por Posto, si dice ancora da ooi Gg. nel sign. di Carica, Uffizio, Impiego — Avere un bel posto o un posto luminoso o lucroso. Posto, in T. Mil. si dice al Luogo occupato da un corpo di soldati. Scegliere un posto; Prendere bene un posto. Posto o Guardia avanzata. Posto iu done o da potine, Postribolo : Lupanare, V. Postribolo — Morir so on posto, Morire in un lupanare ; Finir la vita in un lupanare. Posto avanza, Posto o Guardia avanzata, dicesi ad una mano di Soldati, cbe guarda l’estrema fronte ed i fianchi dell'esercito 0 le opere esteriori d’ uua piazza — Posto, semplicemente fu detto ad una Guardia avanzata — Vedetta o Veletta, dicesi a Quella sentinella a cavallo, eh’è posta iu gran vicinauza dell’ inimico per ¡scoprirne 1 movimenti e darne avviso all’ ascolta. \. Sentinèla. POSTRIBOLO. b. ni. Postribolo ; Postribu-lt> : Porcile; Scannatoio; Bordello; Lupanare; Meretricio, Luogo infame di Meretrici. In altro sign. No vocio esser el postri-rolo de Nissùft, Non voglio essere lo scherno d'alcuno. POSTRO, 8. m. dicono a Chioggia allMii?/- lo di ricordo o Fede che dona lo Sposo alla j Sposa per caparra del matrimonio. POTA, s. f. Potta, La parte pudenda della | Femmina. Poti de dosi Lesa, Pota de dante o de SlER DANTE, l’oTA DE Sa.N GaMBARO O PoTA dei zopi, Pota de ai e simili, Maniere antiquate afferra, o di giur., o d'ammiratone Oggi direbbesi Pofaruia, Diavolo etc. Questa luteriezione è usata anche dagli autori citati dalla Crusca e però si trova registrata in quel Vocabolario. Si vuol notare che Polla nel primo sign. deriva dall’ Ebraico Poth, e l’interiezione nel secondo sigu. del tedesco Potè cbe significa Cupperi; Cospetto e simili. Parer el pota de Modena, V. Parer. POTACIUA, add. Imbrattalo ; Suzzato.’ POTACHI VD.Y s. f. Imbrattatura ; Imbratto ; Imbrattamento, Lavoro o Casa malfatta. POTACHIÀR, v. Imbrattare ; Sporcare; Sozzare. V. Impotachiàr. Potachiàr a scriver, Scombiccherare, Scriver male e non politamente — Scura-bocch are e Schiccherare, Fare scarabocchi. \. SCARAROCHIÀR. Potachiàr so, lo stesso che laeASTRO-chiàr, V. Potachiàr a laoràr, \. Zavatàr eSpon- T1GNÀR. POTACWÈLA, g. f. dicesi volgarmeule per esprimere la natura femminile. POTACHIÈTO, s. ra. Piccola imbrattatura. PoTAbtiiÉTo dimin. di Potachio nel sign. di Manicaretto. V. Potachio. Potachiéto de figaeti ecc. Cibrèo, Specie di Mauicheretto fatto per lo più di colli e di coratelle di polli. Boerio. POT PotAcniETi, detto in senso disonesto, Amorucci. Amicizie disoneste od equivoche. Pozzanghere fu detto nello stesso significato. POTACHIO, 8. in. Imbrattamento ; Imbratto ; Paciuco, Cosa malfatta. Meterse in potachio, Mettcrse in attillatura, Vestirsi sontuosamente — Iniput-tinicciarsi. dicesi del Raffazzonarsi che fanno come più possono le donne o povere o brutte per comparire. Potachio da magnar, (forse dal francese Potage) che i Romani dicono Pottiogio, Bramangiere o Manicaretto. Vivanda composta di più cose appetitose, che anche dicesi Postringoio e Carabazzata. Potachio db carne, Ammorsellato, Manicaretto di carne sminuzzata e d'uova dibattute — Capperottata o Cappilloltata, Manicaretto di carni cotte e sminuzzate — Cibrèo, Specie di Manicaretto fatto per lo più di colli e coratelle di polli. Potachio de pesse, Tacchetto, Guazzetto di pesce. Intriso ; Lercio, dicesi a Mescuglio di farioa o altra cosa con acqua o altro liquore. Potachio a coser, Pottiniccio, Cucitura o Rimondatura mal fatta. E quindi Polti-nicciare, Fare un pottiniccio. Potachio, direbbesi anche nel signif. di Pateracchio. cioè Affaraccio, Faccenda disgustosa e difficile a sbrigare. Potàchi, Pozzanghere, figur. fu detto per le Concupiscenze carnali. Imbratto, dicesi Og. per Debito. Potachio, in sign. di Cattivo negozio, Imp astro o Impiastraecio per met. vale Convenzione, patto concluso con imbroglio e all’ improvviso. POT VCHIÒN ) add. Guastamestieri-, Cia-POTACHIÒSO) ballino, Artefice che opora male. Detto nel sign. di Sporco, V. Sporco. I’otachiòn dei libri, Librismcrda. \oce disprezzativa formata per esprimere un Imbrattatore di libri. Potaciiioso, lo stesso che Potachiòn, ma si dice per Agg. a Fanciullo che si lordi e s' imbratti in mangiando o bevendo. POTAMARINA. 