398 M A R MARÈLA, s. f. T. atk, o le Marendìe, Mcrcnduzza ; ed è quella fatta in compagnia fra ragazzi. Zooìb a le marknoatb, V. Zogìr. M VREMDÌiNA o Marendìn, s. f. Colezionci-na o Calezianetta e Sciacquadenti sono il Mangiare che si fa fuori del desinare e della cena; Mcrendurcia e Merenduzza è Mangiare il dopo pranzo. MARÈNDOLA, s. f. T. agr. Ballerino, Coccola rossa che fa il Pruno bianoo. MAKE.NGA (coll’e stretta) s. f. T. de’Confetturieri. Così chiamasi fra noi una Specie di zuccherino fatto a guisa di uovicino un po’ schiacciato, che riempiesi di capo di latte con vario gusto preparato e condito ; ed è una leccornìa. M VKESG.VI.iCO. V. Marascalco. M VRESÈLO (colla s dolce) s. m. Maretta, Piccola conturbazione di mare. I* ar makksAlo o Marrséi, Mareggiare, Far muovere ppr lo mare una barca — Burrai Iure. dicesi quel Dondolar del battello che si fa talvolta per divertimento, che si dice anche Far maretta. Miresèi.o, detto Gg. vale Scompiglia; Bnrabuffa: Mischia; Rissa. Ghe xe marrski, Man. fam. ha marina è turbata o gonfiala, dicesi Quando vegliamo in collera e pieno di mal talento qualcuno. MARESÌNA, Erba. V. MadregAl. MAREZÀNA, s. f. (colla z dolce) Renaio ; Arenaio; Quella parte del letto del fiume che resta scoperto dalle acque. V. Grate. M VRFÌSA, Agg. a Donna per disprezzo, Raderla ; Monna baderla ; Baggea, Buona a nulla — Monna schifa/poco. Quella che artatamente faccia la contegnosa. MAR Sninfia, dicesi a Donna affettatamente attillata ed anche brutta. Marpisa, dicesi ancora per la Parte naturale della Donna. M VRGARÌTA, s f. Margarita e Margherita, Perla. V. Malgarita. Dar li margarite ai porchi, Gettar la treggea a' palli o a' porci; Gettar il lardo «’ cani; Dar le noci moscate a' cinghiali o il vina alle ranocchie, Dar cose buone a chi non le conosce. Metebghe nomi margarita, Locuz. fam e met. Mettere in fanferina ; Metterla in buffonerìa o in baia, Si dice di Chi per suo interesse mette la cosa in baia e in canzone, che anche dicesi Pigliarsela in baia. — In altro sign. Fare una cosa andata ; Fare il pianto di che che sia, Tenere una cosa per perduta, Dare la benedica. Margarita è anche T. di gergo e vaio la Fune, la Culla, V. Corda. MARGARITA, o Malgaritkr 8. m. Quel-1’ artefice che taglia le canne di vetro per farne margarite, e l'altro pure che in qualsivoglia degli usati modi le rotonda alla for-| nace. — Si chiama collo stesso nome il Ne-| goziantc e venditore di siffatte margarite, le quali si dicono anche collettivamente Contarla. MARGARITÈRA, s. f La moglie del Mar-giriter; ed ogni femmina impiegata nelle fabbriche delle margarite — Impiratrìce dicesi quella che le inGla; e Finnaressa quella che aggiunge a’ mazzetti de’ piccoli fiocchi. M VRGARÒTA, o M algarota s. (. Chiamasi un Battello leggero, vogato a sei remi, il quale sia preparato ad uso di correre in regata. Sembra ragionevole che Mircaròta voglia dire Barca di Marghèra, detto poi corrottamente Malghèra. V. Bissóna.e Ba- LOT1NA. M VRGIN VR, v. Immarginare ; Ammarinare ; Consolidare ; Cicatrizzare, Dicesi delle ferite. Marginar, detto in T. for. iinscrivere; Firmare, e dìcesi de’ Patrocinatori chefir-mano ed autenticano col nome loro le scritture de' clienti da presentare in