592 S A G la rispettiva grossezza; tjJ audio chiamato. Sagoma. SAGOMÀDA, s. f. Lo stasare. V. Sagomar. LaSSÉ ctflK OHE 0401 UHI SAGOMÀDA E PO vi:s*vari) dir cossi 1:11 elpesa, Lascia C i io lo scandagli e li saprò pai dire quanto corra ilsu t cavallo o in quuni a -qua si peschi, dello fig. n vale, Lascia ch’io lo esa-iniui, e ti s:iprò dira di clic sia egli capace o come sia I» cosa. S VGOM.VDDK, s. m. Simulare, Quello clic staza gli arnesi per saper la loro capacita; ed anclie Colui die misura la capacita della navi. SAGOMAR, v. Modellare, Far muJelli di che ohe sia, Far de'modani. Sagomàr dna bOte, Stasare, Rilavare la capacità d'ima botte. SAGRI, s. f. Sagra, Festa per qualche solennità religiosa. Festa o Sagra, dicesi a Cosa da mangiare, che si dà o si ve mi e nelle leste. Pagin la sagri, Portar de'la lesi a ; Pagar la festa o la sagra, vale Dar man-eia o allru il giuro» 'l -'lla propria festa, o sia del Santo di cu si porla il noma. Siok Agita da le siuhe, V, Agata. Asdà» a tute le saghe, Egli è come ialluni. dicesi d’Uomo ch’è a tutte la feste, a tutti i ritrovali. Far o.xa sagra, Locliz fam. detta fig. Far una bravala o una sbarbassala, Con- j I mici e, Cuntraslare con forza. ' SAGRA. Lo stesso che Segrà V., ma è piut-lostu Sagrì che Segrà la vera voce usata a > enezia. S VGKADÒM V o Sagrosa, s. f. Fame (li quella sacrala, che la plebe fiorentina dice Sacratili:! ; ¡•'urne di quelle, Fame grande. Aver uxa sagra dosa, Aver la pitch, eretta : Arrabb ili• dalla fame. S VGRAMENTO, s. m. Voce ant. Sa vani ¿tifo, dattu per Giuramento — Al sagram::x- io mio c Al sAGBtMENTo dei spasesi,'Maniere usate dal Calmo, Per mia fè; Per Jlucco. S VGR.VMENTO, s ,m. Voce ant. che ora dicesi più comunemente Sacramento in sign di Giuramento. Al sacramesto mio o de mi o de le sepe, Modo di giuramento frequentissimo che di- i ;'\asi anche in antico, per dire Per mia fè ; Per Giove ; Per Bacco e simili. SVGRATARIO, 8. in. Voce bassa della dagli idioti per Segretario. V. SAGRAZZ.l, s. f. Gran sagra; Gran festa. Dicesi anche Festa:eia, per Festa grand«, ina per lo più in sentimento sprezzata». SAGKESTAN, V. Sacrestàv SVGRÈTA, s. f. Feslicciuola, Piccola festa. SVGIli.Nj s. in. Zgrimi ed anche Sagrì \ oce dell' uso. Pelle di alcuni pesci marini, ch e tutta ruvida e seminata ili minutissimi granulimi. la quala conciala e raffinata serve a cuoprire gli astucci e gli ulfiziuoli. c ad altri usi. D'ordinario si trae dalle pelli degl: Squalus Cunicula e Squalus Catulus (Git i li asi'keo e kustraxa) e d i quella delio SAI, Squalus Sqnatina (Squaèxa); ma lo Zigrino fino è somministrato di una 6pecie di ltaz/.a de'.ta da’ Francesi Haie Sephen, e questo ci viene dall' Inghilterra che lo ritira dalle India. SAGHI.W, add. Chiamasi la Carta lavorata ad imitazione d-l Sagrì o Zigrino Non trovasi ne’Dizionarii un i voce corrispondente; I' uso però mercantile è di scrivere Carta sugrinuta. ' S VGRÒXA, s. f. accrescitivo di Sagra (V). cioè Grax sagra. Dicesi fam Ilarmente Hi. Gl FITU OSA SAGROSA TERIBILE, 0 Vale Gli fece una grauissitn i sgrid ila, lo rampognò acerrimamente, g'i diede una pesantissima correzione, e simili. SAGURAÒ add. Voce antiq. disprezzativa. Sciagurato, nel sigu. di Abbietto, Da poco ed anche Scellerato. S VICA, s. f. Saica, T. Mar. Bastimento tur-chosco di basso bordo, spronato da poppa e ila prua, e che parta il trinchetto quadro. SVL, s, m. Sale, Quollo primamente intendiamo che si cava dall'acqua marina. ,l'cali o Sul vcg'ta'c. dicesi propria«!, da’ Chimici il Sale cavato dille piante dopo averle abbruciate. Sal de cisìl , Sale d’Epsom . dello da’ Chimici Solfato di magnesia. Questo bianco e di sapore amaro, si trova bello e forni ito in alcune acque o s'estrae da alcuni minerali. La medicina lo