cavrf. b dk Pie-gore, Pillaccola; Caccola, e «è secca, Polveraccio— Merda dk «sei, Cacherelli, e s’ « secca, Calcinaccio — Dk calina, Pollina — 1)k Oskliti c dk bovoli, V. in Camola. Merde, detto fig. (die in Lombardia dicesi Mocue) Caccabaldole, cioè Carezzi1, >ezzi, atti o parole lusinghevoli — Fa* dp. le merde, Dar caccabàldole ; Dar mia, ■Naie Far paroline o per ingannare o per entrar in grazia di chi diesis — Far degli rinasci o sviiasci, vaio Smorfie inutili, superflue. Merde col c.rostolo, Bravata a credenza ; lina cosa da darle del voi o del mesti re — Sbraciata o Sbracio per metaf. vale, Mostra di voler fare gran cose, che dicesi anche Yantanicnto — Che merde col cro-•tolo ! Piano che non ti levi polvere, si dice per derisione di Chi fa bravate senza propositi». Zucche fritte ! Zucche marinate! — Scipitezze: Insipidezze Sciocchezze-, Scioccherìe; Baie ; Inezie ;Vhiappole-rie, Sono tutti Termini che spiegano il significato vernacolo. V. Oaoadì e Segatura. Merda detto fig. per Agg. a Uomo, è lo stesso che Blitri, V. Mi) la merda! Cune hi tri ; Cnppita ; Capperi; Zoccoli; Finocchi; Potenza in terra; Poffare il mondo; Oh vacci scalzo; Oh vaiti con Dio. Interiezioni di maraviglia. Cascar in merda, V. Cascar. No stimar usa merda, Stimare come una foglia di porro o come il terzo piede. No dargiif.se usa merda, Aon ne calere; Non ne intendere bocciata o boccicata. Ogni merda lo fa scaldar, Ogni menoma cosuccia gli fa saltar la mosca al naso, Lo fa adirare. Omo de merda, Uomo da succiole, Si dice in modo basso di Persona ignorante, debole o di poca stima. 0 MERDA O BARETTA ROSSA, LoCUZ. fall). e uietaf. 0 Cesoie o Nicolò ; 0 asso o sei ; 0 polli o grilli; 0 guasto o fatto, 0 tulio o niente. Lui merda calda, detto in atto di disprezzo, Un niente; Niente fatto; Un ghieu; Uno zero; Una ghicimba'duna o ghiera-bui duna, Niente allatto. In altro sign. I na merda, Le zucche inaline, Quando vogliam negare una cosa detta affermativamente da un altro. 1 sa merda che tf. salta is tkl muso o che te strangola, detto per Modo negativo. Metter malanno che li colga; Cunchei-o che li mangi — Te darò usa merda ghk tf. salta is tel muso, Ti darò un par di corna, uti par di funi o una fune che t impicchi, ludica thè altri non merita ricompensa. M F. R Quando la me*da mosta in scacno o che LA SFUZA O CHE LA FA DASO, V. SCAGNO. Esser merda e rabia o merda p. tossego, Carne calliva o Cattivo pèzzo di carne, dicesi a Quegli uomini che sono di genio sciagurato e maligno. Onde si dice quasi in proverbio e per ironia di Chi sia magro o piccolo di persona, ma sia maligno ed astuto, Egli è come lo stornello, poca carne e cattiva — Risentito, add. Che si risente o Che è facile a risentirsi, Sensitivo, Vendicativo, Impaziente, Focoso, Sdegnoso. Far de lf. mkrde, vale fig. Gridare, Strepitare. V. Criàr. Far mi le merde, Fare sloggi o troppe invenie, dicesi di Uno che mostra con certi attucci ripugnanza di voler fare o dire qualche cosa, ma propr. vuol farla o dirla; e più comunemente dicesi Troppe cirimonie —lu altro senso, Ammoinare, Far moine o carezze. Far d’ una merda una gran cosa; ovv. De Tantìn far tastòn, Far d’ una mosca un limifante, d'una bolla un canchero, d'una pipita un fistolo, Di nulla far gran cosa, aggrandire — Ogni brutcolo gli pare un trave, parlando di Chi fa gran romore d' ogni menoma cosa, e n’è casoso. Pkrderse in t'ora merda da oneste, V. Perder. Se so la xf. merda la ghk somf.gia, detto fig. OVV. No LA XF. MERDA MA EL CAN l’ HA cagada, Tanti) è zuppa che pan molle ; Se non è lupo è can bigio, Nessuna o poca diversità. S*vz’ altre mkrde, Senz’ altro impac-cio ; Senz'altri fastidii; Senz'altri