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   No finir mai co sti bimezz!^ Menare il con per Vaia; Dondolar la matlea.
   El tol el pii co sti bibiezzi. Farebbe disperar la pazienza; Stancherebbe l’agio o l’indugio; Egli è uno sfinimento , una morte.
 BIBIOSARÌA, lo stesso che Ribip.zzo. BIBIÒSO, add. Tardo; Indugiatore — Detto anche per Pigro; Accidioso — Ser agio. Aspetta per moversi il baldacchino. BIBITA, s. f. Bibita; Bevuta; Bevilura.
   Bevanda, dicesi di Cose medicinali.
   Una bona bibita, Una buona bevanda; Un buon bere.
BICHÌERÒN, s. m. BelUcone; Tonfano, Vaso di vetro da bere, di vasta tenuta. Ca-licione alla tedesca.
 BICHIGNÒL, s. m. Luminello, Quell’anel-letto dove 8’ infila il lucignolo della lucerna.
   Bioiiignòi. de le ampoline da messa. Pip-
 pio o Beccuccio.
   Biciiignòl np.i pctini , Ce ce, il membro virile de’bambini.
 BICÒCA, s. f. Stamberga e Stambergaeeia peggior. Edificio o Stanza ridotta in pessi-simo stato. V. Sorzèra.
   Bicoca df. càstèlo, Bicocca e Biccicoe-ca, Piccola rocca in cima ai monti — Bicoca he casa in campaunAj Catapecchia. BIDÈ, s. ni. Voce d’uso dataci dal France«-ae Bidet. Arnese (li moderna invenzione fatto a guisa di seggetta, di cui si servono specialmente le donne per pulizia. BIFOLCO, s. m. Bifolco in buona lingua vale Colui che lavora la terra. Nel dialetto corrisponde a Villano; Malcreato; Incivile; Scostumato; ed è Agg. ad Uomo di male maniere.
 BIGA, s. f. Biga. T. Mar. Nome che si dà ad alcuue travi che posate al bordo della nave in coverta, vanno ad appoggiarsi ad un albero sotto la coffa ^ ove sono legate con forti trinche, a fine dì fortificar l’albero, nel metter la nave alla banda per carenarla. Diconsi anche Bighe quelle travi, che si inetton fuori per li portelli de’cannoni di coverta, per tesarvi nuove sarchio di rinforzo.
 BIG AR VNI, s. m. Cacchiatelle . Sorta di pane della qualità sopraffina, fatto a picce piccolissime, o sia in varie pórzioni bislunghe , debolmente attaccate insieme e più gonfie e grosse verso le loro estremità. RIGARÈLA, s. f. e per lo più Bicarf.i.f. in piar. Bigorello, Chiamasi In ripiegatura del cucito de’ferzi delle vele. V. Ferzo.
 BIG VTO. s. m. Bigatto e Bigatto'.o, Vni-maletto lungo, che sta sotto terra e rode le biade. V. Verme.
   ‘ Bigato. Così chiamasi, nel discorso familiare scherzevole, il membro virile.
   Rigati dei cavalieri, Ninfa o Crisalide e Aurelia. Così appellasi il Filugello quando è nel suo secondo stalo. di’ esso trascorre riuchiuso nel bozzolo. A . Cavalieri da seda.	j B1GLIYRDÈR. s. m. Francesismo. Così
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   chiamasi Colui che tiene bigliardo per uso de’ giuocatori.
   BIGLIVRDO, s. m. Bigliardo; Trucco a tavola. Sorta di giuoco assai conosciuto; e così chiamasi anche la Tavola dove si giuo-ca. V. Bala, Busa, Sponda, Steca, e Marchiar.
     Zogàr al bigliardo , Giuocare al bigliardo o al trucco a tavola.
     Far bigliardo, Ambigliardare.
      Così trovasi nell’Alberti di Bastano che vale Tener bigliardo per uso de’giuocatori. BIGLIÈTO , s. m. Viglietto o Biglietto, Lettera breve usata fra i non lontani.
      Biglif.to, si dice da noi ancora per qualunque altra piccola carta scritta per memoria e simile, Bollettino; Cedola; Polizza e Polizzino.
   BIGNÈ, 8. m. (dal Francese Beignet ebe vale Frittella) Così vien chiamata da noi una specie di Frittelle di pasta tenera, condita con uova, butirro e zucchero, fritte nella padella con grasso di porco., e che divengono gonfie.
   B1GOLANTE (che suona Portatore del bipòlo; V. Bigòlo) 8. m. Così qui chiamasi il Facchino o la Femmina servente che porta l'acqua dolce alle case col mezzo del-l'arconcello, detto Bigòlo. Se il Bigolante è uomo, dicesi Acquandolo o Acquaiuolo; so femmina, Por/acqua, essendo questa voce di gen. femminino. V. Auuariòl e Por-
   TÀQCA.