adopera corno purgativo. Da esso s'eslrae la Magnesia. Sal de le forkase, Arsirne, Specie di sale proveniente dalle pad ¡Ile del vetro in fusione. Sal armo.xuco, Su'e ammoniaco, dello da'Chiinici Idrocloruto d’ammoniaca. Sorta di sale che si eslrae in Egitto dallo stereo da'Cammelli, ed allietisi eziandio artifizial-meute. S'adopera nella stagnatura dal rame, da tiutori eie. ’ Sal catartico De Uliuber, Specie di sale medicinale, ch e uu attivissima purgativo, molto usilato in farmacia e terapeutica. Sale, parlando fig si dica per Motto; Detto arguto e piacevole. E per Senno, Sapere, Buon sonso. Dolce de s»l, Dolce di sale, Leggermente salato — Oso dolce de sal. Dolcio-ne; Svivagnato ; Tenero ; Sciocco — Ouo sexzi sal, Uomo scondito, insulso, rapa. V. Zuca — Far dolce de sal. Saleggiare o Insaleggiare, Salar leggermente. V. Des-satìo. Cavar el sal, Dissa'are. Dar ucatro grami de s»l, Ittsaleggiare. Meter in sal o ix salimora, dello fig. lo stesso che Meterla via. V. Meter. Meter in sal la scooli, V. Scooli. SILI o Salame, s. na. Salame; Salato; Salsiceio'lo, Salsiccia legata in una porzione di budello di porco. Salame, si dice per ¡scherno ed ingiuria a uomo, Cureutfo ; Babbuasso ; Mellone ; Stivale, e vale Sciocco — Ti it ex grax salame, Tu sei più grosso che T acqua di'inaic'teroni. S B L SALA, adii. Invaiata, dicesi di Ciò in cui si è posto del sale, a differenza di Salato, che vale Di sapor salso: onde il brodo aggiustatamente insalato non sarà mai nè sciocco nè salato. V. Salamora. Salì ch’bl becì, Amaro di sale, che anche dieesi Suprassalato. Beco (coll e stretta) salì, detto par vezzi ad un Fanciullo insolente. V. Baroxcklo. El me l’ha fata costar salida, Ella mi fu insalala o in! cjstù salala, Me la fece costar cara. V. Broa e Vesta. S IL VI)A, s. f. Insalatura, Lo insalare. Darghe usa boxa salìda, Salare o anche Insulare o Insulegg'are. S IL 1.1)0, s. m Lo stesso che Salame, V. SAL ADO.\, s. in. Salsiccione, Salsiccia grossa. SALADÒ.N, ad I. Soprassalato, Troppo salato. SALADURA, s. f. Insalatura, Lo insalare, ed anche La materia da insalare. SALAMAVDRA s. {.Salamandra, Specie di Lucertola di coda tonda breve, di corpo sparso tutto di porri; il sugoch'esie da'suoi porri è un eccellente depilatorio. Che sia velenosa e che resista al fuoco, sono favole. Chiamasi da Linn Lucerla Salamandra. SALVMELÈOH, Voce Ebraica e frase Arabica, con cui per ¡scherzo noi salutiamo, e vuol dire Pax super te. Far sALtMSLRcn, Dirtalameleeh; Farle sue salamele'he, Far una profonda riverenza. V. Repetùx. SALVMÒN, s. m. Sa'amone oSermone, Pesce di mare, detto da Linneo Salmo Salar. Questo pesce si trova ne’ mari d’ Europa e d Asia, e alla Due dall’ inverno rim ulta i fiumi, coma il Reno di Germania, V noi perviene salato in barili. SVLVMÒRA, s. f. Salamoia, Acqua salata per uso di conservarvi d.-ntro pesci, funghi, olive ete. Mete* i.x salamoka o ix sil, detto metaf. vale Dipo-re il pensiero; ed è lo stesso che M KTERLV VIA. \ . MhtKR. SALAMPA, add. masc. e fem. S iatlo; Sciama nna'o ; Sguainalo; Sguaiato; Sgraziato, V. Turlclù. S\L VP A, lo stesso che Gialipa, V. SALAR, v. Salare ; Insalare; I usai inare, Aspergere di sale — Insaleggiare o Soleggiai e, valgono Insalar leggermente — Sa-lìr tropo o sui eiocHi, Soprassature, Salar oltre il convenevole. Salì« l* sccola, V. Scoon. Raspimi, Oxzime, Salime, V. Raspar. SALARI VR, v. Sa'ariare ; Stipeti tiare ; Tenere al tuo toldo. S ALARIÈTO, s. ni. dim. di Salario Pie •nlo salario. SAL ARI YV, V. Saliera. Bruche salarine, dicono i nostri Fabbri ferrai a quelle bullette di ferro, che sono di testa piccola e d'asta sottile e lunghetta. SVLARI0, s ni. Salario, Mercede a chi presta il suo persomle servigio. Stipendio ; Paga ; Soldo, dicosi più propr. Quello che