chiassi. Merda is boca a chi l’indovina, Chi mangia merda di galletto diventa indovino, Detto a gabbo ad uno che ha indovinato un enimma. Fu anche detto, A chi vuole indovinare in bocca gli possa un can cacare. Magazèn de lk merde, V. Magazèn. MERDACAI, s. m. Detto fam. per ¡scherzo, Tafanario. MERIDIANA, s. f. dicesi volgarmente al - 1’ Orologio solare. V. Relogio. M EItIG\, s. m. Dicevasi ai tempi Veneti in alcune provincie a quello che ora chiamasi Cursore d’ un comune, al quale però spettava il dar deuumie de’ casi crimiuali come ora fa I' Agente comunale. Egli dipendeva dai Sindici ed era salariato. MERITAR, v. Meritare ; Rimeritare. Dio vel merita, Dio vi rimeriti, vi renda merito. El se merita quel cìstico, Gli sta il dovere, dicchi di Lno cui è intervenuto quel male clic si meritava — il popolo pazzo un prete spiritato ; A carne di lupo zanne di cane; Qual guaina tal coltello; Qual cervello tal cappello; Tal culo lai brache, Corrispondere a cattivo merito cattivo acquisto, a mal opera gastigo. Me la merito, Mi sla il dovere; Ren mi sta, Cosi mi conviene. Mkritìrsb un corno, Ma’einerito, Cbe merita male. Non meritevole. ME R Ciii no mk vol no me mf.ritì, Chi non mi vuol segn’ è che non mi merita. Ti lo MEniTivi, Ti stava bene, Detto per rimprovero. MERITO, 8. m Merito; Pregio; Valore — Ricompensa; Guiderdone. Dio ve ne resdì el merito, Dio vi meriti o rimeriti, vi renda merito, vi ricompensi, vi ricambi, vi rimuneri, cioè Vi premiij vi guiderdoni. Roni meriti, dicesi per antifrasi nel sign. di Male azioni: forse dal barb. Mentimi che fu detto ne’ bassi secoli per Delitto — Ghk n’ ho visto andar in calia co manco meriti, Ne vidi molti condannati in galera per minori delitti o scelleratezze. Farse osò* senza merito, V. Osòr. Vegnimo a dir el merito, Specie d’intercalare, Venir a dire; Che è a dire -% Cioè a dire ; Voglio dire. MERLÈTO (coll’e stretta) 8. m. Merletto3 Trina, Merletto stretto. Fato a mf.rleti, Merlettato. Discorso coi merleti o coi so merleti, Discorso co' tuoi epitodii, cioè Con digressioni. Merleti è poi voce furbesca, usata da’ Barcaiuoli ne’ loro spiritosi dettati, nel sign. di Denti. Dicono per es. TtF.N la serpentina drf.nto i merleti, Tieni la lingua a freno o in briglia ; Raffrena quella tua lingua maledica o tabana. ('osi dicono Boca senza mf.rleti, Bocca sferrata, per dire Senza denti; assimilando metaf. i denti ai merli delle mura antiche. MERLIN, s. m. Merlino, T. de’ Funaiuoli, Specie di Funicella o sia Spago che serve a varii usi. Merlino detto anche in T. Mar. è una Funicella, di cui si servono i marinai per avvicinare il bastimento a terra. MERLO, s. m. Merlo e Merla, Uccello tutto nero e di becco giallo, che canta, e chiamasi da Linn. Turdut Menila. Merlo da aqua, Mer'a acquatica o Acquaiola comune, Uccello di padule, detto da Linn. Slurnut Cinclut. I Veronesi lo chiamano Merlo aquarolo. Si tuffa nell’acqua e si ciba di piccole chiocciolette del geuere Bulimus, come pure di vermetti che vanno serpeggiando sull’ erba subacquea. Merlo cación o Tordo gazàro, T. degli Uccellatori, che nella Toscana dicesi Tor-dèla e Tordéla gazzina, sul Veronese Mer- lo gazòto, Tordo mezzano, detto da Linneo Turdut pilarit. Specie di Tordo che ha la testa e l'estremità del dorso grigie, e le penne della coda nere. La sua carne è saporitissima. Cantar da merlo. V. Cantar. MERLO, 8. ui. Merletto; Merluzzo; Merlo o Trina, Una certa fornitura o trina fatta di refe finissimo o d'oro o d’altro — Gi-glielto, dicesi a specie di trina con merluzzi e punte, così detta perchè ba simi-tudine col giglio — Bighero, Fornitura fatta di filo a merluzzi. V. Ponto di Bu-rìn, in Posto.