giudizio. MARGINE, s. m. Margine, s. f. MVRGNÙCO. add. Capocchio, e Tale Scimunito. balordo. Senza senno. Dicesi pure per Caparbio, Duro di testa, Ostinato. Osservaziòn margs'uca, Modo ant. che vale Osservazione giudiziosa, ma è detto per ironia. MVRGÒTA, s. f. o Marcùto, s. m. T. agr. Margotto, Quel ramo che si taglia per metà longitudinalmente e si allaccia col fil di ferro e con lo spago incerato, e quindi si seppellisce sotterra o in qualche vaso perchè metta radici, e poi si cava per trapiantar- lo. Margòtoa coresìn, Margotta, dicesi Quella parte della pianta, in cui sia fatta 1' operazione del taglio su tutti i ramieoi li o figliuoli di essa pianta, la quale è poi rico- ¡VI A R perta di terra perchè abbarbichi da ogni taglio, a fine di trapiantarla. Margòto a zkchèto, dicesi Quella pianta nella quale siasi fatta 1’ operazione suddetta del taglio sul tronco di essa, ridotta vecchio. M ARGOT VR, v. Margottare, Far uso e governo dol'a pianta a modo di margotta. Margotir le tiok, dicono i Contadini all’ Operarono che fassi nel quarto anno dacché è piantato e cresciuto il magliolo (Rasólo), ed è Tagliarlo rasente a terra, perchè riproduca diversi rami e poter quindi scegliere e coltivar il migliore. M VRI V SFRIS ADA, detto per agg. in T. di gergo, Svisato ; Sfregiato, cioè Offeso d’un taglio sul viso. Maria oe legno, si dice ancora familiarmente per motteggio d’ una femmina che sia magherà, fredda ed insulsa; espressiono che ricorda la festa delle Marie che facevaBi iu Venezia annualmente, la quale traeva origine dal ratto delle spose Veneziane fattosi da’ Pirati Triestini intorno all’ anno 9 Vi, sotto il Doge Pietro Candían II : di che tratta il Tomo I dell’ Origine delle Feste Veneziane della eruditissima nostra Dama Giustina Renier Michiel. MARIDADA, add. Maritata, dicesi di Donna che ha marito — Ammogliato, d’Uomo che ha moglie — Ammogliazzato, Ghe ha preso moglie di vii condizione — Coniugato, si appropria all’ uno ed all' altra. Marida una tolta sola, Monogamo — Con no mugièr tite o morte, Bigamo ;ese è donua Bigama — Poligamo, dicono Colui che ha più mogli viventi o le ebbe una dopo l’altra. E quindi Monogamia; Bigamia e Poligamia. Manrstra maridada, Minestra maritata, dicesi Quella che si mescola con farina o con paste o vi s’intridono delle uova — Lasagne maritate, Quelle che sono accoppiate e mescolate con altre paste di forma diversa e con legumi ancora. MARIDAR, v. Maritare, Dar marito alle femmine. Acconciare è detto Ggur. Maridarse, Maritarsi; Accompagnarsi; Accusarsi; Acconciarti; Andar a marito ; Pigliar a marito o per marito, e dicesi delle Femmine — Ammogliarsi ; Pigliar a maglie o per moglie; Menar donna; Accompagnarsi, si diee degli Uomini — Maridarse, detto per simil. delle bestie, Am-mogliursi, vale Congiungersi, accoppiarsi per la generazione. Maridarse in secondi toti, Rimaritarsi; Rilar donna; Riammogliarsi. Mariuarse malamente, Menar donna di bassa mano ; Far cataccia con gente plebea. V. M irida. Esser da maridar, Essere scapolo, celibe, libero, smogliato, dicesi de’Garzoni. Esser zitella o nubile, di Femmina non maritata. Star da maridar, Stare tcapolo o smagliato; dicesi di Uomo. Star pulcelloni, cioè Senza marito, oltre al convenevole