CAP CAPÒCIIIA, adii. Capocchio, vale Stolido, scimunito, minchione, detto per agg. ad uomo. CAPOCIIl U)A o Capochiarìa, s. f. Castroneria; Goffcrìa; Scioccheria; Balordaggine; imbratto, Cosa confusamente racconcia e aceiabattata. Dello anche per Scompisciane o Capoc-chione, vale Erroraccio. CAPOCHIÀR , v. Acciarpare; Strafalciare, Far le cose senza ordine. CAPOCIIl \RÌV, V. Capochiàda. CAPOCHIÒN, s. m. Ciurpiere; Acciarpatore; Che acciarpa. CAPOCÒMICO, s. m. Capocommedìunte, 11 Direttore o Capo d’una truppa di commedianti. CAPOCÒRO, s. m. Magiscoro, Maeslro di canto di un Capitolo de"Canonici. CAPOFILA, V. Sf.rafila. CAPOGÀTO, s. m. Capogcitto, T. di Mascalcìa, Malattia di rabbia che viene al Cavallo. CAPOMISTllO, s. m. Capomaestro, Operaio soprantendente alla fabbrica. Capomistro testò«, Maestro tessitore. CAPÒN, s. ih. Cappone, Gallo castrato o capponato — Capòn mal caponà , Gallio-ne, Malamente castrato — Capò* in crassa, Cappone di stia o in istki. « Capòn, detto all’uomo per similit. vale Musico; Castrato — Nol xr un dindio ma un capòn. Barzelletta del parlare furbesco, e vale Non è uomo intiero, ma castrato. Capòn, T. Mar. Ruota o Copione. Dicesi di certi pezzi di legno, che formano una parte del castello di poppa o di prua. Copione di prua, Copione di poppa. V. CoNTRACAPÒN. Capòn de l’ ancora , Cappone, Paran-chino formato da un bozzolo e dalle pulegge delle grue di cappone. V. Grua. T. Mar. Ala de capòn e colo de castròn, V'. Ca- STRÒN. Capòn, pesce. V. Muso duro c Terchelo. El farìa rider i caponi, V. Rider. Erba capòn, V. Erba. CAPONÀ, add. Capponalo — Detto per Incaponì. CAPON ADA, Lo stesso che Aciàda, V. CAPO Vi R, v. Capponare o Accapponare, Castrare i galli e farli capponi. Capponar Vancora, T. Mar. vale Aggruppar l’ancora o sia attaccarla coll’unione del cappone per issarla e tirarla al suo luogo. CAPOiNÈRA, s. f. Stia, ed anche Capponaia. Teonìr in caponèra, Stiare o Tenere in istìa, Tener i polli in capponaia. Caponèra, per simil. Prigione; Carce-re — Meter in caponèra uno, Incarcerarlo; Imprigionarlo. Caponèra de le gondole, Ossatura del copertino , potrebbe dirsi a quell’Armatura formata di strisce arcuate di legna- C A P me, che ricoprendosi d’una gran tela di rascia nera, serve per copertino delle gondole, chiamato comunemente Felce. Dicesi Caponèra perchè ha qualche analogia di somiglianza colla Capponaia. Caponèrf., Polleria, Luogo dove si vendono i polli vivi o morti. CAPONÈSSA, s. m. Pollanca, La gallina castrata, cioè Quella a cui si è tolta l’ovaia, perchè s’ingrassi a guisa di cappone. CAPONÈTO, s. ni. Capponcello, Piccolo cappone. CAPOPOSTO, s. m. Capo-posto, Sott’ uf-fiziale o LTfiziale incaricato del comando della gente posta a guardia d’ un dato luogo- . CAPOR VL, s. m. Caporale, Basso uffiziale delle milizie. Caporàl , (licesi anche fam. per Caporione, cioè Principale, guida, capo. V. Ca-puriòn. CAPOSOLDO, 8. m. Capisoldo e Caposoldo. Pensione che davasi dal cessato Governo Veneto alle femmine de’militari benemeriti defunti. Caposoldo (forse dal bari). Capsoldum) dicesi anche l’Aggiunta, che ai paga in pena, sulla gravezza o imposta pubblica non pagata dentro il termine legale. CAPOSTORNO, s. m. ed anche Capooato e Smania, T. de’Veterinari!, Pazzìa stupida, Malattia propria del Cavallo, la quale consiste in una stupidità che manifestasi nel portare eh’esso fa la testa china a ter- - ra e talvolta appoggiata alla mangiatoia , nell’insensibilità alla sferza e nella vacillazione del camminare. Dicesi non meno Capostorno alla Pazzia