   BIGOLER, s. m. Vermieellaio o Pastaio, Quel Botteghiere che fa o vende vermicelli ed altre paste secche. V. Bìgoli. RlGOLI o Manosi, s. m. Vermicelli, si dicono Certe fila di pasta fatte a quella somiglianza. e che mangiatisi colte come lasagne. Barèta a bìgoli. ^ . Barèta.
      Lassarsi-, magnar i bigoli in testa. Lasciarsi schiacciar Je noci in capo a mangiare la torta in capo, o cacare in capo. Lasciarsi soperchiare.
   BIGOLO (coll’ accento sull’ i) Le xe tute dkl bigolo, Locuz. bassa che vale Tutto l’utile è d'un solo; e s’allude ad un giuo-catore o altra persona fortunata che guadagni.
   BIGOLO ( coll' o largo ) s. m., che i Francesi chiamano Palanche, e nel Dizionario francese italiano dell’ Ylberti si traduce Spranga di legno per portar secchie piene d’ acqua. Arnese di legno curvato o arcuato e qui usitatissimo, che bilicato sulla spalla serve per portar due secchie d’ acqua o simile ; sotto il qual senso potrebbe dirsi Bilico. Il Vocabolario Padovano del p Patriarchi dice Arconcello dii some. BIGOLÒN, add. Bighellone ; Bigollone e Bigolone e vale Babbaccio, stolido, scimunito.
   BIGONZA, s. f. lo stesso che Bigonzo, V.
   Ose da bigonza. V. Ose.
   BIGONZO (colla z aspra s. m. Bigoncia. Cattedra tonda da cui s’arringa e si parla al pubblico. Montar in bigoncia.
     Bigonzo da vin, Bigoncio (dal lat. Bis
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 congius) Misura da vino , che appo noi equivale a due mastelli. V. Conzo. BIGORÈLO, T. Mar. V. Bigarèla. BIGÒTA, s. f. Bigotta, T. Mar. Specie di bozzello che ha dei fori in vece di pulegge , i quali servono per tesare le sarchia, stragli e patarassi.
   Bigota de la troza, Bigotta da trozza, dicesi Quella in cui passandovi una fune detta Trozza bastarda, si stringe 1' antenna dell' albero.
   Bigotta a mandorla è Quella fatta con un foro quadrilungo.
BIGOTISMO, V. Chif.tinrzzo.
BIGÒTO, V. Chietin.
 BILBOCHK, s. in., dal Frane. Bilboquet, Sorta di giuoco fanciullesco , detto da’ Milanesi Mira bocchi a, che si fa con una specie di calieetto di legno, dal cui mezzo pende una cordicella alquanto lunga, alla quale è annessa una palla, e questa slanciatavi si va sotto col calice per raccoglierla; e se il giuocatore fa entrar la palla nel vaso del calice, ha vinto, se no, resta perdente.
   E pure lo stesso che Belbochè, ed anzi molto più usitato e più comune a Venezia.
BILIBAO , add. Voce ant. che vuol dire
 Vile ; Poltrone (forse dalla barb. Bili* per Vili») — No se femo tratàr da bilibai, leggesi nel poemetto della guerra de’ Nico-lotti e Castellani . che significa , Non ci facciam trattare da poltroni, da vili. B1L0SO, add. Bilioso, Stizzoso, iracondo. BILTRI, V. Blitri.
 BIMBI, s. m. Dindi. Parola colia quale i bambini quando cominciano a favellare, chiamano i danari.
 I5IMBIN, 8. m. Grembialello; Grembialino,
 11	traversino che portano davanti i fancialletti.
   In altro sign. Cece ; Uccellino, Il membro virile de'fanciulletti.
 BINtZZ V ) s' ^ Piccia, Quattro o più pani
 di farina di frumento attaccati insieme per
 Iato.
   FU di pane, Tre pani attaccati insieme per lo lungo —- Filare, dicesi in Toscana di più pani insieme attaccati per linea retta. BINDA, s. f. Benda , dicesi quel Velo che cuopre il capo alle monache, e si chiatti a anche Sacra benda.
   Benda parimente si dice ad una Striscia o fascia che avvolge il capo.
 B1NDAB, v. Bendare, Coprir gli occhi con benda.
 BINDE, s. m. Benda o Benduccio, Quella benda con cui altre volte si fasciava la fronte per tener ravviati i capelli: che anche oggidì s' usa da alcuni la notte ; e chiamasi ancora Frontale. V. Bone.
 BINDÈLO, s. ni. Benduccio; Fettuccia. V. Cordèla.
BINDOLAR, v. Ciondolare; Penzolare, Star pendente e sospeso in aria.
 BÌNDOLO, s. m. Ciondolo. Cosa pendente. BIMIOLON. add. Ciondolone, Agg. ad uo-