8. f. T. de’ Pese. Po'monc marino o Putta marina, Produzione di mare del genere de’Molluscbi secondo Linneo e dei Polipi radiali secondo Lamark, della latin. Actinia. Col nome nostro volgare vengono intese diverse specie di questo genere d' animali che per la loro forma e figura quando si trovano non bene espansi nè ben contralti, la loro apertura centrale attorniata da raggi rassomiglia ad unavulva. donde trasse fra nostri pescatori uu tal nume. Il corpo di quest’ animale è molle, di sostanza carnosa e mucilagginosa e finora non è di alcun uso per la vita. V. Coni de MAR. POT AMÒ, Nome d’ un Fiume nell' Isola di Corfù, che si registra pel seguente nostro dettato, Andar al potamò, e vale Mori- P 0 V 520 re — Potamos è poi voce greca che significa Fiume. Che questa frase fosse un avanzo di mitologia e volesse significare Andare all’ Acheronte ? Chi sa? POTEG1ÒLE, s f. Voce fam. Lagrimet-tc; Lagrimucce o Lagrimuzse, Piccole lagrime. V. in Perla. POTENTE, add. Potente e Possente. Potente che s'usa anche iu forza di sust. parlandosi di Persona, vale Ricca, -Nobile, che ha autorità e potenza. Un PUGNO O DNA SCHIAFA POTENTE, UII pugno o Uno schiaffo di sunta ragione, vale Forte. Vino polente, dicesi anche da noi a Quel- lo che ha molto spirito e facilmente ubbriaca. POTENZA, s. f. Potenza. Potenza db lb potenze! Voci d’ammirazione, Potenza in terrai Poffare il mondo! Squasimodco'. Toh\ To Vacci scalzo! 0 valli con Dio'. POTÌFA ) Agg. a Uomo per disprezzo o per POTIFÒN) ingiuria, e vale Scimunito : Sto-lido ; Insulso ; Vile ; Codardo ; Melenso e simili; e dicesi tanto a uomo che a donna. Potìfa, dicesi per Potta, la parte vergognosa della femmina. Potifòn, nelle maniere famil. si dice auche nel sign. di Pianzoto, V. POTRÌDA. s. f. Cibrèo, Sorta di Manicaretto fatto per lo più di colli e di coratelle di polli, e generalmente potrebbe dirsi Intriso, Carabazzata, Specie di vivanda fatta d‘ un mescuglio di varie cose. V. in Potachio. — La voce PotrIda ci venne prestata dagli Spagnuoli, i quali chiamano Olla podridu una specie di manicaretto composto di molli ingredienti. I Francesi dicono nello stesso significato Poi pourri ; e tanto Pot pourri quanto Olla podridu valgono letteralmente Pignatta putrefatta, bel nome invero per iuvogliar a mangiare! POVARETO, add. Poveretto ; Miseracelo ; Meschinello ; Tupinello ; Indigente. Esser povaréto Piatire il pane, vale Averne inopia. Esser povero in canna. Far el povaréto, Far marina, dicesi del Finger miseria e con importunità — Tenere il cappon dentro e gli aghi fuo-ra, Mostrar d’esser più povero di quel che uno è. Povareta ma onorata, È meglio vestir cencio con leanza, che broccato con di-sonuranza. Povaréto mi! Povero mc\ 0 me tapino'. Ahi lasso'. Ohimè'. — Guai a me'. Ta-lor si esclama per dolore — Povaréto lo, Oisè'. Guai a lui'. — Povaréto ti! Oilà'. Guai a te'. Povaréto, detto in gergo, vale Becco, Quello a cui la moglie fa fallo. POVARÌN, add. Poverino ; Poverello ; Mi-serello, Voci di compassione. PÒVARO, add. Povero. V. Povaréto. Povaro che l’ insanguena, V. Insangue- NÀR. Deventàr potaro, \. Imfovarìr. —De 67