del Cavallo, quando esso è inquieto, furioso, batte la terra, dimena la coda . tenta di saltare sulla mangiatoia ed ha la febbre. CAPOTAGIO, 8. m. Caboltaggio, Navigazione che si fa lungo le costo del mare, da capo a capo o da porto a porto. CAPOTASTO, s. in. Cupo/usto o Cordiera e Ciglietto, Quel pezzetto congegnato sul capo del manico degli strumenti musicali, su di cui son poste le corde. CAPOTÈR, s. m. Maestro di far cappotti. V. Capuzzèr. CAPOTÈRA, 8. f. chiamasi volgarmente la Moglie o Femmina del Cappucciaio, artefice che fa i cappucci, la quale sull’ esempio di voci consimili potrebbe dirsi Cap-puceiaia. CAPOTÌN1, 8.,ili. Voce diminutiva di Cappotto; e tanto si dice di Piccolo cappotto, quanto di lina specie di vestimento fatto a giustacore, che portano le donne. CAPOTO, s. m. Cappotto, Specie di Terraiuolo o Veste soppannata e grossolana ad uso de’marinari, de’soldati, de’pescatori. V. Betinèlo e Barilòto — Giulecco, chiamasi una specie di veste da schiavi e ga- l leotti — Capperone, da Cappa, Cappuccio, Capperuccio contadinesco o da vetturali. Capoto da presòn, Cappotto; Bacano. CAP 135 Cappotto, E anche T. di giuoco, e dicesi Quando l’avversario non piglia per sè alcuna carta. Chiamasi anche Fola. Dar capoto a uno, detto fig. Piantare uno, Lasciarlo, abbandonarlo. Piantar uno come un bel cavolo. De capoto, Modo avv. e fam. Affatto; All'intuito; del tutto; Intieramente — Li no persi de capoto, Ho perduto tulli i danari. CÀPOTÒN, s. ni. accr. di Capoto, ed è T. del Giuoco del tresette; dicesi da noi Capo-tòn quando uno de’ giuocatori dà il cappotto colle suo sole carte, giuocandolo però ad una ad una. V. Calatòn. GAPOTRÙPA, V. Capcriòn. CAPOZÌRO, s. m. Capogiro; Capogirlo; Giracapo, o Vertigine — Scotomia, chiamasi una Vertigine tenebrosa, uua difficoltà di reggersi in piedi. CAPOZIRO, 8. m. T. de’ Veterinari^ Vertigine o Idatide, Malattia delle pecore, i cui sintomi caratteristici sono la sospensione del ruminare, il girare attorno attorno a sé stesse, il vacillare, cadere, rialzarsi, portare la testa china ec. CAPRICIO, che fu anche scritto Caprikio, b. m. Capi iccio, Pensiero, fantasia — Ticchio è voce bassa — Arzigogolo, vale Invenzione sottile e fantastica. Cap&icio da mato, Capricciaec.io; Cervellaggine — Capogiro è detto figur. CAPRIOLA, s. f. Capriola o Cavriola — Cavriuolo, Quel salto che si fa in ballando — Tagliare o Trinciar capriole; Far capriole snelle e spiccate; Capriolare — Caprioletta è il diinin. Capriola. I ga fato far l’ultima capriola, cioè L'hanno impiccato. CAPRIÒLO, Uccello acquatico. V. Smergo. GAPURIÒN o Capotrupa, s. m. Copotrup-pa; Capobandilo ; Capocaccia; Capomaestro, Capo, conduttore della truppa o brigala. Capuriòn o Capo de baroni, Capopopolo; Guidapopolo; Caporione e Capopopolare. Esser ei. capuriòn, Andare o Essere il primo, A dire o fare qualche cosa. Archimìmo, dicesi il Capo de’ buffimi o degl’ istrioni. CAPCZZÈR, s. m. Cappucciaio, Maestro di far cappucci. Dicesi anche in vernacolo Capotèr. CAPUZZÈRA, s. f. si dice in vece di Capoterà. V. GAPUZZÌN, 8. m. Cappuccino, Frate, detto Cappuccino dal piccolo cappuccio o impiccolito che porta. Esser capuzzìn, detto faniil. e fig. Non aver danari in saccoccia. Direbbesi anche Essere scusso di danaro ; Non avei tn tasca un quattrino. Capuzzisi dal Ganzo, Maniera furbesca de’Barcaiuoli, ebe vuol dire i Zaffi, i Birri. CA PUZZO, s. in. Cappuccio o Cavolo cappuccio o Gambugio o Cuvol bianco, che i Francesi chiamano Chou cabus. Specie di Cavolo conosciutissimo , che chiamasi da